Superbike, Gp Gran Bretagna: Crutchlow conquista la pole a Silverstone. Biaggi 8°, Haslam 7°

Il pilota italiano Max Biaggi (Aprilia), leader incontrastato del Mondiale della Superbike, domani partirà in seconda fila con il sesto tempo nel Gran Premio di Gran Bretagna che si correrà sul tracciato di Silverstone. Il romano partirà proprio dietro il britannico Leon Haslam (Suzuki), l’unico che può ancora (più in teoria che in pratica) portargli via il titolo Mondiale mai vinto sino ad ora da un pilota italiano. A quattro gran premi dalla fine (Silverstone domani, Nurburgring, Imola e Magny Cours) Biaggi ha infatti accumulato 68 punti di vantaggio su Haslam, con altri 200 ancora a disposizione dei due piloti. Domani in gara partirà ancora una volta davanti a tutti il sempre più sorprendente Cal Crutchlow, il 24enne pilota inglese originario di Coventry, che lo scorso anno ha letteralmente dominato il Mondiale Supersport (medie cilindrate) e al primo anno in Superbike sta facendo faville.

L’ex calciatore delle giovanili dell’Aston Villa ha infatti firmato la quinta Superpole in stagione (su dieci tentativi) con uno strepitoso 2’04”091 che gli sarebbe valsa un’ipotetica quinta posizione sulla griglia di partenza della MotoGP che qui ha fatto tappa nel giugno scorso. In quella occasione Jorge Lorenzo era partito davanti con 2’03”308 guidando il prototipo Yamaha M1. Crutchlow invece ha fatto il fenomeno con la R1, copia della maxi stradale con la quale il texano Ben Spies ha conquistato il titolo nel 2009. Ed è ovviamente uno dei pezzi pregiati del mercato piloti: la Yamaha gli ha già offerto la MotoGP del team satellite Tech3.

Biaggi ha corso non pochi rischi quando per poco non é finito fuori in Superpole (ottavo e ultimo tempo), ma ha superato lo scoglio guadagnando una seconda fila che sarà determinante per tenere sotto controllo il rivale Haslam. “Qui l’Aprilia soffre molto le sconnessioni dell’asfalto, stiamo cercando di limitare i danni” ha spiegato Max. Intanto non si é ancora sbloccata la trattativa per il rinnovo del contratto con l’Aprilia che sembrava scontato e invece si è incagliato sull’entità dell’ingaggio per i prossimi due anni.

Moto Gp, Capirossi lascerà la Suzuki. Honda Lcr o Ducati Pramac Racing il suo futuro

Il campionato della MotoGp 2010 è in pieno corso d’opera, ma come avviene da almeno due mesi a questa parte, purtroppo le gare non sono più le dirette protagoniste. Infatti continuano ad imperversare i tanti rumors, come se il campionato si fosse concluso già da un pezzo e fossimo al mese di novembre o dicembre. In pratica tutte le scuderie sono costantemente attive, più che nei paddock per il perfezionamento delle moto, col fine di allestire un roster competitivo in vista della prossima stagione. Il colpo Stoner (che passerà alla Honda a partire dal prossimo championship) è stato il segnale che è funto da apripista ad una serie di ufficializzazioni che si susseguiranno a partire dai prossimi giorni. Le trattative più importanti riguardano, manco a dirlo, i top team. Valentino Rossi passerà certamente in Ducati, mentre Loris Capirossi potrebbe dire addio alla Suzuki.

Del resto l’esperienza di Capirex presso la squadra di Paul Denning, si è rivelata quantomai deludente e non sarà di quelle da ricordare nella lunga carriera del pilota italiano. Approdato in Suzuki nel 2008, il buon Loris non è però riuscito a riportare alcun risultato degno di nota. Molteplici difficoltà tecniche, affiancate dalla quasi totale assenza di investimenti importanti da parte della casa giapponese, hanno complicato non poco e fatto naufragare sul nascere il piano di rinascita di un team che fino a qualche tempo fa sembrava tra i più agguerriti.

 Ed è proprio questa carenza cronica di risultati e di progettualità che ha indotto il pilota bolognese a guardarsi intorno, in vista della prossima stagione. Al momento sarebbero due sono le piste che in potrebbero concretizzarsi. La prima porta direttamente al team Honda Lcr di Lucio Cecchinello, che sarebbe ovviamente ben lieto di avere in squadra un rider serio e navigato del calibro di Loris. L’altra pista (più probabile) invece porta invece direttamente al team Ducati Pramac Racing, che secondo gli addetti ai lavori sarebbe pronto a fare carte false pur di mettere sotto contratto il veterano della MotoGp.

Moto Gp, Yamaha: Valentino incorona Lorenzo. “Ha meritato il titolo mondiale”

Il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, è stato e sarà senza ombra di dubbio il dominatore assoluto della prima parte della MotoGP 2010. Il pilota maiorchino infatti, nonostante l’infortunio patito nel pre-campionato durante i test, ha messo insieme 6 vittorie e 3 secondi posti in nove gare, un ruolino di marcia a dir poco fantastico. Molti addetti ai lavori però, sostengono che l’infortunio di Valentino Rossi al Mugello gli abbia notevolmente facilitato il compito; sarà pure vero, anche se non ne avremo mai una riprova pratica, ma dietro al maiorchino della Yamaha c’è il vuoto, e visto che si sta parlando comunque di piloti del calibro di Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, i meriti di Lorenzo sono comunque innegabili. Ora ad “incoronare” Lorenzo arriva anche il compagno di squadra Valentino Rossi: ecco le parole rilasciate all’edizione online di “AS”, dal “Dottore“.

E’ difficile dire quello che sarebbe successo con me in pista tutto l’anno, ma non si può rimproverare un pilota che ha vinto sei gare, è stato secondo nelle altre tre senza mai cadere. In questo momento, Lorenzo merita il titolo in grande stile. Con me in pista sarebbe stato più difficile psicologicamente, ma lui merita il titolo al cento per cento”.

Stoner contro la Bridgestone – Arriva dopo il Gp di Laguna Seca lo sfogo di Casey Stoner, il pilota australiano della Ducati, che si scaglia contro il produttore di gomme Bridgestone, e che riflette l’opinione della maggior parte dei piloti della classe regina. Del resto come non essere d’accordo con l’australiano alla luce dei numerosi incidenti che hanno caratterizzato finora la stagione 2010?  Nelle ultime gare ben due piloti, il campione del mondo Valentino Rossi e De Puniet, a causa delle gomme “dure come il marmo” e quindi difficili da portare in temperatura, sono caduti procurandosi fratture importanti alle gambe. “A causa della crisi economica, la Bridgestone sta cercando soprattutto di risparmiare denaro e questo non aiuta a risolvere il problema delle gomme che in certi frangenti sono pericolose” , ha dichiarato il pilota Ducati. ”La gomma morbida va bene in quasi tutte le condizioni, quindi c’è qualcosa che non va. Infatti la “dura” è di marmo! Molti piloti usano la morbida proprio per questo, e per il fatto che è dura abbastanza per non andare in crisi mai, nemmeno quando l’asfalto è molto caldo. Non va bene perché è imprevedibile, in quanto non trasferisce il calore dalla parte dura a quella più morbida”.

Moto Gp, Rossi inserito nella speciale classifica di “Sport Illustred” tra gli sportivi più ricchi

Il “Dottore” Valentino Rossi è stato inserito dalla rivista americana “Sport Illustrated” nella classifica dei 20 “Paperoni” dello sport non statunitensi. Insieme al nove volte campione del mondo della Motogp, è in buona compagnia, all’interno di questa “specialissima” classifica ci sono diversi nomi illustri nell’universo dello sport: del calcio, del tennis, del basket e naturalmente dei motori: tra quest’ultimi alcuni piloti di F1. Uno solo il motociclista, guarda caso, Valentino Rossi.

Per entrare nei primi 20 degli sportivi più ricchi di “Sport Illustrated” infatti, bisogna avere una media delle dichiarazioni dei redditi della bellezza di 30 milioni di dollari. Si tratta di un valore elevatissimo, ma c’è anche chi, in barba alla crisi economica e alla povertà nel mondo, é riuscito anche a doppiarlo. E’ il caso, tra gli sport “tradizionali” di Federer, ma c’è anche chi addirittura  supera ampiamente il tennista svizzero, come i calciatori Messi, Beckham e Ronaldo. Valentino Rossi, comunque rimane in classifica al settimo posto, grazie alla sua dichiarazione da 34 milioni di dollari. In F1 Hamilton, Raikkonen, Button ed Alonso, che occupano rispettivamente la 10/o, 14/o, 15/o e 17/o posizione in classifica con 26.,7 milioni, 23,6 milioni, 23.1 milioni e 22,6 milioni di dollari, guadagnano meno di Valentino.

Ecco la lista completa dei 20 sportivi non americani più pagati del 2009 di Sport Illustrated:

Moto Gp, le classifiche del Motomondiale dopo Laguna Seca. Ancora ottimi gli ascolti Tv

Jorge Lorenzo prende letteralmente il volo nella classifica piloti. Con la vittoria ottenuta a Laguna Seca lo spagnolo si porta infatti a +72 punti dallo spagnolo Pedrosa vittima di una caduta proprio mentre si trovava in prima posizione e precedeva proprio Lorenzo. Avanzano invece sia Stoner chee Rossi che avvicinano la terza posizione attualmente occupata da Dovizioso. In classifica costruttori invece, domina sempre la Yamaha seguita da Honda, Ducati e Suzuki.

Queste le classifiche del Motomondiale nella classe MotoGp dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, nono appuntamento della stagione 2010 disputato nella notte sul circuito di Laguna Seca.

La classifica piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 210 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 138. 3. Andrea Dovizioso (Ita) 115. 4. Casey Stoner (Aus) 103. 5. Valentino Rossi (Ita) 90. 6. Nicky Hayden (Usa) 89. 7. Ben Spies (Usa) 77. 8. Randy De Puniet (Fra) 69. 9. Marco Melandri (Ita) 53. 10. Marco Simoncelli (Ita) 49.

La classifica costruttori: 1. Yamaha 215 punti. 2. Honda 175. 3. Ducati 133. 4. Suzuki 48.

La gaffe del podio – L’episodio più curioso del gran premio americano, é avvenuto proprio sul podio finale di Laguna Seca, vista la gaffe commessa da parte degli organizzatori americani. Dopo l’avvenuta premiazione, al momento degli inni nazionali, anziché partire l’inno spagnolo (vista la vittoria di Jorge Lorenzo), parte quello italiano come se fosse stato Valentino Rossi il vincitore del Gp degli Stati Uniti. Il ‘Dottore’ ovviamente se la rideva di gusto, mentre il trionfatore Lorenzo non ha per nulla gradito ed é apparso alquanto innervosito da questo imprevisto. Il duello tra i due piloti Yamaha continua.

Successo Tv  – E’ stato lo sport, con il Gp di Formula 1 trasmesso da RaiUno e la MotoGP in onda su Canale 5, a trionfare negli ascolti tv dell’ultima domenica di luglio. La gara di Formula 1 vinta dalle due Ferrari ha avuto il 50.79% di share e 7.286.000 telespettatori. Il Motomondiale da Laguna Seca ha fatto aggiudicare a Canale 5 la vittoria di ascolti della seconda serata, con 5.080.000 spettatori pari al 38.01% di share.

Moto Gp, Laguna Seca: Rossi troppo stanco per festeggiare. Lorenzo gongola verso il titolo, Stoner e Dovizioso delusi e amareggiati

La notizia più bella e al tempo stesso sorprendente del Gp di Laguna Seca, é il podio conquistato da Valentino Rossi a soli 50 giorni dal suo incidente nelle prove del Mugello. Dopo il quarto posto al Sachsenring nella sua gara di rientro, appena otto giorni dopo sale sul terzo gradino del podio a Laguna Seca, tracciato tutt’altro che semplice da disputare. “Ho fatto veramente fatica perché questa pista è più difficile della Germania, anzi è tra le più difficili di tutte. Abbiamo ottenuto l’obiettivo massimo, ce l’abbiamo fatta, ma non riesco ad esultare perché sono distrutto. Quanti giorni sono passati dal Mugello? Cinquanta… cercheremo di arrivare più in forma a Brno“.

Decisamente più rilassato, e non potrebbe essere altrimenti, il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, vittorioso per la prima volta in carriera da queste parti e oramai sempre più leader incotrastato della MotoGP con sei successi e tre secondi posti. “All’inizio è stata una gara difficile, perché Pedrosa girava su un ritmo molto più veloce rispetto alle prove e quindi ho dovuto spingere per stargli dietro, poi, però, lui era al limite ed è volato fuori” ha spiegato il maiorchino.

Ancora guai invece, problemi all’anteriore per essere precisi, invece,  per Casey Stoner su Ducati, che si è anche lamentato nel dopo gara dell’impossibilità di provare ad attaccare la prima posizione dell’iberico, se non rischiando di cadere e fare la stessa fine di Pedrosa. “All’inizio andava tutto bene: la moto andava bene, quando gli pneumatici si sono riscaldati ho cercato di spingere, di tenere il passo, ma ho avuto problemi per due volte all’anteriore e questo mi ha frustrato, perché ho dovuto rallentare di uno due centesimi al giro, ma anche cercando di rimanere costante ho avuto ancora problemi con l’anteriore – riferisce l’australiano della Ducati -. Sono più o meno felice del risultato perché magari potevo prendere Dani (Pedrosa) se non fosse caduto, ma non Lorenzo“.

C’è invece grande insoddisfazione nelle parole di Andrea Dovizioso, che ha chiuso in quarta posizione il Gp negli Usa. “Non posso essere contento di questo risultato perché puntavamo al podio – ha detto DoviziosoHo fatto una buona partenza, ma trovandomi all’interno della Curva 1 sono rimasto chiuso. Nei primi tre giri ho perso un po’ di tempo dietro a Spies e questo oltre a rallentarmi mi ha fatto perdere il contatto con i primi. Giravo con un passo di 1’22″5, pensavo di poter mantenere il terzo posto, ma negli ultimi giri quando Valentino ha abbassato il tempo e ha iniziato a girare in 1’22” basso non sono riuscito a girare così veloce. Perdevo nel terzo e nel quarto intertempo e non sono riuscito a riprenderlo quando mi ha passato. Mi dispiace perché non è il risultato che speravamo. Dobbiamo continuare a lavorare, a migliorare il passo gara per poter combattere per vincere le gare“.

Moto Gp, Stoner e Dovizioso guardano a Laguna Seca. “Pista affascinante”

casey-stoner-ducati-teamLa prossima gara della MotoGp sulla pista di di Laguna Seca è un appuntamento molto amato dal pilota australiano della Ducati Casey Stoner, innamorato delle piste vecchia maniera, il cui layout segue la formazione naturale del terreno piuttosto che un disegno studiato al computer. L’australiano, in netta ripresa visti i tre podi consecutivi conquistati, sulla pista californiana ha vinto nel 2007 e ha conquistato il secondo posto l’anno successivo. “Laguna è una pista che mi è sempre piaciuta perché è impegnativa ma divertente e segue l’andamento del terreno e di tutti i suoi saliscendi e cambi di direzione. Inoltre apprezzo molto l’atmosfera festosa ma rilassata dei tifosi americani. Naturalmente mi piacerebbe un bel risultato ma non voglio fare alcuna previsione perché ultimamente siamo sempre arrivati vicini al top senza però riuscire a concretizzare quello che volevamo. Ci manca molto poco, un po’ più di “grip”, di stabilità in frenata e di maneggevolezza, dettagli che ci darebbero quel paio di decimi che ci mancano. Sono pochi ma, visto il livello attuale, si fanno sentire. Vedremo, noi partiamo comunque con l’obiettivo di fare meglio di quanto fatto finora”.

Il pilota della Honda Andrea Dovizioso arriva a Laguna Seca, nona tappa del motomondiale 2010, con l’obiettivo di puntare ad ottenere un buon risultato prima della pausa estiva della MotoGP che poi ritornerà in pista il prossimo 15 di agosto a Brno, nel Gran Premio della Repubblica Ceca. Il centauro del Team Honda Repsol è infatti ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. “Adesso andiamo dritti a Laguna Seca dopo la Germania e non vedo l’ora di correre lì perché è una pista unica e anche perché voglio migliorare il mio risultato dell’ultima gara in Germania. Siamo completamente concentrati su come ottenere un buon risultato questo fine settimana prima della pausa estiva della MotoGP. L’anno scorso sono stato veloce a Laguna e stavo facendo una grande gara fino a quando purtroppo ho toccato i paletti di plastica all’uscita della corsia box a velocità elevata e danneggiato la mia leva della frizione, che in seguito ha contribuito alla mia caduta. Fino a quel punto ho potuto lottare con Valentino (Rossi) e sarebbe potuta essere una buona gara. Questo significa che sono fiducioso e so che possiamo essere forti in questo Gran Premio. Dani ha vinto la gara qui l’anno scorso e anche l’ultima gara in Germania il Domenica e questo ci dà una motivazione in più. La pista di Laguna è speciale, molto diversa da quella standard a cui siamo abituati in Europa e per questo motivo è interessante correre qui. Mi piace molto l’atmosfera, la gente ei fan, ed è sempre un piacere venire in California”.

Moto Gp, ecco l’accordo Yamaha-Ducati: Rossi dal 2011 sposerà la casa di Borgo Panigale

valentinorossigermania2010Non si tratterà di più che di un freddo comunicato stampa quello che il prossimo 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno, da Borgo Panigale partirà per fare il giro del mondo e far impazzire di gioia tutti i tifosi italiani. Parliamo della mail che annuncerà l’arrivo di Valentino Rossi alla Ducati. Finirà così dunque, non solo il lungo tormentone sul futuro del “Dottore“, ma soprattutto il forte imbarazzo che da anni colpiva gli appassionati italiani:  infatti, se da un lato si gioiva per i successi di Vale, dall’altro si incassava la sconfitta della Ducati. O viceversa, vedi anno 2007. Finalmente però dal 2011 il destino di Rossi e della rossa cammineranno, o forse sarebbe meglio dire correranno, insieme. Il sogno dei tifosi italiani si è dunque finalmente realizzato.

Allora, la domanda che si pone é: perché farli aspettare ancora se in realtà è da tempo già tutto stato deciso? Di sicuro, non c’era di certo bisogno di verificare se il nove volte campione del mondo fosse ancora capace di guidare una moto sui suoi standard dopo la frattura di tibia e perone destri al Mugello. Al contrario infatti, ancora una volta ha vinto la gran voglia di bruciare le tappe e tornare in gara dopo soli 43 giorni, confermando che la passione e la cattiveria sono le stesse di sempre. Se non addirittura maggiori. E inoltre, sono anche state già definite tutte le clausole del contratto che legherà per due anni Rossi alla Ducati. Per l’ingaggio di Valentino la Casa italiana e tutti gli sponsor, Marlboro in testa, scuciranno la bellezza di 12 milioni di euro l’anno. Dal canto suo, il pilota non potrà evitare la vagonata di eventi promozionali che lo assideranno, ma non sarà di certo questo un problema.

I benefici in termini di immagine ed economici di un simile investimento per la Ducati e sponsor tabaccaio sono e saranno talmente vasti che a Borgo Panigale avrebbero dato fiato alle trombe già da un po’. Ma l’attesa potrebbe portare un altro vantaggio. Domenica, infatti, si corre a Laguna Seca, in California. E da sempre gli Stati Uniti rappresentano un mercato fondamentale per la Yamaha. Arrivarci con Jorge Lorenzo in testa alla classifica è un bel colpo. Ma di certo il contraccolpo per la casa di Iwata sarebbe inevitabile visto che la star più attesa ha appena detto che se ne andrà sbattendo la porta. La Ducati, insomma, rinviando il tutto non avrebbe fatto altro che un piccolo piacere ai colleghi giapponesi. Una sorta di gentlemen agreement, a cui magari la Yamaha potrebbe ulteriolmente rispondere lasciando Valentino libero di provare la Desmosedici subito dopo l’ultima gara a Valencia, senza aspettare la fine dell’anno come previsto dal contratto.

MotoGP, Yamaha: Lorenzo ha voglia di rivincita. “Vorrei vincere a Laguna Seca”. E Rossi vuole ancora stupire

rossi_lorenzo_-sachsenring-09Lo spagnolo Jorge Lorenzo, primo in classifica generale, sul tracciato del Sachsenring si è dovuto accontentare del secondo posto: archiviato il weekend tedesco, ora il principale obiettivo immediato sarà quello di tornare a vincere, magari centrando il successo per la prima volta nel GP degli Stati Uniti di domenica prossima e magari tenendo a debita distanza il compagno di squadra Valentino Rossi, apparso in ripresa e molto volitivo sul tracciato tedesco: “Questa è la prima volta in questa stagione che lasciamo l’Europa e sono eccitato all’idea di andare a correre di nuovo a Laguna Seca, una delle piste più famose al mondo. Mi piace correrci e uno dei miei obiettivi è quello di vincere, un giorno. Ho avuto qualche incidente negli anni passati, ma nella scorsa edizione ho firmato la pole e sono finito sul podio. Veniamo da un secondo posto al Sachsenring ed il nostro obiettivo rimane lo stesso, essere consistenti e puntare al podio. Prima della gara andremo a vedere Jay Leno e spero di visitare il quartier generale di Twitter a Los Angeles“.

Il “Dottore” più famoso al mondo, Valentino Rossi da Tavullia, dopo l’incredibile quarto posto ottenuto nel Gran Premio di Germania (a sole sei settimane dalla frattura di tibia e perone nelle prove libere del Gp del Mugello), è già mentalmente proiettato al prossimo impegno di domenica 25 luglio a Laguna Seca: “Sono così felice di essere tornato al Sachsenring e di aver lottato per il podio, anche se ho perso di poco, perchè è più di quanto avremmo potuto sperare. Ho ancora qualche dolore alla gamba ma il mio obiettivo è essere sempre più forte ogni giorno che passa e spero che questa settimana sarò ancora più in forma e posso provare a migliorare un pò di più. Laguna è diverso da qualsiasi altro luogo andiamo, è sempre molto divertente da guidare e negli ultimi due anni ho avuto grandi gare“.

MotoGP, rientra Rossi e lo share vola. 5,5 milioni di telespettatori per il Gp di Germania

Valentino-Rossi-006Grazie al rientro anticipato di Valentino Rossi nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Sachsnering, lo spettacolo e l’appeal fanno ritorno nella MotoGp, con il Mondiale che prende una sana boccata di ossigeno e fa ritorno a livelli di ascolto più consoni al suo bacino d’utenza. D’altronde il rientro del “Dottore” a sole sei settimane dal terribile infortunio del Mugello, è coinciso anche con il ritorno dello spettacolo in pista, dopo gli ultimi tre Gran Premi alquanto piatti e monotematici, con lo spagnolo Lorenzo sempre vittorioso in solitaria. E così é stata la corsa del Sachsenring a diventare l’evento più visto della giornata: in una nota Mediaset comunica che ben 5.517.000 telespettatori, con uno share del 43,50% sul target commerciale, hanno seguito le imprese del centauro di Tavullia.  E nell’ultimo giro, dove si é vissuta la fase più intensa del duello tra Rossi e Casey Stoner per il terzo posto, si è addirittura raggiunto un picco di 6.139.000 telespettatori e del 49,26% di share sul pubblico attivo. Bene anche gli ascolti della Moto2 e della classe 125.

La classifica aggiornata della MotoGp – Diamo ora uno sguardo alla classifica piloti della Motogp 2010 dopo il Gran Premio di Germania che si è corso ieri sul circuito del Sachsenring. Jorge Lorenzo mantiene inalterata la sua leadership nel Motomondiale 2010 con 185 punti . Secondo posto per lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda (a 47 punti) che ha vinto il Gran Premio di Germania. Valentino Rossi, invece, con il suo quarto posto nel Gran Premio di ieri passa dal settimo al sesto posto in classifica.

Ecco i primi dieci piloti della classifica piloti della Motogp 2010:

1. Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha – 185 punti

2. Dani Pedrosa – Repsol Honda – 138 punti

3. Andrea Dovizioso – Repsol Honda – 102 punti

4. Casey Stoner – Ducati – 83 punti

5. Nicky Hayden – Ducati – 78 punti

6. Valentino Rossi – Fiat Yamaha – 74 punti

7. Randy De Puniet – LCR Honda Motogp – 69 punti

8. Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – 67 punti

9. Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – 49 punti

10. Marco Melandri – San Carlo Honda Gresini – 45 punti

L’appuntamento con un nuovo Gran Premio della Motogp 2010 è previsto per il 25 luglio prossimo: si corre negli Usa a Laguna Seca.

MotoGp, al Sachsenring torna a trionfare Pedrosa davanti a Lorenzo. Stoner terzo, Rossi chiude con uno storico quarto posto

n512471_pedrosa01_10_slideshowAnche nella categoria della MotoGp, succede un po’ di tutto durante l’eni Motorrad Grand Prix Deutschland, gara che segna lo storico ritorno in pista del Campione del Mondo in carica Valentino Rossi. L’italiano chiuderà alla fine con un quarto posto incredibile dopo una gara nella quale ha regalato emozioni fino all’ultima curva, pur perdendo il confronto con Casey Stoner e, di conseguenza, il podio.

La svolta della gara purtroppo arriva con l’incidente di Randy de Puniet (che riporterà la frattura della tibia) dopo soli nove giri, nel quale cadranno vittime anche gli spagnoli Alvaro Bautista e Aleix Espargaró. Ovviamente scattano le bandiere rosse e la gara viene prima sospesa per poi ripetere con una seconda partenza nella quale mancheranno tutti e tre i piloti coinvolti nella caduta.

Alla fine vince Dani Pedrosa su Repsol Honda, dimostrando, per la seconda volta in stagione dopo la gara del Mugello, di essere il più accreditato e vero rivale di Jorge Lorenzo, comunque giunto sul traguardo secondo e sempre più aggrappato ad una classifica generale che non può che continuare a sorridergli. La sfida tra i due spagnoli non regala grandi emozioni, visto che dura solo il tempo di qualche giro, fino a quando il pilota del team Fiat Yamaha decide di “accontentarsi”, per una volta, della seconda piazza. Come detto sul podio ci va Casey Stoner. Per l’australiano si tratta del secondo terzo posto stagionale, ma anche in questa occasione probabilmente egli stesso si aspettava finalmente di poter competere con i primi della classe. Con Rossi quarto sorridono anche Andrea Dovizioso (Repsol Honda) e soprattutto Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) che completano una top six per metà, anche se la seconda parte, tutta italiana. Con questo risultato Simoncelli recupera anche qualche punto nella classifica rookies nei confronti di Spies oggi solo . In una gara che ha visto solo 12 piloti al traguardo (Bautista, Espargaró, De Puniet e Edwards costretti al ritiro) c’è spazio anche per la 12ª posizione, anche se ultima, di Alex De Angelis, al ritorno in MotoGP con il team Interwetten MotoGP.

Motomondiale, Elias vince al Sachsenring nella Moto2 blindando il primato in classifica generale. Nella 125cc Marquez eguaglia il record di vittorie di Rossi del 1997

n512462_ELIAS01_0_previewUna mezza ecatombe. Questo il commento a margine del Gp di Germania per la Moto2 sul tracciato del Sachsenring, che vede il ritorno alla vittoria di Toni Elias. Raffaele De Rosa, Hector Faubel, Lukas Pesek, Joan Olivé e Ricky Cardus alla partenza finiscono al suolo alla prima curva, mentre i piloti del team Fimmco Speed Up Gabor Talmacsi e Andrea Iannone, favoriti, comandano il gruppo. Subito dopo cade anche il vincitore della gara di Montmeló Yuki Takahashi (Tech3 Racing).

Ma non è finita qui. Perché cade anche Julian Simon che perde aderenza in una delle poche curve verso sinistra. Lo spagnolo finisce per lasciare così la terza posizione provvisoria a Simone Corsi (JiR Moto2). Nel frattempo, il ritmo di gara di Andrea Iannone sembra, ancora una volta, irraggiungibile anche per il suo compagno di squadra Talmacsi. Ma le cadute non si arrestano: fuori anche Arne Tode, che partiva dalla seconda piazza sulla griglia, Alex Debon (Areoport de Castellò) e Sergio Gadea (Tenerife 40 Pons). Lascia la gara anche Tom Luthi (Intewetten Moriwaki), mentre davanti inizia una buona rimonta Toni Elias, che passa dalla settima alla terza posizione ma è ancora distante 7” dalla testa della corsa. Quando mancano 11 giri dal termine, l’accoppiata EliasCorsi raggiunge e supera agilmente Gabor Talmacsi. Iannone perde terreno, con il vantaggio che si riduce a soli 2 secondi di vantaggio con parecchi chilometri ancora da correre. Intanto abbandona la corsa anche Simone Corsi dopo una caduta alla curva 12.

Ma dopo sole cinque tornate, ecco che accade l’imprevedibile: Elias passa prima Corsi e poi Iannone e si piazza davanti a tutti, mentre l’abruzzese prova a rispondere rimanendo attaccato alla ruota dello spagnolo. Dietro arriva un’altra grande rimonta: questa volta l’autore è Rolfo che supera Talmacsi e agguanta la terza posizione che vuol dire podio.

La gara non cambierà più il suo copione: Elias rincara così la propria supremazia in classifica generale con una vittoria spettacolare grazie ad una super rimonta ai danni di Andrea Iannone che con questo podio raggiunge la terza piazza nella classifica mondiale. Il podio è completato da Roberto Rolfo (Italtrans STR) che vince il duello con un rientrante Fonzi Nieto solo nell’ultimo giro. Karel Abraham (Cardion AB) e Gabor Talmacsi (Fimmco Speed Up) completano la top six.

 

n512435_emarquez1_previewIn 125 continua il dominio di Marquez – Il Gp di Germania della 125 regala emozioni sin dalla partenza con la buona partenza di Bradley Smith su Bancaja Aspar, mentre l’incredibile uscita dai blocchi dei piloti di casa Jonas Folger (Ongetta Racing) e Marcel Schrotter (Interwetten Honda) che sfruttano una scelta di gomme meno “coraggiosa” provano subito la fuga. Subito fuori invece Luis Salom (Stipa Molenaar) per problemi meccanici, Alberto Moncayo (Andalucia Cajasol) per una caduta e Marco Ravaioli. La fuga tedesca dura però solo sette giri, visto che Marquez ed Espargaró iniziano la loro solita sfida per la vittoria e per la leadership del mondiale quando mancano 20 giri dal termine. Staccati tutti gli altri con Krummenacher, Rabat e Smith a giocarsi il terzo gradino del podio. Si ritirano anche le wildcard Fritz e Hubsch.

È dunque ancora duello totale tra il pilota del Red Bull Ajo Motorsport e il pilota del Tuenti Racing numero 44, che a nove giri dal termine vantano addirittura ben 21” netti sul gruppetto in lotta per la terza posizione, che si ingrossa con l’arrivo di Koyama e Cortese. Proseguono ancora numerose invece le cadute con Martin, Iwema, Grotzkyj e Finsterbusch che si aggiungono ad una lista già importante.

A tre giri dal termine cade anche Randy Krummenacher (Stipa Molenaar) all’altezza della curva 1: ma pochi secondi dopo Pol Espargaró sul rettilineo a 200 km/h tocca l’erba sintetica e finisce al suolo in un incidente spettacolare ed è costretto al ritiro.

Al quel punto diventa tutto sin troppo facile per Marc Marquez che va così a conquistare la quinta vittoria consecutiva e con 157 punti entra nella pausa estiva come leader indiscusso della classifica generale e 26 punti di vantaggio proprio su Pol Espargaró. Solo un giovanissimo Valentino Rossi nel 1997 era riuscito nell’impresa di conquistare cinque vittorie consecutive nell’ottavo di litro. Sul podio finiscono anche il giapponese del Racing Team Germany Tomoyoshi Koyama e il pilota di casa dell’Avant Mitsubishi Ajo Sandro Cortese, bravo a superare Esteve Rabat nell’ultima curva prima del traguardo. Smith (Bancaja Aspar) completa la top five. Con questa vittoria la Derbi si porta a 100 vittorie nella storia del Campionato del Mondo.

MotoGp, Gran Premio di Germania: Lorenzo centra la pole al Sachsenring. Rossi ottimo quinto posto

n512416_group02_9.preview_bigE’ stata una sessione qualifiche col brivido quella vissuta nel pomeriggio durante l’eni Motorrad Grand Prix: la rottura del motore da parte dello spagnolo Jorge Lorenzo ha infatti creato non pochi problemi in pista. Un incendio improvviso al motore dello spagnolo sul rettilineo principale del circuito del Sachsenring, con la conseguente pericolosissima perdita d’olio della Fiat Yamaha numero 99, costretto alla caduto sul tracciato prima Ben Spies e subito dopo Randy De Puniet. Ma se per l’americano la caduta non ha comportato delle conseguenze fisiche importanti (rientrerà in pista e chiuderà 13º), per il francese del team LCR (comunque 7º) è stata necessaria una visita alla clinica mobile, cosa che mette in forte dubbio la sua presenza nella gara di domani. L’inevitabile bandiera rossa ha poi finito per fermare la sessione per poco più di venti minuti, e al rientro in pista i soli Jorge Lorenzo e Casey Stoner sono in grado di correre andando sotto la barriera dell’1’21.948 registrato dallo spagnolo della Honda Dani Pedrosa nella prima parte della sessione. Sarà dunque questa la prima fila con Lorenzo che ha conquistato la quarta pole stagionale e consecutiva. Andrea Dovizioso ritrova rinnovata fiducia nei mezzi e nei tempi, che domani aprirà una seconda fila quanto mai atipica, nella quale ritroviamo anche il “Dottore” Valentino Rossi. L’italiano del team Fiat Yamaha infatti, al rientro dopo l’infortunio, si é fermato a 578 millesimi dalla vetta. Al loro fianco ci sarà anche Hector Barberá alla miglior qualifica nella sua carriera nella classe regina. Nel finale da registrare la caduta di Alex De Angelis con la Interwetten MotoGP Honda. Nessun problema per lui.

Lorenzo si scusa – “Sono mortificato per le cadute di Ben Spies e Randy de Puniet, soprattutto per l’infortunio di Randy, ma la buona notizia è che entrambi domani ci saranno“. Lo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, si é voluto scusare con i suoi colleghi per aver causato la caduta dei due piloti (Ben Spies e Randy De Puniet) a causa di una perdita d’olio della sua Yamaha per via dell’incendio del motore della sua M1, in una delle sessioni di qualifica più combattute della stagione 2010. Lorenzo si era infatti anche avvicinato al box del francese e dell’americano durante l’interruzione della sessione per chiedere scusa a seguito di un incidente che fatica a spiegare egli stesso. “Da quando è stata inserita la nuova regola sui motori era sempre andato tutto bene, ma oggi ho avuto problemi e devo riconoscere che sono rimasto sorpreso quando nel rettilineo la moto ha preso fuoco e sono stato costretto a fermarmi contro il muro“.

GRIGLIA DI PARTENZA MOTOGP
1. Jorge Lorenzo (ESP/Yamaha) 1:21.817
2. Casey Stoner (AUS/Ducati) a 0.024
3. Dani Pedrosa (ESP/Honda) 0.131
4. Andrea Dovizioso (ITA/Honda) 0.446
5. Valentino Rossi (ITA/Yamaha) 0.578
6. Hector Barbera (ESP/Ducati) 0.637
7. Randy de Puniet (FRA/Honda) 0.793
8. Marco Simoncelli (ITA/Honda) 0.807
9. Aleix Esparagaro (ESP/Ducati) 1.093
10. Marco Melandri (ITA/Honda) 1.100
11. Mika Kallio (FIN/Ducati) 1.144
12. Colin Edwards (USA/Yamaha) 1.209
13. Ben Spies (USA/Yamaha) 1.211
14. Loris Capirossi (ITA/Suzuki) 1.223
15. Nicky Hayden (USA/Ducati) 1.273
16. Alvaro Bautista (ESP/Suzuki) 1.376
17. Alex de Angelis (SMR/Honda) 1.698

Motomondiale, Gp di Germania: al Sachsenring Iannone centra la pole in Moto2. Marc Marquez domina nella 125

n512360_IANNONE01_8.previewLa Moto2 é ancora una volta nel segno di Andrea Iannone. Per il pilota italiano, quella centrata sul tracciato tedesco del Sachsenring é la settima pole in carriera, la quarta in questa stagione, la terza consecutiva per un Andrea Iannone davvero in grande spolvero. L’abruzzese del team Fimmco Speed Up sembra infatti aver trovato il feeling perfetto con il suo prototipo 600 e i anche i tempi registrati quest’oggi parlano per lui. Unico in grado di correre scendendo sotto la barriera dell’1’25, il numero 29 punta a regalarsi la terza vittoria di questo 2010 e per poi rientrare dopo la pausa estiva sempre più vicino alla leadership della classifica. Dietro al trionfatore di Mugello, Assen e, perché no, Catalunya, secondo a sorpresa é il pilota di casa Arne Tode. L’alfiere del team Racing team Germany, la cui due giorni trascorsa ad Aragon come collaudatore Suter ha sicuramente fatto bene, addirittura precederà il duo spagnolo formato dal leader del Mondiale Toni Elias (Gresini Racing) e dal Campione del Mondo in carica classe 125 Julian Simon (Mapfre Aspar). I primi tre rivali, peraltro vicinissimi tra loro, accusano però quasi 7 decimi da Iannone. Gabor Talmacsi (Fimmco Speed Up), Simone Corsi (JiR Moto2), Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing) e Shoya Tomizawa (Technomag-CIP) completano la top eight. Tre le cadute della sessione qualifiche: Ricky Cardus, nuovo pilota del Maquinza Team, Toni Elias (Gresini Racing) e Jules Cluzel (Forward Racing).

n512337_marquez1_3.previewMarquez ancora in pole nella 125 – Il pilota spagnolo Marc Marquez sembra davvero indistruttibile. Nonostante la caduta di questa mattina, le condizioni meteo incerte e le particolari caratteristiche del circuito del Sachsenring non hanno allontanato Marquez dalla “solita” prima posizione nella classe 125 con lo spagnolo della Red Bull Ajo Motorsport che anche domani partirà dalla pole position nell’eni Motorrad Grand Prix Deutschland. Per il numero 93 si tratta dunque dell’ottava pole in carriera, la sesta stagionale. Il Gran Premio di Germania potrebbe infatti trasformarsi in un vero e proprio trionfo per il giovanissimo pilota, visto che vincendo, centrerebbe l’obiettivo di mantenere la leadership del Campionato durante la pausa e inoltre eguagliare il record di Rossi per vittorie consecutive nell’ottavo di litro. Il suo principale rivale per il titolo,  Pol Espargaró, ci ha provato in tutti i modi a scippare allo spagnolo la leadership, ma anche questa volta è stato costretto ad “accontentarsi” della seconda posizione, rimandando ancora una volta l’appuntamento con la pole position nel 2010. Prima fila completata poi da Bradley Smith (Bancaja Aspar) e Sandro Cortese (Avant Mitsubishi Ajo). Randy Krummenacher (STIPA-Molenaar Racing), Efren Vazquez (Tuenti Racing), Tomoyoshi Koyama (Racing Team Germany) e Johann Zarco (WTR San Marino Team) completano la seconda fila.