Moto Gp, a Motegi solo lacrime e rabbia per Pedrosa: “Non mi merito questo”. Rossi raggiante per il 1° posto, Lorenzo ora é più tranquillo che mai

E’ stata una giornata molto brutta. Si è trattato di uno strano incidente quando ero solo al secondo giro pieno. Ho provato a fermare la moto come al solito, ma ho sentito che c’era qualcosa di strano e non ho potuto fare altro che cadere. Mi sono accorto subito di essermi fatto male perchè avevo molto dolore“. Dani Pedrosa ha raccontato con queste parole il suo sfortunato incidente nel corso delle prove libere del GP del Giappone della MotoGP. “Cadendo ho preso un colpo forte alla caviglia sinistra e alla spalla. Gli esami hanno accertato la frattura alla clavicola sinistra. Una sfortuna perchè ultimamente stavamo ottenendo dei risultati molto buoni” prosegue il pilota della Repsol Honda Hrc. “La stagione era iniziata nel migliore dei modi. Ero in forma nei test invernali e abbiamo lavorato molto per raggiungere e mantenerci ai massimi livelli. Non sento di meritarmi questo. Dopo i controlli medici abbiamo deciso che la soluzione migliore era andare in Spagna dove verrò operato. Spero che vada tutto bene“.

Sono davvero felice, onestamente sono il primo a essere sorpreso – ha ammesso Valentino -. Mi aspettavo di soffrire tantissimo con la spalla e sono contento che invece tutto sia andato bene. Mi sono sentito a mio agio sulla moto sin dall’inizio e abbiamo fatto un gran lavoro col setting, ho usato il nuovo motore e la Yamaha è stata brava“. In particolare Rossi ha notato dei miglioramentiin quarta e in quinta e tutto sta funzionando al meglio. Lo so che oggi è solo venerdì ma era da tanto tempo che non ero davanti a tutti per cui cerco di godermi questa dolce sensazione. So che c’è il rischio di pioggia, sarebbe un peccato, ma se la pista sarà bagnata faremo del nostro meglio“. Un pensiero va anche allo sfortunato Pedrosa: “Mi dispiace per lui, è stato davvero sfortunato“.

L’infortunio di Dani Pedrosa spalanca ovviamente le porte verso il titolo iridato MotoGp a Jorge Lorenzo. “Ma non voglio pensare quali conseguenze possa avere la situazione di Dani – replica il pilota della Yamaha, leader in classifica -, mi dispiace per lui, è un brutto colpo di sfortuna farsi male a questo punto della stagione“. Lorenzo preferisce allora parlare dei progressi della sua moto. “Siamo andati molto meglio rispetto ad Aragon, il che è un sollievo, non ho avuto ancora il nuovo motore come Rossi ma spero di utilizzarlo presto. In ogni caso abbiamo perso molto meno in rettilineo rispetto alle ultime gare e abbiamo un’accelerazione migliore. Possiamo migliorare ancora un po’ la trazione in alcune parti del tracciato ma in generale è stata una giornata positiva e non sono troppo lontano da Valentino“.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: a Motegi il ritorno di Valentino, 1° nelle libere. Pedrosa cade e mette il Mondiale nella mani di Lorenzo, oggi 3°. In Moto2 c’é Simon, in 125 Terol

Valentino Rossi è tornato. Il Dottore ha fatto registrare con la sua Yamaha il miglior tempo in 1’48″174 durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone sul tracciato di Motegi. Valentino ha inflitto 213 millesimi ad Andrea Dovizioso, secondo con la Honda in 1’48″387, mentre ha staccato di tre decimi netti Lorenzo (1’48″474). Quarto tempo invece per Casey Stoner su Ducati, sette millesimi più lento di Lorenzo, quinto Ben Spies, nono Loris Capirossi subito seguito da Marco Simoncelli e Marco Melandri. Ottima sesta piazza per il giapponese Hiroshi Aoyama. Durante la prima sessione, uscite di pista senza conseguenze per Ben Spies (Monster Yamaha Tech 3), Aleix Espargaró (Pramac Racing), Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini Team) e Randy de Puniet (LCR Honda).

E’ invece stato Julian Simon (Mapfre Aspar) a far registrare il miglior tempo nella Moto2. Il pilota spagnolo ha infatti fermato il cronometro a 1’54″203, precedendo di 124 millesimi il connazionale Toni Elias (Moriwaki). Terzo Alex De Angelis, che con la sua Motobi ha girato in 1’54″456, a poco più di due decimi e mezzo da Simon. Con Scott Redding (Marc VDS Racing) in prima fila virtuale, si rivede nelle prime posizioni anche Yonny Hernandez su Blusens STX, ottimo nel riuscire a piazzarsi nella top5 a poco più di mezzo secondo di ritardo dalla vetta. Sesta posizione per Simone Corsi (JiR Moto2), mentre per quanto riguarda gli altri italiani in pista Claudio Corti (Forward Racing) è 10°, Roberto Rolfo (Italtrans STR) è 12esimo, Alex Baldolini (Caretta Technology Race Dept) 14esimo, Raffaele De Rosa (Tech3 Racing) 22esimo, Andrea Iannone (Fimmco Speed Up) 27esimo e Ferruccio Lamborghini (Matteoni Racing) 32esimo.

Nella 125, infine, è stato Nicolas Terol, su Aprilia, a firmare il miglior tempo. Il centauro spagnolo ha girato in 1’59″882, precedendo di poco più di due decimi il connazionale Marc Marquez (Derbi), secondo con 2’00″085. Terzo crono invece per il tedesco Sandro Cortese (Derbi) in 2’00″405, solo 13esimo Simone Grotzkkyj, primo degli italiani ma staccato di 2″2. Più indietro Marco Ravaioli (22esimo) e Lorenzo Salvadori (25esimo).

Moto Gp, Valentino Rossi si racconta a 360° su “GQ”. Colleghi rivali, sulle sue idee per nuove regole, sul perché ha scelto la Ducati

Il campione di Tavullia Valentino Rossi (nella foto Ap/LaPresse), 31 anni e 9 titoli mondiali vinti in tutte le categorie, dall’esordio in 125 ad oggi, si racconta sulle pagine di “GQ” – che gli dedica la copertina in edicola da domani 1° ottobre – : dal gravissimo incidente del Mugello, alle verità che stanno dietro alle parole dei suoi colleghi, sul prossimo passaggio alla Ducati, ma soprattutto, per la prima volta, ipotizza le regole per una ipotetica MotoGp ideale. In copertina Rossi mostra la gamba incidentata scoperta, dove si possono vedere chiaramente le ferite causate dalla brutta caduta del Mugello.

Rossi e Stoner? Quando sei ferito e cominci a perdere sangue, i più giovani si sentono immediatamente più forti e pensano di poterti sbranare: è come nella giungla. Però mi piace. È giusto così. All’inizio, Lorenzo, come Stoner, diceva: ‘Ah, Valentino era il mio eroe, quando ero piccolo’, ma non è vero. Sono tutte palle. Io sono solo un ostacolo, un bersaglio. Come Biaggi lo era per me. Quando due persone lottano per lo stesso obiettivo, è normale che si odino a vicenda. Chi lo nega, mente. Non dico un odio omicida, ma violento sì. Perciò mi fa piacere che Stoner e Lorenzo dicano veramente quello che pensano di me. Perché è la verità“. Tanto per capirci: Lorenzo davanti alle telecamere aveva augurato a Rossi di guarire presto. Ma Valentino commenta con un laconico: “Che falso…“.

Se Valentino potesse inventare un nuovo campionato motociclistico queste sarebbero le sue regole. “Innanzitutto il numero giusto di concorrenti sarebbe 24 o 26. Al momento io terrei i quattro tempi, perché se è vero che a tutti piacciono le 500 due tempi, il mondo ormai viaggia con il quattro tempi, purtroppo. Io credo che la cilindrata giusta sia 1000 cc, non 800 cc; con un limite di 16.000-17.000 giri al minuto, e non di 19.000 come adesso, in modo che le moto non possano arrivare a 360 km/h. Secondo me, 320 km/h possono bastare. Bisognerebbe poi togliere molta elettronica e molti accorgimenti di aiuto alla guida – continua Rossi – Si potrebbe tenere un po’ di controllo sulla trazione, un piccolo aiuto, perché le moto sarebbero potentissime, ma io vorrei un quarto dell’elettronica che usiamo adesso. Sai, ora noi possiamo impostare la potenza, il gas e il controllo di trazione a ogni curva, per ogni marcia. La moto sa esattamente dove si trova, sulla pista, e quindi sfruttando l’elettronica puoi adattarla in modo che percorra ogni curva alla perfezione. Il controllo di trazione lo terrei, madovrebbe essere fisso, non adattabile a ogni tipo di curva. E niente controllo anti-impennata, niente controllo in frenata: così vedremmo bellissime impennate, grandi derapate in zona di frenata e gare più combattute. Per me, il campionato migliore sarebbe questo. E per gli pneumatici? Massima apertura. La concorrenza tra i diversi produttori è positiva. Jorge Lorenzo più forte, psicologicamente, di Biaggi e Gibernau? Il fatto è che i miei rivali di adesso, soprattutto Lorenzo, Pedrosa e Stoner, sono di una nuova generazione e sono più veloci di Sete e Max. Non ho dubbi su questo. Fra i tre, Lorenzo mi pare il più equilibrato“.

Rossi ha poi voluto spiegare cosa lo ha spinto a lasciare la Yamaha per approdare in Ducati: “La Ducati è italiana, come me. Se volessi inseguire il record di Agostini, resterei con la Yamaha, perché sarebbe più facile. Di certo, il movente non è il denaro, perché alla Ducati mi daranno esattamente quello che avrei preso alla Yamaha. Non ho mai scelto la moto con cui correre sulla base dei soldi. La Yamaha mi aveva fatto un’offerta. Io sono andato alla Ducati e ho detto: ‘Vi va bene questa cifra?’. Loro hanno risposto di sì, e la questione si è risolta. È stato facile. È più la voglia di provare sensazioni nuove, a spingermi“.

Moto Gp, Lorenzo a Motegi senza rischi: “Non farò pazzie, ma lotterò per il podio o la vittoria”

La MotoGP in questo weekend è di scena a Motegi, prima tappa di tre che potrebbero regalare il nome del prossimo Campione del Mondo. Il favorito è ovviamente Jorge Lorenzo che però tiene a precisare: “Non sono a mio agio, ma la posizione in classifica è buona. Non siamo a posto tecnicamente: c’è un piccolo divario in termini di potenza, ma l’ultima evoluzione del motore dovrebbe riportare le cose a posto. Quindi vorrei lottare per il podio o magari per la vittoria“. Lo spagnolo della Yamaha quindi continua: “Sto pensando al Campionato, anche se credo che ci sarà da correre molto forte. Cercherò comunque di non fare pazzie per mantenere il vantaggio in classifica“. Ma nel weekend di Motegi ci saranno sia Dani Pedrosa, che proverà ad ostacolare nuovamente la corsa di Lorenzo verso il titolo, e Casey Stoner che vorrà sicuramente provare il bis dopo il successo di Aragon: “I cambi apportati alla moto in Spagna speriamo funzionino anche qui. A Motegi siamo sempre stati abbastanza veloci in passato, ma dovremo lottare come sempre e vedere come andrà la gara“.

Infine, ha chiuso il classico meeting del giovedì, l’unico pilota giapponese della MotoGP, Hiroshi Aoyama, che ha finalmente recuperato dopo l’infortunio alla schiena e che garaggerà con un pensiero fisso nella testa: “L’obiettivo a Motegi sarà quello di correre per la top ten, ma soprattutto per Shoya Tomizawa, che so avrebbe voluto correre come nessun’altro il GP di casa“.

Il calendario provvisorio del 2011 – La Fim ha reso noto il calendario provvisorio 2011 del Campionato del Mondo MotoGP. Si comincerà il 20 marzo in Qatar e sarà una gara in notturna. Il 6 novembre l’ultima gara a Valencia sulla pista Ricardo Tormo. Questo il calendario: 20 marzo: Qatar-Losail; 3 aprile: Spagna-Jerez; 24 aprile: Giappone-Motegi; 1 maggio: Portogallo-Estoril; 15 Maggio: Francia-Le Mans; 5 giugno: Catalogna-Catalunya; 12 giugno: Gran Bretagna-Silverstone; 25 giugno: Olanda-Assen; 3 luglio: Italia-Mugello; 17 luglio: Germania-Sachsenring; 24 luglio: Stati Uniti-Laguna Seca; 14 agosto: Repubblica Ceca-Brno; 28 agosto: Indianapolis-Indianapolis; 4 settembre: San Marino & Riviera di Rimini-Misano; 18 settembre: Aragon-(MotorLand); 16 ottobre: Australia-Phillip Island; 23 ottobre: Malesia-Sepang; 6 novembre: Valencia-Ricardo Tormo-Valencia.

Moto Gp, Lorenzo a 360° su “Oggi”. “Ho messo pressione a Rossi”. “Mourinho ha i ‘cojones’, da Biaggi ho imparato a guidare”

Io ho giocato sempre pulito, senza trucchetti. Però è vero: andando sempre più veloce, ho costretto Valentino Rossi a prendere rischi sempre più grandi. Le moto e lo sport sono così: nessuno dura per sempre. Ma sono sicuro che Vale, in Ducati, sarà ancora competitivo“. Lo ha dichiarato Jorge Lorenzo in un’intervista rilasciata al giornalista Valerio Staffelli per il settimanale ‘Oggi’, in edicola da domani. Il pilota spagnolo ha inoltre rivelato che da alcuni mesi frequenta uno psicologo sportivo: “Quando mi vede schiacciato dalla pressione, lui mette su un video di Tomba alle Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994. La prima manche scese malissimo e fece il dodicesimo tempo – aggiunge -. Nella seconda venne giù come un treno: non aveva nulla da perdere, rischiò tutto, sfiorò la vittoria. Ecco, nei momenti difficili mi ispiro a quella seconda manche“.

Poi il pilota spagnolo si è lasciato andare alla valutazione di due personaggi sportivi da lui molto amati. Primo tra tutti, l’allenatore del Real Madrid José Mourinho:  Lorenzo rientra tra quelli che lo Special One lo ammirano. “Amo le persone che hanno carattere, ambizione, cojones. E lui ne ha da vendere, di cojones“.

Domenica scorsa invece, Lorenzo ha telefonato a Max Biaggi, fresco iridato della Superbike per fargli i complimenti. “Ho sempre ammirato Biaggi per il suo stile di guida pulito e preciso, fin da quando ero piccolo e ne ero tifoso – ha detto -. Sembrava sempre che non forzasse, ma alla fine era davanti nella lista dei tempi. Se oggi io guido in questo modo è forse anche per questo, con una condotta che chiamo ‘mantequilla’, burro“. Complimenti ovviamente apprezzati da Max Biaggi e ricambiati: “La sua chiamata e i suoi complimenti mi hanno fatto molto piacere – ha detto il campione dell’Aprilia -. Lui ha 18 anni meno di me, sarà il prossimo iridato in MotoGP e so che è sempre stato un mio tifoso“.

Lorenzo ha infine colto l’occasione per rispondere anche a quanti lo hanno criticato per aver indossato, durante il weekend del Gp d’Aragona, il casco di Tomizawa, il pilota della Moto2 deceduto durante il Gran Premio di San Marino. “Prima di omaggiarlo, ho chiamato la sua famiglia: volevo capire se avrebbe apprezzato il mio gesto. Si sono commossi, mi hanno dato il via libera e allora l’ho fatto“, ha concluso.

Moto Gp, preview Motegi: Rossi soffre per la spalla, Lorenzo appare sereno, mentre Stoner storce il naso

Valentino Rossi, archiviato il deludente fine settimana del Gran Premio di Aragona, concluso  con un amaro sesto posto, si prepara alla 14esima prova della stagione, in programma sul circuito giapponese di Motegi. “Ho dei bei ricordi del circuito di Motegi, soprattutto per il Mondiale vinto nel 2008, ma questa volta mi aspetto un week-end abbastanza difficile. Quello di Aragona è stato un fine settimana negativo, sia perchè non siamo riusciti a trovare il giusto assetto per la M1, che per i miei problemi alla spalla – sottolinea il campione di Tavullia -. Ho anche iniziato a correre, il vero problema è sempre la spalla e questo non cambierà fino a quando non tratteremo il problema in modo corretto. Ora stanno per arrivare due circuiti tra i miei preferiti, speriamo di fare buoni risultati“.

Restando sempre in casa Yamaha, Jorge Lorenzo, ormai vicinissimo a conquistare il primo titolo Mondiale in MotoGp, proverà a bissare il successo della scorsa stagione. “E’ la casa della Yamaha e sono orgoglioso di correrci. La vittoria qui dello scorso anno – racconta lo spagnolo – fu uno dei momenti migliori del 2009“. I 56 punti di vantaggio nella classifica piloti sul connazionale Daniel Pedrosa (284 a 228), permettono a Lorenzo di mantenere una certa tranquillità nella corsa al titolo: “L’obiettivo è quello di andare sul podio e prendere più punti possibili. Cercheremo di essere veloci fin da venerdì“.

Motegi è una pista fatta di continui stop and go, non offre tratti scorrevoli: non è una delle mie piste preferite“. Casey Stoner non è un granché entusiasta di correre il Gp di Motegi. “Richiede che la moto sia stabile in frenata ed efficace in accelerazione e, proprio per queste sue caratteristiche, spero che le ultime modifiche di assetto che abbiamo usato ad Aragon si rivelino efficaci di nuovo. In Spagna infatti siamo finalmente riusciti a migliorare la stabilità e a trovare un pò più di ‘grip’ e se ci riusciremo anche qui potremo provare a fare un altro bel risultato“.

Di tutt’altro avviso è Marco Simoncelli, pilota della Honda, ottimista per il Gp di Motegi. “Dobbiamo ancora migliorare l’assetto partendo dal positivo bilanciamento che abbiamo trovato ad Aragon, adesso andiamo a Motegi su una pista che già ai tempi della 250 mi piaceva abbastanza. Qui riesco a essere molto veloce, spero di riuscirci anche con la MotoGp. Le sensazioni sono positive, staremo a vedere“.

Superbike, Biaggi indeciso sul futuro. “Aprilia mi ha chiesto di continuare, devo ancora decidere”

E’ una vittoria dal sapore particolare, perchè è arrivata in età un po’ matura, sono padre da un anno e ho stemperato i vecchi atteggiamenti da ragazzino“. Max Biaggi, intervenuto questa mattina alla trasmissione Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno, ha commentato così il titolo vinto nel mondiale Sbk, monogommato Pirelli, ottenuto ieri sulla pista di Imola, quinto della sua importante carriera nelle due ruote. “La maglietta celebrativa? Voleva essere spiritosa, senza polemiche o sassolini. Ho scritto i 10 motivi che mi hanno consentito di arrivare a questo: ho smentito Enzo Ferrari che diceva che quando un pilota diventa padre perde un secondo a giro. Non ho festeggiato più di tanto, ma non ho voluto mancare alla cena celebrativa. Con l’Aprilia è stata una vittoria tutta italiana, ottenuta in poco tempo dopo che da 6-7 anni non partecipava al mondiale Sbk. Noi siamo sponsorizzati da marchi italiani. Il mio futuro? Ci sto pensando, l’Aprilia vorrebbe che continuassi con loro ed è la mia seconda famiglia visto che ho vinto con loro 4 dei miei 5 titoli“.

Ma il pilota romano, ha anche un’altra passione: per il calcio e la sua Roma. “E’ un periodo un po’ complicato per la Roma, c’è qualcosa che nel gruppo non è più idilliaco come prima“. E’ questo il pensiero di Max Biaggi, molto amico di Francesco Totti e da sempre tifoso della squadra giallorossa. “Nell’ambiente della Roma è cambiato l’allenatore – ha spiegato il pilota dell’Aprilia sempre durante la trasmissione su Radiouno, Radio Anch’io Lo Sport -, si è passati da Spalletti a Ranieri e i risultati sono stati sempre eccellenti, quando le cose andavano bene. Credo molto nel gruppo e nella squadra, i giocatori fanno la differenza, e sicuramente questi ragazzi hanno le qualità per portare la Roma fra le prime tre in campionato“.

Superbike, Max Biaggi é Campione del Mondo ad Imola! “E’ la mia gioia più grande, un sogno che si realizza!”

E’ il giorno della gioia! Max Biaggi si è infatti laureato campione del Mondo Superbike! Il fuoriclasse romano conquista così a 39 anni, il quinto titolo iridato, tredici anni dopo l’ultima delle quattro perle in 250: tre di queste con la stessa Aprilia per la prima volta regina delle derivate dalla serie.

Ad Imola però, il pilota romano ha incontrato molte difficoltà: insomma, è stata una vera e propria  faticaccia, perché l’unico rivale per la conquista del titolo iridato, Leon Haslam, si è arreso soltanto all’undicesimo giro di gara-due, a causa del cedimento del motore della Suzuki. Ma in quel momento, però, Biaggi, tranquillo dall’alto del suo terzo posto, aveva già risolto la pratica da solo, grazie ad un Haslam retrocesso in sesta posizione per un errore alla Variante Bassa. Uscito di scena il 27enne britannico, Biaggi ha tirato i remi in barca concludendo in quinta posizione.

Nella giornata del trionfo di Biaggi, Carlos Checa (Althea Racing Ducati) trionfa con una splendida doppietta con il record sul giro, mentre Noriyuki Haga (Ducati Xerox) e Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda) vanno a completare il podio di gara-2.

Ed ecco la gioia di Max a fine gara: “È un sigillo che mi ripagache non avevo mai nascosto e mai messo nel cassetto. È di tanti sforzi. Aprilia, Biaggi, la mia squadra: mi pare di essere tornato a 15 anni fa. Una risposta a qualcuno? No, io non cercavo il potere, ma un sogno che è diventato realtà, grazie alla squadra, alla mia compagna, a mia figlia. Non posso chiedere di più alla vita“.

L’ordine di gara-2 del Gran Premio di Imola:

1.  7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 38’24.452 (161,931 kph)
2.  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 2.129
3.  35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 3.926
4.  66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 5.762
5.  3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 7.025
6.  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 12.147
7.  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 14.212
8.  50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 18.029
9.  111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 18.249
10.  99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 19.446
11.  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 23.674
12.  76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 34.804
13.  90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 53.540
14.  33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’03.102
15.  15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’07.185
16.  5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’08.926
RET  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R
RET  91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000
RET  96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory
RET  95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R
RET  52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1

Superbike, Gran Premio di Imola: Checa vince gara-1, Biaggi é solo 8°. Haslam 5° guadagna 6 punti sul romano

E’ stata una gara-1 ricca di colpi di scena quella a Imola con la vittoria finale andata a Carlos Checa (Ducati Althea Racing), che ha preceduto sul traguardo uno storico Lorenzo Lanzi (Ducati DFX Racing) secondo e Noriyuki Haga (Ducati Xerox) terzo. Ma protagonisti della gara sono stati anche Leon Haslam (Suzuki Alstare) e Tom Sykes (Kawasaki Racing team). L’avversario di Max Biaggi per la conquista del titolo finale, è andato vicinissimo alla vittoria, ma il ritmo di Checa era insostenibile per chiunque, tanto che l’inglese è finito anche fuori pista concludendo poi al quinto posto, dopo essere stato secondo per gran parte della gara. Sykes ha condotto per alcuni giri, grazie alla superpole di ieir, prima di cedere il passo alle Ducati e alla Suzuki di Haslam. In evidente difficoltà invece Max Biaggi (Aprilia Alitalia) che ha avuto alcuni momenti di brivido con un paio di fuoripista. Ha concluso all’undicesimo posto. Altri italiani a punti, Michel Fabrizio (Ducati Xerox) settimo e Luca Scassa (Ducati Supersonic) tredicesimo.

L’ordine d’arrivo di gara-1 del Gran Premio di Imola:

1. 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 38’27.631 (161,708 kph)

2. 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1.171

3. 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1.472

4. 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 6.691

5. 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 9.584

6. 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 10.979

7. 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 15.023

8. 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 15.913

9. 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 17.025

10. 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 20.795

11. 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 21.243

12. 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 25.860

13. 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 31.551

14. 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 31.689

15. 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 44.349

16. 90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 58.693

17. 5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’10.388

18. 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’13.648

19. 33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’15.939

RET 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1

RET 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R

Superbike, Gp di Imola: Sykes centra la pole, Haslam é terzo. Biaggi partirà 7°

Dalla sessione della Superpole della Superbike che spesso e volentieri si trasforma una vera e propria ‘lotteria’ è uscito il numero 66 di Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) che domani partirà dunque in pole position per questa fantastica e attesissima gara di Imola. Al suo fianco ci saranno il ceco Jakub Smrz (Aprilia Pata B&G Racing), Leon Haslam (Suzuki Alstare) che cercherà ovviamente di sfruttare questa posizione domani e un eccezionale Luca Scassa (Ducati Supersonic Racing Team). Max Biaggi (Aprilia Alitalia) partirà invece dalla seconda fila insieme a Lorenzo Lanzi (sempre molto veloce a Imola, Ducati DFX Corse), Troy Corser e Ruben Xaus (ambedue BMW Motorrad Motorsport).

Biaggi: “I conti li faremo alla fine” – Rispettando le previsioni, il sabato di Imola ha offerto condizioni meteo a dir poco variabili. Prime prove della mattina umide, libere asciutte e Superpole bagnata, non proprio l’ideale per cercare una messa a punto di fino. Max Biaggi, leader della classifica con 58 punti di vantaggio sull’inglese Haslam, sotto la pioggia della Superpole ha concluso col settimo tempo. “Una giornata complicata – ha commentato il pilota dell’Aprilia Alitalia Racing Team – alla fine della quale però mi scopro abbastanza veloce da essere in seconda fila, e probabilmente rischiando di più si poteva anche fare meglio. Queste sono state decisamente le prove più pazze di tutta la stagione a causa della variabilità meteo, così direi che è stato giusto comportarsi così. Abbiamo ancora da lavorare e non c’è molto tempo, così dobbiamo cercare di ottenere il meglio dal pacchetto che abbiamo anche se in condizioni di asciutto avrei già in mente alcune scelte. Domani non saranno due gare facili, nei primi giri tutti quelli davanti saranno molto veloci e le condizioni meteo giocheranno un ruolo importante, ma siamo prontissimi a stringere i denti, a dare il 110% e ottenere il massimo. I conti li faremo alla fine“.

I tempi della Superpole del Gran Premio di Imola:

1.  66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2’07.341
2.  96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 2’07.392
3.  91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 2’08.273
4.  99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 2’08.427
5.  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 2’08.490
6.  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 2’09.842
7.  3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2’09.924
8.  111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 2’10.482
9.  7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 2’11.117
10.  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 2’11.130
11.  76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 2’11.150
12.  35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 2’11.271
13.  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2’11.395
14.  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 2’11.558
15.  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 2’11.601
16.  50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 2’11.706
17.  52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 2’13.823
18.  95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 2’15.026
19.  33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 2’15.268
20.  90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 2’20.464
21.  5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’52.248
22.  15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’52.315

Superbike, Gran Premio di Imola: in attesa della Superpole, Crutchlow il migliore questa mattina

Questa mattina, in vista della superpole di questo pomeriggio, nella seconda sessione di qualifiche, i piloti della Superbike hanno preferito non rischiare, evitando di forzare visto l’asfalto della pista alquanto umido. D’altronde il tutto si giocherà tra poche ore, quando i piloti avranno la possibilità di giocarsi il tutto per tutto nella Superpole di oggi pomeriggio e, quindi, i tempi migliori sono rimasti quelli della sessione di ieri pomeriggio, con Carlos Checa su Ducati ad essere il migliore davanti a Jonathan Rea e a Leon Haslam. Il migliore nella sessione di questa mattina invece, è stato il giovane Cal Crutchlow (già autore di cinque superpole in stagione) con 1’54″093 davanti a Lorenzo Lanzi 1’54″929.

I tempi della sessione di prove libere (ore 14.40):

1.  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1’48.859
2.  7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1’48.880
3.  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1’48.931
4.  91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1’49.158
5.  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1’49.357
6.  3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1’49.374
7.  96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 1’49.459
8. 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’49.500
9. 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1’49.612
10.  35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 1’49.642
11.  52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 1’49.750
12.  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1’49.793
13.  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1’49.801
14.  50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 1’50.103
15.  111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1’50.315
16.  76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 1’50.952
17.  99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 1’51.202
18. 90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 1’52.738
19.  33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’52.916
20.  5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’53.376
21.  15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’53.552
22.  95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 1’53.808

I tempi della prima sessione di qualifica del Gp di Imola

1.  7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1’48.178
2.  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1’48.558
3.  91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1’48.621
4.  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1’48.660
5.  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1’48.667
6.  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1’48.752
7.  35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 1’48.813
8.  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1’48.851
9.  66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’48.970
10.  111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1’49.224
11.  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1’49.275
12.  52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 1’49.528
13.  50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 1’49.560
14.  3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1’49.613
15.  76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 1’49.622
16.  96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 1’49.659
17.  99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 1’49.776
18.  90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 1’51.641
19.  95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 1’52.106
20.  33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’52.200
21.  5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’52.248
22.  15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’52.315

Superbike, Gran Premio di Imola: Carlos Checa primo in qualifica. Haslam 3°, problemi per Biaggi solamente 14°

Vera e propria sorpresa nelle prime prove di qualifica della Mondiale della Superbike con Max Biaggi (Aprilia Alitalia) che non riesce ad andare oltre il quattordicesimo tempo ad oltre un secondo e mezzo da Carlos Checa (Ducati Althea Racing), che ha confermato l’ottimo primo posto della sessione di prove libere. Ad aggiungere ulteriore interesse c’è il terzo tempo realizzato da Leon Haslam (Suzuki Alstare) preceduto anche da Jonathan Rea (Hannspree Ten Kate Honda). Seguono poi le Ducati di Haga, Fabrizio e Byrne. Completano la top ten Crutchlow, Corser, Sykes e Xaus. Gli altri italiani sono undicesimo, Lorenzo Lanzi, diciassettesimo Luca Scassa davanti a Federico Sandi, mentre Lai è 20° e Baiocco 22°.

I tempi della prima qualifica del Gran Premio di Imola:

1.  7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1’48.178
2.  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1’48.558
3.  91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1’48.621
4.  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1’48.660
5.  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1’48.667
6.  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1’48.752
7.  35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 1’48.813
8.  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1’48.851
9.  66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’48.970
10.  111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1’49.224
11.  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1’49.275
12.  52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 1’49.528
13.  50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 1’49.560
14.  3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1’49.613
15.  76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 1’49.622
16.  96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 1’49.659
17.  99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 1’49.776
18.  90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 1’51.641
19.  95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 1’52.106
20.  33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’52.200
21.  5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’52.248
22.  15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’52.315

Superbike, Gran Premio di Imola: Checa primo nelle libere del venerdì. Biaggi 9°, Haslam 11°

Grazie ad un giro praticamente perfetto, che lo ha portato ad un passo dall’abbattere il muro dell’1’49”, il pilota spagnolo Carlos Checa (Ducati Althea Racing) ha fatto registrare il miglior tempo nella prima sessione di prove libere ad Imola del Mondiale della Superbike. Lo spagnolo ha preceduto il compagno di squadra Shane Byrne e Michel Fabrizio (Ducati Xerox), per un podio firmato Ducati. Sorprendente anche il quinto posto di Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) che ha guidato a lungo la testa della graduatoria dei tempi e alla fine quarto alle spalle di Jonathan Rea (Hannspree Ten Kate Honda). Max Biaggi (Aprilia Alitalia) ha affrontato la prima sessione in modo molto cauto ed alla fine è risultato nono, mentre il rivale per il titolo iridato Leon Haslam (Suzuki) è giunto 11°.

I tempi della sessione delle prove libere ad Imola

1.  7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1’49.070
2.  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1’49.155
3.  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1’49.364
4.  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1’49.434
5.  66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’49.554
6.  35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 1’49.608
7.  111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1’49.674
8.  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1’49.829
9.  3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1’49.846
10.  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1’49.865
11.  91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1’49.964
12.  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1’50.179
13.  50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 1’50.189
14.  52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 1’50.282
15.  99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 1’50.709
16.  76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 1’50.794
17.  96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 1’51.006
18.  90 Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 1’52.605
19.  33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’53.015
20.  95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 1’53.022
21.  15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’53.537
22.  5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’54.094

Moto Gp, Yamaha. Lorenzo torna a provocare Valentino. “Per battere Stoner dovrà vincere 2 titoli con la Ducati”

Jorge Lorenzo torna dopo un po’ di tempo a provocare il suo ormai ex compagno di squadra volato in Ducati, Valentino Rossi: “Per Rossi sarà una sfida difficile, per lui vincere con una marca italiana sarebbe un grande colpo in carriera – ha dichiarato lo spagnolo della Yamaha, leader attuale del MotomondialeSarà subito competitivo ma se vuole fare meglio di Stoner deve vincere almeno due Mondiali“. Poi ha voluto confidare un segreto: “Quando ho pressione addosso faccio come Tomba: dico che non ho paura e vado al massimo“.

Sette vittorie e cinque pole conquistate il bottino attuale dello spagnolo, ma nell’ultimo GP di Aragon è arrivato solo un quarto posto. “E’ vero che il margine di punti è importante ma adesso dobbiamo lavorare con la Yamaha sull’evoluzione del motore. Dà fastidio che si dica che ho il braccino perchè è evidente che gli altri hanno lavorato molto sulla moto quindi anche noi avremo un’evoluzione del motore per le prossime gare. Non è un problema mentale. Resto concentrato e so che non si può sempre vincere ma è importante anche fare punti e finire la gara“.

Ma Valentino Rossi ha dichiarato che nel finale sarebbe pronto ad aiutare il maiorchino per conquistare il titolo iridato nel caso ne avesse bisogno. “Se l’ha detto mi fa piacere, lui è un grande campione anche in questo“. Infine, Lorenzo tira fuori il nome di Alberto Tomba: “Io lavoro con il mio staff per la concentrazione e la preparazione fisica e per migliorare abbiamo guardato il Mondiale del 1994 – ha rivelato – In occasione di una gara, nella prima discesa era andato male e nella seconda non aveva nulla da perdere. Quello che era in testa ha fatto una seconda parte da ragioniere vincendo di un niente, altri sono caduti per lo stress o perché hanno esagerato. Invece Tomba ha fatto un giro alla morte, forse una delle più grandi discese della carriera, anche se poi non ha vinto. Quindi quando io ho la pressione addosso e sono in pista faccio come lui e dico che non ho paura e vado al massimo“.