MotoGp, niente vacanze per Valentino Rossi. A lavoro anche a Natale

Atipica dieta di fine anno per Valentino Rossi: una fetta di panettone in meno e un esercizio in più. Il dottor Giuseppe Porcellini è infatti sin da subito stato molto chiaro con il “Dottore”. “A Natale uno è portato inconsciamente a rallentare il lavoro di recupero, a Valentino ho detto di stare all’erta, davanti a noi abbiamo l’obiettivo dell’1 febbraio con la Ducati“, ha spiegato con tono divertito il medico che il 14 novembre scorso ha operato con il dottor Alessandro Castagna la spalla destra del nove volte iridato.

A 40 giorni di distanza dall’intervento e dopo aver sottoposto il pilota agli ultimi esami medici, si può affrontare la seconda parte del recupero più sereni. “Lunedì abbiamo sottoposto Valentino a una nuova ecografia del tendine della spalla, ed è andata molto bene — spiega Porcellini —. La cicatrizzazione risponde come normalmente avviene a 40 giorni da un intervento, la mobilità della spalla migliora, si può iniziare a lavorare più intensamente”.

Il programma, assieme a Carlo Casabianca, preparatore di Rossi, procede quindi secondo i piani. “Valentino continuerà a fare tre sedute settimanali in piscina — spiega il responsabile del centro di chirurgia ortopedica della spalla dell’ospedale Cervesi di Cattolica —, ma dopo gli esercizi controlaterali, di tipo passivo, mercoledì per la prima volta abbiamo iniziato un lavoro attivo della spalla: mobilizzati la scapola e il grandorsale, abbiamo iniziato i primi movimenti, con l’obiettivo di portare la spalla a essere completamente mobile. A livello biologico i risultati sono positivi. Il giorno per me più importante è stato superato, ora si tratterà di aumentare non soltanto il numero di esercizi, ma anche la potenza. Valentino ha fatto un controllo anche a Milano dal dottor Castagna e quindi il lavoro di équipe prosegue anche in questo stadio“.

Pensando alla riabilitazione da fare, prima di entrare in sala operatoria, lo stesso Rossi aveva invitato il dottor Porcellini a Misano, per fargli capire le reali dinamiche della caduta in cross di aprile. E lo stesso esperimento era stato fatto in piscina. “Così ora allungando il braccio riusciamo a capire se gli fa male come prima. Direi che come allungamento al momento siamo all’80%, mentre io che non ho mai guidato una moto a 300 all’ora, ora so tutto su frenate, staccate e posizione di guida“. Insomma, Rossi in sella alla Ducati nei test di Sepang di inizio febbraio è sempre più realtà. “La paura che noi medici abbiamo sempre in questi casi è che i piloti hanno tempi di recupero che non sono quelli biologici. Ma in questo momento, per me Rossi si farà trovare pronto“.

Motomondiale, la 125 accoglie un nuovo team. Il SuperMartxè VIP by Paris Hilton

E’ stato presentato ieri a Madrid, presso l’Hotel ME, il nuovo team “SuperMartxè VIP by Paris Hilton” (nome ereditato da una famosa festa nata a Ibiza), che disputerà il prossimo Motomondiale di velocità della classe 125. L’oramai famosa ereditiera e stella mediatica, si unisce alla struttura BQR che farà gareggiare i due piloti spagnoli Sergio Gadea (proveniente dalla Moto2) e Maverick Viñales (di soli 15 anni campione spagnolo ed europeo) in sella alle Aprilia curate da Rossano Brazzi. Paris Hilton, in questa nuova avventura, sarà in società con il Dj Nano Baena e con Xavi Montero e Ricard Garriga; mentre il direttore sportivo sarà Ricard Jovè.

La Hilton si é presentanto con un’aderentissima tuta bianca con inserti fucsia, scollatura vertiginosa, lunghissimi capelli biondi: saranno i suoi, visto che pubblicizza anche una linea di extension? Paris, come sempre smagliante e maliziosa, ha assicurato che si farà vedere spesso alle gare: e se manterrà la parola certamente non passerà inosservata. Si è parlato di almeno 5 GP in cui la madrina assisterà alle gare del suo team. Solo che non potrà fare passerella proprio in casa sua, in California, a Laguna Seca, in mezzo agli altri divi di Hollywood, perché la 125 laggiù non corre. Dovrà ripiegare al massimo sulla meno affascinante, per lo show-bizz, Indianapolis.

ANTENATI — Nella mondo delle due ruote, ci sono diversi esempi di personaggi famosi che hanno appoggiato o sponsorizzato un team. Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Michelle Hunziker. L’anno scorso Antonio Banderas, che dava il nome a un team spagnolo di Moto2. Ieri a Madrid, nel luccicante Hotel ME, il più alla moda della capitale spagnola, l’ereditiera senza limiti ha presentato la sua avventura a due ruote in 125 con il team Bqr di Barcellona. Per capire quale sia il suo obiettivo, basta dare un’occhiata alle foto: farsi vedere. E non farà fatica a riuscirci.

MotoGp, Lorenzo provoca Vale: “Nel 2011 se non mi confermo, vorrei vincesse Pedrosa”

E’ stato presentato nella giornata di ieri a Madrid, il film documentario dal titolo “Jorge”. La pellicola è una celebrazione, all’interno della quale viene riproposto il cammino del campione del mondo spagnolo, dagli inizia di giovane promessa sino alla vittoria del titolo iridato della MotoGP nella scorsa stagione. A margine della presentazione, Lorenzo ha  deciso di aprire con largo anticipo e ufficialmente la stagione 2011, punzecchiando il rivale di sempre Valentino Rossi, ora in Ducati. Il motociclista di Palma di Maiorca, ha infatti dichiarato “se non dovessi riconfermarmi io campione vorrei vincesse Pedrosa“. Parole che, di fatto, rinnovano la sfida a Valentino per il prossimo motomondiale, se mai ce ne fosse davvero bisogno. Forse Lorenzo ha già dimenticato i dissapori nati col suo passaggio nel 2008 in MotoGP proprio con il connazionale della Honda. Forse, molto più probabile, il campione del mondo “teme” l’ex compagno di squadra e la sua Ducati, e ha preferito iniziare una sottile “guerra” psicologica che si protarrà per tutta la prossima stagione. La palla passa ora nelle mani del “Dottore” e della sua Desmosedici. Intanto Porfuera sarà in Italia martedì prossimo a Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, per la festa della Nolan con Carlos Checa e Marco Melandri.

Motomondiale, le novità regolamentari in vista del 2011

Ci sono diverse novità regolamentari per il Motomondiale in vista della stagione 2011. La principale riguarda l’estensione anche a Moto2 e 125 della griglia di partenza con file composte da tre moto ciascuna, come invece avviene già da tempo in MotoGP. Tornano poi a essere nuovamente quattro le sessioni di prove (tre di libere e una di qualifiche): tutte da un’ora per quanto riguarda la top class, da 45 minuti per la Moto2 e due da 45 e due da 30 minuti per la classe minima cilindrata.

Per quanto riguarda la classe 125, le sessioni più lunghe si svolgeranno al mattino, mentre quelle più brevi al pomeriggio. Restando invece alla categoria che andrà a sostituire l’attuale ottavo di litro, la Moto3, è stato ufficializzato che sarà introdotta nel 2012. Il vero fatto nuovo è che ci sarà un fornitore unico per quanto riguarda la centralina del motore (monocilindrico 4T di 250 cc), le gomme e i lubrificanti-benzina. Il 19 marzo saranno annunciati i vincitori dei rispettivi bandi.

Motomondiale 125, Paris Hilton sponsorizza il team BQR

I Vip, non è una novità, hanno da sempre un buon feeling con il Motomondiale. Così, per un Antonio Banderas che lascia il mondo delle due ruote, c’è una avvenente Paris Hilton che arriva. L’attore spagnolo ha infatti deciso di togliere il suo nome alla squadra che avrebbe dovuto schierare Noyes e Talmacsi in Moto2, mentre la ricchissima ereditiera americana ha ufficializzato la sponsorizzazione del team BQR, che correrà nella classe 125 con Gadea e Vinales. La squadra prenderà il nome di SuperMartxé VIP by Paris Hilton. Hilton a parte, la notizia vera del giorno è che la squadra si affiderà a un tecnico di grande esperienza come Rossano Brazzi, tornato sulla scena dopo la decisione dell’Aprilia di non partecipare al neonato campionato della Moto2. Ancora non è chiaro però, se la bionda Paris si farà vedere spesso in circuito e nei paddock del motomondiale. Di sicuro è già scattata la corsa ad accaparrarsi qualche invito per le sue imperdibili feste…

MotoGp, l’inverno lungo e difficile che attende Valentino Rossi

Valentino Rossi ha salutato la Yamaha a fine Mondiale, e si è presentato solamente il tempo di un attimo alla sua nuova “compagna di viaggio“, la Ducati. Ora però, il riento in sella in moto dovrà aspettare: il Dottore è infatti ancora alle prese con una riabilitazione molto dura nel suo percorso. La spalla dà ancora problemi e per Vale questo è assolutamente un “inverno difficile“, come spiega lui stesso. Rossi è intervenuto anche per questo solamente al telefono giovedì sera alla premiazione dei Caschi d’oro di Motosprint, al teatro delle Celebrazioni di Bologna: “Di solito in questo periodo ero abituato a fare delle gare di rally, o comunque ad allenarmi – ha detto il Dottore Ora la cosa più vicina alle corse che faccio è giocare a Gran Turismo con la Play Station”.

Era inoltre circolata la voce che sarebbe venuto di persona, ma il contatto è stato come detto, solamente telefonico: “Non sono venuto perchè mi piace andare alle premiazioni quando ho vinto qualcosa – dice ridendo – Non è che ho vinto tanto, quest’anno. Verrò l’anno prossimo“. Natale é oramai alle porte, e Valentino si attende un bel regalo: la salute prima di tutto. “Sto soffrendo – ha spiegato – la spalla mi fa male, ci vorrà un po’ di tempo prima che si cicatrizzino i tendini“. Ora è dunque molto meglio concentrarsi sulla riabilitazione, tutto il resto verrà con il tempo. Arrivano anche, un pò a sorpresa per i maligni, gli auguri personali di Max Biaggi, acerrimo rivale dei bei tempi che furono in MotoGp e in classe 500: “A Valentino auguro in bocca al lupo, lo aspetta un 2011 non facile – ha detto Max – Come sarà per lui? Dipende molto dai suoi avversari, mi sento di dire che vedo molto pronti i suoi rivali che hanno cambiato poco. L’aspetta un 2011 non facile, ma per questo anche più curioso da vedere”.

MotoGp, Biaggi lascia il dubbio: “Un mio ritorno? Vedremo…”

Per ora sto bene lì, ma lasciamo il dubbio…“. Così Max Biaggi, campione mondiale in carica di Superbike, risponde a chi gli chiede se un giorno tornerà a correre nella Motogp. Biaggi è stato premiato come top-rider l’altra sera ai Caschi d’oro di Motosprint, nella cerimonia al teatro delle Celebrazioni a Bologna. Il pilota romano ha anche rivelato un retroscena, legato alla Ferrari. “Nel 1998 mi chiamò Montezemolo e mi fece provare la rossa. Non feci neanche un brutto tempo a Maranello, allora lui e Jean Todt mi fecero una proposta: ora fai un anno con la Sauber, poi se va bene vieni in Ferrari. A quel tempo alla Sauber c’era Alesi. Pensai: se mi devo mettere a competere con uno forte come Alesi…“.

MotoGp, 11 uomini lasciano la Yamaha per seguire Rossi alla Ducati

Che cosa non si fa pur di seguire Valentino Rossi. Ben undici persone, oltre a Davide Brivio, hanno infatti lasciato la Yamaha per seguire il “Dottore” alla Ducati. In pratica un’intera squadra, dal capo tecnico Jeremy Burgess al cuoco Michele Quarenghi, assieme a un ingegnere di pista (Matteo Flamigni), quattro meccanici (Alex Briggs, Bernard Ansiau, Brent Stephens e Gary Coleman), due uomini per la logistica (Roberto Brivio ed Emanuele Mazzini, che lavorerà però con Nicky Hayden), due responsabili della hospitality (Max Montanari ed Emanuela Salvetti).

UOMINI FONDAMENTALI — Persone che Valentino Rossi ritiene necessarie per gestire il fine settimana di ogni  gran premio. Che, naturalmente, non è fatto solo di box e pista. “Con l’arrivo di Rossi — raccontava in occasione dell’ultima gara il team manager, Vittoriano Guareschi — dovremo rivedere alcuni aspetti logistici, anche quelli apparentemente più banali, come il tragitto che Valentino deve fare tra il camion e i box“.

Oltre all’aspetto tecnico — sottolinea Alessandro Cicognani, responsabile del progetto MotoGPvolevamo rafforzare tutto il resto, per rendere piacevole e funzionale ogni momento della giornata. Avevamo la necessità di integrare la struttura già esistente e quando Valentino ci ha detto che c’erano delle persone di sua fiducia disposte a lasciare la Yamaha, abbiamo colto al volo l’occasione, inserendo nel mondo Ducati uomini che conoscono perfettamente i ritmi del pilota. Rispetto al 2010, nel nostro team l’anno prossimo ci saranno una decina di individui in più“. “Come dice Burgess — conferma Davide Brivio, che dopo 19 anni ha lasciato la Yamaha per stare vicino a Rossi, con un ruolo ancora non ufficialmente definito —, se sei fortunato, uno come Valentino ti capita una volta nella vita. Dopo aver lavorato con lui, diventa difficile seguire un altro pilota. Perché, oltre a essere il più forte, ha carisma, fascino, intelligenza: tutte qualità che rendono eccitante e affascinante ogni momento passato insieme“.

Ecco perché Jeremy Burgess, a 57 anni, non ha esitato un atimo ad accettare una nuova sfida, che significa ricominciare da capo, perché la Ducati è un ambiente e un mondo molto differente dalla Yamaha e dalle moto giapponesi sulle quali aveva sempre lavorato in passato. Per tutti loro significherà un impegno molto maggiore, come ha confessato Alex Briggs, che dopo la due giorni di test a Valencia con la Ducati, ha scritto sulla sua pagina Facebook, di non aver mai lavorato così tanto in vita sua. Ma per Rossi, questo e altro.

MotoGp, Dovizioso si rilancia per il 2011. “Per il titolo ci sarò anche io”

Timido e riservato? Chi l’ha detto? Andrea Dovizioso lascia la sua gara di drifting per presentarsi all’incontro con i tifosi organizzato dalla Gazzetta dello Sport al Motorshow di Bologna e – nell’ordine – riempie la sala, diverte e si diverte e, soprattutto, mette in fila una serie di risposte e osservazioni tutt’altro che banali. Su colleghi, emozioni, sorpassi, paternità e futuro.”Il 2011 si presenta come una stagione incertissima ma di sicuro molto bella ­ – attacca -. A giocarsi il Mondiale saremo in tanti e la nostra Honda reciterà da protagonista. Abbiamo già mostrato grossi punti di forza quest’anno e ora i tecnici stanno lavorando duramente per crescere ulteriormente, senza lesinare gli investimenti“.
Poi iniziano le domande, a cominciare da quella dove gli chiedono dove può migliorare. “Nella testa – risponde – la MotoGP è piena di talenti, alla fine la differenza la fa l’approccio alle gare, la concentrazione“. Poi si entra in casa Honda, per indagare i rapporti attuali con Pedrosa e quelli futuri con Stoner. “Con Daniel parliamo ogni tanto sul motorhome e qualche volta facciamo colazione insieme. Lui è molto chiuso, è una sua scelta. Ma è un bravo ragazzo e non è per niente stronzo. Ognuno ha il suo carattere: lui non fa tanta scena ma lo rispetto ed è uno a posto. Casey? Un talento incredibile, quando lo vedi in pista ci resti veramente male da quanto viaggia forte. Però è incostante, o almeno lo è stato con la Ducati che è una moto particolare. O vinceva o cadeva, vedremo come andrà alla Honda“. L’ennesima conferma di come in questo mondo l’amicizia non esiste. “Impossibile, l’ambiente è molto cambiato rispetto a tanti anni fa. Colpa dei soldi, negli sport dove ne girano meno si sta più insieme e ci si vuole anche bene mentre in F.1, ad esempio, è il contrario. A me dispiace molto perché, per come sono fatto io, vorrei tanto condividere con gli altri pilota la passione e il modo di viverla ad alto livello“.

Lorenzo é rimasto dov’era, alla Yamaha, e per Andrea è ancora lui il favorito d’obbligo per il titolo 2011. “Jorge non è il mio preferito, da quando ci sfidavamo nella categorie inferiori, si sa. Però quest’anno non c’è veramente niente da dirgli: ha dominato e ha meritato tutto ciò che ha conquistato. Se Rossi non si fosse fatto male? Beh, lì qualcosa è cambiato, a livello psicologico, per tutti. Ma resto convinto che lo spagnolo sarebbe diventato iridato ugualmente. E per il 2011 è ovviamente in pole“. Fa differenza dunque lottare contro Valentino rispetto a un altro pilota. “Certo. Siamo tutti condizionati, dal passato, dai rapporti umani, dalla situazione, quando proviamo un sorpasso a un pilota invece che a un altro. Forse con lui di più perché, se lo batti, hai un riscontro mediatico immediato, anche se lo fai per il 5° posto. E magari in un’altra occasione sei arrivato 2° e non ti filano perché non c’è in ballo lui. Questo è un po’ ingiusto“.  Finale più intimo, da papà, con una domanda classica. Come si comporterebbe con un figlio se volesse correre? “Beh, io ho una figlia che tra poco compie un anno. Se in futuro nascesse un maschio e poi appassionasse alle moto non so davvero come mi comporterei. Il rapporto tra padri e figli, parlo di chi è arrivato a questi livelli nel mio sport, è sempre molto difficile. I genitori spingono i ragazzi, anche per troppo amore, e poi finisce che si discute tanto. Non è un bene. Però, visto che va sempre così, ho paura di fare la stessa fine“.

Motomondiale, maledizione Moto2. Si schianta Wilairot, muore l’amico che era con lui

Il 2010 della Moto2 rischia di essere ricordato come uno degli anni più neri del mondo del motociclismo. Dopo la tragica morte di Tomizawa a Misano, un altro protagonista della “classe di mezzo” è stato vittima di un drammatico incidente. Ratthapark Wilairot, pilota tailandese, è infatti finito per essere ricoverato in gravi condizioni dopo essersi schiantato in moto per le strade di Chonburi, vicino casa, in cui ha perso la vita un amico, alla guida del mezzo. Wilairot ora si trova al “Bumrungrat Hospital” di Bangkok dopo essere stato soccorso in stato di incoscienza. Col passare delle ore la situazione però è leggermente migliorata e il talento del team Sag, quest’anno in gara con la Bimota, è stato in grado di parlare, anche se i medici emetteranno un bollettino soltanto domani, martedì 7 dicembre. Di certo un momento terribile per il 22enne Ratthapark, che solo la settimana scorsa aveva perso il padre dopo una lunga malattia.

MotoGp, Jorge Lorenzo sul Mondiale 2011: “Ducati e Honda saranno velocissime”

Ha vinto il Mondiale 2010 laurendosi campione della MotoGp per la prima volta in carriera. Si é tolto lo sfizio di arrivare all’ultima gara a Valencia con il titolo in tasca e regalare ai tifosi spagnoli un’altra vittoria in solitaria, per poi confermarsi nei due giorni di test con ottimi tempi sul giro con la Yamaha YZR M1 2011. Nonostante tutto questo, Jorge Lorenzo guarda già al futuro: il pilota maiorchino è infatti consapevole che la strada che lo porterà a difendere la conquista del suo primo titolo iridato in MotoGP sarà molto lunga e tutt’altro che in discesa, proprio a cominciare dalla forza che metteranno in campo gli avversari attraverso una concorrenza sempre più agguerrita. Questo il pensiero del pilota spagnolo, ribadito nel corso delle premiazioni della FIM (Federazione Motociclistica Internazionale) a Estoril, dove ha parlato delle sue aspettative per l’anno prossimo, sicuro di trovare le rivali della Yamaha, Ducati (che avrà in sella alla Desmosedici un attesissimo Valentino Rossi e la Honda che oltre al solito Dani Pedrosa schiera un agguerrito Casey Stoner), sempre più veloci, quasi a lanciare un segnale alla sua squadra che, di certo, non starà a guardare.

Ducati farà sicuramente tutto per preparare una buona moto per Valentino“, spiega Jorge Lorenzo nelle parole riportate dall’agenzia di stampa EFE. “Anche la Honda nell’ultima parte di stagione 2010 ha fatto passi da gigante e sta migliorando ad ogni gara e test. Sono comunque fiducioso perchè la Yamaha lavorerà duramente per restare al top“. Per il 2011 ovviamente il Campione del Mondo in carica si aspetta un “campionato combattuto e avvincente: spero soltanto che nessuno si faccia male come quest’anno“. Per chiudere, ha ribadito la propria strategia vincente. “Corro contro gli altri piloti, ma non sento la rivalità: penso a migliorarmi e rendere la mia moto sempre più competitiva per vincere“.

MotoGp, Valentino Rossi toglie i punti: é pronto per la riabilitazione

Questa mattina, nello studio del dottor Porcellini a Cattolica, sono stati finalmente tolti a Valentino Rossi i dieci punti di sutura dalla spalla destra infortunata il 15 aprile durante un allenamento ed operata il 14 novembre scorso. Lo ha reso noto il sito ufficiale del Dottore. Tutto sta procedendo dunque secondo i tempi previsti e fra due settimane Valentino potrà inziare la rieducazione attiva, prima in piscina e poi in palestra. Carlo, preparatore del Dottore ha anche  spiegato che, per il momento, il nove volte campione del mondo sta facendo soltanto riabilitazione passiva, per evitare che le cicatrici dell’operazione creino aderenze e scongiurare l’adesività della capsula.

Il dottor Porcellini si è detto comunque soddisfatto del corso post operatorio e se tutto procederà secondo le previsioni, tra 15 giorni Rossi potrà iniziare a fare movimenti attivi. Sereno e di buon umore anche il Campione di Tavullia, che ci ha tenuto a salutare tutti i suoi tifosi. “Sto facendo la riabilitazione alla spalla: la situazione sta migliorando” scrive Rossi sul suo sito. “Sono passate due settimane dall’intervento e questa mattina il dottor Porcellini mi ha tolto i punti: da oggi ricomincio a lavorare in palestra – almeno per quanto riguarda il resto del corpo – e a fare la riabilitazione della spalla, anche se passiva, soprattutto per non perdere mobilità. Fra circa due settimane comincerò a lavorare attivamente in piscina e palestra per essere pronti per i tre giorni di prove di febbraio (1/3, ndr). Dobbiamo fare in fretta, ma speriamo di essere piuttosto in forma per il primo test del 2011 con la Ducati a Sepang“.

MotoGp, tutta la fiducia di Gresini: “Il 2011 sarà il nostro anno”

Fausto Gresini guarda con fiducia al prossimo anno: la speranza é che il suo team possa farsi valere in Moto Gp e togliersi diverse soddisfazioni. Il Team Manager della San Carlo Honda Gresini ha detto al sito ufficiale del motomondiale che ha fiducia nei due piloti: “Simoncelli è arrivato a fine campionato migliorando molto. L’aiuto di Honda è stato fondamentale e la squadra è cresciuta alla grande. Siamo arrivati nella seconda parte di campionato molto bene, dove ha dimostrato di avere un grande potenziale da esprimere soprattutto nella prossima stagione. Il bilancio è positivo perché il progresso è stato sensibile e continuo, sempre. In ogni gara ha guadagnato qualcosa ed essendo uno che ci crede sempre ha fatto passi da gigante. Il quarto posto del Portogallo è stato il punto più alto della stagione e terminare la stagione così con un rookie come Marco ci da grande fiducia per il prossimo anno. Nel 2011 Simoncelli sarà un pilota ufficiale HRC e sarà una bella responsabilità per noi e per lui. Sappiamo che può crescere ancora e fare un grande campionato. Partiamo con una buona base d’esperienza e lavoreremo al fianco dei tecnici di HRC già nei test. Difficile dire cosa potremo fare, la MotoGP è sempre molto complicata, ma siamo sicuri di avere un gran pilota e una gran moto…diremo la nostra”.

Motociclismo, a Dubai muore il pilota Grosjean

Un motociclista svizzero e’ morto e un secondo versa in condizioni critiche dopo l’avvenuta collisione di ieri sul circuito di Dubai. Lo riporta il ”The National daily”. Pascal Grosjean, 39, svizzero, si legge, aveva appena vinto il Campionato Sportbike Gara 1 quando e’ stato colpito da dietro da un altro pilota, Tony Jordan. I due, dopo essere stati sbalzati a terra, hanno subito delle lesioni multiple e sono stati portati all’ospedale, ma Grosjean non ce l’ha fatta e Jordan e’ tutt’ora ricoverato in terapia intensiva. ”Il team dell’autodromo di Dubai e la comunita’ di motociclismo degli Emirati Arabi Uniti sono profondamente addolorati per la perdita enorme e porgono le loro sincere condoglianze alla famiglia di Pascal Grosjean e agli amici”, ha detto Hamish Brown, il dirigente generale della pista. Sempre nell’autodromo di Dubai, perse la vita il pilota belga Christophe Hissette, 29 anni, il 23 aprile scorso, quando la sua auto prese fuoco durante lo svolgimento di una gara.