La beneficenza porta il nome di Marco Simoncelli

Paolo Simoncelli ha avuto l’onore e onere di presentare a Coriano la Onlus che porta il nome e il numero identificativo di suo figlio: Marco Simoncelli 58. Si tratta di una organizzazione senza scopo di lucro con obiettivi chiari e crescita repentina. Lo conferma lo stesso papà di Sic:

“Ricordare Marco negli anni, e fare della beneficenza attraverso il suo nome: in poco tempo sta già diventando una cosa grossa. Si sono aperte le iscrizioni da pochi giorni e sono già state consegnate 800 tessere”.

FOTO funerale Simoncelli: l’Italia si ferma a Coriano

L’ultimo saluto a Marco Simoncelli raccontato dalle fotografie scattate nel corso delle esequie. Volti e biglietti, la calca, i fiori che erano un’infinità, palloncini in cielo. E poi. Poi tutti. ValeRossi, papà Paolo, mamma Rossella, Martina e Kate, Capirex che ha pianto a dirotto, Giacomo Agostini che non contiene l’emozione, la gente comune. Quella di tutti i giorni e gli altri. Arrivati da ogni località d’Italia. E le note di Vasco Rossi tra le parole del vescovo di Rimini che hanno commosso ed emozionato. Poi. Lacrime e sorrisi. Tante lacrime in mezzo a una caterva di sorrisi come se fosse facile. Piangere e ridere così. Le immagini:

Vale al fianco di Paolo e Rossella

E’ annunciato in prima fila. Tra i banchi riservati alla famiglia Simoncelli. Valentino Rossi prenderà parte ai funerali di Marco Simoncelli, in programma domani alle 15 (diretta Rai2), sedendo di fianco a papà Paolo e a mamma Rossella.

Il Dottore, inoltre, guiderà una delle due moto (l’altra è stata consegnata a Mattia Pasini) che, sull’altare verrà ubicata alle estremità della bara.

Il 46Ducati, inoltre, ha passato a Coriano anche la mattina di oggi, trascorsa con la famiglia di SuperSic.

Te pensa, lui ride. Diobo’

Cioè. Dove non arriva il resto, ti portano i Simoncelli. Te pensa, diobo’, la dignità. Che roba è la famiglia Simoncelli. Che uno. Che uno, allora, uno Marco poi lo capisci perché era così. Puro, ha detto papà Paolo. Che uno, ha fatto mamma Rossella, che uno se non fa quello che gli piace poi non è felice. Te pensa. La piccola Kate. La piccola Kate lo ha buttato lì. Lo ha buttato lì ma quello scricciolo si è proprio capito che lei ci crede per davvero. Di non aver smesso di vivere una favola. Tanto, ha detto la donna di SuperSic, tanto lui torna. E mi dà un segno. Come in Ghost. Te pensa.

Diobo’, in mezzo alla pataca dell’Italia dei murganton, te pensa. La famiglia Simoncelli. Diobo’. El burdel – il loro figlio. Che dietro, diobo’, dietro a quel modo di essere e di fare c’è la Romagna. Sana e pasciuta. Genuina e schietta. Te pensa.

La piada, diobo’, e gli aromi di ragu con sedano e carote. Te pensa. A panza pina u s’ragiona mej! La gloria dell’Esarcato e il clima temperato. Che non fa nè troppo freddo, nè troppo caldo. Francesca da Rimini, diobo’, col passator cortese. Il re della foresta. Te pensa. Il gran condottiero, Sigismondo Malatesta, e le sfide a carte con bestemmie a corredo. Il cinema di Fellini, diobo’, e il vino nelle botti buone. I sapori di Borghi, le onde che picchiano sul porto, la caciara di Adriatico, le illusioni di Misano, il dialetto dei vicoli e i sogni a occhi aperti della periferia. Diobo’. Te pensa, i ragazzini. Con la maglietta di SuperSic e le sgommate sullo sterrato. E il castello, Te pensa che uno s’arrampica con lo sguardo, sul castello. E poi, diobo’.

Simoncelli, mamma Rossella: “Marco mi ha resa fortunata, quel casino mancherà”

TE PENSA, LUI RIDE. DIOBO’

Mamma Rossella. Ha abbracciato papà Paolo e accolto in casa – a Coriano – la salma di Marco Simoncelli. Tra i due coniugi, un lungo abbraccio nel quale hanno provato a ritagliarsi un’intimintà che era messa lì solo per loro due. Poi, chiusi in casa a omaggiare la memoria di Sic. Mamma Rossella, intervistata dai giornalisti di Matrix (in onda stasera in seconda serata su Canale5) ha parlato di Marco con tutto il calore e l’esclusivo possesso cui una madre è legittimata.

“Noi lo abbiamo accompagnato solo in quello che gli piaceva fare. La vita se non facciamo quello che ci piace diventa un rimpianto e lui sicuramente di rimpianti non ne avrà.