Motomondiale, continua a far discutere il Gp di Motegi. E dal Giappone non arrivano buone notizie

Appare ancora lontana dal dipanarsi la questione Gran Premio del Giappone. Come sappiamo, moltissimi piloti della MotoGp, con alla loro testa il leader del mondiale Casey Stoner, sono totalmente contrari a recarsi a Motegi nel prossimo mese di ottobre. Questo nonostante le analisi effettuate da Arpa Emilia Romagna, abbiano stabilito che non ci sono seri rischi per i piloti per quanto concerne il livello delle radiazioni. Ma le notizie provenienti dal Giappone negli ultimi giorni, sulla reale situazione della centrale nucleare di Fukushima, non sono delle migliori, e senza dubbio andranno ad alimentare le polemiche sull’acceso dibattito scoppiato sulla disputa del Gp di Motegi. Il governo nipponico, proprio in questi giorni ha infatti ammesso che ci sono ancora diversi problemi per la depurazione delle acque a Fukushima e che è stata rilevata presenzia di cesio a ben 100 km di distanza dalla centrale. Alti livelli di cesio radioattivo, per la precisione 186.000 becquerel per chilogrammo, sono stati inoltre rilevati nei fanghi raccolti in un fosso di Aizuwakamatsu, sempre a 100 km ad ovest dalla centrale nucleare di Fukushima. Gli standard normali per la presenza di cesio non dovrebbero mai superare gli 8.000 becquerel per chilo. Dunque, siamo di fronte a livelli completamente sballati, come del resto era facile prevedere. Va inoltre ricordato che Motegi si trova a circa 130 km a sud in linea d’aria dalla centrale, e che quindi la distanza dai luoghi dove sono stati condotti gli ultimi esami è leggermente superiore. Intanto anche la “pulizia” di migliaia di litri di acqua radioattiva della centrale di Fukushima, non procede secondo le attese del governo giapponese, al punto da far prevedere la dilatazione dei tempi di messa in sicurezza dell’intera struttura previsti in un primo momento per gennaio 2012

Nel frattempo, però, mentre si é acceso il dibattito nella MotoGp e mentre il governo nipponico lotta contro il tempo per arrivare a normalizzare la situazione quanto prima, in quel di Motegi l’attività prosegue regolarmente: nel weekend in arrivo infatti, si disputerà  la tappa giapponese del mondiale di Trial, a cui ha aderito la maggioranza dei piloti partecipanti al campionato. Le scuderia motoristiche hanno imposto ai loro centauri di partecipare, mentre solo la spagnola Sherco ha lasciato libertà di scelta al suo rappresentante Albert Cabestany, il quale, guadacaso, ha scelto di non andare. Il campione mondiale in carica e leader dell’attuale campionato Toni Bou avrebbe preferito restare a casa, ma la Montesa-Honda, per cui corre, ha premuto affinché fosse presente.

MotoGp, Dovizioso sulla lotta per il titolo. “Nulla é impossibile…”

Questa é la sua terza stagione al team Repsol Honda ed Andrea Dovizioso é anche terzo nel Mondiale nella classifica piloti. “I miei progetti per questi giorni prima della gara di Brno sono vacanze in famiglia, cinque giorni in Sardegna, a riposo in spiaggia”, ha dichiarato Dovizioso.”Abbiamo lavorato bene, sono soddisfatto della terza posizione, anche se non punto al Mondiale. Cinquanta punti sono troppi, certo nulla è impossibile. Ma voglio vedere il lato positivo, non ero mai stato così forte in tutte le gare come ho fatto quest’anno. Quindi sono molto contento del lavoro fatto dal team e del feeling con la moto, ma naturalmente, il nostro obiettivo è quello di lottare per il titolo e proprio ora non siamo abbastanza competitivi per impostare una strategia per farlo. In ogni caso, siamo in buona posizione in campionato e ci sono ancora otto gare da disputare, quindi dobbiamo crederci. Vedremo che risultato si ottiene alla fine”. Per il pilota della Honda, la stagione è stata sin qui buona, ma è mancata finora di vittorie, a differenza dei suoi compagni di squadra Stoner e Pedrosa. “E’ molto difficile vincere perché il livello è molto alto. Lorenzo sta avendo una grande stagione, Casey è molto forte e Dani Pedrosa, quando è in buona forma, fa la differenza. E’ davvero molto difficile per cercare di batterli. Voglio dire, battere tutti allo stesso tempo, perché a volte tra di loro si ostacolano. Ma penso che la gara del Mugello di quest’anno sia un esempio di cosa posso fare. Guidare in Mugello, lottare per la vittoria e raggiungere la seconda posizione dopo una battaglia di fronte al pubblico italiano è stato qualcosa di importante. Penso comunque che abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo fare con quello che avevamo, tranne che a Laguna Seca, dove il massimo è stato quello di essere quarto e non abbiamo capito il perché. Ma fino ad allora ho fatto tutto quello che potevo. Non è sufficiente, perché vogliamo lottare per il campionato, ma potrò fare bene sulle piste a me favorevoli, come a Sepang, in Malesia”, ha concluso il romagnolo.

MotoGp, Pernat: “C’é un’offerta della Ducati per Simoncelli”

Pare che Marco Simoncelli abbia chiesto alla Honda una nuova offerta contrattuale già a partire dalla prossima gara di Brno. Addirittura, nel caso in cui non ci fossero contatti soddisfacenti, il pilota romagnolo sarebbe intenzionato ad offrirsi alla Ducati. Questa notizia che ha del clamoroso è stata però seccamente smentita dalla casa di Borgo Panigale ma potrebbe se confermata aprire nuovi e inaspettati scenari per il mercato piloti. La Honda in questo mondiale schiera quattro moto ufficiali: tre nel team Repsol e guidate da Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso; l’altra, appunto, data in gestione al team satellite della Gresini, affidata a Marco Simoncelli. Dal 2012, vista la crisi economica la Honda ha già deciso di ridurre il suo impegno, portando da quattro a sole due le moto della Repsol, mentre resta in forte dubbio la presenza di quella griffata Gresini. Simoncelli non vuole assolutamente abbandonare la Honda, ma visto che non gli è stato ancora offerto un nuovo contratto, teme di essere messo alla porta, al pari del conterraneo Dovizioso. A psiegare meglio il tutto, ci pensa Carlo Pernat, manager di Simoncelli: “Ora stiamo aspettando l’offerta da Honda per la prossima stagione. Abbiamo chiesto un incontro a Brno per discutere delle modalità di partecipazione di Marco, per comprendere le loro intenzioni. Supersic vuole rimanere con la Honda, ma non è l’unica casa interessata a lui: anche la Ducati è una pretendente e se faranno un’offerta, la valuteremo. Ma la prima scelta è la Honda e sono sicuro che resterà con loro, trovando un accordo soddisfacente”. Le parole di Pernat però, appaiono quanto meno dubbie, visto che il project director della moto bolognese, Alessandro Cicognani, nei giorni scorsi ha smentito che sia stata fatta un’offerta formale al romagnolo.”No, non abbiamo assolutamente contattato Simoncelli, abbiamo i nostri piloti, Nicky e Valentino: hanno firmato per il prossimo anno e ci atterremo a questo”, ha detto il dirigente Ducati. Dunque, vista la crisi profonda vissuta da Valentino Rossi in Ducati, un ritorno alla Honda di Rossi sarebbe clamoroso, ma non impossibile; mentre Simoncelli potrebbe riuscire nell’arduo compito di domare la Ducati, come ha fatto già Stoner.

Motomondiale, la Dorna e la Fim non cambiano idea: a Motegi si correrà

A Motegi la MotoGp correrà. E’ questa la decisione comunicata ufficialmente dalla Federazione Internazionale e dalla Dorna (“se non dovessero accadere altri ulteriori incidenti gravi, il Gran Premio del Giappone si svolgerà il 2 ottobre come previsto“). Le due organizzazioni responsabili del motomondiale non hanno cambiato idea: nonostante le tante perplessità esrepsse dai piloti e da molti addetti ai lavori. Preso atto di ciò, sul sito ufficiale dell’autodromo di Motegi sono già in vendita i biglietti, segnale che si dà per scontato che il 30 settembre i protagonisti della MotoGP scenderanno in pista senza colpo ferire per la prima sessione di prove libere. A supporto della decisione della Dorna sono i risultati delle analisi svolte dall’Arpa, l’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emila Romagna. Scelta proprio perché ente indipendente, l’Arpa ha ispezionato le strutture di Motegi e le zone immediatamente adiacenti senza ottenere come risultato livelli di radiazioni tali da giustificare l’ipotesi di cancellazione della gara. Peccato però, che tale ricerca non sia del tutto completa, visto che gli hotel della della gran parte di piloti e giornalisti sono situati nella cittadina di Mito, che é molto più vicina in linea d’aria alla centrale nucleare di Fukushima. Mito però, non è stata oggetto delle analisi dell’Arpa, che ha pubblicato i risultati lo scorso 22 luglio.  A Laguna Seca i piloti della MotoGP avevano svolto una riunione per discutere dell’opportunità o meno di correre in Giappone e l’unico a dare parere favorevole era stato Hiroshi Aoyama, pilota legato a doppio filo alla Honda che tra l’altro è anche proprietaria del circuito. E’ quindi molto chiaro che in ballo ci sono forti interessi economici senza dimenticare l’immagine di un ritorno alla tranquillità che il Giappone vorrebbe dare ospitando regolarmente la corsa. Intanto, in questo fine settimana a Motegi si disputerà una gara del campionato di Formula Nippon, mentre a metà settembre toccherà alla Formula Indy che non si è posta per nulla il problema della sicurezza.

MotoGp, Cecchinello e la LRC Honda puntano a sostituire Elias con Bostrom

Lucio Cecchinello e il team LCR Honda pare abbiano terminato la loro pazienza nei confronti del pilota Toni Elias. A Laguna Seca infatti, la scuderia monegasca ha potuto testare un secondo pilota: Ben Bostrom, wildcard richiamato per correre nel GP degli Usa ritrovandosi alla guida della RC212V di ricambio, proprio lui che non aveva mai guidato una MotoGP prima delle prove libere del venerdì. Il pilota americano, comprensibilmente disorientato, ha impiegato tre giorni per prendere tutte le misure della categoria e sebbene sia stato anche costretto al ritiro per un guasto patito all’ottavo giro, hacomunque girato di un decimo più veloce del veterano Elias. Lo spagnolo, che lo scorso anno vinse il primo campionato del mondo di Moto2 alla guida della Gresini Racing, quest’anno proprio non riesce ad essere competitivo. Tra le altre cose, Bostrom ha terminato al quinto posto nella gara di AMA Superbike che ha dovuto disputare assieme all’impegno di MotoGP e questo, ovviamente, rende i risultati di Elias ancora più deludenti. Lo spagnolo comunque ha terminato la gara americana al 13° posto. “Come sempre ho fatto una buona partenza, ma a Laguna Seca ti trovi in difficoltà se si inizia dall’ultima fila così ho spinto, ma alla prima curva sono andato un po’ largo: ero 12°, quando improvvisamente ho perso l’anteriore e sono finito nella ghiaia”, ha spiegato il pilota Manresa. “Sono rientrato, ma per il resto della gara mi sentivo come se fossi che lambiscono una superficie gelata. Abbiamo finito la gara in 13ma posizione ma la situazione è ancora molto difficile per noi. Non credo di avere colpe specifiche: ci sono stati molti episodi negativi in tutta la stagione e se sono finito a 0”109 da Bostrom, la colpa è sicuramente della mia caduta. Comunque se le cose non dovessero andare ancora bene in MotoGP, vorrà dire che tornerò in Moto2: ho lasciato molti estimatori e potrò lottare ancora per la vittoria”, ha chiuso Elias.

MotoGp, Pedrosa non molla la presa per il titolo: “Mi sento ancora in corsa”

Ancora più battagliero e desideroso di non mollare la presa. E’ un Dani Pedrosa nuovo e agguerrito quello che in questi giorni sta ricaricando le pile dopo il gran premio di Laguna Seca in vista del ritorno in pista dopo la pausa estiva prevista per il 14 agosto a Brno: “In questo momento io non sono al cento per cento, ma spero di recuperare di gara in gara e vedere se, alla fine, posso fare la guerra. Il mio obiettivo è quello di recuperare fisicamente, perché ho muscoli molto rigidi il mio livello e vincere qualche gara“. L’assenza forzata e prolungata per l’incidente subito a Le Mans ha ovviamente penalizzato Pedrosa e favorito i suoi principali avversari nella lotta per il titolo della MotoGP 2012, ma il pilota spagnolo della Hondapupillo di Alberto Puig, non si sente ancora completamente fuori dai giochi per il titolo. “Stanno facendo il loro lavoro, mentre io ho avuto sfortuna. Il livello è molto alto, ma diciamo che non siamo tutti al cento per cento. Jorge (Lorenzo) ha fatto degli errori e solo Casey (Stoner) finora è stato quello più continuo”.

MotoGp, Stoner nasconde un piccolo infortunio. E guida la rivolta anti-Motegi

L’attuale leader del mondiale Casey Stoner in questi giorni si sta curando un piccolo problema fisico dovuto alla caduta nelle prove libere di Assen. Il pilota del Repsol Honda Team, che domenica scorsa ha trionfato a Laguna Seca (bellissimo un suo sorpasso su Lorenzo a 7 giri dal termine) non ha però voluto “pubblicizzare” molto la faccenda, ma il fastidio c’è e non gli sta permettendo di allenarsi come vorrebbe. L’iridato del 2007 può infatti solamente allenarsi con la bicicletta, come ha confidato in un’intervista al Sydney Morning Herald. “Nella caduta di Assen ho sbattuto violentemente la spalla, il muscolo è rimasto intrappolato tra le mie vertebre ed è rimasto abbastanza danneggiato. Ho fatto una lastra e i medici mi hanno detto che ci vorranno circa due mesi e mezzo per risolvere il problema. A Laguna Seca riuscivo a malapena a respirare dopo le qualifiche perché il mio collo e anche i muscoli ripercuotono il dolore sulle costole. Al momento posso allenarmi solamente con la bici, non posso fare nessun altro tipo di allenamento”.

Casey Stoner però, oltre che essere alle prese con l’infortunio, guida un nutrito gruppo di piloti che non ha intenzione di andare in Giappone a correre sul tracciato di Motegi, come invece confermato dalla Dorna. Nonostante il rapporto dell’ARPA reso noto negli scorsi giorni che ha decretato che il pericolo radiazioni è trascurabile. Stoner però non si fida, ed insieme ad altri piloti, ha chiesto maggiore chiarezza sul reale rischio che i piloti potrebbero correndo in Giappone. Il problema é che Motegi, dista poche decine di km dalla centrale nucleare di Fukushima, per questo il timore dei piloti é grande. Dopo il GP di Laguna Seca di domenica scorsa, Stoner ha parlato con i vertici della Honda, ribadendo la volontà di non voler correre in caso di rischio ancora alto. L’australiano non ha intenzione di cambiare idea tanto facilmente, come egli stesso ha dichiarato: “Ci sono dichiarazioni ufficiali che dicono il reattore nucleare non è al 100% sotto controllo. Ho dato le mie opinioni ed ho diritto a farlo. Nessuno potrà cambiare la mia opinione su questo argomento. Non credo che la Honda spinga i suoi piloti a correre. Questa è la mia opinione e il mio giudizio, è qualcosa su cui ho già riflettuto“.

Moto2, Marquez ha imparato presto: “Dopo i primi errori ora siamo competitivi”

Dopo aver vinto il titolo nella 125cc lo scorso anno, era tra i piloti più attesi nella seconda stagione della Moto2. Ma dopo le prime tre cadute in altrettanti gran premi, qualcuno aveva messo in dubbio la possibilità di essere protagonista anche quest’anno. Il giovane spagnolo Marc Marquez ha però imparato ben presto dai propri errori commessi ed è tornato ad essere uno dei protagonisti del Campionato della classe intermedia. Le quattro vittorie e il secondo posto conquistati nei successivi cinque gran premi, hanno portato il pilota di Cervera fino ad ottenere il secondo piazzamento della classifica generale. “Il periodo pre-campionato è andato decisamente meglio di quanto ci aspettassimo. Iniziata la competizione, di certo non pretendevamo di raggiungere il livello dei test, ma neanche di cominciare con tre cadute. Da questo però abbiamo imparato, e con il duro lavoro i risultati hanno cominciato ad arrivare“. Indubbiamente, l’ambientamento nella nuova categoria non é stato dei più semplici. “Chiaramente è stato abbastanza difficile e c’è voluto del tempo, però con l’aiuto della squadra ne siamo usciti. Siamo consapevoli di essere alla prima stagione: siamo qui per imparare ed evitare che gli errori tornino a ripetersi“. Dal GP di Francia in poi, il vento é decisamente cambiato.Ciò che è cambiato è che ora ho più chilometri sulle spalle, che conosco meglio la moto, che mi sento sempre più a mio agio e che sto seriamente cominciando a divertirmi. A questo va aggiunto il bel rapporto che si è creato fra me, la squadra e il mio compagno di scuderia“. Sono diversi i fattori che consentono di ottenere dei buoni risultati in gara. “Sia il buon ritmo che la piazza sullo schieramento iniziale, sono fattori importanti. Ci sono molti piloti nella categoria e nelle prove libere o nelle qualifiche c’è il rischio di finire lontani dalle zone in testa. Ciò porta poi ad uno sforzo maggiore per il recupero delle posizioni e ad un maggiore sforzo fisico che poi si ripercuote sulle prestazioni in gara“. In molti all’inizio pensavano ad un campionato equilibrato, invece sulla lunga distanza, Marquez e Bradl hanno fatto il vuoto. “Sinceramente pensavo ci fosse una maggior varietà, ma il ritmo con il quale sta affrontando la stagione Bradl è impressionante. Noi non dobbiamo arrenderci e dobbiamo impegnarci per mantenere il passo. Penso che nella seconda parte del Campionato ci sarà un numero maggiore di vincitori. Ci sono molti piloti che potrebbero vincere in qualsiasi momento: Luthi, De Angelis, Takahashi, Iannone, Aleix Espargaro e Julian Simon tra gli altri“. Infine, Marquez traccia un bilancio su questa prima parte di stagione. “Siamo molto soddisfatti di quanto fatto finora. Dobbiamo continuare in questa direzione per la prossima metà. Lo zero iniziale in classifica ora si sta facendo sentire, ma ci sta: è il primo anno, gli errori capitano e noi possiamo solo imparare ed evitare di ripeterli. Le potenzialità ci sono, quindi proveremo a far bene da qui alla fine del Campionato“.

MotoGp, la Ducati traccia la strada sino ad ottobre: “Migliorare gara dopo gara”

Il Project Director MotoGP del Ducati Team, Alessandro Cicognani, ha tracciato un bilancio sull’inizio di questo 2011. “Diciamo soltanto che è stato un avvio complicato, ci aspettavamo molto di più, e invece ci sono stati alcuni problemi con il recupero della spalla di Vale e con la ricerca del giusto feeling fra Nick e la sua moto“. “Poi è arrivato qualche buon risultato, come per esempio il primo podio di Jerez con Nicky e quello di Le Mans con Vale..ma subito dopo è riapparsa qualche incertezza. Sono convinto che però ora, il ritmo raggiunto sia quello giusto; continueremo in questa direzione“, ha poi aggiunto. Cicognani ha dichiarato infine qual é il vero obiettivo del Ducati Team per questa seconda parte del Campionato. “Il nostro obiettivo è migliorare: giorno dopo giorno, gara per gara, vogliamo essere competitivi per la vittoria e ci impegneremo costantemente per arrivare a questo risultato” ha poi concluso.

Motomondiale, la Bridgestone analizza il Gran Premio degli Stati Uniti

La Bridgestone analizza il Gran Premio degli Stati Uniti corso sul tracciato Laguna Seca. Hiroshi Yamada, Responsabile Bridgestone Motorsport: Casey ha compiuto una performance impressionante ottenendo la prima vittoria a Laguna Seca dal 2007, anno in cui ottenne il titolo mondiale, e sono contento che la popolarità del Motomondiale sia in continua crescita negli Stati Uniti, con un record di presenze per l’intero weekend. Laguna Seca è l’unica gara del calendario in cui piloti gommati Bridgestone hanno ottenuto tutti e tre i gradini del podio ogni anno dal 2007, anche quando non eravamo gli unici fornitori di pneumatici, quindi è un tracciato che associamo sempre a bei ricordi. Sono soddisfatto delle performance della nostra selezione di pneumatici e della mescola più morbida per il posteriore e dalla prossima gara di Brno avremo a disposizione un’altra mescola per le rimanenti gare della stagione”.

Hirohide Hamashima, Assistente del Responsabile Sviluppo Bridgestone Motorsport: L’opzione di mescola più dura per l’anteriore e per il posteriore è stata chiaramente quella che ha garantito performance più veloci e, specialmente nel caso di Casey, la consistenza e il ritmo di gara sono stati impressionanti. Il tempo totale di gara è stato più veloce di 2.7 secondi rispetto al precedente record e questo rappresenta un buon indicatore della consistenza e durata dei nostri pneumatici. Al terzo giro Casey ha stabilito il giro più veloce con il tempo di 1m 21.673s e al 29° passaggio il suo ritmo è stato di 1m 21.865s, ad ulteriore dimostrazione della durata dei pneumatici utilizzati. In questo weekend sono soddisfatto anche delle performance dei nostri pneumatici slick con mescola più morbida. Abbiamo portato questa tipologia di mescola per migliorare le performance di riscaldamento dei pneumatici nelle sessioni di prova del mattino con temperature più fredde, e alla partenza 12 piloti hanno optato per queste mescole. Ben ha tagliato il traguardo in quarta posizione utilizzando al posteriore il pneumatico con mescola più morbida, quindi sono soddisfatto della nostra decisione di rivedere le opzioni di scelta per il posteriore”.

Moto2, accordo tra il Mapfre Aspar Team ed Elena Rosell

Il Mapfre Aspar Team e la pilota Elena Rosell hanno trovato siglato un accordo di collaborazione sino al termine della stagione in corso. In questo modo, prima del prossimo GP di Aragón, Elena avrà il tempo di allenarsi girando con la Suter Moto2, per trovare la giusta confidenza con la moto. Dopo aver assistito al GP di Assen, Elena Rosell é giunta in quinta posizione nella sua ultima gara nel CEV Buckler.

Jorge Martínez ‘Aspar’: Nel team Mapfre Aspar siamo convinti che Elena sia molto capace e vogliamo fornirle la possibilità di dimostrarlo in un’altra prova del Mondiale. Per questo motivo avrà modo di allenarsi, per aumentare il feeling con la moto e la categoria intermedia, per poter così affrontare al meglio la prova di Motorland. Sono convinto che il suo ritorno poterà risultati interessanti“.

Elena Rosell: Sono contenta di questa nuova opportunità. Già dal giorno dopo Assen abbiamo cominciato a lavorare su questa idea, e l’interesse che Jorge e il team hanno dimostrato non ha fatto altro che rendermi orgogliosa. Ad Aragón ho già corso due volte e la mia speranza è di arrivare preparata, con abbastanza chilometri sulla Suter. Jorge ha continuato a supportarmi senza mai smettere, venendo addirittura ad assistere al CEV Buckler di Albacete“.

MotoGp, Toni Elias sulla LRC Honda: “Abbiamo ancora dei problemi”

Toni Elias non é andato oltre il 13° posto nel decimo appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP 2011, nel Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Laguna Seca, mentre il suo compagno di squadra, la wildcard Ben Bostrom, dopo un’ottima partenza dall’ultima fila davanti a circa 52.000 tifosi, guadagnando un secondo solo nel primo giro. Purtroppo però, un problema con il cambio ha costretto la stella dell’AMA superbike ad abbandonare la gara: l’americano ha preferito rientrare al box anche per preservare le energie per il prossimo appuntamento SBK.

Toni Elias, LCR Honda: Nel warm up di domenica abbiamo fatto delle modifiche sul posteriore e sembrava che lo cose andassero meglio. Come sempre sono partito bene ma a Laguna se parti dall’ultima fila rimani bloccato per questo ho azzardato un po’ e nella prima curva sono finito un po’ largo. Ero 12° quando ho perso il controllo dell’anteriore finendo sulla ghiaia. Sono ripartito ma per tutta la gara è stato come guidare su una superficie ghiacciata. Abbiamo finito in 13esima posizione ma la situazione è ancora difficile per noi”.

Ben Bostrom: Ho fatto una buona partenza e mi sono sentito subito bene in sella alla moto. Ho migliorato il mio tempo sul giro di un secondo rispetto alle prove ed ero ottimista perché la gara si prospettava interessante. Ero veloce ma ho iniziato a far fatica alla prima curva quando dovevo scalare le marce e il mio piede urtava l’asfalto così dopo qualche giro ho fatto un errore e sono finito nella ghiaia. Mi ci sono voluti quasi 30 secondi per rientrare in pista ma il giro successivo mi è successo di nuovo. Così ho deciso di rientrare al box anche se la moto andava benissimo. Onestamente stavo pensando anche alla gara che dovevo affrontare dopo e non volevo cadere e danneggiare la mia RCV. Ancora una volta voglio ringraziare la MJM, Lucio e la squadra: è stata un’esperienza incredibile per me!”.

MotoGp, stoico Capirossi al Sachsenring

Nonostante il dolore, Loris Capirossi ha stretto i denti e completato i 32 giri previsti nonostante l’infortunio alla spalla destra. L’italiano ha concluso in dodicesima posizione, portando a casa quattro punti mondiali. Ora ci saranno due settimane di pausa che permetteranno ad entrambi i piloti del team Pramac Racing di recuperare al meglio per la gara in programma il 14 agosto a Brno, Repubblica Ceca.

Loris Capirossi, Pramac Racing: Questa gara è stata una scommessa per me. In Germania ho fatto qualche giro ma la spalla faceva davvero troppo male. Ho preso la decisione di venire qui e per me la cosa più importante era di finire la gara. Sapevamo che sarebbe stato difficile poiché durante le prove facevo molta fatica. Il risultato è pessimo, ma sono comunque soddisfatto per aver portato a termine la gara. Ora cercherò di rimettermi in piena forma per Brno, una delle mie piste preferite, perché li voglio davvero dimostrare che possiamo lottare per posizioni migliori”.

Motomondiale, la Dorna vuol correre a Motegi: ma i piloti dicono no

Rischio radiologico trascurabile“. E’ questa in estrema sintesi la conclusione a cui é arrivato lo studio sulla situazione ambientale della pista di Motegi (che a ottobre dovrebbe ospitare una tappa del Motomondiale), dopo il tremendo sisma che ha colpito il Giappone, danneggiando gravemente diversi centrali nucleari. Lo studio tecnico, 11 pagine redatte dall’Arpa dell’Emilia Romagna, ha analizzato le sezioni del circuito, le gradinate per il pubblico e l’albergo del tracciato, ed è stato diffuso in via ufficiale dalla Fim. La conclusione del report è riassunta nell’ultima frase: ”Sulla scorta della stima di dose effettuata si può senz’altro affermare che il rischio radiologico per un individuo della popolazione nell’intervallo temporale di svolgimento del GP risulta trascurabile”. Ecco il perché del via libera della Federazione internazionale al GP del Giappone messo in calendario il prossimo 2 ottobre. C’è però da dire che la relazione dell’Agenzia italiana considera però solo la zona di Motegi e non anche quella di Mito, la piccola cittadina dove la maggior parte degli addetti ai lavori alloggia durante il week end della gara. Nonostante la distanza tra le due località di Mito e Motegi sia di appena 50 km, i livelli delle radiazioni presenti in quella zona possono essere differenti e non compaiono nella relazione dell’Arpa. L’agenzia regionale, dietro suggerimento della Dorna (committente della ricerca), ha infatti presupposto che la maggior parte delle persone impegnate nel GP possano tranquillamente alloggiare nell’albergo del circuito. Dopo la diffusione ufficiale dei risultati, ora tutto torna nelle mani dei piloti, che durante la Safety Commission del GP di Germania avevano sottolineato di non essere intenzionati a gareggiare in Giappone. Tra i piloti che più sostengono di non voler disputare la gara ci sono Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Anche secondo Valentino Rossi sarebbe il caso di evitare di andare a Motegi, lo stesso dicasi per la maggior parte dei piloti di Moto2 e 125, preoccupati dalle conseguenze della possibile esposizione alle radiazioni provenienti dalla centrale di Fukushima, distante dal circuito poco meno di 180km.