MotoGp, Edwards (Monster Yamaha): “Ottime chanche di vittoria anche quest’anno”

Colin Edwards ha tratto conclusioni positive dai test di Sepang con buone sensazioni, e il pilota del team Monster Yamaha Tech3 ha sfruttato tutti i tre giorni per migliorare le performance della sua moto. Edwards ha lavorato a lungo nella configurazione del telaio della sua M1 e nelle migliorie sull’anteriore, sulla trazione posteriore e sulla miglior uscita dalle curve. L’americano si è quindi detto fiducioso per questa ennesima annata in MotoGP, che inizierà in Qatar il 20 marzo, “Abbiamo una buona chance quest’anno e per questo sono galvanizzato. Sono molto soddisfatto del nostro pacchetto, anche se entrare nella top5 sarà una cosa complicata per chiunque”. Edwards ha concluso: “Sono sicuro che nel 2011 Jorge vorrà ripetere quanto fatto lo scorso anno, ma stiamo a vedere. C’è grande competizione e vedremo delle belle gare”.

MotoGp, Guareschi (Ducati): “Sarà un’annata positiva”

Al termine dei test di Sepang, Vittoriano Guareschi ha sottolineato i progressi fatti registrare dal team Ducati per quanto riguarda la stagione 2011. Il Team Manager e ex collaudatore Ducati, al fianco ei due piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden, si dice certo che l’annata alle porte sarà positiva, a partire dal 20 marzo quando avrà inizio in Qatar. “È stato un test interessante per entrambi i piloti,” dice Guareschi nel video intervista in allegato. “Abbiamo provato diverse impostazioni, ma avremo bisogno di ulteriori test. Dobbiamo fare più prove in Qatar per prendere una direzione precisa“. “La Ducati attuale non presenta grandi differenze con la GP10, abbiamo tante piccole cose nuove e ora sappiamo di cosa abbiamo bisogno esattamente dalla moto per fare un buon inizio di stagione. Siamo soddisfatti“. Commentando il test di Valentino Rossi e Nicky Hayden, Guareschi aggiunge: “La moto di Valentino sta diventando più facile da guidare e lui, insieme a Jerry (Burgess) capisce sempre meglio la Desmosedici, anche se avremo bisogno di più chilometri“. “Nicky ha iniziato con la vecchia configurazione, ma abbiamo lavorato su diversi equilibri e soluzioni, e ha cercato una posizione diversa sulla moto. Adesso gli ingegneri Ducati hanno tutto quello di cui hanno bisogno per prendere decisioni definitive,” conclude Guareschi.

MotoGp, Zeelenberg (Yamaha): “Più concorrenza é un fattore positivo per noi”

Wilco Zeelenberg, Team Manager di Jorge Lorenzo nel team Yamaha Factory Racing ha parlato con il portale motogp.com, commentando positivamente i risultati ottenuti nei test pre-stagionali. In Malesia, il Campione del Mondo in carica, ha dovuto prendere atto della competitività gruppo di piloti Honda decisamente in forma: “Devo dire che è interessante, perché abbiamo migliorato molto la moto rispetto allo scorso anno, ma ovviamente i nostri avversari sono molto forti“. “Il fatto che la concorrenza sia più agguerrita è un aspetto positivo per noi, perché vincere con 138 punti come lo scorso anno è troppo. Jorge è il pilota più costante e finora sta andando tutto bene“. Dopo aver portato a termine il secondo test di Sepang, con l’obiettivo di ottenere più trazione nella parte posteriore, Zeelenberg ha detto che Lorenzo rimane alla ricerca di più potenza nel motore. “Sappiamo che la configurazione del motore Honda è completamente diversa dalla nostra, e non vogliamo arrivare a quello perché siamo convinti che non sarà necessario considerando che le 18 gare del campionato sono tutte molto diverse. Non stiamo provando nuove soluzioni, ma solo cercando di controllare la potenza, di questo si tratta. Siamo nella direzione giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare duro“.

MotoGp, Cadalora parla a Rossi: “Non senta la presseion di essere in Ducati”

Luca Cadalora ritieneValentino Rossi ovviamente un pilota straordinario, che ha fatto cose uniche e straordinarie nella storia della moto, ma è convinto che sia meglio vinca nel 2012. “Lo dico per lui. Non deve sentire troppa pressione subito, in questa prima stagione in Ducati – spiega l’ex pilota nell’intervista a Riders Italian Magazine, in uscita domani -. E ha molto da fare: la Desmosedici di oggi è impostata in un modo molto lontano da quello che serve a Rossi. Deve ribaltarla. E può farlo, ma gli serve tempo. Le moto di Vale sono sempre state agli antipodi, con il motore alto e più avanzato, super reattive, estreme, delicate da mettere a punto, qualche volta anche troppo. Ma gli piacciono così, va forte con quelle. La storia di Rossi dice che il pilota, e i tecnici che lo seguono da tanti anni, hanno tutta l’esperienza per trasformare la Ducati“.

MotoGp, Nakamoto sulla Honda: “Molti piccoli miglioramenti”

La positivissima sei giorni vissuta in Malesia, ha sicuramente dato ragione al lavoro svolto in HRC durante tutto l’inverno, e durante l’ultimo test, motogp.com ha raggiunto il vice presidente di HRC Shuhei Nakamoto, che ha parlato dei progressi del suo prototipo. “È difficile da spiegare! Abbiamo provato tante cose diverse, ma tutto quello che abbiamo provato ha avuto solo piccoli miglioramenti,” ha detto. “L’anno scorso, durante la seconda parte, i nostri risultati non sono stati malvagi, almeno fino all’infortunio di Dani a Motegi. A quel punto abbiamo trovato la direzione giusta per lo sviluppo della moto e abbiamo potuto lavorare con telaio, motore, impianto elettrico, sospensioni, freni ecc…Da lì in poi tutto è migliorato leggermente, ma c’è molto da fare“. Una delle cose che sicuramente ha aiutato il lavoro della casa giapponese è stato il parere quasi unanime dei tre piloti, ha detto Nakamoto. “Le indicazioni sono molto simili, tutti i piloti hanno un programma quasi identico e tutti i piloti lamentavano problemi comuni. Si lamentano di stabilità in frenata, e ci stiamo concentrando per sistemare questa parte. Abbiamo provato il controllo di frizione e motore, ed è sempre meglio ma c’è ancora lavoro da fare,” ha concluso.

MotoGp, presentato il team Honda Gresini. Super Sic: “Abbiamo tutto per fare bene”

Il nuovo progetto è partito ufficialmente: Fausto Gresini ha infatti presentato quest’oggi la nuova squadra per la stagione di MotoGp 2011 che sta per andare a cominciare. Il team satellite Honda, che per il 2011 ha confermato il pilota italiano Marco Simoncelli, messosi positivamente in luce nei recenti test della MotoGP a Sepang, in Malesia, mentre l’altro pilota scelto dal team é stato Hiroshi Aoyama. Marco Simoncelli si è detto ottimista dopo i risultati positivi ottenuti nei test di inizio stagione: “Abbiamo imparato molto, la moto ha fatto un gran miglioramento e quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela”. I primi posti della classifica non sarebbero più destinati a restare un’utopia dunque: “Se mi sogno sul podio? Certo, ho sognato anche di vincere, ma tra i sogni e la realtà c’è differenza. Abbiamo le carte in regola per poterci giocare in ogni gara i primi 5-6 posti. Potrei essere più veloce di Rossi quest’anno? Spero, ma non solo di lui, di tutti gli avversari”.  Anche Fausto Gresini concorda con il pensiero del suo pilota di punta: “Sarà un 2011 fantastico nel corso del quale porteremo avanti il processo di inserimento di Marco Simoncelli nella MotoGP raccogliendo quei risultati che Supersic ha sfiorato nell’esaltante finale della passata stagione. Marco è cresciuto tantissimo, è un pilota ufficiale HRC che la Honda ci ha affidato e noi lo aiuteremo nell’entrare a far parte del lotto dei migliori”. E poi ancora su SuperSic: “È stato un grande protagonista dei test invernali e sono convinto che regalerà momenti meravigliosi alla Honda che ha creduto e continua a credere in lui. Simoncelli è un grande anche per la simpatia che riesce a trasmettere e per quelle fondamentali e importanti sinergie che è riuscito a creare con tutto il gruppo di lavoro. Per Marco il podio, in questa stagione, sarà un obiettivo costante che lo premierà per la sua ragionata crescita portata a termine con sapiente intelligenza”.

MotoGp, Lorenzo si confessa su “Max”

Valentino Rossi avrà bisogno di tempo per far bene alla Ducati. La verità è che solo Casey Stoner l’ha fatta girare veloce, e questo vorrà pur dire qualcosa“. Quando oramai mancano poche settimane all’inizio del motomondiale, il campione del mondo Jorge Lorenzo si racconta attraverso un’intervista, sul nuovo numero di “MAX” in edicola dal 4 marzo. Lo spagnolo ha parlato del suo rapporto col Dottore in Yamaha, rapporto che come tutti sanno non è mai decollato. “Quando il tuo compagno di squadra è forte, diventare suo amico è molto più difficile – spiega – Adesso, comunque, la moto da battere è la Honda, è la più veloce“. Lo spagnolo é seguito da uno psicologo, “ma chi scrive che è perché ho paura di cadere non dice la verità. Quantomeno non lavoro con lui solo su questo…“. Da qualche anno a questa parte, si è anche fatto la fama di musone. “Mentre lavoro mi piace essere concentrato – continua Lorenzo – Sono fatto così e non ho nessuna intenzione di cambiare. Poi, fuori dal circuito, con gli amici, sono il solito Jorge“. Quel Jorge che quando era un bambino di appena 8 anni, per farsi notare dai suoi coetanei, su suggerimento del papà, si fece crescere la cresta e disegnato la “J” colorata sulla nuca e che oggi non sogna più la Formula 1.

Per essere grandi nello sport occorre specializzarsi – sostiene il campione del mondo della MotoGPIn auto potrei diventare un buon pilota, ma non potrei mai essere il migliore“. Il simbolo del suo fanclub è un soldato spartano. “Gli spartani nascevano per fare la guerra – commenta – Io sono nato per guidare una moto. Mi sono sempre considerato come uno di loro, un popolo di predestinati“.  Ma nella vita del campione spagnolo, non c’é solamente il mondo delle due ruote. Appassionato di golf, tennis e pallone, rigorosamente da giocare con gli amici, e tifoso del Barça, Lorenzo a Capodanno ha festeggiato il nuovo anno, nuotandoon gli squali: “Avevo paura, poi mi hanno convinto che non fossero pericolosi, ho preso coraggio e mi sono buttato – confessa – In cambio mi hanno regalato il brevetto da sub“.

MotoGp, per la Yamaha é l’anno zero. Lorenzo: “Lotteremo per il titolo”

Da qualunque lato la si voglia guardare, questo per la Yamaha sarà un anno zero. La Casa giapponese ha presentato quest’oggi a Sepang la nuova YZR-M1 sulla cui sella il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo e lo statunitense Ben Spies lotteranno per il titolo della MotoGP 2011. Ma soprattutto, il compito principale sarà quello di non far rimpiangere l’ex Valentino Rossi, uno che ha letteralmente riscritto la storia recente della Casa dei tre diapason. Il Dottore lo scorsoscorso non ha vinto per due fattori: perché Lorenzo è stato immenso e per la frattura di tibia e perone subita durante il weekend del Gp del Mugello. Ma certamente, gli anni vissuti alla Yamaha, non si potranno dimenticare in poco tempo. La sfida quindi è quella di rivincere e di dimostrare che si può restarealtamente competitivi e ai vertici anche senza il supporto del pilota forse più forte dell’era moderna.

Sulla carta gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. A cominciare proprio dai due piloti: Lorenzo e Spies formano infatti una coppia ben assortita e di tutto rispetto. “È davvero molto bello iniziare una nuova stagione con Yamaha – ha detto Jorge Lorenzo – la vittoria del Mondiale dello scorso anno è un’emozione incredibile ancora viva, ma ora c’è una nuova sfida, per me sarà una grossa responsabilità gareggiare da campione in carica anche se avrò meno pressione perché il peso della vittoria me lo sono levato. Abbiamo una grande squadra e sono convinto che il lavoro fatto dagli ingegneri in inverno ci permetterà di lottare per il titolo anche quest’anno“. Per il suo compagno di squadra Ben Spies è invece un anno importante quello alle porte: può essere infatti quello della definitiva consacrazione dopo una stagione di apprendistato: “Ho lavorato molto lo scorso anno, sono molto contento di poter correre al fianco di Jorge – ha detto – nei primi test la moto ha mostrato un ottimo comportamento, adesso abbiamo altri giorni di test per affinare l’assetto. E poi non nascondo che il blu di questa carena mi piace da matti“. Da domani a giovedì i team della MotoGP lavoreranno sulla pista malese per una tre giorni di test importante in vista dell’esordio iridato del prossimo 20 marzo.

MotoGp, Rossi festeggia i 32 anni in Ducati

Tanti auguri Valentino! Rossi ha festeggiato oggi i suoi 32 anni. Un’età matura per un pilota maturo. Alcuni sostengono che dopo i 30 si diventa vecchi per guidare una MotoGP. Ma il nostro Valentino di mollare non ha nessuna intenzione, nonostante i recenti problemi fisici. Rossi, che debuttò nel Motomondiale nel 1996, mentre quest’anno ripartirà dalla Ducati. Un binomio tutto italiano che fa sognare i tifosi italiani. Forse, l’ultima grande sfida di una carriera irripetibile. Dopo aver vinto 9 Mondiali, 105 gare (su 246 disputate), il Dottore vuole ora trionfare con la Ducati. Moto dalle grandi potenzialità, ma non così facile da gestire e da portare al top. La concorrenza, poi, sarà davvero di quelle tsote. C’è l’iridato Jorge Lorenzo. Quel campione spagnolo che con la sua velocità e la sua faccia tosta lo ha “costretto” a lasciare la Yamaha. C’è Casey Stoner. Talento puro, che in sella alla Honda potrebbe ritrovare equilibrio. In più c’è anche quella spalla che fa dannare Valentino, anchese le sensazioni nei test di inizio febbraio a Sepang non sono state così negative. Vale ha ancora un mese per poter raggiungere una condizione almeno discreta. Che gli consenta di battagliare coi rivali. La stagione scatterà il 20 marzo in Qatar.

MotoGp, Rossi e la Ducati: “Sento la moto sempre più mia”

Sono terminati ieri sulla pista malese di Sepang la prima tre giorni dei test pre-campionato della MotoGP. Questo il pensiero di Valentino Rossi, molto soddisfatto dei progressi fatti con la messa a punto che anche oggi gli hanno permesso di abbassare di oltre sette decimi il suo miglior crono rispetto a ieri, seppur ancora limitato dalla spalla convalescente. “Sono molto contento perché prima di arrivare qui avrei messo la firma per fare venti, trenta giri al giorno e invece nei primi due ne ho fatto una quarantina e oggi cinquantadue. Certo oggi alla fine ero davvero finito, anche perché il resto del mio corpo lavora in maniera diversa dal normale, devo fare molte cose con il braccio sinistro che quindi è molto affaticato” spiega Valentino. “Però sono felicissimo per la spalla perché migliora giorno per giorno e anche dopo lo stress di aver guidato una MotoGP al limite non ha nessun problema: adesso è solo una questione di forza. Ho guadagnato anche dal punto di vista del movimento tanto che non credo che adesso il limite fisico valga un secondo ma piuttosto sui cinque o sei decimi, che perdo soprattutto in frenata e in entrata di curva” spiega Rossi. “Comunque abbiamo lavorato bene anche oggi, siamo riusciti a raccogliere molti dati e a risolvere il problema di ‘chattering’ che avevamo. Ovviamente rimane molto da fare ma rispetto all’inizio dei test ci siamo avvicinati decisamente a quella messa a punto di base che stiamo cercando. Non dobbiamo cambiare il carattere della Desmosedici, dobbiamo sfruttare le sue caratteristiche migliori, la stabilità ed il motore, e migliorare altre aree, soprattutto il comportamento in curva per farla girare meglio. In ogni caso la valutazione complessiva dei test non può che essere buona, oggi siamo ad un secondo dai primi e anche nel pomeriggio, girando con le gomme da gara, il distacco rimaneva sui sette, otto decimi. Ho bisogno di fare ancora chilometri per capire altre cose della GP11 e, anche se devo modificare un po’ il mio stile di guida, adesso sento la Ducati molto più mia”.

Motomondiale, Lucchinelli: “Amo il rischio”

Mi piacciono le cose che fanno paura. Perche’ non provo la MotoGP oggi? Perche’ non mi fa paura. Se me la dessero senza elettronica, forse a salire mi c…i addosso“. Marco Lucchinelli, intervistato da Riders Italian Magazine, ha confessato di amare le situazioni ad alto rischio. “I piu’ bei ricordi li ho se penso alla Honda con pistoni ovali di Suzuka, 22mila giri, alla Daytona di Clay Ragazzoni, che sembrava di avere una F1 sotto il culo, e alla Brabham di Nelson Piquet da mille cavalli: nella stessa curva dove con la moto toglievo tre marce, ci passavo a manetta. Di una MotoGP devo aver paura a dar gas in rettilineo – aggiunge -, se io so che esco dalla curva e poi vado a tutta, mi hai tolto la libidine. Hanno raccontato che ho smesso di correre perche’ dopo l’incidente di Salisburgo mi sono preso paura, ma la realta’ e’ che ho smesso perche’ l’ultimo anno sono arrivato sesto. Mi sembrava di rubare i soldi“.

MotoGp, la Honda fa paura: “Vogliamo vincere il titolo”

Il Team Repsol Honda si é presentato quest’oggi alla stampa e ai tifosi, in vista del prossimo Mondiale MotoGP 2011. Nel corso della conferenza stampa svoltasi all’hotel Pan Pacific di Kuala Lumpur, in Malesia, vi é stata la prima uscita ufficiale per il super trio formato da Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e Casey Stoner e la loro RC212V versione 2011 a sedici anni di distanza dall’ultima volta in cui l’Hrc schierò tre piloti: Mick Doohan, Alex Criville e Shinichi Ito. Shuhei Nakamoto, vice presidente HRC ha dato il benvenuto a tutti chiamando sul palco a Dani, Andrea e Casey, tutti molto entusiasti di questa nuova sfida e determinati a lottare per la vittoria ogni domenica. “Quest’anno l’impegno di Honda Racing è più grande che mai. Come era accaduto negli 90′, presentiamo un forte schieramento composto da tre piloti con un obiettivo chiaro: vincere il titolo. I nostri tre piloti Repsol Honda sanno cosa è necessario per vincere in quanto in passato tutti e tre sono stati campioni del mondo. Daremo tutto il nostro supporto per questa importante sfida”.

MotoGp, Ducati e Rossi dal 2011 insieme nel merchandising

Ducati e Valentino Rossi hanno ufficializzato quest’oggi un ulteriore postilla dell’accordo che vedra’, per i prossimi due anni, il nove volte Campione del Mondo indossare i colori del Ducati Marlboro Team alla guida della ”Rossa di Borgo Panigale’‘. Sia Ducati che Valentino infatti, oltre ad essere due tra i brand che esprimono al meglio il Made in Italy hanno anche il privilegio di avere al proprio seguito due appassionate comunita’ di tifosi che adesso potranno finalmente ritrovarsi sotto un unico ombrello. Per loro e per tutti i nuovi aficionados di questa storica alleanza, Ducati e VR46 hanno infatti pensato di creare una linea di merchandise disegnata dal comune designer Aldo Drudi e di commercializzarla gia’ dall’inizio dell’oramai prossima stagione agonistica.

Motomondiale, Mahindra & Mahindra entra nel Mondiale 125cc

Il gruppo indiano Mahindra & Mahindra ha annunciato un paio di giorni fa, che attraverso la sua controllata Mahindra Two Wheelers parteciperà all’edizione 2011 del Campionato mondiale di motociclismo nella classe 125. Le moto che saranno in gara nel MotoGP 2011 saranno quelle utilizzate nella scorsa stagione dal team Loncin concepita dalla Engines Engineering, fondata nel lontano 1979 a Bologna e acquistata dalla Mahindra nel 2008.