Superbike, Melandri ricomincerà altrove. “Ripartirò nuovamente da zero”

Il pilota spagnolo della Ducati, Carlos Checa, é sempre saldamente al comando del mondiale Superbike, specie dopo la doppietta nell’ultima appuntamento a Silverstone. Ma Marco Melandri e il campione del mondo in carica Max Biaggi, stanno emozionando gli appassionati italiani e non di Superbike, attraverso un bellissimo duello, che li vede rispettivamente al terzo ed al secondo posto nella classifica piloti. Ma dopo la Gran Bretagna, per i due italiani la rimonta si fa difficile. “Sapevo che Checa sarebbe tornato a vincere presto e lo ha fatto – spiega Melandri a Sky Sport 24 nel girono del suo 29esimo compleanno – Io e Max ci diamo battaglia, abbiamo fatto gare bellissime, mi sono divertito molto. L’obiettivo è il secondo posto“. “Sono in Sardegna con amici e festeggerò qui. A questo punto sarà difficile riprendere Checa, io farò il massimo per riprenderlo ma verosimilmente dovremo lottare per il secondo posto con Biaggi. Carlos si è ripreso in maniera superba, noi abbiamo fatto delle gare bellissime ma abbiamo avuto qualche difficoltà nel mezzo“, ha aggiunto il “Macio”. Un Melandri che é decisamente trasformato rispetto alle ultime stagioni: “I risultati sono alla base di tutto, però ho scelto la Sbk con la Yamaha perché sapevo che avrei avuto l’opportunità per vincere, cosa che non avevo più in Motogp e le motivazioni crescono giorno per giorno, adesso corro come piace a me. Sono dispiaciuto per la mancata riconferma della sponsorizzazione, ho ricevuto la lettera di licenziamento. Ero contento di partire con lo stesso pacchetto l’anno prossimo, ma come al solito ripartirò da zero. E’ un piccolo record…“. E’ infatti degli scorsi giorni, la notizia che la Yamaha dal prossimo anno non prenderà più parte al Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. La clamorosa e inaspettata decisione, é stata ufficializzata dalla casa giapponese a causa della grave crisi economica del momento, che ha colpito anche il mondo dei motori e delle due ruote.

Moto2, De Angelis rinato dopo il Sachsenring

Il podio conquistato al Sachsenring nel Gran Premio di Moto2 ha riportato un pò di morale ad Alex De Angelis. Il sammarinese vuole ora provare a risalire la china nel più breve tempo possibile e proprio per questo lui e il team JiR sono scesi in pista a Misano per effettuare una giornata di test per valutare e consolidare alcuni step evolutivi per la MotoBI. “Ci siamo concentrati sulle prove di assetto e abbiamo testato una nuova taratura per la forcella e la sospensione posteriore. I miglioramenti stanno arrivando“, ha detto Alex. “E’ stata un’importante giornata di test perché le alte temperature e la mancanza di vento ci hanno permesso di girare in condizioni climatiche buone. Abbiamo fatto circa 75 giri e il riscontro cronometrico è stato positivo, abbiamo siglato gli stessi tempi della gara dello scorso anno“, ha concluso.

MotoGp, carp “Dottor Rossi” con la Ducati non é impossibile vincere

Con la Ducati andava forte solo Stoner”. E’ questo il pensiero sempre più ricorrente che molti tifosi di Rossi e della Ducati stanno facendo in questi ultimi tempi. Che sia vero o meno, numeri alla mano è infatti indubbio che l’australiano abbia fatto la storia e la fortuna della casa di Borgo Panigale degli ultimi anni. Con Casey in sella, infatti, la Desmosedici conquistò ben 23 vittorie sulle 31 totali insieme ad altri 19 piazzamenti tra secondi e terzi posti dei 49 complessivi. Statisticamente quindi, il 75% dei successi totali della Ducati da quando è in MotoGP, il 2003, e il 40% per quanto riguarda gli altri gradini più bassi del podio. Il resto che manca all’appello é stato messo a segno da Loris Capirossi, che con la moto bolognese è salito sul gradino più alto del podio per sette volte, a cui si deve aggiungere anche il trionfo isolato di Troy Bayliss nel 2006, quando, dopo essersi laureato campione nel mondiale Superbike, trionfò a Valencia come wild-card. Numeri, questi, che confermano come non solo Casey sia stato in grado di sfruttare sempre al meglio ed al massimo i cavalli della creatura messa su dall’ingegner Filippo Preziosi. E’ anche vero però, che con il “canguro australiano” in sella la Ducati ha vinto il titolo nel 2007 e ha conteso la leadership ai grandi costruttori giapponesi. Così come con la Ducati hanno fallito piloti del calibro di Sete Gibernau e Marco Melandri, tanto per citarne un paio degli ultimi anni. Così come é vero che la Desmosedici non è una moto per tutti e con il passare degli anni, invece di migliorare, sembra essersi fatta più difficile da guidare. Ma è anche vero che, con la Ducati, sul podio ci si può andare, o perlomeno si può comunque lottare per vincere. Senza per forza doversi chiamare Stoner. Certo, una missione difficile, ma non impossibile, come invece i risultati di Rossi in questo complicato 2011 sembrano far pensare. Anche perché stiamo parlando del signor Valentino Rossi e non certamente di uno dei tanti.

La Superbike va in vacanza: si torna in pista a settembre in Germania

Tutte squadre e i piloti del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli sono pronti per andare in vacanza e ricaricare le batterie, per due settimane. Quando la stagione riprenderà, ci saranno in calendario ancora quattro gare in programma in Germania, Italia, Francia e Portogallo, alla fine delle quali si assegneranno i quattro titoli Piloti e tre titoli Costruttori in palio. In Superbike, la battaglia è ancora tutta aperta tra Carlos Checa (Althea Racing Ducati) e Max Biaggi (Aprilia Alitalia), con Marco Melandri (Yamaha World Superbike) ancora in lizza per il titolo piloti.

Superbike, a Silverstone é emerso tutto il talento di Berger

Nell’ultimo appuntamento del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli, é emerso tutto il talento e potenziale di Maxime Berger. Il 22enne pilota originario di Digione, all’esordio nel mondiale WSBK dopo i tanti successi maturati nella Superstock 1000 FIM Cup (contendente al titolo e “runner-up” nel 2008 e 2010), nonché nell’Europeo Superstock 600 (campione nel 2007), è riuscito nell’impresa di conquistare punti in entrambe le due manche, concluse in 8^ e 12^ posizione. In sella alla sua  Ducati 1198 messa in piedi dal Supersonic Racing Team, Berger in gara-1 è riuscito addirittura ad intromettersi nelle posizioni di vertice andando a lottare con piloti di maggiore esperienza in Superbike. Maxime, 2° lo scorso anno a Silverstone nella Stock 1000 dopo un grande duello per la vittoria con Ayrton Badovini, ha impressionato tutti per i costanti e continui progressi, una crescita che gli può tranquillamente permettere di guardare al futuro con pieno ottimismo. “In gara 1 mi sono proprio divertito“, ha dichiarato Maxime. “Dopo una buona partenza mi sono trovato in un gruppo di quattro-cinque piloti ed abbiamo lottato gomito a gomito per superarci. Ho forzato il mio ritmo varie volte, ma poi ho deciso di non rischiare una caduta ed ho concluso ottavo. Una posizione che rappresenta il mio miglior risultato sino ad ora in Superbike. In gara due la temperatura era più calda, le gomme hanno ceduto abbastanza presto e la moto scivolava molto. Ho cercato di tenere un buon ritmo e avrei potuto entrare nei primi dieci, ma, mentre mi accingevo a superare Lascorz, la sua moto ha iniziato a perdere acqua dal radiatore. L’acqua ha bagnato la visiera del mio casco ed il mio cupolino ed io ho dovuto chiudere il gas perdendo alcune posizioni“. Nonostante questo piccolo imprevisto, il bilancio di Silverstone per Berger e tutto il Supersonic Racing Team non può che esser positivo. “Per me resta comunque la soddisfazione di aver fornito grandi prestazioni in prova e di aver finalmente portato a casa un buon gruzzolo di punti nelle due gare. Devo ringraziare ancora una volta la mia squadra che mi ha messo a disposizione una moto davvero molto veloce. Ora mi prenderò qualche settimana di vacanza, ma non smetterò certo di allenarmi per essere pronto per le restanti quattro gare di questo campionato“.

Superbike, a Silverstone si é rivisto il vero Haslam

L’anno scorso era stata la rivelazione della Superbike, dopo aver a lungo conteso il titolo iridato al pilota romano dell’Aprilia, Max Biaggi. Quest’anno, dopo una partenza con più ombre che luci, sul tracciato di casa a Silverstone, Leon Haslam ha finalmente ritrovato la competitività dei tempi migliori. In sella alla sua BMW S1000RR ufficiale, il Vice-Campione del Mondo in carica ha infatti mostrato confortanti segnali di ripresa dopo aver inanellato una serie di prestazioni al di sotto delle aspettative nei round precedenti, ponendo le basi per un rilancio nella seconda parte della stagione 2011. “Pocket Rocket” ha infatti concluso le due gare sul rinnovato tracciato del Regno Unito, in 4^ e 8^ posizione, guadagnando 21 punti utili per rafforzare l’attuale quinta posizione in classifica, a scapito dei diretti avversari comie Leon Camier (Aprilia Alitalia) e Michel Fabrizio (Suzuki Alstare). “La partenza di gara 1 è stata buona, sono stato soddisfatto dello spunto al via“, ha affermato Leon Haslam. “Mi sono ritrovato dove volevo essere prima del via, ovvero in piena lotta per le posizioni al vertice, il più possibile a contatto con il leader della corsa. Ho fatto il possibile per mantenere questo passo di gara, mi sono ritrovato a confronto con Marco Melandri, ma era davvero difficile passarlo e stargli davanti. Sono stato comunque felice di aver ridotto il gap dalla vetta, il passo gara non era male e abbiamo mancato il podio davvero di poco. Purtroppo in gara 2 abbiamo avuto qualche problema alla moto e ho cercato di adattare il mio stile di guida per ottenere il massimo da questa situazione: quando sono riuscito a trovare un buon passo, purtroppo gli altri piloti davanti a me erano già scappati. Adesso c’è la pausa estiva, farò di tutto per prepararmi al meglio in palestra per le prossime gare in calendario“. Il prossimo impegno per Haslam e tutti gli altri piloti, è in agenda ad inizio settembre al Nurburgring, gara di casa per BMW Motorrad Motorsport, dove il pilota britannico proverà a tornare sul podio, traguardo che gli manca ormai da gara 1di Monza.

MotoGp, Dovizioso sulla lotta per il titolo. “Nulla é impossibile…”

Questa é la sua terza stagione al team Repsol Honda ed Andrea Dovizioso é anche terzo nel Mondiale nella classifica piloti. “I miei progetti per questi giorni prima della gara di Brno sono vacanze in famiglia, cinque giorni in Sardegna, a riposo in spiaggia”, ha dichiarato Dovizioso.”Abbiamo lavorato bene, sono soddisfatto della terza posizione, anche se non punto al Mondiale. Cinquanta punti sono troppi, certo nulla è impossibile. Ma voglio vedere il lato positivo, non ero mai stato così forte in tutte le gare come ho fatto quest’anno. Quindi sono molto contento del lavoro fatto dal team e del feeling con la moto, ma naturalmente, il nostro obiettivo è quello di lottare per il titolo e proprio ora non siamo abbastanza competitivi per impostare una strategia per farlo. In ogni caso, siamo in buona posizione in campionato e ci sono ancora otto gare da disputare, quindi dobbiamo crederci. Vedremo che risultato si ottiene alla fine”. Per il pilota della Honda, la stagione è stata sin qui buona, ma è mancata finora di vittorie, a differenza dei suoi compagni di squadra Stoner e Pedrosa. “E’ molto difficile vincere perché il livello è molto alto. Lorenzo sta avendo una grande stagione, Casey è molto forte e Dani Pedrosa, quando è in buona forma, fa la differenza. E’ davvero molto difficile per cercare di batterli. Voglio dire, battere tutti allo stesso tempo, perché a volte tra di loro si ostacolano. Ma penso che la gara del Mugello di quest’anno sia un esempio di cosa posso fare. Guidare in Mugello, lottare per la vittoria e raggiungere la seconda posizione dopo una battaglia di fronte al pubblico italiano è stato qualcosa di importante. Penso comunque che abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo fare con quello che avevamo, tranne che a Laguna Seca, dove il massimo è stato quello di essere quarto e non abbiamo capito il perché. Ma fino ad allora ho fatto tutto quello che potevo. Non è sufficiente, perché vogliamo lottare per il campionato, ma potrò fare bene sulle piste a me favorevoli, come a Sepang, in Malesia”, ha concluso il romagnolo.

MotoGp, Pernat: “C’é un’offerta della Ducati per Simoncelli”

Pare che Marco Simoncelli abbia chiesto alla Honda una nuova offerta contrattuale già a partire dalla prossima gara di Brno. Addirittura, nel caso in cui non ci fossero contatti soddisfacenti, il pilota romagnolo sarebbe intenzionato ad offrirsi alla Ducati. Questa notizia che ha del clamoroso è stata però seccamente smentita dalla casa di Borgo Panigale ma potrebbe se confermata aprire nuovi e inaspettati scenari per il mercato piloti. La Honda in questo mondiale schiera quattro moto ufficiali: tre nel team Repsol e guidate da Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso; l’altra, appunto, data in gestione al team satellite della Gresini, affidata a Marco Simoncelli. Dal 2012, vista la crisi economica la Honda ha già deciso di ridurre il suo impegno, portando da quattro a sole due le moto della Repsol, mentre resta in forte dubbio la presenza di quella griffata Gresini. Simoncelli non vuole assolutamente abbandonare la Honda, ma visto che non gli è stato ancora offerto un nuovo contratto, teme di essere messo alla porta, al pari del conterraneo Dovizioso. A psiegare meglio il tutto, ci pensa Carlo Pernat, manager di Simoncelli: “Ora stiamo aspettando l’offerta da Honda per la prossima stagione. Abbiamo chiesto un incontro a Brno per discutere delle modalità di partecipazione di Marco, per comprendere le loro intenzioni. Supersic vuole rimanere con la Honda, ma non è l’unica casa interessata a lui: anche la Ducati è una pretendente e se faranno un’offerta, la valuteremo. Ma la prima scelta è la Honda e sono sicuro che resterà con loro, trovando un accordo soddisfacente”. Le parole di Pernat però, appaiono quanto meno dubbie, visto che il project director della moto bolognese, Alessandro Cicognani, nei giorni scorsi ha smentito che sia stata fatta un’offerta formale al romagnolo.”No, non abbiamo assolutamente contattato Simoncelli, abbiamo i nostri piloti, Nicky e Valentino: hanno firmato per il prossimo anno e ci atterremo a questo”, ha detto il dirigente Ducati. Dunque, vista la crisi profonda vissuta da Valentino Rossi in Ducati, un ritorno alla Honda di Rossi sarebbe clamoroso, ma non impossibile; mentre Simoncelli potrebbe riuscire nell’arduo compito di domare la Ducati, come ha fatto già Stoner.

MotoGp, Iannone esce allo scoperto: “Sono stato contattato da alcune scuderie”

Andrea Iannone, pilota italiano della Moto2, per il momento preferisce non dare troppo peso alle indescrezioni su un suo prossimo passaggio in MotoGP nel 2012, ma è molto probabile che il pilota abruzzese possa trovare un posto nella calsse regina nella prossima stagione. In realtà, Iannone ha fatto il suo debutto in MotoGP con la Ducati Pramac durante un breve test al Mugello nel mese di luglio, ma stando alle voci di radio mercato é molto probabile che siano altre le squadre con cui potrebbe gareggiare nel prossimo futuro. Il pilota è attualmente in forza al team Speed ​​Master e proprio la sua scuderia è una di quelle in lizza per poter effettuare il passaggio alla MotoGP, ma non è ancora chiaro se la squadra italiana entrerà con un suo progetto oppure si aggregherà ad altre scuderie. Nel frattempo, Iannone è stato anche contattato dalla Monster Tech 3, squadra francese satellite della Yamaha che ha come piloti ufficiali Cal Crutchlow e il veterano 37enne Colin Edwards. Ed è proprio al posto dell’americano che Iannone dovrebbe subentrare alla Tech3: in quel caso andrebbe a formare con Cruchlow, che quest’anno è alla sua prima esperienza di MotoGP, una coppia di piloti giovani e veloci, anche se inesperti e quindi da far maturare. “Non so cosa succederà per il prossimo anno, ho avuto vari colloqui e varie proposte, molto stimolanti. Ma è prematuro per parlarne, ora voglio vincere più gare in Moto2 e concentrarmi su questo campionato, prima di decidere cosa fare. Vorrei presentarmi con un bel biglietto da visita”. A proposito delle moto della massima serie, il pilota di Vasto ha dichiarato di esser stato colpito dalle prestazioni della Ducati GP11 di Loris Capirossi che ha provato al Mugello.”La moto era impressionante. Ho aperto il gas e il rettilineo di un chilometro era finito, hanno una potenza pazzesca. Sono felice soprattutto di non essere caduto e di non aver danneggiato la moto. Se passerò alla MotoGP, dovrò allenarmi moltissimo”, ha concluso.

MotoGp, il bilancio di Stoner sulla prima parte della stagione: “Sto bene ed il team va alla grande”

Ecco l’intervista pubblicata dal sito ufficiale della Honda, al leader del Campionato Casey Stoner, quando siamo arrivati esattamente a metà della stagione 2011. L’australiano, che é attualmente impegnato nel recupero della forma migliore in attesa del GP di Brno ha parlato a 360º di quella che potrebbe essere l’annata che gli regalerà il suo secondo titolo MotoGP. 5 vittorie e 4 podi in 10 gare: questo il bottino sin qui realizzato dal pilota australiano nella prima parte della stagione. Assolutamente. Credo che senza quel problema nella seconda gara, saremmo stati sul podio in tutte e 10 le prime gare, qualcosa di molto speciale. Sono molto contento nel Repsol Honda Team, la moto va alla grande e anche nelle peggiori giornate non va male. Quando avremo l’opportunità di vincere ci proveremo sempre“. Poi l’australiano si sofferma su Laguna Seca, a suo dire la gara più bella da lui sin qui disputata. “Posso affermare senza alcun dubbio che si tratta di Laguna Seca. Da Assen, quando ho avuto quella forte caduta, ho sofferto parecchio i miei infortuni e la caduta del Sachsenring non ha aiutato. Arrivato a Laguna ero fiducioso, ma sfortunatamente durante il fine settimana non avevamo la moto che speravamo. Poi in gara è cambiato tutto e abbiamo fatto lo step che ci serviva per fare una grande corsa“. Lorenzo, Pedrosa e Stoner stanno regalando alti livelli di rendimento agli appassionati di MotoGp. “Ho corso con questi piloti per tutta la mia carriera, quindi credo che il valore delle vittorie sia sempre molto alto. Tutti e tre abbiamo avuto qualche la sfortuna di coincidere in un periodo complicato per vincere, quindi il gradino più alto è sempre una grande sensazione“. Poi Stoner parla su quali potranno essere i dettagli che decideranno chi sarà il Campione 2011. “Potrei dire la continuità, ma visto la difficoltà di questa stagione, non credo sarà la chiave. Devi stare davanti e vincere gare, prendere rischi. Questo deciderà il Campionato. Daremo il massimo ogni volta che scenderemo in pista, ma quando non saremo in grado di vincere, dovremo accontentarci del secondo o del terzo posto“. Poi torna a parlare del suo attuale stato di forma. “Abbiamo un po’ di tempo per riposare e sono sicuro che starò meglio. Ci sono un sacco di cose che si possono migliorare e io devo assolutamente migliorare il mio stile di guida, anche con questa moto. Ho imparato molto dalle ultime gare, ma la mancanza d’esperienza con Honda non aiuta. Sarebbe perfetto averne un po’ di più e migliorare rapidamente quando ci manca grip o quando è difficile curvare“. Infine, un augurio per la seconda parte della stagione. “Onestamente il meglio che mi può succedere è ripetere la prima parte! Arrivare con più punti di tutti al termine è l’obiettivo. Voglio vincere ancora, voglio dare il massimo fino al termine della stagione. La moto va bene, sto correndo bene, ma ci sono rivali importanti. Dovremo aspettare e vedere che possiamo fare nella seconda parte, ma sono sicuro che sarà un Campionato duro“.

MotoGp, Nakamoto avverte Stoner: “Attenzione a Lorenzo”

Se non fosse per la presenza di quel “fastidioso” Jorge Lorenzo, la Honda avrebbe già messo in ‘bacheca’ il titolo della MotoGP 2011. Ma lo spagnolo della Yamaha, campione del mondo in carica, venderà cara la pelle. Lo sa molto bene anche Shuhei Nakamoto, vice presidente del team Hrc Honda e guida del team ufficiale. “Lorenzo è un avversario fortissimo, non mollerà. Un solo errore potrebbe compromettere la lotta per il titolo. Affrontiamo ogni gara cercando di evitare ogni sbaglio che potrebbe costarci punti importanti“: questo il monito indirizzato ai tre piloti della Honda ufficiale, Stoner, Pedrosa e Dovizioso. “Honda ha vinto finora sette gare su dieci. Considerando che lo scorso anno abbiamo vinto in totale quattro gare, potrebbe pensare che il titolo sia alla nostra portata“, ha aggiunto. E’ chiaro, comunque, che al momento l’unico veramente in grado di battere Lorenzo nella corsa al titolo iridato di numero uno della MotoGp, è proprio l’australiano di casa Honda, Casey Stoner. “Nonostante gli ottimi risultati – ha precisato Nakamoto – Casey ha ancora dei problemi fisici, postumi della caduta in prova ad Assen e sente dolore quando guida. Queste due settimane di pausa arrivano al momento, giusto, Casey ne potrà approfittare per recuperare la piena forma“. In questo caso, una grossa mano al pilota australiano, potrebbe arrivare proprio dal compagno di team, Dani Pedrosa. “Approfittando anche alle vacanze estive, Dani potrà allenarsi e tornerà presto in piena forma. Sono sicuro che nelle prossime gare vedremo dei bei duelli tra Dani, Casey e Jorge, tre piloti forti capaci di vincere“: non si è quindi voluto sbilanciare più di tanto Nakamoto, parlando di giochi di squadra. Nakamoto, comunque, conserva un piccolo sogno per quest’anno: “Quando vedremo un podio tutto Honda? La competizione è molto forte così non sarà facile, ma è un sogno che stiamo rincorrendo da tempo e nelle prossime gare daremo il massimo per realizzarlo e conquistare il titolo iridato“.

MotoGp, l’invidia sana di Agostini: “Se Rossi battesse miei record, non sarei contento. Ma andrei alla sua festa”

”Se Valentino dovesse superare i miei record non sarei contento, ma andrei alla sua festa”. Sono state queste le parole di Giacomo Agostini, leggenda del motociclismo italiano, rilasciate in un’intervista a Riders Italian Magazine. ”Io gli ho sempre detto: Vale tifo per te, pero’ fermati a 119, 121, massimo 122 Gp vinti (come il record di ‘Ago’, ndr). Lui mi rispondeva: Ok, lo faro’. Probabilmente non lo pensava, diciamo che ha voluto farmi dormire tranquillo“. Agostini, e’ sempre stato un pilota molto riservato, al contrario invece dell’esuberante Rossi: “Credo che Valentino Rossi riunisca le due facce della medaglia: quella vecchia, eroica, e quella moderna, mediatica. Ha fatto tantissimo, ha cambiato le cose in senso positivo. Io mi dicevo: Dai gia’ spettacolo in gara, basta cosi’. Lui invece s’e’ inventato quei piccoli show che sono piaciuti a tutti, anche a me che non mi sono mai messo in mostra“. Sulla differenza tra le ‘sue’ gare e quelle attuali, ha dichiarato: ”Negli anni Sessanta ti toccava partire per una gara dopo che erano morti due piloti la domenica precedente. C’era quella tensione che ti dava piu’ consapevolezza.Oggi il pilota ordina quello che vuole come al ristorante”. Se Agostini fosse un team manager, chi ingaggierebbe? ”Lorenzo e Rossi, li rimetterei insieme. Fossi stato il signor Yamaha non avrei mollato ne’ uno ne’ l’altro: Lorenzo e’ il giovane emergente, forte, veloce. Rossi ha esperienza e va ancora forte”.

Superbike, Francis Batta sulla sua presenza a Silverstone nel paddock della Suzuki: “Presto notizie sul futuro del team”

Per mettere a tacere le voci di gossip, in merito alla sua presenza nel paddock della Suzuki durante il Gran Premio di Gran Bretagna di domenica scorsa a Silverstone per il Mondiale Superbike, Francis Batta ha diramato un comunicato scritto di suo pugno. “Vorrei farvi giungere il mio pensiero in merito alle notizie che sono uscite sulla stampa e sui siti di tutto il mondo in merito alla mia presenza nel Campionato Mondiale Superbike 2012. Come certamente sapete da tredici anni sono legato alla Suzuki, Azienda con la quale si è stretto un legame molto stretto che è andato al di là del rapporto di lavoro o commerciale. Sono molto affezionato al Marchio che con la mia squadra ho portato sugli autodromi di tutto il mondo e con il quale abbiamo colto tanti successi. Questo passato e presente – che spero possa essere anche il futuro – mi porta a tentare ogni strada per mantenere il mio rapporto con la Suzuki anche per il 2012. Se la Casa giapponese manterrà la posizione illustrata nel gennaio scorso nella quale ipotizzava l’assenza di sostegno per il 2012, ritengo che, personalmente, mi ritirerò dalle competizioni. Con una visione romantica delle corse e della Superbike non riuscirei a portare altri colori se non quelli della Suzuki. Mi auguro nelle prossime settimane di poter fornire informazioni più chiare sul futuro del team Alstare e della collaborazione con la Suzuki“.

Superbike, Hopkins ritorna sull’entusiasmante week end di Silverstone

E’ stata la grande sorpresa dell’ultimo appuntamento del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. Ed infatti l’esperienza come wild-card nel round di Silverstone è stata, per John Hopkins, davvero molto positiva. Il pilota di orgini californiane, corre a tempo pieno nel British Superbike col team Samsung Crescent Suzuki, sabato scorso é riuscito a conquistare la prima Tissot-Superpole della carriera ed è stato anche protagonista nella domenica di gare, ottenendo un quinto ed un settimo posto. I piazzamenti ottenuti però, non riflettono la reale competitività mostrata in gara, visto che il 27enne pilota statunitense ha lottato per lunghi tratti per le posizioni di vertice ed limitato solamente da un problema al freno posteriore – durante gara-1 – e da un eccessivo consumo dei pneumatici nel finale di gara-2. “Mi sono divertito un sacco – ammette l’americano. Gara 1 è stata un po’ deludente a causa dei problemi alla pastiglia del freno posteriore, ma sono riuscito a modificare la mia entrata in curva ed a mantenere la concentrazione, terminando quinto. In gara 2 mi sono sentito meglio, ma per mantenere il passo delle moto ufficiali c’è bisogno di recuperare terreno in frenata ed in uscita di curva. Sapevo che questo avrebbe rovinato le gomme, quindi non è stata una sorpresa che questo sia accaduto nella parte finale della gara, quando ho iniziato a perdere terreno“. Nonostante gli inconvenienti, “Hopper” si é detto entusiasta di questa “trasferta” nel Mondiale Superbike, che di certo rappresenta un’ottima iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione 2011 British Superbike (BSB). Hopkins attualmente occupa la seconda posizione in classifica nel campionato inglese, alle spalle di Shane “Shakey” Byrne – compagno di squadra di Carlos Checa, lo scorso anno, nel Team Ducati Althea. “In ogni caso, questo week-end mi ha dato una grande carica. E’ stato un divertimento incredibile ed ho mostrato al mondo di cosa è capace il Team Samsung Crescent Suzuki. Ho conquistato la mia prima Superpole, ho lottato nelle posizioni di vertice e mi sono goduto appieno quest’esperienza. Un enorme grazie va a tutta la squadra.”