Appare ancora lontana dal dipanarsi la questione Gran Premio del Giappone. Come sappiamo, moltissimi piloti della MotoGp, con alla loro testa il leader del mondiale Casey Stoner, sono totalmente contrari a recarsi a Motegi nel prossimo mese di ottobre. Questo nonostante le analisi effettuate da Arpa Emilia Romagna, abbiano stabilito che non ci sono seri rischi per i piloti per quanto concerne il livello delle radiazioni. Ma le notizie provenienti dal Giappone negli ultimi giorni, sulla reale situazione della centrale nucleare di Fukushima, non sono delle migliori, e senza dubbio andranno ad alimentare le polemiche sull’acceso dibattito scoppiato sulla disputa del Gp di Motegi. Il governo nipponico, proprio in questi giorni ha infatti ammesso che ci sono ancora diversi problemi per la depurazione delle acque a Fukushima e che è stata rilevata presenzia di cesio a ben 100 km di distanza dalla centrale. Alti livelli di cesio radioattivo, per la precisione 186.000 becquerel per chilogrammo, sono stati inoltre rilevati nei fanghi raccolti in un fosso di Aizuwakamatsu, sempre a 100 km ad ovest dalla centrale nucleare di Fukushima. Gli standard normali per la presenza di cesio non dovrebbero mai superare gli 8.000 becquerel per chilo. Dunque, siamo di fronte a livelli completamente sballati, come del resto era facile prevedere. Va inoltre ricordato che Motegi si trova a circa 130 km a sud in linea d’aria dalla centrale, e che quindi la distanza dai luoghi dove sono stati condotti gli ultimi esami è leggermente superiore. Intanto anche la “pulizia” di migliaia di litri di acqua radioattiva della centrale di Fukushima, non procede secondo le attese del governo giapponese, al punto da far prevedere la dilatazione dei tempi di messa in sicurezza dell’intera struttura previsti in un primo momento per gennaio 2012.
Nel frattempo, però, mentre si é acceso il dibattito nella MotoGp e mentre il governo nipponico lotta contro il tempo per arrivare a normalizzare la situazione quanto prima, in quel di Motegi l’attività prosegue regolarmente: nel weekend in arrivo infatti, si disputerà la tappa giapponese del mondiale di Trial, a cui ha aderito la maggioranza dei piloti partecipanti al campionato. Le scuderia motoristiche hanno imposto ai loro centauri di partecipare, mentre solo la spagnola Sherco ha lasciato libertà di scelta al suo rappresentante Albert Cabestany, il quale, guadacaso, ha scelto di non andare. Il campione mondiale in carica e leader dell’attuale campionato Toni Bou avrebbe preferito restare a casa, ma la Montesa-Honda, per cui corre, ha premuto affinché fosse presente.