MotoGp, Burgess a 360° sulla tv australiana: Ducati, Rossi e futuro

Rispondendo durante un’intervista alle domande dell’ex pilota Daryl Beattie, Jeremy Burgess ha spaziat su vari argomenti, fra cui il suo passaggio in Ducati per la stagione 2011. “L’infortunio di Valentino non è stato sicuramente il miglior modo per cominciare“, ha sentenziato Burgess in un’intervista per il canale australiano One HD. “La moto è stata ultimata alla fine dello scorso anno e nella prima di Qatar credo che molto abbia fatto il non aver avuto un pilota nel pieno della forma fisica. Ma è andata come è andata, ora cominciamo a vedere i primi progressi grazie ai miglioramenti fisici di Valentino, giunti dopo la pausa di Estoril“. “La sessione di test post Portogallo ci ha dato quello che volevamo in entrambi i reparti, il telaio ed il motore. Rimaniamo comunque sempre in cerca di ulteriori miglioramenti, perchè a ben vedere, quello è stato solo il primo test e siamo ancora un po’ indietro rispetto al programma“.

Burgess ha poi continuato: “Probabilmente passeremo l’inizio della stagione ad inseguire, ma arriverà il nostro momento. Abbiamo lavorato molto sull’elettronica e sia il telaio che il motore hanno dato riscontri positivi durante la sessione di test. Ora basterà continuare su questa strada, raccogliendo sempre più vantaggio fino ad arrivare davanti“. Prima che partisse la nuova stagione, ci sono state non poche polemiche in merito alla moto ereditata dal connazionale di Burgess, Casey Stoner. “Casey senza dubbio è un pilota fantastico e ha fatto un lavoro meraviglioso sulla moto, ma ci sono state troppe gare concluse senza nessun punto,” ha commentato Burgess. “A volte, e in questo caso particolare, credo che Ducati si lasci un po’ andare, nel senso che penso vadano analizzati non solo i successi, ma anche i risultati negativi. Non dovrebbero essere semplicemente catalogati come ‘sfortuna’ ma bensì studiati per poter capire se qualcosa non va: proprio per questo vorremmo offrire a Valentino una moto che possa girare veloce senza spingersi però mai vicino al limite“. Sono stati compiuti comunque parecchi passi in avanti nell’adattamento della moto allo stile di Rossi e il podio ottenuto in quel di Le Mans è sicuramente il giusto riconoscimento al lavoro svolto. Ma Burgess non si accontenta, dicharandosi convinto che sia ancora molto il lavoro da fare: “Ci sono cose che possiamo ancora fare per crescere quest’anno, e ce ne sono molte altre che metteremo in atto per il prossimo anno“.

Parlando della prossima stagione, ed sul ritorno della 1000, ha dichiarato: “Non credo ci sarà molta differenza su chi vincerà le gare, ma sicuramente spero di vedere Valentino nelle parti alte della classifica! Sinceramente penso che si ripeterà la stessa top5 ogni settimana”. Infine, alla domanda se il passaggio in Ducati sia stata la sfida più dura intrapresa finora nella sua carriera, Burgess non è parso così sicuro. “Credo che i primi tempi con Mick (Doohan), fossero probabilmente più difficili. Honda era da parecchio che non vinceva un Campionato, e nei primi anni 90 la cosa appariva parecchio fuori dal normale“, ha spiegato. “Il Giappone ci metteva addosso non poca pressione. Penso di poter gestire quel tipo di sensazione meglio ora, ma ho ancora ben chiara la difficoltà di quegli anni“.

MotoGp, Bridgestone ha scelto i pneumatici per il Gp di Catalunya

Bridgestone, in vista del difficile tracciato spagnolo, per l’anteriore ha scelto la stesse mescole medie e dure utilizzate a Jerez. In caso di pioggia invece, per la prima volta in questa stagione, Bridgestone ha selezionato la mescola dura da bagnato. Questo il pensiero di Hirohide Hamashima, Assistant to Director-Motorsport Tyre Development Division: Catalunya è una pista scorrevole, ma con un’alta velocità che genera temperature maggiori nella spalla destra degli pneumatici a causa della conformazione del circuito. La curva numero 3 e la parte finale portano a temperatura molto elevate nelle gomme posteriori, rendendo quello di Catalogna uno dei circuiti più difficili dal punto di vista pneumatici“. “La pista prevede otto curve a destra, la maggior parte delle quali lunghe e veloci, e solo cinque curve a sinistra, per lo più lente, e vi è quindi un significativo squilibrio tra le temperature raggiunte dagli pneumatici posteriori nelle spalle destra e sinistra. Proprio per questo motivo abbiamo scelto le slick posteriori asimmetriche per bilanciare questa particolare esigenza. Abbiamo analizzato attentamente i dati della gara dello scorso anno e le scelte degli pneumatici fatte arrivando così alla scelta finale di posteriori più morbidi quest’anno“.

MotoGp, il Gran Premio di Catalunya piace a Rossi ed Hayden

E’ una pista impegnativa e veloce quella del Montmeló, dotata di un rettilineo di 1047 metri dove si arriva a sfrecciare anche sui 330 chilometri orari: con punti di frenate violente, come l’ingresso nella prima curva e quello che immette nella ‘Caixa’ alla fine del rettilineo di ritorno, ed una serie di lunghi curvoni a raggio costante dove il pilota sta a lungo in piega. Proprio per queste sue caratteristiche, il Gran Premi Aperol de Catalunya è un appuntamento che piace molto ad entrambi i piloti del Ducati Team. Valentino Rossi, che nel 2010 non è sceso in pista perché infortunato, su questo tracciato ha vinto con tutte le cilindrate, collezionando ben nove vittorie e altri quattro podi. Sul podio spagnolo è salito anche Nicky Hayden, nel 2006, mentre si preparava a conquistare il titolo della MotoGP.

Questo il pensiero di Valentino Rossi, driver del Ducati Team: “Il Gran Premio di Catalunya è uno dei più belli della stagione per tanti motivi: Barcellona è una città stupenda, il circuito è molto bello, probabilmente il mio preferito dopo il Mugello, e infine sulle tribune c’è sempre un pubblico fantastico, appassionato e numeroso come in tutte le gare spagnole. Sono molto contento di tornarci visto che l’anno scorso ho guardato la gara da casa. È un tracciato dove sono sempre andato molto forte e quindi ho tanti bei ricordi, come l’ultimo, la vittoria del 2009 dopo un gran duello con Lorenzo. Ci arriviamo motivati perché stiamo lavorando moltissimo sulla moto e vediamo che, passo dopo passo, facciamo dei progressi. Sappiamo che c’è ancora da fare ma dobbiamo continuare su questa strada e cercare di avvicinarci ai primi”.

Questo, invece, quanto dichiarato dal compagno di squadra del “Dottore“, Nicky Hayden: “Tutte le gare in Spagna sono fantastiche e il GP di Catalunya non fa eccezione. È una bella pista, dove ho fatto il podio nel 2006 mentre, negli ultimi, anni ho raccolto meno di quanto fosse possibile, specialmente la scorsa stagione. Ho voglia di tornare in azione: è stato piacevole avere due settimane di pausa ma il periodo che sta per arrivare, con diverse gare una dopo l’altra, mi piace molto. Saremo super impegnati ma è proprio adesso che la stagione entra nel vivo. Penso che a Le Mans il risultato in gara non sia stato esaltante ma in realtà abbiamo fatto dei progressi sulla moto. In queste due settimane il lavoro in Ducati non si è fermato e vediamo se a Barcellona riusciremo a proseguire sulla buona strada”.

MotoGp, la Honda punta tutto su Stoner e Dovizioso nel Gp di Catalunya

Se é vero che il team Honda dovrà dolorosamente rinunciare all’infortunato Dani Pedrosa, é altrettanto vero che potrà contare sul duo formato da Casey Stoner ed Andrea Dovizioso, che arrivano all’appuntamento di Barcellona forti dell’ottimo risultato ottenuto a Le Mans, che li ha visti salire rispettivamente sul primo e secondo gradino del podio. “Dopo la vittoria di Le Mans, sono veramente contento di correre a Barcellona, una delle prime piste del Mondiale su cui ho gareggiato – dice il pilota australiano Casey StonerÈ un circuito veloce e il pubblico spagnolo è fantastico. Nelle scorse edizioni Dani e Dovi hanno dimostrato che la nostra moto va molto bene su questa pista, così speriamo di poter trovare una buona messa a punto per essere veloci e competitivi perché abbiamo bisogno di recuperare dei punti. Mi dispiace che Dani non possa correre questo fine settimana. Gli auguro di tornare presto in pista“.

Andrea Dovizioso è invece quarto in classifica piloti a quota 50 punti: “Arriviamo a Barcellona dopo l’ottimo secondo posto di Le Mans. Il circuito di Catalunya è uno dei miei preferiti, si adatta bene al mio stile di guida e alle caratteristiche della Honda RC212V. E’ una pista lunga, con curve veloci ed è divertente da guidare, soprattutto quando trovi la giusta traiettoria e raccordi le curve. Ho sempre fatto buoni risultati qui e anche lo scorso anno, prima di cadere, stavo andando molto forte. Dopo il podio conquistato a Le Mans, sono motivato a ripetermi. L’atmosfera del Montmelo è molto bella, il pubblico è caloroso e appassionato. Adesso inizia un periodo molto impegnativo della stagione, con 6 gare in 8 settimane. Mi piace correre due fine settimana consecutivi percé’ non c’è pausa e puoi continuare a lavorare con continuità. Mi dispiace molto per Dani, spero che torni presto e gli auguro una pronta guarigione“.

MotoGp, Pedrosa getta la spugna: il pilota spagnolo non ci sarà al Gp di Catalunya

Il Repsol Honda team non potrà contare per il quinto appuntamento stagionale, il Gran Premio di Catalunya, sul driver Dani Pedrosa. Il pilota spagnolo, infortunatosi in una rovinosa caduta durante il GP diFrancia, era stato operato lo scorso 18 maggio alla clavicola destra, ma purtroppo il consolidamento delle ossa sta procedendo molto più lentamente di quanto previsto dallo staff medio che lo ha operato: per questo motivo, Dani si è visto costretto a rinunciare alla gara di casa di fronte ai suoi tifosi. A questo punto il ritorno in pista dipenderà del driver del team Repsol Honda, dipenderà inevitabilmente dalle condizioni della spalla nei prossimi giorni. Pedrosa resterà quindi ancora inchiodato al terzo posto in classifica piloti a quota 61 punti. “Rientrato dalla Francia – ha dichiarato il pilota spagnolo – mi sono sottoposto ad una operazione per stabilizzare la frattura alla clavicola destra ed essere pronto per Barcellona. Ho fatto tutto il possibile, ma sento che la mia spalla non è ancora pronta. Purtroppo devo aspettare e recuperare bene”. “Dall’inizio dell’anno – continua Dani Pedrosa – ho sofferto per problemi ed operazioni e adesso credo che la cosa giusta sia fermarsi e cercare di guarire bene. Mi sarebbe piaciuto essere al Montmelò con i fans che mi hanno sempre seguito, ma quando scendo in pista, voglio farlo per provare a vincere, e adesso non sono nelle condizioni per farlo. È un peccato quello che è successo. Nonostante tutti i problemi che ho avuto ad inizio stagione, quest’anno mi sentivo molto forte  e consapevole di poter battere i miei avversari. Desidero ringraziare tutti per il supporto e spero di tornare presto in piena forma per continuare a dare il massimo“. A proposito di tifosi di “Camomillo”, c’é da dire che resta molto alta l’attenzione delle autorità spagnole, dopo le minacce che sarebbero pervenute al driver italiano, Marco Simoncelli, reo di aver costretto alla caduta Pedrosa dopo una manovra a dir poco azzardata nel corso del Gp di Francia.

MotoGp, Rossi verso il Montmelò: “Obiettivo avvicinarci ai primi”

Il Gran Premio di Catalunya è uno dei più belli della stagione per tanti motivi: Barcellona è una città stupenda, il circuito è molto bello, probabilmente il mio preferito dopo il Mugello, e infine sulle tribune c’è sempre un pubblico fantastico, appassionato e numeroso come in tutte le gare spagnole“. Valentino Rossi é pronto in vista del prossimo impegno nel Mondiale MotoGP. “Sono molto contento di tornarci visto che l’anno scorso ho guardato la gara da casa. E’ un tracciato dove sono sempre andato molto forte e quindi ho tanti bei ricordi, come l’ultimo, la vittoria del 2009 dopo un gran duello con Lorenzo. Ci arriviamo motivati perchè stiamo lavorando moltissimo sulla moto e vediamo che, passo dopo passo, facciamo dei progressi. Sappiamo che c’è ancora da fare ma dobbiamo continuare su questa strada e cercare di avvicinarci ai primi“.

MotoGp, Simoncelli arriva in Spagna dopo Le Mans: i tifosi di Pedrosa lo minacciano, rischio sicurezza per Super Sic

Marco Simoncelli arriva a Barcellona con un unico obiettivo: voltare pagina e guardare avanti, cercando di lasciarsi alle spalle lo spiacevole episodio che lo ha visto protagonista in negativo durante il Gran Premio di Le Mans. Un “episodio” che certamente  non ci voleva nella carriera del pilota romagnolo, e che ha segnato mente ed animo del pilota della San Carlo Gresini Honda: “In queste due settimane di sosta ho pensato parecchio alla gara di Le Mans. Sono ancora dispiaciuto per quel che è accaduto a Dani e spero che per questo week-end si sia già ripreso dall infortunio” dice Simoncelli. “Sono anche dispiaciuto perchè la Honda non ha potuto piazzare quattro moto ai primi posti del Gran Premio francese. Insomma, ho riflettuto, ho capito dove ho sbagliato ed in futuro cercherò in certi frangenti di valutare meglio la situazione ed essere un po’ più cauto. So che a Barcellona probabilmente non riceverò una standing ovation, ma spero che, se sarò criticato questo avvenga in maniera civile e non come avviene in altri sport. In ogni caso, vorrei lasciarmi alle spalle le varie polemiche, salire sulla mia moto ed iniziare a lavorare per la gara, nella quale sono sicuro che io e il mio team possiamo puntare in alto“. Intanto però, non tutti la pensano alla stessa maniera. Dalla Spagna infatti, arrivano notizie preoccupanti, che parlano di un Simoncelli a rischio sicurezza nel prossimo GP di Catalogna di MotoGP, in programma domenica. La notizia, giunge da ambienti giornalistici spagnoli, è confermata dal team manager di Simoncelli, Fausto Gresini, secondo il quale Super Sic avrebbe ricevuto delle minacce in vista della gara del Montmelò. Divesi tifosi spagnoli non hanno gradito l’atteggiamento in pista di Marco Simoncelli, che nel GP di Francia, con una manovra alquanto azzardata, ha provocato la caduta dell’iberico Dani Pedrosa, che con quella caduta si è procurato la frattura della clavicola destra, poi operata. La stampa spagnola non è stata da meno, dipingendo il pilota italiano come un elemento pericoloso: poi sui blog, social forum, con un gruppo su Facebook che ha anche chiesto il ritiro della licenza di pilota a Simoncelli, fino alle accuse rivolte dal manager di Pedrosa, Albert Puig, che ne ha chiesto addirittura la galera.

Superbike, Biaggi: “Non é stata una giornata semplice”

E’ stata una gara molto difficile, quella di Salt Lake City sul tracciato del Miller Supersports, per Max Biaggi. Il campione del mondo in carica della Superbike, fisicamente non al meglio dopo la caduta subita in gara-1 solamente al primo giro, è riuscito comunque a portare a casa un buon terzo posto in gara-2 e guarda già alla prossima gara di Misano: “Peccato davvero per la prima gara, purtroppo Rea mi ha toccato e non ho potuto evitare la caduta – dice il romano dell’Aprilia, anche se  il 24enne nordirlandese  ha ribattuto “ero all’interno, Max ha chiuso e mi ha toccato” -. Mi sono ritrovato con qualche fastidiosa ammaccatura ma soprattutto con una costola incrinata, spero non mi crei problemi nelle prossime settimane. Nella seconda gara sono partito bene ma alla prima curva non sono stato aggressivo, gli altri mi hanno sfilato ed ho dovuto guadagnare la strada fino al terzo posto. Bravo Checa, qui si è dimostrato imbattibile, ma noi abbiamo dimostrato di esserci. A Misano saremo sicuramente capaci di esprimere il nostro potenziale, il campionato non è affatto chiuso“. Ora il distacco dal leader del Mondiale Carlos Checa, é a 62 punti.

Soddisfatto, invece, Camier: il giovane pilota anglosassone nella seconda manche é riuscito a tenersi dietro il campione del mondo conquistando un ottimo secondo posto: “Ci voleva un weekend concluso nella maniera giusta – dice il pilota britannico -. In Gara 1 ero veloce, avrei sicuramente lottato per il podio. Peccato per un problema nell’inserimento della marcia che mi ha fatto perdere secondi preziosi, mi sono dovuto accontentare del quarto posto. In Gara 2 sono partito bene, subito alle spalle di Checa, e ho mantenuto un buon passo anche se raggiungerlo era impossibile. Devo ringraziare i ragazzi del Team e Aprilia, questi risultati sono anche merito loro. Ora guardiamo avanti, l’obiettivo è continuare su questa strada“.

Superbike, l’ordine d’arrivo del Gp di Salt Lake City. E la classifica aggiornata del Mondiale

L’ordine di arrivo delle due gara di Superbike del Gran Premio di Salt Lake City, disputatesi al circuito Miller Motorsports, e la classifica del Mondiale piloti aggiornata.

Ordine d’arrivo gara-1
1. Carlos Checa (SPA/Ducati)      in 38:46.915
2. Jakub Smrz (CZE/Ducati)           38:49.681
3. Sylvain Guintoli (FRA/Ducati)     38:51.008
4. Leon Camier (GBR/Aprilia)         38:55.800
5. Eugene Laverty (IRL/Yamaha)       39:02.633

Ordine d’arrivo gara-2
1. Carlos Checa (SPA/Ducati)      en 38:22.082
2. Leon Camier (GBR/Aprilia)         38:29.276
3. Max Biaggi (ITA/Aprilia)          38:30.816
4. Eugene Laverty (IRL/Yamaha)       38:36.296
5. Michel Fabrizio (ITA/Suzuki)      38:36.832

CLASSIFICA MONDIALE (dopo 5 prove)
1. Carlos Checa (SPA/Ducati)        p. 195
2. Marco Melandri (ITA/Yamaha)      134
3. Max Biaggi (ITA/Aprilia)         133
4. Eugene Laverty (IRL/Yamaha)      109
5. Leon Haslam (BMW)                 95

Superbike, Checa centra la doppietta al Miller Motorsports Park: Biaggi secondo in gara-2

Carlos Checa (Althea Racing Ducati) ha vinto anche gara-2 del Gp di Salt Lake City, al termine di una gara solitaria, che gli ha permesso di conquistare una splendida doppietta sul circuito del Miller Motorsports Park, prendendosi la rivinciata sulla dea bendata che gli voltò le spalle nel 2010, quando fu costretto per due volte al ritiro. Alle spalle dello spagnolo – che ora guida il mondiale con 61 punti di vantaggio su Melandri e 62 su Biaggi – sono giunte le due Aprilia Alitalia Racing Team di Leon Camier e Max Biaggi. Quarta posizione per Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) che ha preceduto di un soffio sul traguardo Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) autore di una bellissima gara, tutta in rimonta. Sesto posto per Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team), mentre autore di un’altra ottima prova è stato Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia Superbike Team), nono dopo una lotta accesa con Tom Sykes (Kawasaki Racing Team).

Ordine d’arrivo gara-2
1. Carlos Checa (SPA/Ducati)      en 38:22.082
2. Leon Camier (GBR/Aprilia)         38:29.276
3. Max Biaggi (ITA/Aprilia)          38:30.816
4. Eugene Laverty (IRL/Yamaha)       38:36.296
5. Michel Fabrizio (ITA/Suzuki)      38:36.832

Superbike, Checa vince gara-1 A Salt Lake City: Biaggi cade, solo decimo Melandri

Grazie ad una gara perfetta, Carlos Checa (Althea Racing Ducati) ha conquistato la quinta vittoria della stagione in gara-1 del Gran Premio di Salt Lake City, successo che gli fa guadagnare un ulteriore vantaggio sui suoi immediati inseguitori in campionato, Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team), decimo, e Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team). Il Campione del Mondo in carica è infatti caduto al primo giro (insieme a Jonathan Rea) ed ora vede allontanarsi sempre più la possibilità di vittoria del campionato 2011. Alle spalle di Checa, si sono classificate le Ducati del team Effenber-Liberty Racing, di Jakub Smrz e Sylvain Guintoli, secondo e terzo. Quarta posizione per Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) e ottimo settimo posto per il nostro Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia Superbike Team), che ha lottato per metà gara con Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), che poi ha concluso alle sue spalle.

Ordine d’arrivo gara-1
1. Carlos Checa (SPA/Ducati)      in 38:46.915
2. Jakub Smrz (CZE/Ducati)           38:49.681
3. Sylvain Guintoli (FRA/Ducati)     38:51.008
4. Leon Camier (GBR/Aprilia)         38:55.800
5. Eugene Laverty (IRL/Yamaha)       39:02.633

Superbike, Checa centra la Superpole a Salt Lake City

Carlos Checa partirà ancora una volta davanti a tutti nel Gran Premio degli Stati Uniti, quinta prova del Mondiale Superbike ‘monogommato’ Pirelli. Nonostante le condizioni climatiche avverse, la Superpole ha comunque regalato grandi emozioni al pubblico del ‘Miller Motorsports Park’ e, proprio all’ultimo giro, il leader della classifica piloti del Mondiale, alla guida della sua Althea Racing Ducati, é riuscito a strappare al ceco Jakub Smrz (Ducati) la pole position. Per lo spagnolo (1’58″315) si tratta dunque della terza pole sul circuito americano e la quarta dall’inizio del campionato 2011. Insieme a Checa e Smrz (1’58″390) si partiranno dalla prima fila anche le due Yamaha di Marco Melandri e Eugene Laverty. Dalla seconda, invece, partirà Max Biaggi che, vittima anche di un fuori pista a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, non è riuscito ad andare oltre il settimo tempo (1’59″736). Al suo fianco ci sarà Ayrton Badovini (BMW), completano la seconda fila Sylvain Guintoli (Ducati) e Troy Corser (BMW).

Moto, Biaggi : “Ho altro a cui pensare”

Max Biaggi e Valentino Rossi, non si sono mai troppo amati. I due piloti italiani, dopo aver dato vita a storici duelli nella 500cc prima e nella MotoGp dopo, non  hanno sopito la loro storica rivalità nemmenodopo il passaggio del Corsaro romano dalla MotoGP alla Superbike , dove l’anno scorso lo stesso si è laureato campione iridato. Sollecitato da alcune domande dei giornalisti presenti, Max risponde abbastanza seccato sulle dichiarazioni rilasciate dopo il test del Mugello dal “Dottore” e della passione di Valentino per le SBK: “Ho altro a cui pensare”. Dopo aver smalito la delusione per la penalizzazione subita a Monza, Biaggi é alla ricerca della giusta concentrazione per la prossima gara della Sbk che avrà luogo a Salt Lake City. Max è sembrato sereno e concentrato sulla pista del Miller che potrebbe essere determinante in chiave Mondiale. Ma il centauro dell’Aprilia Sbk si irrigidisce subito quando si parla di Rossi e preferisce concentrarsi sulla sua stagione: “Sono sereno come prima di qualsiasi altro week end di gare. Non ho particolari motivi di preoccupazione, figuriamoci se penso al test di Rossi al Mugello”.

MotoGp, Rossi scherza su Sky: “Se vinco decimo titolo, vado un mese in barca con Stoner”

“Se vinco il decimo titolo mondiale, vado in barca un mese con Casey Stoner, tanto so che non ci verrebbe mai”. Risponde con una battuta delle sue Valentino Rossi, durante l’intervista concessa direttamente a casa sua a Tavullia, da Sky Sport24 su cosa farebbe nel caso in cui vincesse il suo decimo titolo iridato scartando le altre due possibilità offerte, di un mese di castità o di condurre l’edizione del TG sportivo di Sky all’alba. Il “Dottore“, poi, rispondendo alle altre domande con tre possibili risposte, si vede tra dieci anni “con qualche ruga in più ma sempre in moto“, mentre non andrebbe a cena con nessuno dei suoi tre colleghi, Stoner, Lorenzo e Biaggi.

Dovendo inoltre scegliere come commensale tra tre leader della politica italiana, ha scartato il segretario del Pd Bersani ed il Presidente della Camera Fini, preferendo Berlusconi. “Non lo conosco ma lo sceglierei forse perchè è il più divertente o perchè ha più cose da raccontare” aggiunge sorridendo. Invece, per un dopo cena con una bella donna, alla sudamericana Belen Rodriguez e all’icona della bellezza italica nel mondo Monica Bellucci, preferirebbe accompagnarsi con Elisabetta Canalis. “Senza dubbi“.

Da tifoso dell’Inter, poi, tra José Mourinho sulla panchina del Milan e Marco Materazzi alla Juventus, non vorrebbe mai e poi mai vedere i nerazzurri in Serie B: “Perchè non ci siamo mai andati“. Mentre guardando al futuro, per la prossima campagna acquisti, tra gli argentini Carlitos Tevez, del Manchester City e Javier Pastore, del Palermo, vorrebbe veder arrivare alla Pinetina il cileno Alexis Sanchez dell’Udinese: “È il più forte, sicuramente“. Rossi è poi tornato questa mattina a provare sulla pista del Mugello per la prima volta dopo il terribile incidente subito lo scorso anno: il Dottore ha provato la Ducati Desmosedici GP12, 1000 cc, che verrà però utilizzata nel prossimo Mondiale.