A Motegi la MotoGp correrà. E’ questa la decisione comunicata ufficialmente dalla Federazione Internazionale e dalla Dorna (“se non dovessero accadere altri ulteriori incidenti gravi, il Gran Premio del Giappone si svolgerà il 2 ottobre come previsto“). Le due organizzazioni responsabili del motomondiale non hanno cambiato idea: nonostante le tante perplessità esrepsse dai piloti e da molti addetti ai lavori. Preso atto di ciò, sul sito ufficiale dell’autodromo di Motegi sono già in vendita i biglietti, segnale che si dà per scontato che il 30 settembre i protagonisti della MotoGP scenderanno in pista senza colpo ferire per la prima sessione di prove libere. A supporto della decisione della Dorna sono i risultati delle analisi svolte dall’Arpa, l’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emila Romagna. Scelta proprio perché ente indipendente, l’Arpa ha ispezionato le strutture di Motegi e le zone immediatamente adiacenti senza ottenere come risultato livelli di radiazioni tali da giustificare l’ipotesi di cancellazione della gara. Peccato però, che tale ricerca non sia del tutto completa, visto che gli hotel della della gran parte di piloti e giornalisti sono situati nella cittadina di Mito, che é molto più vicina in linea d’aria alla centrale nucleare di Fukushima. Mito però, non è stata oggetto delle analisi dell’Arpa, che ha pubblicato i risultati lo scorso 22 luglio. A Laguna Seca i piloti della MotoGP avevano svolto una riunione per discutere dell’opportunità o meno di correre in Giappone e l’unico a dare parere favorevole era stato Hiroshi Aoyama, pilota legato a doppio filo alla Honda che tra l’altro è anche proprietaria del circuito. E’ quindi molto chiaro che in ballo ci sono forti interessi economici senza dimenticare l’immagine di un ritorno alla tranquillità che il Giappone vorrebbe dare ospitando regolarmente la corsa. Intanto, in questo fine settimana a Motegi si disputerà una gara del campionato di Formula Nippon, mentre a metà settembre toccherà alla Formula Indy che non si è posta per nulla il problema della sicurezza.
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MotoGp, Cecchinello e la LRC Honda puntano a sostituire Elias con Bostrom
Lucio Cecchinello e il team LCR Honda pare abbiano terminato la loro pazienza nei confronti del pilota Toni Elias. A Laguna Seca infatti, la scuderia monegasca ha potuto testare un secondo pilota: Ben Bostrom, wildcard richiamato per correre nel GP degli Usa ritrovandosi alla guida della RC212V di ricambio, proprio lui che non aveva mai guidato una MotoGP prima delle prove libere del venerdì. Il pilota americano, comprensibilmente disorientato, ha impiegato tre giorni per prendere tutte le misure della categoria e sebbene sia stato anche costretto al ritiro per un guasto patito all’ottavo giro, hacomunque girato di un decimo più veloce del veterano Elias. Lo spagnolo, che lo scorso anno vinse il primo campionato del mondo di Moto2 alla guida della Gresini Racing, quest’anno proprio non riesce ad essere competitivo. Tra le altre cose, Bostrom ha terminato al quinto posto nella gara di AMA Superbike che ha dovuto disputare assieme all’impegno di MotoGP e questo, ovviamente, rende i risultati di Elias ancora più deludenti. Lo spagnolo comunque ha terminato la gara americana al 13° posto. “Come sempre ho fatto una buona partenza, ma a Laguna Seca ti trovi in difficoltà se si inizia dall’ultima fila così ho spinto, ma alla prima curva sono andato un po’ largo: ero 12°, quando improvvisamente ho perso l’anteriore e sono finito nella ghiaia”, ha spiegato il pilota Manresa. “Sono rientrato, ma per il resto della gara mi sentivo come se fossi che lambiscono una superficie gelata. Abbiamo finito la gara in 13ma posizione ma la situazione è ancora molto difficile per noi. Non credo di avere colpe specifiche: ci sono stati molti episodi negativi in tutta la stagione e se sono finito a 0”109 da Bostrom, la colpa è sicuramente della mia caduta. Comunque se le cose non dovessero andare ancora bene in MotoGP, vorrà dire che tornerò in Moto2: ho lasciato molti estimatori e potrò lottare ancora per la vittoria”, ha chiuso Elias.
MotoGp, Pedrosa non molla la presa per il titolo: “Mi sento ancora in corsa”
Ancora più battagliero e desideroso di non mollare la presa. E’ un Dani Pedrosa nuovo e agguerrito quello che in questi giorni sta ricaricando le pile dopo il gran premio di Laguna Seca in vista del ritorno in pista dopo la pausa estiva prevista per il 14 agosto a Brno: “In questo momento io non sono al cento per cento, ma spero di recuperare di gara in gara e vedere se, alla fine, posso fare la guerra. Il mio obiettivo è quello di recuperare fisicamente, perché ho muscoli molto rigidi il mio livello e vincere qualche gara“. L’assenza forzata e prolungata per l’incidente subito a Le Mans ha ovviamente penalizzato Pedrosa e favorito i suoi principali avversari nella lotta per il titolo della MotoGP 2012, ma il pilota spagnolo della Honda, pupillo di Alberto Puig, non si sente ancora completamente fuori dai giochi per il titolo. “Stanno facendo il loro lavoro, mentre io ho avuto sfortuna. Il livello è molto alto, ma diciamo che non siamo tutti al cento per cento. Jorge (Lorenzo) ha fatto degli errori e solo Casey (Stoner) finora è stato quello più continuo”.
Superbike, la Yamaha annuncia il ritiro: nel 2012 non ci sarà. Melandri incredulo e amareggiato
E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la decisione della casa giapponese, che ha lasciato a bocca aperta tutti gli addetti ai lavori. Con una nota apparsa sul proprio sito ufficiale infatti, la Yamaha ha annunciato il ritiro a fine stagione dal Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. Evidentemente sconvolto, anche il pilota italiano Marco Melandri, che era sul punto di annunciare il rinnovo per il 2012 con la squadra ufficiale dei Tre Diapason: “Emotivamente sono distrutto. Troverò un’altra moto, ma finalmente mi sentivo a casa. E’ un po’ come essere lasciato dalla ragazza“. “Ero appena rientrato a casa dall’Inghilterra e mi sono messo un po’ a riposare. Dopo un’ora mi sono svegliato e ho trovato tre chiamate sul mio cellulare, il mio manager, Dosoli e Koerkamp. Ho capito subito che qualcosa non andava. E infatti, nel giorno in cui avremmo dovuto annunciare ufficialmente il mio rinnovo, mi sono trovato seduto per terra. Stavamo lavorando benissimo e si erano creati dei legami forti. Avevo trovato quello che cercavo“, ha dichiarato un distrutto Melandri in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Decisione incomprensibile per Marco Melandri, in quanto, come rivelato dallo stesso pilota “stavamo già parlando con i giapponesi per preparare la nuova moto e avevamo appena programmato un test a settembre per il 2012“. Il ritiro della Yamaha è la conseguenza della grave crisi economica: nella nota infatti si legge che “vi è stata una profonda revisione delle operazioni di marketing che includono le attività sportive“. Troppo alto del resto si é rivelato essere l’investimento di 4 milioni di euro l’anno. Ora, il futuro di Melandri è più incerto che mai, ma le offerte non mancano e non mancheranno: “Ci sono già degli scatenati che si sono fatti vivi. La Bmw è sempre stata interessata, così come l’Aprilia che potrebbe sostituire Haga. Ma non è escluso nemmeno un ritorno in MotoGP“, ha dichiarato il manager di Macio, Alberto Vergani.
Superbike, Max Biaggi stoico a Silverstone. Guasti e sfortuna: week end grigio per l’Aprilia
Il week end inglese dell’Aprilia Alitalia Racing Team non é stato certamente dei migliori, nonostante la piccola riscossa di Gara2. Il campione del mondo in carica Max Biaggi, partito dalla terza fila dopo la difficile Superpole del sabato, nei primi giri di Gara1 ha dovuto anche patire un problema meccanico, dopo che un contatto gli ha piegato la leva del freno, tanto da essere costretto a togliere la mano dal semimanubrio per azionarla. Oltre a ciò, l’Aprilia ha risentito di un ulteriore problema tecnico che costringeva la moto a scorrere senza freno motore, situazione alquanto complicata che molto spesso conduce al ritiro. Ciò nonostante, il Corsaro ha resistito e ha chiuso gara-1 all’undicesimo posto, cogliendo 5 punti comunque importanti. Max ha però grande esperienza e pelle dura in abbondanza, per guardare comunque il bicchiere mezzo pieno: “Analizzando il weekend e la prima gara, posso dirmi soddisfatto del quarto posto in Gara 2. Peccato essere partiti da dietro, per agguantare il gruppo dei primi ho stressato le gomme e questo mi ha impedito di essere incisivo nel finale nonostante ce l’abbia messa davvero tutta, tanto da arrivare davanti al mio compagno di team che qui è particolarmente veloce. Anche in Gara 1 avrei potuto fare meglio, ma con la leva del freno piegata ed il problema tecnico alla frizione non mi è rimasta altra scelta che stringere i denti e racimolare quanti più punti possibile“. Sfortunato anche l’altro pilota di casa Aprilia, il britannico Leon Camier, grande protagonista della gara sino a 3 giri dal termine, quando un problema tecnico lo ha costretto a rallentare il suo ritmo, proprio mentre stava per insidiare il secondo posto di Laverty. Con grande grinta e orgoglio però, il pilota inglese ha stretto i denti e condotto la sua moto al traguardo, in quindicesima posizione.
Moto2, ecco al Suter Bmw “biposto”
Mentre si attende di fare il grande salto in MotoGP, che dovrebbe avvenire nel 2012 con una Suter motorizzata Bmw, il team Marc VdS ha schierato in pista un altro “gioiellino“. Si tratta della prima Moto2 biposto. La moto, ovviamente destinata solamente ad un uso promozionale, è identica a quelle utilizzate nel mondiale Moto2 da Redding e Kallio. L’unica sostanziale differenza è ovviamente la presenza di un doppio sellino e delle indispensabili maniglie per il passeggero di turno alle quali può aggrapparsi. La squadra belga ha quindi deciso di riproporre l’esperimento già provato dalla Ducati.La Suter biposto ha fatto la sua prima apparizione in pubblico alla 24 Ore di Spa ed è ora erca di coraggiosi volontari.
Superike, Checa regala alla Ducati una giornata storica: “Week end indimenticabile”
Difficilmente la Ducati e Carlos Checa dimenticheranno la giornata di oggi a Silverstone. La casa di Borgo Panigale, grazie al pilota spagnolo, ha raggiunto quota 300 e 301 nella speciale classifica dei successi nella Superbike. Una giornata storica, visto che nessuna casa motociclistica era mai riuscita in questa impresa. Naturalmente al settimo cielo Carlos Checa: “Non sapevo che fosse la mia centesima gara, ma la cosa più importante è che io non abbia 100 anni d’età! E’ stata anche la 300esima vittoria Ducati, quindi un weekend fantastico che ricorderò nel tempo per più motivi. Ci sono ancora parecchie gare fino alla fine della stagione ed è facile perdere punti, ma ora andremo in alcuni circuiti che sento più miei. Pensavo che avrei avuto più difficoltà qui a Silverstone, ma abbiamo lavorato bene e duramente e abbiamo ottenuto il massimo risultato. Andremo senz’altro in vacanza un po’ più rilassati!”.
Superbike, Checa centra la doppietta a Silverstone: ora il titolo é più vicino
E’ arrivata la doppietta per il pilota spagnolo Carlos Checa a Silverstone. Il pilota spagnolo, leader della classifica piloti del mondiale, in sella alla sua Ducati dell’Althea Racing, si è dunque aggiudicato anche gara-2 del Gran premio di Gran Bretagna, dopo che nella prima gara aveva regalato la vittoria numero 300 nel Mondiale Superbike monogommato Pirelli alla casa di Borgo Panigale. Sempre uguale il podio: anche in gara-2 Checa ha preceduto i due compagni di scuderia della Yamaha World Superbike Team, l’irlandese Laverty e il nostro Marco Melandri. E’ andata meglio invece al “Corsaro Nero” Max Biaggi che, dopo l’undicesimo posto nella prima prova, è arrivato quarto in gara-2: il romano ha provato ad attaccare a più riprese il romagnolo sino all’ultimo giro, arrendnendosi soltanto all’ultima curva. Quinta é arrivata l’altra RSV4 di Leon Camier che fino a tre giri dalla fine era terzo. Sesto posto per il francese Silvayn Guintoli con l’altra Ducati, quindi la Suzuki Samsung della “wild card” John Hopkins che é stato a lungo in lotta per il podio e che ieri aveva conquistato con grande sorpresa di tutti gli addetti ai lavori la Superpole. Oggi é stata la centesima gara per Carlos Checa che ha festeggiato la decima vittoria 2011, la quindicesima in carriera.
In classifica generale, Checa con la doppietta di Silverstone allunga con 343 punti contro i 281 di Biaggi e i 272 di Melandri. Quarto è Laverty a quota 208. Ora però, si va in vacanza: il Mondiale Superbike tornerà infatti in pista per il decimo appuntamento il 4 settembre al Nuerburgring, in Germania.
IL DOPO GARA – Marco Melandri, quest’oggi due volte terzo in gara ed anche nella classifica piloti, si avvicina al secondo posto di Biaggi, ma scivola a –71 da Checa quando oramai ne restano “appena” 200 in palio. “Volevo vincere ma ho finito le gomme dopo pochi giri, la Ducati gestisce meglio l’aderenza e credo che Checa ormai abbia il titolo in mano”. Per Max Biaggi è stato un week end da dimenticare in fretta: sin dalle prove con l’undicesima posizione in griglia replicata in gara-1 a causa del cedimento della frizione, con un 4° posto nella seconda come magra consolazione. “L’unica consolazione è che sono stato il miglior pilota dell’Aprilia, la Ducati ha troppo vantaggio e Checa fa un altro sport”.
Superbike, a Silverstone un super Checa vince in solitaria gara-1
Il leader del mondiale, il pilota spagnolo Carlos Checa (Althea Racing Ducati) ha vinto in solitaria gara-1 del Gp di Gran Bretagna, nono round del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli, sul rinnovato tracciato inglese di Silverstone. Dopo essere passato in testa al settimo giro, lo spagnolo ha aumentato giro dopo giro il suo vantaggio sui rispettivi inseguitori, fino ad arrivare ad ottenere oltre tre secondi di margine, grazie ad una guida pulita ed efficace. Oltre allo spagnolo, sul podio sono saliti Eugene Laverty e Marco Melandri (ambedue piloti del Yamaha World Superbike Team). In grande difficoltà invece il campione del mondo in carica, Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team), che ha tagliato il traguardo solo in undicesima posizione. Grande sfortuna per il pilota inglese Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) costretto al ritiro quando mancavano pochi giri al termine ed era terzo. Quarta posizione per Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), davanti alla wild-card John Hopkins (Samsung Crescent Racing Suzuki), che era partito davanti a tutti grazie alla Superpole conquistata nella giornata ieri. Sfortunato anche Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) terminato nella ghiaia al primo giro per una caduta. Dopo i risultati di gara-1, nella classifica piloti del Mondiale, dopo gara-1, Carlos Checa è sempre in testa con 318 punti davanti a Biaggi con 268 e Melandri con 256. Con questo successo, la Ducati prende il largo anche nella classifica costruttori raggiungendo i 27 punti di vantaggio sull’Aprilia e 30 su Yamaha.
PER LA DUCATI VITTORIA NUMERO 300 – La prima delle due gare di Silverstone (Gran Bretagna), nono appuntamento in calendario per il Mondiale Superbike 2011, oltre ad aver confermato la leadership Ducati sia nella classifica costruttori che in quella piloti, ha permesso alla casa di Borgo Panigale, di tagliare lo storico traguardo delle 300 vittorie ottenute dall’inizio di questo avvincente campionato. Sino ad ora, mai nessun’altra casa motociclistica aveva raggiunto il traguardo delle 300 vittorie.
MotoGp, Stoner nasconde un piccolo infortunio. E guida la rivolta anti-Motegi
L’attuale leader del mondiale Casey Stoner in questi giorni si sta curando un piccolo problema fisico dovuto alla caduta nelle prove libere di Assen. Il pilota del Repsol Honda Team, che domenica scorsa ha trionfato a Laguna Seca (bellissimo un suo sorpasso su Lorenzo a 7 giri dal termine) non ha però voluto “pubblicizzare” molto la faccenda, ma il fastidio c’è e non gli sta permettendo di allenarsi come vorrebbe. L’iridato del 2007 può infatti solamente allenarsi con la bicicletta, come ha confidato in un’intervista al Sydney Morning Herald. “Nella caduta di Assen ho sbattuto violentemente la spalla, il muscolo è rimasto intrappolato tra le mie vertebre ed è rimasto abbastanza danneggiato. Ho fatto una lastra e i medici mi hanno detto che ci vorranno circa due mesi e mezzo per risolvere il problema. A Laguna Seca riuscivo a malapena a respirare dopo le qualifiche perché il mio collo e anche i muscoli ripercuotono il dolore sulle costole. Al momento posso allenarmi solamente con la bici, non posso fare nessun altro tipo di allenamento”.
Casey Stoner però, oltre che essere alle prese con l’infortunio, guida un nutrito gruppo di piloti che non ha intenzione di andare in Giappone a correre sul tracciato di Motegi, come invece confermato dalla Dorna. Nonostante il rapporto dell’ARPA reso noto negli scorsi giorni che ha decretato che il pericolo radiazioni è trascurabile. Stoner però non si fida, ed insieme ad altri piloti, ha chiesto maggiore chiarezza sul reale rischio che i piloti potrebbero correndo in Giappone. Il problema é che Motegi, dista poche decine di km dalla centrale nucleare di Fukushima, per questo il timore dei piloti é grande. Dopo il GP di Laguna Seca di domenica scorsa, Stoner ha parlato con i vertici della Honda, ribadendo la volontà di non voler correre in caso di rischio ancora alto. L’australiano non ha intenzione di cambiare idea tanto facilmente, come egli stesso ha dichiarato: “Ci sono dichiarazioni ufficiali che dicono il reattore nucleare non è al 100% sotto controllo. Ho dato le mie opinioni ed ho diritto a farlo. Nessuno potrà cambiare la mia opinione su questo argomento. Non credo che la Honda spinga i suoi piloti a correre. Questa è la mia opinione e il mio giudizio, è qualcosa su cui ho già riflettuto“.
Superbike, la Superpole di Silverstone alla wild card Hopkins
Sarà in salita il Gran Premio di Gran Bretagna del Mondiale Superbike per il “Corsaro Nero” Max Biaggi. Il campione del mondo in carica, in sella alla sua Aprilia Alitalia, nel nono appuntamento del campionato per le derivate di serie “monogommato” Pirelli sul circuito britannico di Silverstone, non è infatti riuscito a fare meglio dell’11° tempo nella Superpole. La giornata del pilota romano è stata anche caratterizzata da una caduta alla “Brooklands” nel corso della prima manche della sessione, che lo ha penalizzato il resto del turno, visto che non é riuscito a qualificarsi per la terza e decisiva manche (identica sorte é toccata ad Ayrton Badovini con la Bmw Italia, anche lui finito a terra quasi in simultanea con Biaggi) su una pista che comunque non ha mai amato tropp. E così, come accaduto già ieri e questa mattina, a lasciarsi tutti dietro è stato la wild card John Hopkins, in sella alla Suzuki del Team Samsung, stoppando il cronometro sul tempo di 2’04″041, nuovo record ufficioso del tracciato britannico: una bella soddisfazione per il pilota, che ha dimostrato a tutti di essere ancora un pilota veloce e competitivo. Il 27enne pilota statunitense, che gareggia a Silverstone con una “wild card”, ha preceduto di appena 27 millesimi l’irlandese Eugene Laverty su Yamaha. In prima fila, ma a distanze di due decimi, si é posizionato il britannico Leon Camier, compagno di scuderia di Biaggi all’Aprilia Alitalia, e il leader del mondiale, Carlos Checa con la Ducati dell’Althea Racing a tre decimi. Dalla seconda fila partiranno invece il francese Sylvain Guintoli (Ducati), Marco Melandri con la seconda Yamaha a 1″598 da Hopkins, poi il romano Michel Fabrizio con la Suzuki del team Alstare a quasi due secondi e l’Aprilia del team Pata del nipponico Nori Haga. In terza fila, poi, Haslam, Badovini e Biaggi, chiamato domani ad una gara di inseguimento se vorrà continuare a tener testa a Checa nella corsa al titolo.
Superbike, Hopkins sorprende Checa nelle qualifiche del mattino
Il leader attuale del Campionato Mondiale Superbike, lo spagnolo Carlos Checa (Althea Racing Ducati), ha chiuso con il secondo tempo assoluto la seconda sessione di qualifiche sul circuito di Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna in programma domani. Lo spagnolo è stato infatti preceduto nuovamente dalla wild card John Hopkins (Samsung Crescent Racing Suzuki), uno dei più veloci piloti del campionato inglese BSB. Terzo e quarto tempo invece, per le Ducati di Sylvain Guintoli (team Effenbert – Liberty Racing) e di Maxime Berger (Supersonic Racing Team), mentre Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) è risalito, rispetto a quanto fatto nelle prove di ieri, fino alla quinta posizione. Sorpresa per la quindicesima posizione di Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) in apparente difficoltà su questa pista. Fuori dalla Tissot-Superpole, Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport), Alex Lowes e Fabrizio Lai con le Castrol Honda, Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team), Roberto Rolfo (team Pedercini Kawasaki) e l’altra wild card Jon Kirkham (Samsung Crescent Racing Suzuki).
MotoGp, Alonso difende Rossi: “Non deve fare l’ingegnere”
Da Budapest arrivano messaggi di solidarietà tra i piloti delle Rosse più famose d’Italai: ovvero Ferrari e Ducati, per voce di Fernando Alonso che difende Valentino Rossi: “Non conosco i problemi della Ducati, ma vediamo anche noi le gare in TV. Vale fa sempre il massimo come noi, ma in alcune gare c’è l’occasione per vincere, altre volte no. Rossi è 9 volte campione del mondo e non ha niente da dimostrare. Non deve fare l’ingegnere. Quando avrà la moto giusta vincerà“.
Intanto Loris Capirossi ha annunciato che non andrà in Superbike dopo l’addio alla MotoGp, come invece scelto altri piloti del calibro di Max Biaggi, Carlos Checa e Marco Melandri. “Un paio di squadre si sono interessate a me per passare al Mondiale Superbike, ma sono io che davvero non ho voglia di passare in quella serie”, ha detto il 38enne bolognese. “Ci sarebbe molto da imparare, mettendosi in gioco, lottando contro piloti più motivati, non ha molto senso. Il mio sogno è invece quello di continuare in MotoGP o forse smettere, non lo so. Quando tornerò dopo la pausa estiva a Brno dirò qualcosa di più sui miei progetti per il futuro perché in questo momento la moto non è purtroppo molto competitiva e lottiamo molto per stare con i primi. E’ molto faticoso”. Capirossi ha raggiunto quota 322° con il Gran Premio a Laguna Seca lo scorso fine settimana, ma ha ammesso che inizia ad essere stanco, a sentire il peso degli anni sulla Ducati di cui dispone il suo team, la Pramac. “Non mi piace come sto guidando e quest’anno sembra sempre di avere un problema in qualche parte, senza contare gli infortuni che si fanno sentire. Questo è un buon momento per capire cosa farò in futuro. Dopo 22 stagioni con un sacco di vittorie e podi non devo dimostrare a nessuno quello che è il mio potenziale. Voglio solo una buona moto e godere di correre”, ha concluso Capirossi.
Superbike, Checa e la Ducati dominano la qualifica di Silverstone. Biaggi: “Lavoriamo ai dettagli”
Carlos Checa, in sella alla sua Ducati dell’Althea Racing è stato il pilota più veloce al termine della prima sessione di qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna, nona prova del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli, in programma domenica sul rinnovato circuito inglese di Silverstone. Lo spagnolo, leader attuale della classifica piloti nel mondiale, ha fermato il cronometro sul tempo di 2’05″477, precedendo l’altra sorprendente Ducati (Supersonic Racing Team) di Maxime Berger (2’05″870). Terzo tempo per la Kawasaki di Tom Sykes (2’05″899). Prima delle Aprilia Racing in gara, é stata quella di Leon Camier, quarto a quasi mezzo secondo. Dopo essere stato il più veloce nelle libere del mattino, John Hopkins ha invece classificato la sua Suzuki del Samsung Crescent Racing al quinto posto; davanti a quella del Team Alstare di Michel Fabrizio (2’06″023). Settimo tempo per Jakub Smrz (Ducati Team Effenbert-Liberty Racing), poi a seguire la prima delle Yamaha, quella dell’irlandese Eugene Laverty. Solo nono tempo per Max Biaggi. Il campione del mondo della Aprilia Alitalia Racing Team ha ottenuto 2’06″044. Decimo tempo per la BMW di Leon Haslam. Tredicesimo Ayrton Badovini con la moto bavarese del team italiano e davanti alla Yamaha di Marco Melandri.
BIAGGI: “LAVORIAMO SUI DETTAGLI” – Nella prima giornata di prove libere del round di Silverstone della Superbike, Max Biaggi ha ottenuto solo un modesto nono tempo, perché impegnato ne lavoro dil setting della sua Aprilia RSV4: “Qualche piccola difficoltà l’abbiamo incontrata qui anche l’anno scorso – ricorda il romano, iridato in carica – Le Ducati vanno forte come sempre, i piloti di casa ci mettono qualcosa in più, noi dobbiamo concentrarci sui dettagli per tirare fuori i decimi che ci mancano. Con questa temperatura le gomme più performanti fanno pochi giri, domani e dopodomani se dovesse salire la temperatura valuteremo soluzioni più soft sperando di avere un reale beneficio in termini di tempo sul giro“.