Forse i campioni li si riconosce proprio in questa maniera: quelli, cioè, che nel momento di difficoltà o appena dopo un rodaggio veloce, riescono a dare il meglio di sè e ribaltare ogni dato oggettivo. L’oggettività in questione portava a dire che per Marco Simoncelli, l’esperienza in superbike fosse un bel biglietto turistico da aggiungere alle proprie conoscenze personali. Non ci si aspettava chissà che, salvo la proposizione del suo infinito potenziale.
Out alla fine della prima gara di Imola di fronte a quasi settanta mila spettatori, e grandissimo terzo alla fine della seconda. Il podio è garantito: prova straordinaria di Simoncelli, bravo a recepire gli errori della prima prova e metterli subito in cascina. Per non ripeterli più. A condurre le danze uno spettacolare Michael Fabrizio, in grado di mettrli tutti in fila e migliorare la terza posizione della prima manche: l’italiano è impeccabile e chiude in testa tenendo dietro la furia di Noriyuki Haga che, complice la giornata pessima di Ben Spies (fuori dal podio in entrambe le circostanze), è tornato leader del campionato. Ora il giapponese guida con 391 punti contro i 388 del texano.