Anche in questa stagione 2011, il Campionato del Mondo MotoGP sarà un vero e proprio “affare internazionale”, soprattutto nelle classi Moto2 e 125. Saranno infatti presenti ben 22 Paesi del Mondo che saranno rappresentati in queste due categorie a partire proprio dalla prossima settimana, quando la stagione 2011 partirà ufficialmente in Qatar. In Moto2 saranno sempre Spagna e Italia ad avere una forte rappresentanza, con Svizzera, Inghilterra e Germania a seguire con tre piloti a testa. Quest’anno anche la Turchia avrà un pilota regolare con Kenan Sofuoglu, mentre la Colombia ci sarà con i fratelli Yonny e Santiago Hernández. La Tailandia tiferà per Ratthapark Wilairot, il Venezuela per Robertino Pietri e il Qatar per Mashel Al Naimi. Belgio (Xavier Simeon), USA (Kenny Noyes) e Australia (Anthony West) seguiranno invece con molta attenzione la classe Moto2. La categoria 125 avrà il rookie portoghese Miguel Oliveira, l’olandese Jasper Iwema, il talento ceco Jakub Kornfeil e il pilota malese Zulfahmi Khairuddin. In più, l’India entrerà ufficialmente nel Campionato di un team completamente indiano, Mahindra Racing, e del pilota Sarath Kumar.
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Superbike, Haga vuol essere ancora protagonista
Ha appena compiuto 36 anni lo scorso 2 marzo, ma Noriyuki Haga è ancora uno dei piloti protagonisti del Mondiale Superbike: a Phillip Island, nel Gp d’Australia gara inaugurale della nuova stagione, ha infatti chiuso entrambe le gare nella top ten. All’esordio con la Aprilia RSV4 del nuovo Pata Racing Team, nato dalla fusione tra i Team Borciani e DFX, dopo aver incontrato qualche difficoltà in Superpole, è stato in grado di portare a termine due gare convincenti, buon auspicio per il prosieguo del campionato. Il tre volte vice-campione del mondo ha concluso 9° e 7° le due gare in Australia, E’ attualmente 7° in campionato, con 16 punti raccolti: ma Haga guarda già avanti. “Posso ritenermi soddisfatto di queste prime due gare stagionali – spiega Noriyuki -. Siamo cresciuti turno dopo turno e sono convinto che possiamo continuare così, grazie alla disponibilità di un ottimo pacchetto tecnico. A Phillip Island potevamo raccogliere qualcosa in più, ma purtroppo sulla distanza delle due gare abbiamo incontrato qualche problema in merito all’usura dei pneumatici, non avendo potuto provare una simulazione di gara nei test invernali. Con qualche modifica tra la prima e la seconda manche la situazione è migliorata, tanto che ho concluso 7°, ritrovandomi tutto sommato vicino al primo gruppo degli inseguitori. Sicuramente da Phillip Island abbiamo imparato molto e ci presenteremo più competitivi per il secondo appuntamento stagionale“.
Superbike, Biaggi e un anno intenso: obiettivo difendere il numero 1
Il compito di Max Biaggi in questa nuova stagione di Superbike, sarà quello di difendere il numero 1 da campione in carica, presente sulla carena della sua Aprilia. E i due secondi posti ottenuti nel Gp inaugurale in Australia sul circuito di Phillip Island, sono sicuramente il miglior biglietto da visita del cinque volte campione del mondo e dell’Aprilia Alitalia Racing Team, pronto a ripetersi dopo la straordinaria annata del 2010. “Sinceramente dopo il test fatto a dicembre pensavamo di essere più competitivi del 2010. In gara ho sempre avuto una buona velocità e la dimostrazione sono stati i giri veloci in entrambe le gare. Sono contento di aver fatto molto meglio dell’anno passato e, se non fosse stato per un Checa in stato di grazia, avremmo potuto fare il colpaccio“. Checa appunto, forse il pilota più pericoloso per Max in vista del titolo iridato. “Checa è di sicuro il più costante ed è anche veloce, ma anche Marco Melandri ha fatto una buona seconda manche“. Il prossimo impegno invece si correrà in Inghilterra, a Donington Park, che proprio ieri ha ricevuto l’ok dalla FIM per ottenere il via libera per ospitare il Gran Premio della Superbike. “La storia dice che è una gara favorevole alla Yamaha, che ha vinto entrambe le gare nel 2009 (con Spies, ndr). Io ho fatto un secondo posto ma di sicuro c’è da sudare anche in Inghilterra… non sarà semplice! Prevedo un Checa molto veloce anche lì“. Sarà un’annata non semplice, ma l’obiettivo é come detto quello di difendere il numero 1. Una scelta precisa quella del numero, che il pilota romano motiva così: “Ho deciso di usare il numero 1 proprio per i miei tifosi, che lo aspettavano da tempo. E poi volevo gratificare anche la squadra Aprilia, perché è vero che il numero 1 ha un significato ben preciso e poterlo agguantare non è impresa semplice“.
Superbike, buone notizie per Rea: ci sarà a Donington
Buone notizie per il pilota britannico Jonathan Rea, che é visitato nella giornata odierna dal suo dottore specialista di riferimento, per avere una visione d’insieme delle conseguenze derivanti dalle cadute di cui è stato vittima a Phillip Island. Per fortuna non sono state rilevate fratture ulteriori o infortuni di entità di rilevante: proprio per questo Jonathan sarà in grado di prendere parte al round di Donington Park in condizioni quasi ottimali. “Sono appena stato visitato dal mio specialista a Manchester – ha dichiarato Rea – che mi ha dato semaforo verde e confermato che non c’è stato un ulteriore danno al legamento del mio polso sinistro. Ho solo del tessuto danneggiato nel polso destro. Questa è un’ottima notizia, tutto ciò che devo fare è lavorare sodo nella riabilitazione, per ottenere nuovamente una funzionalità completa“. Rea dopo il weekend di Phillip Island ha avuto bisogno di un paio di giorni per poter recuperare. “E’ stata davvero dura in Australia; sono rimasto senza energie, mi ha svuotato completamente. Una volta tornato a casa sono rimasto in questa condizione per altri due o tre giorni. Il viaggio di ritorno mi ha chiesto un grande sforzo e mi sono inoltre ammalato al termine della scorsa settimana, restando fuori gioco per un giorno. Penso sia stato un misto di “jet lag” e malattia, ma ora sono di nuovo attivo come prima. Dovrei arrivare ad una condizione fisica vicina al livello ideale per Donington, quindi non dovrei sentire dolore come in passato. L’anulare slogato della mano destra non ha ancora una mobilità completa, ma questo è un particolare poco importante“.
Superbike, la FIM ha dato l’ok per Donington Park
Donington Park ha ricevuto l’ok per l’omologazione da parte della FIM, che permetterà al circuito del Leicestershire l’autorizzazione per ospitare il round europeo del mondiale Superbike, che avrà luogo dal 25 al 27 marzo prossimi. Il numero uno di Donington Park Racing, Kevin Wheatcroft, ha dichiarato: “L’intero gruppo merita elogio per il duro lavoro portato avanti fino a raggiungere questo stato dei lavori. Con il tempo perso a causa delle cattive condizioni meteorologiche di questo inverno, lo sforzo maggiore si è concentrato sul rifacimento e la preparazione del tracciato stesso, affinché questo si conformasse ai regolamenti FIM, per poter ospitare nuovamente il circus Superbike“. “Stiamo ora lavorando giorno e notte – continua il Direttore del circuito – per terminare in tempo le strutture destinate alla Superbike e i tifosi potranno apprezzare le numerose modifiche, anche se alcuni dei miglioramenti definiti inizialmente non potranno essere completati, inevitabilmente a causa degli stop iniziali. Vorrei ringraziare sin d’ora i fan per la pazienza che mostreranno e per il supporto a Donington Park, e spero che potranno apprezzare l’esperienza di essere spettatori di gare di livello mondiale su un circuito rimesso a nuovo“. Il circuito di Donington disporrà dunque di aree ampliate per gli spettatori, alla “Redgate” e alla “Hollywood Bank“. L’accesso al circuito è stato migliorato, e la ricostruzione dell’area paddock ha consentito di ricavare ulteriore spazio. Anche i servizi di ristorazione e le strutture per i campeggiatori sono state rinnovati.
Moto2, la nuova RC212V di Toni Elias presentata a Venezia
Lo scorso venerdì sera il Team Manager Lucio Cecchinello ed il nuovo pilota del Team LCR Toni Elias hanno accolto i numerosi sostenitori ed amici della squadra passando una magnifica serata al Casinò di Venezia, nella maestosità della Sala del Caminetto, dove sono state esposte alcune delle moto simbolo che hanno caratterizzato i 16 anni di corse della squadra, nonché la RC212V nr. 24 con la quale il Campione del Mondo della Moto2 affronterà i 18 GP in programma quest’anno.
Le parole di Toni Elias – “Non ho mai partecipato ad una festa così! Sono venuto da Barcellona insieme a mia madre Mei e mio padre Antonio e siamo rimasti tutti e 3 a bocca aperta. Venezia è una città stupenda e la serata è stata davvero unica. Gli ospiti mi hanno accolto con molto affetto e mi ha fatto molto piacere. Devo ringraziare Lucio e la squadra per aver lavorato tanto per preparare questo evento che alla fine è stato un successo. Lì sul palco io e Lucio ci siamo molto divertiti scherzando sul fatto che qualche anno fa eravamo avversari in pista mentre ora lui è il mio capo! Tra qualche giorno si parte per il Qatar e mi auguro di poter ricambiare la fiducia e l’affetto che Lucio, il Team e tutti i supporter mi stanno dimostrando. Non sarà facile ma io sono cocciuto (Lucio lo sa bene!) e la MotoGP mi ha già regalato diversi successi quindi sono molto fiducioso”.
Il pensiero di Lucio Cecchinello – “Innanzitutto sento di dover ringraziare tutti gli ospiti che hanno brindato con noi al via di una nuova stagione e che hanno accolto calorosamente Toni e la sua famiglia. Con il prezioso supporto del Casinò di Venezia abbiamo organizzato un evento indimenticabile in una cornice davvero unica. Questa serata ha dato l’opportunità a molti di conoscere meglio Toni e di apprezzare la sua spontaneità. Ho gareggiato con lui e so che, da buon spagnolo, in pista è davvero tenace e sono certo che anche quest’anno darà il massimo forte di una maggiore esperienza. Il Campionato è alle porte e c’è ancora molto lavoro da fare ma le sfide sono una costante del nostro lavoro e la passione per questo sport è per noi uno stimolo indescrivibile”.
MotoGp, Rossi scopre il mondo Ducati: “Era la mia ultima occasione”
Ieri c’è stato il primo vero contatto tra Valentino Rossi e il mondo Ducati. Sotto le Due Torri a Bologna, a poco più di due settimane dal via della MotoGP, il “Dottore” prima ha visitato lo stabilimento di Borgo Panigale, poi ha vissuto il primo bagno di folla in piazza Maggiore. D’altronde, l’anno é di quelli speciali: un pilota italiano 9 volte campione del mondo, su una moto tutta Italiana, nell’anno del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. “Avremo più responsabilità“, ha ammesso Rossi, “diciamo che ho firmato con Ducati perché erano i 150 anni dell’Italia” la battuta riservata ai cronisti. Poi è tornato serio. “Siamo stati fortunati a firmare proprio quest’anno, per me era l’ultima occasione per passare in rosso. Cercheremo di essere una cosa positiva per il Paese“. Per esempio, vincendo. “Le prime gare dovremo giocare in difesa – ha chiarito Valentino – per cercare poi di essere più veloci il prima possibile“. Non doveva essere giornata di commenti sulla nuova Desmosedici Gp11, ma Rossi non si è tirato indietro: “La nuova moto è molto veloce, va molto forte in accelerazione ma possiamo migliorare diversi aspetti come l’elettronica. La moto fa un po’ fatica a curvare, dobbiamo lavorare sulla distribuzione dei pesi e sul telaio“. Prima di dedicarsi alla Piazza, Valentino ha come detto scoperto la fabbrica Ducati. Il primo regalo di benvenuto che l’azienda ha riservato a lui e ad Hayden, è stato un grande poster che ha coperto il muro dello stabilimento, dedicato a Nicky e Vale in azione. Raccolti in tre diversi punti dello stabilimento, al termine del turno lavorativo tutti i dipendenti hanno voluto salutare i due piloti, riservando loro un’accoglienza caldissima. “Abbiamo tanto lavoro da fare, le cose da migliorare sono più di una ma soprattutto devo migliore io, non sono ancora in forma” ha ammesso Rossi nel corso della conferenza stampa tenuta prima della “Ducati MotoGP Night” in piazza Maggiore. Parlando dell’intervento chirurgico a cui si é sottoposto lo scorso anno, Valentino ha ribadito come la spalla migliori di giorno in giorno “ma l’intervento è stato pesante e non ho ancora tanta forza“. Che siano i segni dell’età che avanza? “Tra qualche anno, quando sarà più vecchio – ha sorriso Rossi – potrei correre anche in SuperBike con la Ducati“. “Non credo che questo sia il momento più importante della mia carriera, è uno dei momenti più importanti” ha infine concluso Rossi. “Sento più peso sulle spalle perché oltre ai miei tifosi si sono aggiunti tutti i tifosi della Ducati“.
MotoGp, Edwards (Monster Yamaha): “Ottime chanche di vittoria anche quest’anno”
Colin Edwards ha tratto conclusioni positive dai test di Sepang con buone sensazioni, e il pilota del team Monster Yamaha Tech3 ha sfruttato tutti i tre giorni per migliorare le performance della sua moto. Edwards ha lavorato a lungo nella configurazione del telaio della sua M1 e nelle migliorie sull’anteriore, sulla trazione posteriore e sulla miglior uscita dalle curve. L’americano si è quindi detto fiducioso per questa ennesima annata in MotoGP, che inizierà in Qatar il 20 marzo, “Abbiamo una buona chance quest’anno e per questo sono galvanizzato. Sono molto soddisfatto del nostro pacchetto, anche se entrare nella top5 sarà una cosa complicata per chiunque”. Edwards ha concluso: “Sono sicuro che nel 2011 Jorge vorrà ripetere quanto fatto lo scorso anno, ma stiamo a vedere. C’è grande competizione e vedremo delle belle gare”.
MotoGp, Guareschi (Ducati): “Sarà un’annata positiva”
Al termine dei test di Sepang, Vittoriano Guareschi ha sottolineato i progressi fatti registrare dal team Ducati per quanto riguarda la stagione 2011. Il Team Manager e ex collaudatore Ducati, al fianco ei due piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden, si dice certo che l’annata alle porte sarà positiva, a partire dal 20 marzo quando avrà inizio in Qatar. “È stato un test interessante per entrambi i piloti,” dice Guareschi nel video intervista in allegato. “Abbiamo provato diverse impostazioni, ma avremo bisogno di ulteriori test. Dobbiamo fare più prove in Qatar per prendere una direzione precisa“. “La Ducati attuale non presenta grandi differenze con la GP10, abbiamo tante piccole cose nuove e ora sappiamo di cosa abbiamo bisogno esattamente dalla moto per fare un buon inizio di stagione. Siamo soddisfatti“. Commentando il test di Valentino Rossi e Nicky Hayden, Guareschi aggiunge: “La moto di Valentino sta diventando più facile da guidare e lui, insieme a Jerry (Burgess) capisce sempre meglio la Desmosedici, anche se avremo bisogno di più chilometri“. “Nicky ha iniziato con la vecchia configurazione, ma abbiamo lavorato su diversi equilibri e soluzioni, e ha cercato una posizione diversa sulla moto. Adesso gli ingegneri Ducati hanno tutto quello di cui hanno bisogno per prendere decisioni definitive,” conclude Guareschi.
MotoGp, Zeelenberg (Yamaha): “Più concorrenza é un fattore positivo per noi”
Wilco Zeelenberg, Team Manager di Jorge Lorenzo nel team Yamaha Factory Racing ha parlato con il portale motogp.com, commentando positivamente i risultati ottenuti nei test pre-stagionali. In Malesia, il Campione del Mondo in carica, ha dovuto prendere atto della competitività gruppo di piloti Honda decisamente in forma: “Devo dire che è interessante, perché abbiamo migliorato molto la moto rispetto allo scorso anno, ma ovviamente i nostri avversari sono molto forti“. “Il fatto che la concorrenza sia più agguerrita è un aspetto positivo per noi, perché vincere con 138 punti come lo scorso anno è troppo. Jorge è il pilota più costante e finora sta andando tutto bene“. Dopo aver portato a termine il secondo test di Sepang, con l’obiettivo di ottenere più trazione nella parte posteriore, Zeelenberg ha detto che Lorenzo rimane alla ricerca di più potenza nel motore. “Sappiamo che la configurazione del motore Honda è completamente diversa dalla nostra, e non vogliamo arrivare a quello perché siamo convinti che non sarà necessario considerando che le 18 gare del campionato sono tutte molto diverse. Non stiamo provando nuove soluzioni, ma solo cercando di controllare la potenza, di questo si tratta. Siamo nella direzione giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare duro“.
MotoGp, Cadalora parla a Rossi: “Non senta la presseion di essere in Ducati”
Luca Cadalora ritieneValentino Rossi ovviamente un pilota straordinario, che ha fatto cose uniche e straordinarie nella storia della moto, ma è convinto che sia meglio vinca nel 2012. “Lo dico per lui. Non deve sentire troppa pressione subito, in questa prima stagione in Ducati – spiega l’ex pilota nell’intervista a Riders Italian Magazine, in uscita domani -. E ha molto da fare: la Desmosedici di oggi è impostata in un modo molto lontano da quello che serve a Rossi. Deve ribaltarla. E può farlo, ma gli serve tempo. Le moto di Vale sono sempre state agli antipodi, con il motore alto e più avanzato, super reattive, estreme, delicate da mettere a punto, qualche volta anche troppo. Ma gli piacciono così, va forte con quelle. La storia di Rossi dice che il pilota, e i tecnici che lo seguono da tanti anni, hanno tutta l’esperienza per trasformare la Ducati“.
Superbike, il bilancio positivo di Barbier sui pneumatici Pirelli
Giorgio Barbier, Direttore Racing di Pirelli Moto, ha analizzato oggi la gara di apertura del Mondiale Superbike 2011 dal punto di vista del fornitore unico di pneumatici del Campionato. “Un modo impegnativo per iniziare la stagione per l’ottavo anno come fornitore ufficiale dei pneumatici di Superbike, Pirelli ha portato 2000 gomme per effettuare due giorni di prova all’inizio della settimana con i piloti SBK e SSP che hanno testato 4 pneumatici anteriori e 5 pneumatici posteriori, alcuni dei quali sono stati resi disponibili anche per il weekend di gara. Un lotto totale di 3000 pneumatici Diablo Superbike e Diablo Supercorsa sono stati portati per le corse, che comprendeva mescole morbida (SC1), media (SC2) e dura (SC3) per i pneumatici anteriori e mescole morbida (SC0) e media-morbida (SC1) per i pneumatici posteriori, tra cui un profilo nuovo più largo e più alto. Le condizioni della pista sono cambiate radicalmente nel corso della settimana, a partire dal 50% umidità e 24-30 gradi in pista al umidità 55% e 49 gradi rilevata durante le prove di venerdì e la Superpole. Con la pioggia Domenica mattina, le squadre SBK e SSP hanno dovuto rifare set-up per Gara 1 per le nuove condizioni: temperature in pista di 23°C e 75% di umidità.”
“Checa (Ducati) è stato il pilota più forte per tutta la settimana, dopo essere andato sotto il tempo di 1’31 nei test e ripetuto questa performance in Superpole, ha registrato un nuovo miglior giro di 1’30,882 e la pole position. Le soluzioni anteriore “B” (media) e posteriore “B” (mid-soft) sono state le scelte dei piloti classificati primo e secondo, anche se sul podio Haslam (BMW) e Melandri (Yamaha) hanno scelto la “D” media per il posteriore, il quale è stato progettato solo per il Phillip Island, aiutando Haslam a registrare il secondo podio di BMW e Melandri il suo primo per SBK. Quattro piloti hanno scelto di fare cambi gomme per gara 2: Xaus (Honda), Haga (Aprilia), Corser (BMW), Lascorz (Kawasaki) hanno montato la “A” posteriore, invece Checa ha scelto la “B” anteriore.”
“Nella Supersport, Foret (Honda) ha stabilito il nuovo record sul giro e la Yamaha è tornata al podio con la vittoria di Scassa, seguito da Parkes (Kawasaki) e Lowes (Honda). Le difficoltà incontrate nella Supersport e le modifiche da Gara 1 a Gara 2 in Superbike dimostrano la necessità di uno sforzo continuo di Pirelli per trovare soluzioni adatte alle condizioni di pista umida incontrate durante il fine settimana.”
Superbike, esordio positivo per Marco Melandri
L’ex MotoGp Marco Melandri ha iniziato come meglio non poteva la sua avventura nel mondiale Superbike. Il 28enne di Ravenna, che corre per il team ufficiale Yamaha World Superbike, si é reso protagonista di una performance maiuscola sul circuito australiano di Phillip Island, riuscendo ad ottenere il gradino più basso del podio in gara-2, dopo un avvincente duello con il campione del mondo Max Biaggi. “Devo dire che è bello tornare sul podio, volevo concludere in seconda posizione lottando con Biaggi, ma era un azzardo tentare un sorpasso alla fine. Sono comunque soddisfatto del terzo posto, è stato un buon inizio dell’avventura in Superbike“. Buona la prima quindi per Melandri, che adesso, in attesa della seconda gara in programma nell’ultimo week-end di marzo a Donington Park, potrà concentrarsi al meglio sul completo recupero della spalla destra, operata nello scorso mese di dicembre. “Non ero abbastanza soddisfatto dopo il risultato di gara 1, ma alla fine posso ritenermi felice per come si è concluso il weekend. Nella prima manche abbiamo incontrato gli stessi problemi di grip delle prove, ma con qualche cambiamento siamo riusciti ad andar meglio in gara 2. Mi sentivo bene con la moto, avevo maggior confidenza dopo queste modifiche“.
Superbike, a Phillip Island risorge l’inglese Haslam
Nel primo round del mondiale Superbike stagione 2011, che si é dispustato lo scorso week-end a Phillip Island, Australia, ha regalato un protagonista inaspettato, visti i pronostici della vigilia. Parliamo di Leon Haslam, vice-campione della passata edizione, che non era affatto considerato tra i piloti più probabili per la vittoria in gara, viste anche le tante difficoltà incontrate dal pilota inglese e dal team BMW Motorrad Motorsport durante i test pre stagionali di quest’inverno. Ecco perché alla luce di tutto questo, il podio conquistato in gara-1 da “Pocket Rocket“, assume un significato dal sapore speciale, ottenuto grazie al giusto mix di grinta e dell’ottimo rendimento della 4 cilindri tedesca su tutta la distanza di gara. “Come squadra abbiamo fatto un enorme passo avanti rispetto a due settimane fa. Rimangono ancora dei problemi che necessitano di un’analisi più approfondita, che se ovviati ci possono mettere nelle condizioni di terminare a podio regolarmente, ma complessivamente possiamo ritenerci soddisfatti delle due gare. La prima manche è stata ottima; abbiamo avuto invece delle difficoltà nella seconda, ma siamo stati in grado comunque di terminare nella top 5, quindi siamo decisamente felici“. In gara-2, nonostante qualche problema, Haslam ha concluso in quinta posizione, ottenendo così al termine del primo round un risultato complessivo di 27 punti che permettono al pilota di Derby, Regno Unito, di guardare con nuova ed accresciuta fiducia alla prossima tappa, che avrà luogo sul circuito di casa di Donington Park. “Un enorme merito va conferito alla squadra per gli sforzi compiuti nel fine settimana, ma ora dobbiamo sederci attorno ad un tavolo e trovare nel dettaglio una via per compiere il prossimo passo in avanti“.