Motomondiale, Gp d’Aragona: prima sessione di prove libere con Pedrosa, Iannone e Terol protagonisti. La Moto2 ricorda Tomizawa

Dani Pedrosa conferma l’ottimo momento di forma anche nella prima sessione delle prove libere del venerdì del Gp d’Aragona per la MotoGp. Lo spagnolo (Honda) ha infatti chiuso con il miglior tempo, 1’50″506, mentre Valentino Rossi, su Yamaha, è al momento sesto. Alle spalle dello spagnolo, si è piazzato lo statunitense della Ducati Nicky Hayden, poi il leader della classifica iridata Jorge Lorenzo (Yamaha) con il terzo tempo, staccato di 0,422″. Quarto tempo per l’australiano Casey Stoner (Ducati), quinto Marco Simoncelli (Honda), che per la prima volta in questa stagione è il migliore degli italiani. Ottavo tempo per Andrea Dovizioso (Honda), mentre Marco Melandri (Honda) ha chiuso all’11/o posto.

Il “nostro” Andrea Iannone è stato invece il più veloce nelle prime libere del Gp d’Aragon in Moto2, primo Gran Premio dopo l’incidente mortale di Shoya Tomizawa avvenuto in occasione del Gp di San Marino. Il pilota italiano della Speed Up ha infatti girato in 1’56″223 precedendo lo spagnolo Julian Simon (Suter) e l’altro italiano Simone Corsi (Motobi), staccati rispettivamente di 61 e 200 millesimi. Il leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki) ha invece ottenuto solamente il quinto tempo a 481 millesimi da Iannone. Da segnalare che tutti i piloti della Moto2 sono scesi in pista con il numero di Tomizawa sulla moto. Il leader della classifica Toni Elias ha un grande 48 sul casco, mentre uno dei due piloti coinvolti nell’incidente di Misano, l’inglese Scott Redding, ha scelto di mettere il suo numero di gara su un fondo nero.

E’ stato lo spagnolo Nicolas Terol il più veloce nelle prime prove libere della classe 125 in vista del Gp d’Aragon, 12/a prova stagionale. Il pilota del Bancaja Aspar Aprilia ha girato in 2’04″580 precedendo il connazionale della Derbi Pol Espargaro a 247 millesimi e il britannico Bradley Smith (bancaja Aspar Aprilia) a 632 millesimi. La pioggia caduta ha complicato la sessione, già limitata a 45 minuti, chiudendosi in anticipo di 14 minuti sull’orario previsto. Il leader del mondiale Marc Marquez chiude addirittura in 23/a posizione con più di 10 secondi di ritardo dalla vetta: ovviamente complice la pioggia.

MotoGp, Gran Premio di Aragon: Lorenzo e Rossi scaldano i motori, ma occhio ad un “rinnovato” Pedrosa

Il Motomondiale torna di scena in Spagna per la terza volta in questa stagione. Dopo Jerez e Montmelò e prima del finale a Valencia, questo weekend c’è l’appuntamento ad Aragon, sul circuito che è stato inserito in sostituzione del round ungherese al Lago Balaton. Il leader iridato della MotoGP Jorge Lorenzo è il primo a parlare in sala stampa. “Vorrei fare una grande gara e dedicarla a Tomizawa. Mi auguro che vengano un sacco di persone, ma soprattutto il mio fan club, perché penso che sarà un buon fine settimana. Il mio obiettivo è salire sul podio di nuovo e di spingere più forte che posso. Siamo pronti per iniziare a lavorare“. Lorenzo dovrà tenere d’occhio un ispiratissimo Dani Pedrosa, fresco delle due vittorie consecutive ottenute ad Indy e San Marino e del rinnovo di due stagioni con la Honda, ufficializzato oggi. Lorenzo ha un margine di 63 punti, ma in gioco c’è anche la supremazia tra i tifosi spagnoli.

E Rossi? “Punto a stare con Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo – ha detto Valentino in conferenza stampa – anche perché a Misano ho fatto dei buoni tempi in gara“. Ma per il “Dottore” c’è un nuovo problema all’orizzonte, quello dell’operazione alla spalla infortunata in allenamento che proprio non ne vuole sapere di guarire. “Quest’ultima parte della stagione con 6 gare molto ravvicinate, è un ottimo banco di prova, ma la decisione finale la prenderò durante l’inverno“. E’ oramai evidente che la situazione della spalla dovrà essere affrontata in modo diverso rispetto a quanto fatto sin ora. “Speravamo di risolvere il tutto aumentando la massa muscolare – ha detto Rossi – ma il problema non era questo, ovvero il cercine. Quello che mi fa male sempre è il muscolo sovraspinoso e il tendine che si inserisce nell’omero. Io mi sono pizzicato il tendine e me lo sono rovinato. Però spero ancora di migliorare la condizione e di non dovermi operare. Posso correre con gli antidolorifici, ma il giorno dopo mi fa molto male“. Ma in caso di operazione si parla di tempi lunghi per la completa riabilitazione. “Ci vorranno di 2 mesi, due mesi e mezzo – avverte Vale – ma se penso che per la gamba si parlava di cinque mesi, forse posso guarire anche prima, anche se il tendine ha tempi più certi rispetto alle ossa. In ogni caso sono sempre giorni dopo l’operazione nei quali non dormi bene, nei quali non si dorme e dopo devi recuperare. Ma il tempo c’è, indipendentemente dalle date dei test, per guarire al 100%“.

Motomondiale, tutti gli orari delle prove libere e delle qualifiche del Motorland Aragon

Il Motomondiale e la MotoGP ripartono nel prossimo weekend dove si correrà sul nuovo circuito di Aragon: sarà la prima gara dopo il tragico incidente costato la vita al pilota giapponese Shoya Tomizawa e le inevitabile polemiche che sono seguite al nefasto GP di San Marino, svoltosi due settimane fa a Misano Adriatico. Il tracciato spagnolo di Motorland Aragon è entrato in calendario per sostituire il Balatonring (che per cinque anni resterà pista “di riserva” del Motomondiale) e, a quanto dichiarato dai piloti che lo hanno provato nei giorni scorsi, sembrerebbe un circuito completo e tecnico. Il Motorland Aragon, progettato al pari di quello di Istanbul dall’architetto Hermann Tilke, è dunque una new entry che però ha già fatto discutere in quanto di fatto diventa l’ennesimo gran premio iberico (il quarto, con Jerez, Barcellona e Valencia) in una MotoGP gestita dalla spagnola Dorna. Oltre alle gare di MotoGP, Moto2 e 125cc, il Motorland Aragon ospiterà per le prossime tre stagioni anche la Superbike. Per il Gran Premio di Aragon 2010, poiché il tracciato è completamente nuovo per i piloti, sono stati previsti quattro turni di prove da 40 minuti.
 
Programma GP di Aragon 2010
 
Venerdì 17 settembre 2010
 
Moto2 prove libere: 09.05 – 09.45
MotoGP prove libere: 10.05 – 10.50
125cc prove libere: 11.10 – 11.50
Moto2 prove libere: 13.05 – 13.45
MotoGP prove libere: 14.05 – 14.50
125cc prove libere: 15.10 – 15.50
 
Sabato 18 settembre 2010
 
Moto2 prove libere: 09.05 – 09.45
MotoGP prove libere: 10.05 – 10.50
125cc prove libere: 11.10 – 11.50
Moto2 prove libere: 13.05 – 13.45
MotoGP prove libere: 14.05 – 14.50 / Italia1 13.55
125cc prove libere: 15.10 – 15.50
 
Domenica 19 settembre 2010
 
125 warm up: 8.40 – 9.00
Moto2 warm up: 09.10 – 09.30
MotoGP warm up: 09.40 – 10.00
125cc gara: 11.00 / Italia1 10.45
Moto2 gara: 12.15 / Italia1 12.15
MotoGP gara: 14.00 / Italia1 14.00

Moto Gp, l’annuncio di Rossi: “La spalla mi fa male, a fine stagione mi opero”. Lorenzo, Pedrosa e Stoner con la mente al Gp di Aragon

La spalla mi fa male, troppo male e quindi a fine stagione mi opero“. Questo l’annuncio dato davanti alle telecamere di Sky Sport24, che hanno intercettato ieri, al Mugello, Valentino Rossi mentre parlava con Giacomo Agostini della spalla infortunata che continua a dargli fastidio, ancor di più della gamba fratturata 100 giorni prima sullo stesso circuito nel corso del GP d’Italia. I due si trovavano sul circuito fiorentino per una giornata organizzata dalla Dainese Group con i migliori campioni degli ultimi decessi, Rossi, Agostini, appunto, e Kevin Schwanz.

Il mio obiettivo e salire sul podio e andare il più forte possibile“. Jorge Lorenzo ha recitato il solito ritornello prima di ogni gara, anche in occasione delle presentazione del Gran Premio d’Aragon, tredicesimo round del mondiale MotoGp. Lo spagnolo ha già avuto modo di scoprire i segreti della pista spagnola così come altri suo i compagni, nelle ultime due settimane: “E’ un tracciato fantastico – ha evidenziato -. La prima curva mi ricorda la pista di Istanbul e inoltre ci sono anche molti alti e bassi. E’ molto divertente. Sono eccitato dall’idea di correre per la terza volta in Spagna“. Lorenzo ha infine espresso anche un pensiero per Shoya Tomizawa, il pilota giapponese scomparso tragicamente durante il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini lo scorso 5 settembre a Misano Adriatico: “Dedicheremo la nostra gara a Shoya“, ha concluso il pilota della Yamaha.  

Con ancora ben 63 punti di svantaggio da Lorenzo, è alquanto difficile per Dani Pedrosa pensare alla vittoria del campionato. Difficile, ma non impossibile, almeno stando alle parole del suo ultimo intervento nel suo blog. “In molti mi hanno chiesto se posso ancora credere e puntare al titolo. Non si può nasconderlo, Lorenzo è lontano, ma ci sono ancora molte gare. E’ impossibile vincere il campionato? No. Però è difficile, questo di sicuro, anche perchè Lorenzo è molto regolare ed il suo peggior risultato è un terzo posto. Noi dobbiamo continuare a dare il massimo nelle ultime gare di questa stagione per provare a vincere e lavorare gara dopo gara“. La rimonta proseguirà anche durante questo fine settimana al Motorland Aragon, un circuito che ha avuto modo di scoprire girando con una Honda CBR 1000RR di serie nelle scorse settimane. “Motorland Aragon sarà un circuito nuovo per tutti, almeno in sella ad una MotoGP. Abbiamo imparato molto da Silverstone: De Puniet aveva provato prima con una moto di serie e si è subito rivelato molto veloce. Questa volta tutti i piloti hanno preso questa decisione di provare ad Alcaniz, io stesso ho percorso qualche giro con una CBR. E’ un bel circuito, impegnativo, sarà molto importante il venerdì per trovare un buon set-up“. Parlando del momento di forma che lo ha visto vincitore e dominatore assoluto nelle ultime due gare, Dani Pedrosa inevitabilmente punta al tris questo fine settimana ad Alcaniz. “Arriviamo ad Aragon dopo due vittorie consecutive, quattro stagionali. Siamo in un buon momento e sebbene sarà difficile battere gli avversari adesso siamo al loro stesso livello. Dobbiamo confermarci, spero di portare a casa la terza vittoria consecutiva“.

A partire da venerdì mattina, così come per tutti gli altri piloti, anche Casey Stoner e Nicky Hayden cominceranno a preparare il Gran Premio di Aragon, new entry del calendario del Motomondiale, che ritrova il vecchio “format” di quattro turni di prove. I due piloti del team Ducati, infatti, avranno a disposizione tre sessioni di libere e una di qualifiche, di 45’ ciascuna, per adattare la Ducati GP10 al nuovo tracciato situato nei pressi della piccola cittadina di Alcaniz. “Sono contento di andare ad Aragon. Le ultime due gare per noi sono state difficili e correre su una pista nuova è sicuramente stimolante“.

Moto Gp, Rossi é tornato al Mugello di notte 100 giorni dopo l’incidente. Domenica c’é il Gp d’Aragona: “Il tracciato mi piace”

Prima di partire per il weekend che condurrà al Gran Premio d’Aragona, Valentino Rossi ha espresso le sue impressioni sulla gara che lo attende: “Il circuito mi piace, l’ho già provato in sella ad una R1 – ammette il centauro di Tavullia – penso che sarà un vero banco di prova, è divertente e veloce. Non vedo l’ora di guidare la mia M1 lì. Mi sento più forte e più in forma ogni giorno che passa, così potrò puntare al podio anche questa volta. Misano? E’ stato un weekend triste, domenica prossima speriamo di correre tutti in memoria di Tomizawa“.

Intanto, il “Dottore” ha compiuto due giri di pista al Mugello, esattamente 100 giorni dopo l’incidente del giugno scorso: Valentino Rossi è tornato sulla pista toscana perché oggi era impegnato in un evento promozionale. Il primo dei due giri di pista, col buio e a fari accesi in sella ad una Yamaha Super Tenerè stradale, è scattato alle 19.40 quando sulla pista stava cadendo una leggera pioggia. Ad accompagnare sul circuito il ‘Dottore’ c’erano anche Giacomo Agostini e Kevin Schwantz più una sessantina di fortunati appassionati vincitori di un concorso. “Mai provato il Mugello di notte – ha commentato a fine esibizione Rossi – Il Mugello è sempre bello, più che spettacolare in queste condizioni particolari“. Poi il campione di Tavullia ha liberato una grande risata, che ha nascosto chissà quale scongiuro impronunciabile ai microfoni, quando gli è stato chiesto cosa ha pensato quando è transitato sulla curva Biondetti, dove il 5 giugno cadendo si procurò la frattura di tibia e perone. Poco prima dei giri di pista Valentino ha incontrato il direttore dell’autodromo Paolo Poli per un ringraziamento a tutto lo staff del circuito, staff medico in testa, per come venne soccorso al Gp d’Italia. “Se sono potuto tornare così presto a correre – ha aggiunto Rossi – è perchè il professor Roberto Buzzi che mi ha operato al Cto di Firenze ha fatto un lavoro perfetto. Solo così è stato possibile un recupero eccezionale“.

Intanto è ufficiale: Loris Capirossi non sarà al via del Gran Premio d’Aragona della MotoGP, in programma domenica prossima. Il pilota della Suzuki ha infatti subito la scorsa settimana una chirurgia ricostruttiva al dito mignolo della mano destra a San Marino dopo che si era ferito al dito in una caduta al primo giro della gara a Misano. “Sono estremamente deluso, avrei voluto correre, ma il chirurgo mi ha consigliato un’altra settimana di riposo – ha ammesso Capirex – sarò comunque al via per le tre gare del mese prossimo. Nel frattempo faccio i miei migliori auguri ad Alvaro Bautista, spero che porti a casa un buon risultato perchè il team ne ha bisogno“.

Motomondiale, la Dorna ha mentito sull’orario della morte di Tomizawa. La vergogna del “markenting” della morte

Come oramai è noto, é stata aperta un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a danni di ignoti, a seguito della morte del pilota giapponese Shoya Tomizawa, avvenuta secondo le fonti ufficiali alle 14:19 di domenica 5 settembre. Il primo dato che trapela dall’autopsia però, è che proprio l’orario della morte non corrisponda a quello riferito dai medici: il pilota giapponese sembra infatti arrivato cadavere al “Ceccarini” di Riccione.

Il decesso è dev’essere quindi avvenuto in ambulanza, prima della fine dello “show” di Moto2, prima dei festeggiamenti sul podio, prima dell’avvio della gara di MotoGp. Dunque, secondo questa ricostruzione, tutti sapevano fuorchè il pubblico che è rimasto a seguire una gara e poi la successiva, aspettando di sapere un’unica notizia: una notizia che, purtroppo, in molti sapevano ma che sembra, per un macabro gioco di “marketing”, sia stata trascinata volutamente sul finale della giornata per il piacere della suspance, ma soprattutto dell’audience, per lasciare tutti incollati davanti alla televisione…fino alla fine.

Alla Procura di Rimini, che ha aperto l’inchiesta sulla morte di Shoya, sembra dunque chiaro che la Dorna, organizzatrice del motomondiale, abbia mentito volutamente sull’orario del decesso, posticipandolo all’arrivo del corpo del pilota all’ospedale (orario più o meno corrispondente al termine delle gare sul circuito di Santamonica a Misano Adriatico).

La polemica dunque è lungi dal volgere al termine: è giusto fermarsi, tutti, e chiedersi se mandare avanti lo show della moto Gp come nulla fosse, anche di fronte alla morte di un giovane pilota, sia la scelta migliore da fare. È giusto permettere i festeggiamenti al termine della gara di Moto2 come della successiva? Tra le domande e le discussioni le indagini continueranno a fare il loro corso. Dall’autopsia si è inoltre avuta la certezza che Tomizawa è morto a causa di uno schiacciamento della cassa toracica e degli organi interni in seguito al passaggio sul suo corpo delle moto di Alex De Angelis e Scott Redding. E il dito a questo punto, viene puntato contro questi ultimi indagati per omicidio colposo, ma solo come ‘atto dovuto’. Certamente però, non potranno essere loro il capro espiatorio di tutto questo, anche perché a quella velocità non avrebbero potuto far nulla per evitare il giovane pilota. Perchè se Lorenzo e Valentino Rossi hanno affrontato la loro gara con la consapevolezza di aver perso un amico, il pubblico si è visto costretto a vederli correre per riuscire, anch’esso, a conoscere la verità. E tolta la dignità alla morte di un pilota, gli organizzatori del Motomondiale sono riusciti, invece, a trovare l’audience, quello che sembrava l’unico risultato sperato…

Motomondiale: dopo il silenzio per lo straziante dolore, ecco le parole della famiglia Tomizawa

Dopo il silenzio dovuto al dolore straziante dei primi giorni, arrivano direttamente dal sito della MotoGp, le parole che la famiglia di Shoya Tomizawa e la sua squadra vogliono rivolgere ai fan e ai sostenitori di tutto il mondo.

Shoya Tomizawa è stato uno dei raggi di sole nel paddock e nel suo team. Non ha mai perso l’occasione di dedicare un sorriso o un ‘ciao’ a nessuno di quelli che incontrava. Gli piaceva divertirsi con i suoi colleghi, ma era anche un pilota molto professionale che è stato vivace e completamente concentrato sullo sviluppo della sua moto dopo ogni uscita. Tutti sono rimasti impressionati dal suo talento e dal suo raffinato stile di guida. Ha lavorato duramente per dare il massimo non solo per sé ma per tutti nella sua squadra, che era diventata una seconda famiglia con cui ha trascorso la maggior parte del suo tempo libero tra le corse. Non abbiamo solo perso un pilota di talento, abbiamo perso un amico e un figlio che irradiava la gioia di vivere e di trasmettere una buona sensazione a tutti quelli intorno a lui. Questo rimarrà sempre nei nostri ricordi. Scriviamo queste righe come un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno inviato messaggi di cordoglio in queste ultime ore. Attraverso questi messaggi abbiamo ottenuto una grande sensazione di calore. Tale grande sostegno dimostra che Shoya non era solo apprezzato dalla sua famiglia e dagli amici, ma da molti di più. Senza Shoya nulla sarà come prima, ma grazie alla sua passione per lo sport e all’incoraggiamento della sua famiglia, il team Technomag-CIP continuerà la sua avventura e le sfide in Moto2. I suoi genitori ci chiedono di mantenere il suo sorriso ed il suo sguardo malizioso nella nostra memoria, e ricordare che egli è morto facendo quello che amava.

Cordialmente,

Genitori, team, CIP and Technomag

Moto Gp, Loris Capirossi operato con successo

Il pilota italiano del team Rizla Suzuki Loris Capirossi, è stato operato lunedì pomeriggio a San Marino al mignolo della mano destra, dopo il suo incidente nel Gran Premio di San Marino di domenica. Ora, dopo l’operazione, Loris Capirossi dovrà prendere una decisione, entro lunedì prossimo, se prendere parte o meno al Gran Premio di Aragon. Ricordiamo che il rider italiano della Suzuki, è caduto nel corso del primo giro del GP di Misano, disputato domenica scorsa (e funestato dalla morte del pilota giapponese del team di Moto2 Suter Racing Shoya Tomizawa), ed ha sofferto di una lesione al mignolo, che ha richiesto un intervento di chirurgia ricostruttiva e, nel giorno seguente, gli è stato anche riattaccato un tendine. L’intervento, che è stato eseguito con successo dal dottor Oliviero Soragni, nell’ospedale di San Marino, il lunedì pomeriggio, è durato 90 minuti e il nostro Loris Capirossi ha già potuto fare ritorno a casa per iniziare il recupero. “L’operazione è andata molto bene e sono molto soddisfatto di quello che il dottor Soragni mi ha detto dopo che sono uscito da chirurgia – ha detto Capirossiil dottor Costa era presente anche lui e sa come la ferita si evolverà mi aiuterà a prendere la giusta decisione sul momento in cui potrò guidare di nuovo. L’osso è stato ricostruito e mi è stato detto che avrò pieno movimento – il che è una grande notizia – ma al momento il dito è stato immobilizzato in modo da non causare alcun danno al lavoro eccellente svolto dal chirurgo“. Infine, il pilota italiano ha voluto dedicare un nuovo pensiero alla morte del pilota Tomizawa. “Benché senta un po’ di il dolore, questo è ancora nulla in confronto a quello che è successo a Misano domenica e ancora una volta voglio pregare per Tomizawa e la sua famiglia in un momento di grande tristezza”.

Motomondiale, Melandri sulla pista di Misano: “E’ un tracciato senz’altro migliorabile”

Faccio parte della Safety commission e facciamo il possibile per migliorare la sicurezza, ma sappiamo che eventi tragici come quello di domenica costituiscono il rischio più grande per un pilota“. Il pilota Marco Melandri, intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, é tornato a parlare sull’incidente di domenica scorsa avvenuto sul circuito di Misano in cui ha perso la vita Shoya Tomizawa.

Dopo un mio incidente simile due anni fa mi lamentai molto che il cordolo è molto liscio – racconta il pilota del team Gresini che il prossimo anno correra in Superbike con il team Sterilgarda Yamahanon c’è neppun tipo di differenziale tra cordolo ed erba sintetica. Poi il cordolo è stato alzato, l’incidente di Tomizawa è stato un po’ diverso, perché ha perso l’anteriore e non si capisce se lo ha perso sull’erba sintetica o sull’asfalto. Secondo me si potrà sempre migliorare, quando un pilota cade è sempre un suo errore, ma qualsiasi sia stata la causa di questo incidente bisogna lavorarci sopra. Per un paio d’ore non riuscivo più a parlare dopo la gara perché avevo spinto tanto per cambiare la situazione in quel punto del circuito. Si è parlato di sospendere la gara, non so quale sarebbe stata la scelta giusta, di certo non sarebbe cambiato il risultato. Tomizawa avrebbe voluto vederci correre per lui, forse sarebbe bello dedicargli un evento il prossimo anno e raccogliere fondi per la sicurezza”.

Un ‘altra polemica e’ invece quella che riguarda i troppi concorrenti presenti nella categoria della Moto2. “Anche quello può essere un altro argomento da affrontare ma non penso sia questa la causa di questo incidente perchè quel gruppetto era di soli tre piloti. Di sicuro ci sono tante partenze a rischio e se qualcuno ha una partenza lenta il rischio di essere colpiti aumenta”.

Motomondiale, il 3 ottobre la cerimonia per Tomizawa a Motegi

Shoya Tomizawa, il centauro morto domenica durante la gara del Motomondiale della Moto2 in seguito ad un terribile incidente sulla pista di Misano, sarà ricordato ufficialmente in una cerimonia che si svolgerà al circuito di Motegi, in Giappone, in occasione del MotoGp del 3 ottobre prossimo. Lo ha annunciato il quotidiano Sports Nippon, secondo cui gli organizzatori della gara e il gestore del circuito, Mobility Land, starebbero valutando il modo migliore per rendere omaggio allo sfortunato motociclista, scomparso ad appena 19 anni e mezzo. Tra le opzioni allo studio, quelle di osservare anche un minuto di silenzio e di una cerimonia ufficiale.

Intanto, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, Edio Costantini, è voluto anch’egli intervenire sulla morte del motociclista Tomizawa a Misano, ha affermato: “Cos’è il valore della vita di un atleta di fronte allo spettacolo sportivo? Nulla. Lo abbiamo constatato, ancora una volta, domenica scorsa davanti alla morte in diretta del giovanissimo Shoya Tomizawa sulla pista del circuito di Misano Adriatico. Una pagina amara di sport calpestata e immolata alla causa dello spettacolo. La settimana scorsa ci interrogavamo sul senso della morte di un ragazzino di appena 13 anni, Peter Lenz, alla guida di una moto da professionista in una gara di contorno al Gran Premio di Indianapolis. Oggi ci chiediamo se ha un senso continuare una gara come se niente fosse, quando c’è un ragazzo a terra che ha perso la vita“.

Intanto, come riportato già ieri, Paolo Giovagnoli, procuratore della Repubblica di Rimini, ha aperto un’inchiesta per piena luce sull’accaduto. Una vicenda certamente drammatica, ma che potrebbe nascondere degli elementi che sarebbe giusto far emergere, perché nulla resti intentato. In ogni caso un dramma che si è consumato in pista e che vede coinvolti, oltre allo sfortunato Tomizawa, anche De Angelis e Redding, incolpevoli protagonisti di una giornata che difficilmente dimenticheranno.

Motomondiale, la Suter Racing “totalmente scossa” per la morte del loro “Tomi”. Cordoglio anche dalla Honda Motor e Honda Racing Corporation

Il mondo del Motomondiale è ovviamente ancora sotto shock per la tragica scomparsa del 19enne giapponese Tomizawa nel corso della gara delle Moto2 di ieri a Misano. Nemmeno di fronte alla morte sono mancate le polemiche: in molti pensano che la gara andava sospesa (come hanno detto gli stessi Valentino Rossi e Casey Stoner). Ma nei commenti generali, è comunque prevalso un pensiero che poi è anche una presa di coscienza della realtà del mondo delle due ruote: la dinamica dell’incidente, del tutto fortuita, e l’accettazione del rischio da parte di chi fa questo mestiere.

Il team Suter Racing ‘è totalmente scosso’ per la morte di Shoya Tomizawa. Eskil Suter, il numero uno della scuderia, ha voluto commentare l’accaduto in una nota: “Shoya era più di un amico. Era come un componente della famiglia, generoso, disponibile e amichevole. Era amato da tutti nel paddock e sono terribilmente dispiaciuto per la sua famiglia e la squadra che ha subito questa tragica perdita. Sono dispiaciuto anche per De Angelis e il nostro pilota Redding, che mentalmente è completamente distrutto. E’ triste ricordare che le corse restano ancora pericolose nonostante tutti i miglioramenti fatti in pista per la sicurezza“.

Intanto, anche Honda Motor e Honda Racing Corporation hanno voluto esprimere il proprio personale cordoglio per il tragico incidente di Misano. “Siamo molto tristi riguardo questa notizia e siamo vicini alla famiglia e agli amici di Shoya. Era all’inizio di una promettente carriera e oggi abbiamo perso un grande talento per il futuro. Shoya aveva uno spirito da lottatore e ci mancherà molto” ha dichiarato Shuhei Nakamoto, Vice Presidente di Honda Racing Corporation al sito www.motogp.com. 

Infine, una notizia a margine che ci riporta alla realtà di tutti i giorni: Loris Capirossi è stato operato quest’oggi al tendine del mignolo della mano destra; è stato assistito dal Dottor Claudio Costa della Clinica Mobile ed ha subito la ricostruzione e il riposizionamento del tendine. Ora il pilota dovrà stare fermo almeno per 15 giorni e per questo non sarà presente alla prossima gara che si svolgerà sul circuito di Aragon (Spagna) il prossimo 19 settembre.

Motomondiale, la Procura indaga sulla morte di Tomizawa. Ipotizzato reato di omicidio colposo a carico di ignoti. Il dott. Costa: “E’ stato fatto tutto il possibile”

La tragica morte del pilota Tomizawa nel Gran Premio di Misano della Moto2 avvenuta ieri, è finita sul tavolo di Paolo Giovagnoli, procuratore della Repubblica di Rimini, il quale dopo aver aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte del pilota giapponese, sta ora valutando quale ipotesi di reato formulare a carico di ignoti, anche se appare molto plausibile che si tratterà di omicidio colposo. Il magistrato, dopo l’ispezione esterna del corpo del giovanissimo centauro, eseguita oggi, disporrà a breve l’autopsia: a quanto si è appreso, si vuole accertare per prima cosa se possa aver avuto conseguenze sul decesso del pilota la caduta dalla lettiga dei soccorritori, avvenuta proprio perché uno di loro era inciampato nella ghiaia presente a bordo pista. Inoltre, attraverso la visione dei filmati della gara e le testimonianze raccolte dei soccorritori e dei responsabili del circuito e della Dorna che organizza il motomondiale, si cercherà di appurare se i soccorsi sono stati tempestivi e adeguati nei mezzi in dotazione e negli equipaggiamenti utilizzati. Sul circuito c’è stata anche un’ispezione della Polizia stradale di Rimini, come del resto avviene in ogni caso in cui ci sia un morto in un incidente stradale.

La bandiera rossa è un gesto di protezione. Tutto si ferma per vedere di salvare un ragazzo di 20 anni, ma quando in pista sfrecciano altri piloti a velocità vertiginosa si può decidere di spostare il soccorso in una zona protetta. Sono delle scelte che i medici che sono a bordo pista possono fare“. Il dottor Claudio Costa della clinica mobile, intervistato questa mattina ai microfoni di radio Anch’io Lo Sport su Radiouno, è tornato a parlare dell’incidente mortale di ieri che ha visto protagonista Shoya Tomizawa e sulle polemiche seguite alla mancata interruzione della gara. “In questo caso non entro più nel merito di questa situazione perchè la cosa che mi ha affranto è che un ragazzo che espandeva profumo ha perso la vita a 20 anni. Tutti hanno lavorato con grande impegno a Misano e a Riccione, con tanto amore. Quando alle 14.19 Shoya ci ha lasciati sul lettino, gli sono stati tolti i macchinari, i tappi alle orecchie e qualcuno lo ha baciato in fronte sembrava che quel corpo sorridesse ancora. Nel paddock anche se non sarà più presente fisicamente, resterà il suo sorriso. Come reagiscono i piloti? C’è il dolore, ma loro sanno che giocano a scacchi col rischio e pericolo della morte e proprio per questo per me sono speciali. Loro inconsciamente con questa signora vestita di nero parlano“.

Motomondiale, le classifiche piloti e costruttori della MotoGp, Moto2 e 125cc dopo il Gran Premio di San Marino

Le classifiche del Motomondiale in MotoGp dopo il Gran Premio di San Marino, dodicesimo appuntamento della stagione.

Classifica Piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 271 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 208. 3. Andrea Dovizioso (Ita) 139. 4. Casey Stoner (Aus) 130. 5. Valentino Rossi (Ita) 130. 6. Ben Spies (Usa) 120. 7. Nicky Hayden (Usa) 109. 8. Randy De Puniet (Fra) 81. 9. Marco Melandri (Ita) 67. 10. Colin Edwards (Usa) 66.

Classifica costruttori: 1. Yamaha 280 punti. 2. Honda 245. 3. Ducati 170. 4. Suzuki 64.

La classifica del Mondiale della classe Moto2 dopo il Gran Premio di San Marino.

Classifica piloti: 1) T. Elias 211; 2) J. Simón 128;  3) T. Luthi 124; 4) A. Iannone 119; 5) S. Corsi 97;  6) J. Cluzel 84; 7) S. Tomizawa 82; 8) G. Talmacsi 79;  9) Y. Takahashi 72; 10) S. Gadea 59.

Classifica costruttori: 1. Moriwaki 236 punti. 2. Suter 196. 3. Speed Up 144. 4. Motobi 99. 5. FTR 84.

La classifica del Mondiale della classe 125cc dopo il Gran Premio di San Marino.

Classifica piloti: 1) M. Marquez 197;  2) N. Terol 188; 3) P. Espargaro 177; 4) B. Smith 128; 5) S. Cortese 107; 6) E. Rabat 99; 7) E. Vazquez 97; 8) T. Koyama 92;  9) R. Krummenacher 79; 10) D. Webb 64.

Classifica costruttori: 1. Derbi 260 punti. 2. Aprilia 231. 3. Honda 14. 4. Ktm 6. 5. Lambretta 1.

Il prossimo appuntamento del Motomondiale è previsto tra due settimane, per il Gran Premio d’Aragona nel weekend 17-18-19 settembre, introdotto per sostituire il Gran Premio d’Ungheria nella stagione 2010 e ne costituirà la riserva fino al 2016. Si disputerà nel circuito della Ciudad del Motor de Aragón. È una delle piste migliori del mondo ha confermato Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna Sports. La pista si trova in una località nei pressi di Alcaniz e secondo gli organizzatori del mondiale “sarà un grande successo di pubblico”.

Moto Gp, Gran Premio di San Marino: A Misano vince Pedrosa, poi Lorenzo e Rossi. Ma “quasi” nessuno festeggia

Parla ancora spagnolo la Moto Gp. Precisamente la lingua di Dani Pedrosa, che con la sua Honda, dopo il successo ottenuto una settimana fa ad Indianapolis, conquista pure il GP di San Marino, in una giornata però tragica, funestata dalla morte del pilota Tomizawa durante la gara della Moto2. Il fantino della Hrc ha vinto nel suo stile: in testa dalla prima all’ultima curva. Uomo solo al comando sarebbe proprio il caso di dire: come piace a lui, con la strategia che più ama, che maggiormente si addice alle sue qualità e che lui sa interpretare alla perfezione. Adesso il divario che lo separa dal leader del Mondiale, Lorenzo, buon posto per lo spagnolo della Yamaha, anche se mai in grado di impensierire Pedrosa è di 63 punti. Ancora tanti, troppi per sperare, non solo in un sorpasso, ma anche solo in un tentativo di aggancio. Non è per rendere arrendevole Dani, alla seconda vittoria di fila, la terza delle ultime cinque gare: ma è una questione di matematica. Tutto qui.

Sul terzo gradino del podio è riuscito a salirci Valentino Rossi, che prima ha piegato Stoner, calato alla distanza dopo un incoraggiante avvio, poi ha duellato a lungo con Andrea Dovizioso, che da metà gara in poi gli ha reso la vita alquanto difficile. Il pesarese è al secondo podio dal rientro dopo la frattura della tibia, dopo quello centrato, sempre con il 3° posto, a Laguna Seca.

Alla fine, bocche cucite – A fine gara nessuno dei protagonisti del podio ha molta voglia di parlare dell’esito della gara, messo in secondo piano dalla tragedia di Tomizawa. Pedrosa: “Non ci sono parole, non so che dire, la gara è stata ok, ma la testa è altrove“. Lorenzo: “Tomizawa era un pilota molto allegro, peccato. La gara? Quando succedono queste cose la gara non conta“. Rossi: “Mi spiace molto, davanti a queste cose, la corsa non conta molto. Peccato”. Purtroppo, dei fischi disgustosi al momento della premiazione di Lorenzo sul podio, hanno quasi profanato un’atmosfera di grande mestizia e commozione.

Agostini: “Oggi meglio di ieri” – Giacomo Agostini, intervistato da Canale 5 sulla morte del giapponese Shoya Tomizawa, ha dichiarato: “Non facciamo i farmacisti. Fortunatamente, oggi succede molto meno di una volta, ma quando si corre a 300 all’ora il rischio è inevitabile“.

L’ordine d’arrivo della MotoGp al Gran Premio di San Marino:

1. Dani Pedrosa (Spa) Honda, in 44’22″059.

2. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha, a 1″900.

3. Valentino Rossi (Ita) Yamaha, a 3″183.

4. Andrea Dovizioso (Ita) Honda, a 6″454.

5. Casey Stoner (Aus) Ducati, a 18″479.

6. Ben Spies (Usa) Yamaha, a 28″385.

7. Colin Edwards (Usa) Yamaha, a 34″934.

8. Alvaro Bautista (Spa) Suzuki, a 38″157.

9. Hector Barbera (Spa) Ducati, a 40″943.

10. Marco Melandri (Ita) Honda, a 42″377.

11. Aleix Espargaro (Spa) Ducati, a 45″906.

12. Hiroshi Aoyama (Jpn) Honda, a 46″394.

13. Randy De Puniet (Fra) Honda, a 50″481.

14. Marco Simoncelli (Ita) Honda, a 1’23″143.

Così le prime posizioni della classifica: Lorenzo p. 271, Pedrosa 208, Dovizioso 139, Rossi 130, Stoner 130.