MotoGp, Lorenzo rende le armi a Pedrosa: “Oggi era davvero imprendibile”

Il campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, al termine della gara ha ammesso con sportività la superiorità del connazionale Dani Pedrosa nel Gp del Giappone a Motegi: “Non pensavo che fosse un Gp pieno di colpi di scena. Casey è andato via e Dovizioso ha subito una penalizzazione. Ho pensato che era possibile lottare con Dani Pedrosa, ma era sempre più veloce man mano che passavano i giri. Credo che fosse particolarmente ispirato, e guidava ad un livello molto alto. Non ho potuto stargli dietro“. L’iberico della Honda oggi in pista é stato praticamente imprendibile e Lorenzo si è dovuto “accontentare” della seconda posizione: “Vincere ora il Mondiale è quasi impossibile, ma chissà se rimane ancora qualche possibilità. Voglio comunque ringraziare la mia squadra con cui ho lavorato molto duramente durante tutto il fine settimana per poter rendere la moto competitiva. Voglio anche ringraziare tutti i tifosi giapponesi per l’appoggio che mi hanno dato“.

Dopo aver patito nei primi due giorni del weekend giapponese i dolori derivati da un’intossicazione alimentare, l’americano Ben Spies oggi si è presentato alla gara di oggi in buona forma. Scattato bene al via, alla curva numero 3 è entrato in contatto con il compagno di squadra Lorenzo finendo poi per essere coinvolto nell’uscita sulla ghiaia di Valentino Rossi. Rientrato in pista in ultima posizione, il texano si è reso protagonista di una grandissima gara conclusasi con un incredibile sesto posto in rimonta. Spies è ora 5º nella classifica generale a quota 156 punti. “Gara particolare quella di oggi. Siamo partiti bene, e il feeling con la M1 era ottimo. Sono uscito bene dalla curva tre, subito dietro Dovizioso. Poi sono stato colpito da dietro e per un istante ho tolto la mano dal manubrio finendo sulla ghiaia. Mi sono rialzato e sono tornato in pista, sapendo che c’erano un paio di piloti più lenti e che quindi qualche punto era a portata di mano. A quel punto non ho fatto altro che spingere al massimo, sperando dentro di me di raggiungere la top ten. Visto quanto accaduto oggi in pista direi che il sesto posto è un risultato prezioso. Rimane un po’ di delusione perché senza l’intoppo iniziale la gara si sarebbe conclusa sicuramente in un altra maniera, ma purtroppo sono cose che capitano”.

MotoGp, tutta la delusione di Rossi: “E dire che speravo nel podio…”

Il GP del Giappone per Valentino Rossi è durato appena qualche curva: “Siamo stati sfortunati. Purtroppo, alla seconda curva, Lorenzo in frenata si è spostato sulla destra, mi ha toccato e mandato contro Spies. Sono cose che succedono in gara. Ho male alle dita della mano sinistra, ma non ci sono fratture. Visti i guai che hanno avuto Stoner, Simoncelli e Dovizioso potevamo tranquillamente lottare per il podio, che sarebbe stato molto importante“. Rossi non ha perso grinta e fiducia e rimanda la sfida al prossimo apputnamento di Phillip Island: “Uscire dopo due curve lascia l’amaro in bocca. Soprattutto dopo che il weekend che era andato bene. Siamo riusciti ad andare in progressione e ad essere sempre un pochino più veloci, lavorando bene sulla moto. Nel warm-up ero quarto, significa che potevamo fare bene. In particolare ci siamo concentrati sul bilanciamento dei pesi sulla moto, ed eravamo più competitivi. Per il 2012 stiamo lavorando e queste modifiche le porteremo anche sulla moto nuova. Sappiamo che è un periodo difficile per noi, ma siamo sulla buona strada“.

Motomondiale, la pole della 125cc al francese Zarco. Terzo il leader Terol, bene Vinales e gli italiani

Grande battaglia nella sessione delle qualifiche tra i piloti dell’ottavo di litro in azione sul tracciato di Motegi per il Grand Prix of Japan. Alla fine a spuntarla é stato il francese Johann Zarco (Avant-AirAsia-Ajo): il pilota francese, giunto 10º sul traguardo della gara 125 giapponese dello scorso anno, in sella alla sua Derbi ha trovato il tempo della pole nel terzultimo dei 16 giri completati, fermando il cronometro sul tempo di 1:57.888 che gli vale la terza pole di questo 2011. Dal secondo posto della prima fila partirà invece Hector Faubel (Bankia Aspar), finito fuori pista nell’ultimo appuntamento di Aragón dopo un emozionante duello disputato proprio contro Zarco: domani dunque, si riproporrà quest’entusiasmante confronto. Lo spagnolo del Bankia Apsr ha fermato il cronometro sul tempo di 1:58.130, a 242 millesimi dal francese. Partirà sempre dalla prima fila, ma in terza posizione, il leader del Campionato Nicolas Terol che ha dominato la prima parte della sessione ma alla fine si é dovuto accontentare dell’ultimo posto rimasto disponibile: il numero 18 è autore di un 1:58.248, con un gap di 360 millesimi dal rivale.

BENE VINALES E GLI ITALIANI TONUCCI E MORCIANO – Toccherà invece al giovane e promettente Maverick Viñales (Blusens by Paris Hilton Racing) aprire domani la seconda fila dello schieramento di partenza: lo spagnolo, già matematicamente Rookie of the Year, ha ottenuto un buon 1:58.458, staccato di 570 millesimi da Zarco. Dalla quinta posizone partirà il pilota di Andalucia Banca Civica Alberto Moncayo, che nel penultimo dei 17 giri fa registrare un 1:58.937 (+1.049s), mentre dalla sesta posizione scatterà Efren Vazquez (Avant-AirAsia-Ajo) che chiuderà la seconda fila, avendo fatto segnare un 1:59.002, a 1.114 secondi dalla testa. La terza fila sarà formata da due piloti tedeschi, Sandro Cortese (Intact-Racing Team Germany) e Jonas Folger (Red Bull Ajo MotorSport), e dallo spagnolo Adrian Martin (Bankia Aspar). Buona la prova per i due giovani piloti italiani del Team Italia FMI Alessandro Tonucci e Luigi Morciano, che domani partiranno dalla quarta fila della griglia di partenza. Da segnalare infine, a 18 minuti dal termine la caduta, fortunatamente senza conseguenze, dello spagnolo Luis Salom (RW Racing GP) all’altezza della curva numero 9.

Moto2, a Motegi pole position per Marquez. Bradl in difficoltà, bene Iannone

Con la sessione della Moto2 sul circuito giapponese del Twin Ring, si é chiuso il pomeriggio di qualifiche del Grand Prix of Japan. Nella gara di domani, toccherà nuovamente al Campione del Mondo 125 in carica, lo spagnolo Marc Marquez (Team CatalunyaCaixa Repsol) partire dalla pole position dello schieramento iniziale. Lo spagnolo dunque, conferma il suo gran momento di forma e domani proverà a raggiungere e superare Stefan Bradl in vetta alla classifica generale: per lui il cronometro si é feramto sul tempo di 1:52.067. Altro grande protagonista di questo fine settimana giapponese, é stato lo svizzero Thomas Luthi (Interwetten Paddock Moto2), che domani scatterà dalla seconda posizione grazie al suo ottimo tempo di 1:52.260, staccato di 193 millesimi da Marquez. Chiude la prima fila l’italiano del team Speed Master Andrea Iannone, che domani proverà a riscattare il deludente 13º posto ottenuto nel GP di Motegi dello scorso anno. L’italiano ha ottenuto il suo miglior crono nel terzultimo dei 18 giri, fermando il cronometro sul tempo di 1:52.423, a 356 millesimi dalla testa.

BRADL PARTIRA’ SOLO DALLA TERZA FILA – Aprirà invece la seconda fila l’inglese Bradley Smith (Tech 3 Racing) che ha fatto registrare poco dopo la metà del turno il tempo di 1:52.645 (+0.578s) che gli é valso il quarto posto finale. Al suo fianco ci sarà il pilota giapponese Yuki Takahashi (Gresini Racing Moto2), con il tempo di 1:52.694 (+0.627s), e l’italiano Simone Corsi (Ioda Racing Project), autore di un 1:52.696 (+0.629s). La terza fila sarà invece formata dal sammarinese Alex De Angelis (JiR Moto2), affiancato dall’attuale leader del Campionato Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing), e completata dallo svizzero Dominique Aegerter (Technomag-CIP). Gara dunque molto delicata quella di domani per il tedesco numero 65 che sarà chiamato a difendere il il primo posto dall’attacco dello scatenato Marquez, distante oramai appena sei punti nella classifica generale.

CADUTE IN QUALIFICA – Sono state diverse le cadute occorse durante il turno di qualifica: a finire sulla ghiaia Pol Espargaró (HP Tuenti Speed Up), Randy Krummenacher (GP Team Switzerland Kiefer Racing), e Sergio Gadea (Desguaces La Torre G22). Per i primi due nessuna conseguenza fisica, mentre Gadea è stato poi trasportato all’ospedale di Tokyo per ulteriori accertamenti.

MotoGp, Simoncelli più forte della iella e dei suoi errori. “Domani lotterò per il podio”

Seconda caduta di fila nel fine settimana giapponese per Marco Simoncelli, che oltre a causargli la perdita di tempo prezioso, lo penalizza anche nella confidenza del tracciato, oltre all’occasione, persa, di fare una seconda uscita con la gomma morbida. Nonostante tutto però, l’italiano è riuscito ben presto a riprendersi e chiudere con il sesto posto finale in sessione e domani partirà dalla seconda fila dello schieramento di domani. “Stavo andando abbastanza prima della caduta. Purtroppo stavo spingendo, e alla curva numero cinque ho fatto un errorino su una buca e sono scivolato, compromettendo la seconda parte del turno. Ho perso un po’ di confidenza quando sono rientrato in pista, ed ho potuto utilizzare una sola gomma morbida. Senza questa divagazione forse avrei anche potuto puntare alla prima fila, ma sono comunque contento perché ho un buon ritmo gara“. Le due cadute non hanno però demoralizzato il pilota italiano in vista della gara di domani. “Domani scenderò in pista con l’obiettivo di lottare per il podio”.

Forse, più di Super Sic, dal week end di Motegi chi si aspettava qualcosa di più era il suo compagno di squadra Hiroshi Aoyama, che alla fine si é dovuto accontentare dell’undicesimo posto. “La posizione finale non mi soddisfa particolarmente, ma il feeling con la moto è buono, ed anche il passo gara, quindi sono fiducioso per domani. Cercherò di partire bene, così da recuperare posizioni in gara“. Il pilota giapponese del team Honda Gresini però, non dispera e punta sulla possibilità di avere un alleato in più per la gara di domani: il meteo. “Forse domani le condizioni meteo cambieranno e sicuramente la temperatura dell’asfalto sarà più fredda, pertanto dovremo modificare il set up della moto: su questo però abbiamo già le idee chiare. Voglio disputare una bella gara nel mio Gran Premio di casa e regalare un risultato positivo a tutti i miei fan”.

MotoGp, Lorenzo e la Yamaha sorprendono a Motegi. “E’ dura, ma tutto puà succedere”

Dopo aver risolto i problemi nel reparto frenata e la questione grip che lo hanno penalizzato durante i turni di libere, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo e il team Yamaha, hanno effettuato una modifica chiave nella messa a punto della moto che ha letteralmente modificato la M1. Nei minuti finali della sessione pomeridiana infatti, il maiorchino é riuscito anche ad abbattere il precedente record del circuito, anche se dopo pochi minuti é stato prima raggiunto e poi superato dal rivale Stoner. “Abbiamo testato delle novità nel pomeriggio e i nostri tempi sul giro sono diventati incredibili, siamo arrivati ad un soffio dalla pole – ha dichiarato Lorenzo a fine sessione -. L’importante era ottenere la prima fila perché è da lì che scattano i piloti più difficili da controllare, come Casey“. Lo spagnolo ha poi commentato positivamente le modifiche attuate sulla sua M1 dal team Yamaha. “Siamo cresciuti oggi, anche se Motegi rimane una pista ostica per i piloti Yamaha. Se gli altri piloti non commettono errori, sarà praticamente impossibile vincere, anche se tutto può succedere. Io mi sento pronto e carico, quindi domani vedremo di mettere in scena un bello spettacolo per tutti i tifosi giapponesi che riempiranno gli spalti per assistere alla gara!“.

Buona anche la prova del compagno di squadra Ben Spies, anch’egli fra i protagonisti della sessione delle qualifiche, nonostante i problemi seguiti all’intossicazione alimentare rimediata durante il viaggio che lo ha portato in Giappone. La non perfetta condizione fisica non ha impedito però al texano di ottenere il 5º posto sulla seconda fila dello schieramento. “I ragazzi della Clinica mi hanno aiutato davvero tanto nel recupero della piena forma fisica. Senza di loro l’intero weekend di gara sarebbe stato ad alto rischio. Sono davvero felice del centro della seconda fila conquistato oggi, e spero che le cose si mettano ancora meglio domani in gara. Vedremo cosa succederà. Ieri ero a pezzi, stamattina le cose hanno cominciato a migliorare e nel pomeriggio sono tornato al massimo, con solo qualche crampo allo stomaco. Farò il possibile per regalare un risultato importante alla squadra, al paddock, e a tutti i tifosi che verranno a vederci“.

Ducati, Hayden non pensa positivo in vista di Motegi

Il pilota americano della Ducati Nicky Hayden, non appare molto ottimista sulle possibilità della moto italiana in vista della gara di domenica di Motegi, ma è apparso quanto meno rassicurato del fatto che il tecnico nucleare assunto dalla scuderia bolognese per controllare il livello di radiazioni nell’ari,a finora abbia portato dati negativi in merito ai rischi per la salute. «Ho molti tifosi in Giappone e ci sono molte persone che amano il motociclismo, sarebbe bello offrire loro un bello show, perché senza dubbio non hanno avuto un anno facile», ha detto l’americano della Ducati. «La situazione dei livelli di radioattività sembra essere sotto controllo quindi solo eventuali scosse di terremoto potrebbero creare qualche timore. Speriamo di fare una buona gara anche se Motegi è stata una delle mie piste peggiori finora con la Ducati. Entrare e uscire forte da quei tornantini mi è sempre stato difficile».

PREVISTO UN FINE SETTIMANA COMPLICATO – Tra il serio rischio di radioattività (ricordiamo che Motegi sorge ad appena 130 km dalla centrale atomica di Fukushima, distrutta dopo il tremendo terremoto e lo sconvolgente tnumani che colpì lo scorso marzo il Giappone) e una moto ancora in cantiere nonostante siamo a fine settembre ed il Mondiale si avvia alla conclusione, Hayden si consola pensando al grande spirito di squadra che unisce i ducatisti, piloti e meccanici. «Non mi aspetto un fine settimana semplice ma l’azienda sta lavorando ai massimi regimi per offrirci tutte le opzioni possibili e trovare una direzione per il futuro. E’ bello vedere l’impegno che ci stanno mettendo tutti e, anche se i risultati non ci stanno ripagando nell’immediato, stiamo imparando molto e ottenendo informazioni che saranno un grande aiuto nel lungo termine», ha concluso il pilota del Kentucky.

MotoGp, Simoncelli: “Lunedì testerò la Honda 2012”

Marco Simoncelli,  dopo aver rinnovato per un altro anno il suo legame con la Honda Gresini, farà il suo debutto sulla nuova Honda RC213V da 1000cc sulla pista giapponese di Motegi lunedì prossimo dopo la gara di domenica. Col rinnovo del contratto con la Honda, il romagnolo avrà la possibilità di collaudare e di valutare personalmente le caratteristiche della moto del prossimo anno, che da regolamento avrà una cilindrata incrementata da 800 a 1000 centimetri cubici. Fino ad oggi solo Casey Stoner e Dani Pedrosa hanno provato la nuova Honda 1000 in questa stagione. «Testerò la moto dopo la gara, lunedì prossimo, e sono molto curioso, voglio capire cosa si prova a guidare una moto da 1000 cc e per cercare di dare il mio parere ai tecnici per cercare di sviluppare la RC213V per il prossimo anno», ha dichiarato Supersic al sito MCN. Simoncelli spera dunque che la nuova moto 1000cc con più potenza e coppia rispetto agli attuali 800cc a quattro tempi lo aiuterà a competere per la vittoria molto di più rispetto all’attuale campionato.

IL PROBLEMA DELLA CORPORATURA – Il pilota della Gresini ha spesso lamentato che essere uno dei piloti più alti e più pesanti della MotoGP lo mette in una posizione di svantaggio rispetto ai rivali più piccoli e leggeri, ad esempio come Pedrosa. «Spero che con più potenza e più coppia per i piloti più pesanti si senta molto meno la differenza coi piloti più piccoli», ha aggiunto. «I 21 litri di carburante del serbatoio per me non sono una buona cosa perché un pilota più leggero accelera di più anche quando ci sono consumi elevati. I problemi su una pista come il Qatar o Misano, se sei un pilota più leggero, per te sono minori: hai meno consumo e puoi usare più carburante, il che significa più potenza. Si può perdere qualche decimo in ogni giro, perché si ha meno potenza. Con le 1000cc le cose dovrebbero cambiare», ha concluso Simoncelli.

MotoGp, Stoner carico verso Motegi: “Correrò per vincere, niente calcoli”

Il Motomondiale é arrivato in Giappone per il primo dei tre appuntamenti del trittico transoceanico (poi Australia e Malesia), prima della gara finale del 6 novembre al “Ricardo Tormo” di Valencia. Al circuito Twin Ring di Motegi l’australiano Casey Stoner si presenta da leader assoluto della classifica iridata con 44 punti di vantaggio sul primo inseguitore nonché campione del mondo in carica, lo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo. Il pilota della Repsol Honda Hrc vinse la gara dello scorso anno in sella alla Ducati, mentre quest’anno proverà a vincere per un motivo in più, visto che Motegi é la corsa di casa per Honda. Se dovesse ottenere il successo come nel 2010, Stoner avrebbe poi la possibilità di giocarsi il primo match point iridato nella sua gara di casa, a Phillip Island.

STONER: “MOTEGI SIMILE AD UNA PISTA DA KART” – L’australiano è senza dubbio il pilota più in forma del campionato e soprattutto quello che ha mostrato di possedere il feeling maggiore con la propria moto; il binomio sin qui vincente con la RC212V, infatti, è stato vincente in otto occasioni quest’anno e la possibilità di ottenere un altro successo alla Casa nipponica è altamente probabile (stando anche ai bookmaker). “Motegi è un circuito molto diverso dagli altri. Ricorda Le Mans per il suo carattere stop and go e, in qualche modo, assomiglia a una pista da kart, ma in generale è molto più divertente di altri circuiti del calendario – dice Stoner -. Ci sono molte frenate violente, forti accelerazioni e fisicamente è molto impegnativo. E’ importante trovare una buona messa a punto della moto perché se perdi i punti di frenata, è facile andare lungo“.

“PUNTO ALLA VITTORIA, NIENTE CALCOLI” – Le aspettative per la gara in Giappone sono ovviamente altissime e Stoner non fa calcoli. “Come già ad Aragon, puntiamo alla vittoria e non solo a guadagnare punti importanti per il campionato. Lo scorso anno abbiamo disputato una corsa bellissima qui, a mio parere una delle gare migliori che io abbia fatto in MotoGp. Non vedo l’ora di correre a Motegi in sella alla mia Honda, sarà divertente e sono curioso di vedere come si comporterà la RC212V su questo tracciato“.

MotoGp, Simoncelli rinnova con la Honda Gresini

Ora é ufficiale: Marco Simoncelli vestirà anche nel 2012 i colori del Team San Carlo Honda Gresini. Si consolida quindi il binomio tutto italiano squadra-pilota e soprattutto può così proseguire il progetto iniziato lo scorso anno con il debutto di Marco Simoncelli in classe MotoGP e che già in questa stagione sta offrendo emozioni e risultati importanti. “Sono davvero felice di poter annunciare che Marco sarà con il Team San Carlo Honda Gresini anche nel 2012. Nei due anni trascorsi insieme abbiamo apprezzato le qualità di Marco come pilota, come uomo e come estroverso comunicatore, e questo ci hafatto desiderare il seguito della collaborazione” ha dichiarato Fausto Gresini. “Ovviamente per far succedere tutto ciò sono stati necessari gli sforzi dei nostri sponsor che hanno creduto fortemente nel progetto, sono davvero grato a tutti loro. L’HRC ci offrirà un supporto generale molto importante e sul fronte tecnico ci metterà a disposizione una RC213V factory per Marco: questo è motivo di forte orgoglio nonché testimonianza dello stretto legame che abbiamo costruito con la casa giapponese in 15 anni di fruttuosa partnership. La grande determinazione di Marco ci darà fortissime motivazioni per una stagione che si preannuncia esaltante”. “Vestire un altro anno i colori del Team San Carlo Honda Gresini alla guida della Honda RC213V è per me motivo di grande soddisfazione. Rientrare nel progetto voluto e supportato dalla Honda HRC in collaborazione con il Team San Carlo Honda Gresini trasmette in me sicurezza e mi dà le giuste motivazioni per poter dimostrare di rientrare tra i protagonisti della MotoGPaggiunge Marco Simoncelli.

MotoGp, Simoncelli punterà al podio nel Gran Premio di Motegi

Dopo essersi svagato negli ultimi giorni in Inghilterra alla guida della Ford Fiesta WRC al fianco del campione Mikko Hirvonen, recente vincitore del Rally d’Australia, Marco Simoncelli appare sempre più motivato e proverà nuovamente a centrare il podio solamente sfiorato a Misano e Aragon nel prossimo impegno di Motegi. La scelta tecnica fatta sull’anteriore nel corso del warm up nell’ultimo Gran Premio è stata azzeccata e infonde grande fiducia per la gara giapponese. “Nessun rammarico per il quarto posto nel Gran Premio d’Aragon anche se di fatto avrei avuto le possibilità di lottare per il podio – spiega Simoncelli -. Purtroppo il calo della gomma posteriore mi ha tradito ed anche senza la divagazione “il lungo” non avrei potuto contrastare Lorenzo decisamente più costante per tutta la gara. Peccato ma avrò modo di rifarmi già Motegi. Sono contento della scelta tecnica fatta, ad Aragon, per il warm up sull’anteriore che mi lascia ben sperare per il futuro”.

Il pilota della Honda si è detto convinto di poter far bene, anche quello cinese non é un tracciato a lui favorevole. “Motegi non è tra le mie piste preferite, ha staccate violente e ripartenze decise che per me non sono il massimo ma cercherò di adattare la mia guida a questo tracciato. D’altronde l’anno scorso non sono andato male lottando per il quinto posto con Colin Edwards e nella 250 ho vinto nel 2008 ed ho fatto la pole position nel 2008 e 2009. I presupposti per far bene ci sono tutti. Dopo Aragon mi sono concesso un fuori programma andando in Inghilterra a provare la Ford Fiesta WRC, è stata un’esperienza bellissima ed ho avuto l’occasione di vivere due intense giornate insieme a Mikko Hirvonen, un vero fenomeno sulle quattro ruote. Mi ha detto che sono bravo e che potrei avere un futuro come rallista. Vedremo”.

MotoGp, Bautista lancia la Suzuki in vista di Motegi: “Possiamo crescere ancora”

La Suzuki sta chiudendo il mondiale in crescendo: nelle ultime gare infatti, il team ha fatto registrare passi da gigante ed in gara è sempre in lotta per terminare nella Top 10. A Motegi, nel discusso e temuto GP di casa che si correrà domenica prossima, il team giapponese avrà un’altra buona occasione per mostrare i miglioramenti ottenuti in corso d’opera nel Mondiale, perché il circuito dovrebbe essere adatto alle caratteristiche del suo pilota, lo spagnolo Alvaro Bautista. «Non vedo l’ora di tornare in sella e continuare con il lavoro a Motegi», ha detto lo spagnolo. «Sono davvero soddisfatto dal modo in cui le cose sono andate nelle ultime gare e so che dobbiamo ancora fare passi in avanti, ma Motegi sarà un buon posto per fare ancora ulteriori miglioramenti. Questa è una gara molto importante per Suzuki e tutto il popolo giapponese, siamo stati in grado di mostrare il supporto per il paese in tutte le gare dopo il terribile disastro di marzo, ma ora possiamo andare lì di persona e mostrar loro che siamo veramente vicini». La casa giapponese nella MotoGp rappresenta la cenerentola del Sol levante, visto che le sorellastre maggiori, Honda e Yamaha sono sempre in copertina: ciò nonostante la Suzuki vanta moltissimi appassionati che ne apprezzano da sempre lo stile. Prosegue Bautista: «Penso che potrebbe essere un evento emozionante, ma voglio spingere la GSV-R e me stesso al limite e dare a tutti in Suzuki e a tutti i tifosi della squadra qualcosa per cui sorridere ed essere orgogliosi», ha chiuso l’iberico.

MotoGp, dal 2013 Smith in sella alla Tech3

Bradley Smith, il giovane pilota inglese che attualmente corre col team Tech3 in Moto2, ha siglato un contratto triennale con la scuderia francese per disputare dal prossimo anno ancora in Moto2 e dal 2013 in MotoGP, con la scuderia Monster Yamaha Tech3. «Sono entusiasta di aver firmato un accordo triennale con il Racing Team Tech 3 e non vedo l’ora di continuare il rapporto eccellente che abbiamo sviluppato nel 2011», ha detto Smith. «Non c’è mai stato alcun dubbio nella mia mente che la Tech 3 sarebbe stata l’opzione migliore per sviluppare la mia carriera. Pensare sarò in sella a una Yamaha 1000cc in MotoGP tra poco più di un anno da oggi è difficile da credere». La Tech3 l’anno prossimo perderà il pilota americano, il veterano della MotoGp, Colin Edwards, e necessitava di ingaggiare un pilota da affiancare all’inglese Cal Crutchlow. L’offerta proposta a Smith riguardava anche un posto per l’anno prossimo, ma l’inglese ha preferito restare ancora un altro anno in Moto2 a maturare. Ha spiegato il giovane pilota: «Tech 3 mi ha dato la possibilità di trasferirmi in MotoGP nel 2012 ed è stato un onore essere preso in considerazione in questa fase della mia carriera, ma la decisione di rimanere in Moto2 per la prossima stagione è stato uno dei passi più difficili della mia vita. Tuttavia credo che insieme possiamo lottare per il campionato la prossima stagione», ha concluso Smith.

 

MotoGp, Dovizioso pensa al futuro: sarà LRC oppure Yamaha?

Quale sarà il futuro in MotoGp per Andrea Dovizioso? Il pilota della Honda ufficiale HRC, il prossimo anno non avrà più il suo posto, visto che il team giapponese per problemi economici e contenere i costi di gestione, rinuncerà alla terza moto con il romagnolo escluso visto che la Honda punterà tutto sul duo formato dal probabile futuro campione del mondo Casey Stoner e il “veterano” hondista Dani Pedrosa. Per lui, dunque, molto probabilmente si apriranno le porte di un team satellite della Honda, ma non è totalmente da escludere il fatto che Dovizioso possa abbandonare la casa dell’ala e puntare ad approdare alla rivale Yamaha o ad altre scuderie. La Tech3, che utilizza la Yamaha M1, il prossimo anno vedrà infatti la partenza dell’anziano Colin Edwards e ha bisogno di un sostituto valido da affiancare al giovane inglese Cal Crutchlow. Oltre a Dovizioso, al team di base a Le Mans pensano anche ad Alvaro Bautista, così come anche all’americano John Hopkins e al francese Randy De Puniet, della Ducati Pramac. Il manager di Dovizioso, Simone Batistella ha anche parlato con il team Aspar che gestisce in MotoGP la Ducati Mapfre e la Suzuki.

ACCORDO POSSIBILE CON LA LCR – Ma i vertici della HRC non disperano sul fatto che alla fine possa essere trovato un accordo con Lucio Cecchinello, patron della scuderia LCR e impedire quindi il passaggio del pilota di Forlì alle casi rivali. “Sappiamo che la prima opzione di Lucio è Dovi e stiamo cercando di chiudere questo accordo. Non è un compito facile, ma stiamo facendo del nostro meglio per mettere insieme le posizioni“, ha spiegato Livio Suppo, manager della HRC. “Speriamo che i partner di Lucio si rendano conto di avere una grande opportunità di fare un grande passo il prossimo anno dopo una stagione difficile. Come HRC stiamo cercando di aiutarli quanto più possibile sul lato tecnico per fornir loro il supporto completo e spero saremo in grado di farlo. Ognuno sta facendo del proprio meglio, tra cui Andrea“, ha concluso Suppo. La LCR proviene tra l’altro da un annus horribilis a causa delle difficoltà incontrate dallo spagnolo Toni Elias, che il prossimo anno tornerà in Moto2, dove lo scorso anno conquistò il titolo iridato.