Moto Gp, il rientro record di Rossi ha illustri precedenti. Da Doohan a Gramigni, in tanti sono tornati vincenti

0L577ADA--620x300Dopo il test mercoledì scorso sostenuto da Valentino Rossi sul circuito di Misano, avvenuto appena 32 giorni dopo la rottura di tibia e perone della gamba destra riportata nella gravissima caduta nelle prove libere del GP d’Italia al Mugello, molti tifosi non sono affatto convinti che la scelta del pilota italiano sia la migliore in assoluto. In tanti infatti sono spaventati dalla pericolosità di questa prova. Il test di Misano ha infatti da un lato dimostrato che il Dottore può guidare una moto, ma dall’altro ha anche messo in evidenza che é grande l’incognita su una sua reale e immediata competitività in una gara della MotoGP. D’altronde, lo stesso Brivio ha dichiarato che prima dovranno passare due gara di “assestamento”, poi solo dalla terza il pilota italiano potrà inziarea ad attaccare.

Ma non c’è solo Valentino Rossi nell’elenco dei piloti che hanno bruciato le tappe dopo il grave infortunio della frattura di tibia e perone: sono infatti molti i corridori del passato che hanno bruciato le tappe del recupero. Basti pensare al più volte iridato, Mick Doohan, dopo l’incidente subito ad Assen. Il più illustre e vincente pilota di moto di tutti i tempi è sicuramente l’australiano pluricampione iridato, Mick Doohan, che ad Assen rischiò addirittura l’amputazione della gamba, ma grazie all’intervento del Dottor Costa, tornò molto prima del previsto e per fortuna scongiurò l’idea di perdere l’arto per sempre. Oppure basti pensare all’incidente subito da Alex Gramigni che nel 1992 dopo essersi fratturato tibia e perone, rientrò riuscendo nell’impresa di vincenre il mondiale della 125cc con l’Aprilia. Oltre ai due illustri colleghi che lo precedono, c’è da ricordare anche la caduta di Max Sabbatani al Mugello, incidente molto simile a quello di Doohan. Anche Max finì per rientrare prima del previsto. Vedere Rossi girare su una YZF-R1 WSB ha infatti acceso le fantasie di molti appassionati, soprattutto della SBK. Non sarà di certo la prova di Misano di ieri ad ostacolare la trattativa tra Rossi e la Ducati di Borgo Panigale (vista anche l’ufficialità della firma di Stoner con la Honda), ma sicuramente la Yamaha farà tutto il possibile per trattenere il pesarese che, nonostante il test a porte chiuse, ha attirato su di sè l’attenzione di tutti i media del mondo.

Superbike, Biaggi guarda a Brno con fiducia: “E’ la mia pista ideale”. E sarà padre per la seconda volta

0L4N1M8A--300x145È davvero un gran momento per il pilota romano Max Biaggi, che grazie alla sua Aprilia e al suo talento sta raccogliendo successi in serie nel Mondiale della Superbike 2010. Il pilota italiano è infatti in testa alla classifica del Mondiale Superbike, con 37 punti di vantaggio sul suo primo rivale per il successo finale, il britannico Leon Haslam. Ma le buone notizie non finiscono qui: perché Biaggi sta per diventare padre per la seconda volta. “La vita ci ha voluto fare un altro regalo e ne siamo felicissimi, perché per noi i figli sono la vita“. Ecco le parole con cui Max Biaggi e la sua compagna Eleonora Pedron hanno annunciato su “Chi” l’arrivo del loro secondo figlio. L’ex Miss Italia, che appena nove mesi e mezzo fa dette al quattro volte iridato della 250 la sua primogenita, Inès Angelica, è infatti nuovamente incinta: il bimbo, di cui ancora non si conosce il sesso, nascerá nel mese di dicembre.

Tornando alle gare, Max Biaggi grazie alle quattro vittorie conquistate nelle ultime due gare della Superbike, Stati Uniti e San Marino, ha preso il largo in testa al Mondiale e ha portato l’Aprilia in vetta alla classifica costruttori. Con questo doppio primato da difendere, Max e la sua Aprilia si avviano alla gara di Brno, di domenica 11 luglio, per il Gran Premio della Repubblica Ceca. Un tracciato, quello di Brno, su cui Biaggi ha sempre fatto vedere il meglio del suo repertorio e sul quale ha dimostrato di trovarsi da sempre a suo agio: nel 2009, vinse per la prima volta con la Aprilia RSV4, mentre in precedenza aveva trionfato in ben otto occasioni, quattro volte in 250, due volte in 500, una volta in MotoGP e una prima volta, nel 2007, in Superbike, con una fantastica sequenza di ben 5 vittorie consecutive ottenute tra il 1994 e il 1998.

Max, quindi, si avvia all’appuntamento di Brno con grande concentrazione ma anche tanto entusiasmo: “Senza giri di parole, Brno mi piace e non è un mistero, è un circuito su cui riesco a esprimermi bene e dove ho colto tante vittorie importanti. Ora mi piace ricordare quella dello scorso anno, la prima con l’Aprilia in Superbike, perché la nostra moto era ancora in fase di svezzamento, ma ne venne fuori un bel risultato, molto importante per noi. Oggi che le vittorie si sono moltiplicate non dobbiamo dimenticare, però, quanto lavoro abbiamo dovuto fare, tutti insieme, per arrivare a questo livello di competitività“. Un Biaggi rasserenato e maturato grazie al positivo andamento delle vicende familiari e cauto sul prosieguo della stagione. “Scenderò in pista a Brno con la voglia di divertirmi, cercando di dare il massimo, come sempre. Credo sia il modo giusto di affrontare il weekend: la metà campionato è passata da troppo poco tempo per avventurarsi in calcoli complicati e pericolosi“.

Superbike, per Biaggi una doppietta “Mondiale” a Misano

0L4N1M4A--300x145La Superbike é ancora griffata Max Biaggi. Il pilota romano ha infatti espugnato Misano e grazie a questa vittoria dà ulteriore vigore alla sua corsa verso la conquista del Mondiale Superbike. Il suo diretto inseguitore Leon Haslam (Suzuki), é infatti finito ottavo e secondo, scivolando così a -37 punti dal fuoriclasse dell’Aprilia: erano 15 alla vigilia di questo gran premio. E ne mancano solo cinque alla fine del Mondiale (250 i punti ancora in palio): dunque una seria ipoteca sul titolo mai vinto da un pilota italiano in 23 edizioni.

Biaggi sale così a quota otto vittorie stagionali: in precedenza, il pilota romano aveva fatto doppietta già a Portimao, Monza e Salt Lake City. In Superbike ha vinto 12 volte, 54 quelle in carriera conteggiando anche i trascorsi in 250, 500 e MotoGP.  Sul tracciato di Misano l’Aprilia non era di certo data per favorita, ma Max Biaggi è stato davvero superlativo. Prima in gara uno ha letteralmente fulminato la Bmw di Troy Corser a sei giri dalla fine. L’australiano ha infatti sbagliato la scelta di gomma, a mescola troppo dura, mentre Biaggi aveva optato per la più soffice. Corser nel finale ha perso anche il secondo posto finito invece nelle mani dell’ottimo catalano Carlos Checa, primo delle Ducati. Nella seconda gara invece, Biaggi ha recuperato velocemente il quarto posto iniziale superando di slancio lo stesso Corser, Fabrizio e Checa. Ed una volta conquistata la testa della corsa ha fatto letteralmente il vuoto vincendo a braccia alzate e lanciando l’abbigliamento da gara nel giro d’onore ai tifosi in tribuna (69 mila presenze nei tre giorni). Dunque anche un grande successo per l’intero circus della Superbike.

Grande vittoria su una pista dov’eravamo convinti di soffrire” ha raccontato Biaggi. “Ho tirato come un pazzo perché ci tenevo particolarmente. L’Aprilia è magica, dedico questo successo al presidente Roberto Colaninno e a tutti i tecnici che hanno reso possibile questo successo”. L’Aprilia ha così anche consolidato il primato anche nel Mondiale Costruttori. Sul secondo posto anche la Ducati di Michel Fabrizio. A trepidare per il trionfatore anche mamma Olga, per la prima volta nei box accanto del figlio che ha compiuto 39 anni sabato.

Superbike, Biaggi verso Misano: davanti ai suoi tifosi vuole un’altra doppietta Mondiale

max_biaggi_podio_brnoE’ un momento magico per il pilota italiano Max Biaggi. Da Miller Motorsports Park è salito in vetta al campionato della Superbike con quindici punti di vantaggio su Haslam. E’ in testa alla classifica delle vittorie di manche (è a quota sei), ed ora correrà i prossimi sei round con tutti gli occhi puntati addosso. La sua enorme esperienza e i quattro mondiali 250 vinti in carriera, con in più la serenità di essere diventato padre da pochi mesi, lo aiuteranno a gestire la pressione, anche se il romano sa fin troppo bene che i suoi molti tifosi aspettano da più di 20 anni ciò che potrebbe accadere alla fine di questa stagione. In sella all’Aprilia RSV4, Max arriverà a Misano pronto a festeggiare, sabato 26 giugno, il suo 39esimo compleanno. Il regalo più bello potrebbe essere proprio un’altra doppietta da centrare davanti al suo pubblico, per rinsaldare ancora di più la sua prima posizione in classifica. Ecco l’intervista rilasciata al sito ufficiale del Mondiale SBK.

Rispetto allo scorso anno, qual è stato il più grande passo in avanti fatto sull’Aprilia RSV4 livello di competitività? “E’ stato fatto un lavoro di affinamento di diversi particolari. La moto è diventata un po’ più equilibrata sia come utilizzo motore che ciclistico.”

Come ci si sente a guidare il campionato avendo Leon Haslam come unico rivale nella lotta al titolo? “Questa è la mia prima volta in testa al Mondiale quest’anno e sinceramente penso che sia un’ottima sensazione che ci rende orgogliosi del duro lavoro svolto fin qui. Personalmente sono e rimango concentrato per riuscire ad ottenere il massimo ogni volta che vado in pista ……il Mondiale è ancora lungo.”

Quanto aiuto state ricevendo dal Test Team che lavora in parallelo con voi? “Beh! Con una moto nuova come la nostra è fondamentale avere un Test Team (come la BMW d’altronde). Diciamo che per gli ultimi arrivati è molto importante per recuperare competitività rispetto a quei team che hanno fatto la storia della SBK.”

C’è differenza tra la nuova cascata ad ingranaggi e il vecchio sistema? “No, non proprio. Non si avvertono differenze al momento. La nuova cascata ad ingranaggi l’ abbiamo usata solo a Miller ma già dalla prossima gara potrò essere più preciso.”

Quest’anno hai cambiato in qualche modo il tuo approccio alle gare Superbike? “Mi sono trovato subito a mio agio nel WSBK sin dal primo momento. Mi mancava un ambiente molto più spartano della MotoGP e credo di averlo trovato. Quest’anno per me non è cambiato nulla, il grande cambiamento l’ho fatto quando sono tornato a correre per Aprilia e con la squadra da me scelta per quest’avventura.”

Quanto ti ha aiutato quest’anno, rispetto alle passate stagioni, essere diventato padre? “E’ semplicemente fantastico quello che mi è accaduto, non credevo fosse così incredibilmente bello diventare padre. Sono orgoglioso.”

Rispetto a dieci anni fa, oggi ci sono piloti cosiddetti “vecchi” in grado di lottare per il mondiale. Ma questo non è forse uno degli sport più fisici di tutti? “L’esperienza è una dote in più e quando gareggi al Top contano tutti i piccoli dettagli. I nuovi arrivati sono bravi ma pochissimi fanno la differenza. Su tutti, Ben Spies.”

Moto Gp, Yamaha: Edwards o McCoy i papabili sostituti di Valentino Rossi

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Dal giorno dell’incidente cha visto protagonista in negativo il pilota della Yamaha Valentino Rossi, é partito il toto piloti per il possibile sostituto del pesarese. In questi giorni Colin Edwards é stato indicato come uno dei possibili sostituti dal Gran Premio di  Barcellona in avanti di Valentino Rossi, con la seconda Yamaha YZR M1, vuoi per la sua esperienza, vuoi per l’ampia conoscenza di tutto il team Fiat Yamaha (ha infatti corso ininterrottamente con la squadra ufficiale Yamaha dal 2005 al 2007).

Il problema principale al momento però, riguarda la condizione fisica del due volte iridato della Superbike, che proprio in occasione del Gp del Mugello ha lamentato un forte dolore all’avambraccio destro a cominciare dal Warm Up di domenica mattina. In gara non è andata poi tanto meglio, visto il 13° posto finale sul traguardo.

Il “Texas Tornado”, così soprannominato dai suoi tifosi, è stato curato in Clinica Mobile con fisioterapia dedicata e non sembrano esserci particolari preoccupazioni in vista di Silverstone. Con due settimane di sosta Edwards confida infatti di ritrovare la forma fisica migliore per le tre gare consecutive che porteranno la MotoGP da Silverstone a Barcellona passando per Assen.

Ma non c’è solo Edwards nei pensieri della Yamaha. Il pilota Garry McCoy e la Fb Corse hanno infatti trovato un accordo per separarsi consensualmente. Il pilota australiano, il cui obiettivo era quello di rientrare in MotoGP, contava molto sulla moto della Fb Corse, ma al momento attuale il progetto della Oral engineering è ancora poco sviluppato e un suo debutto nella MotoGP è tutt’altro che sicuro. Ed ecco che allora proprio l’ex pilota della Yamaha 500 potrebbe essere il giusto sostituto dell’infortunato Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha. Ecco le le parole del pilota McCoy. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo. Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Superbike, Biaggi fa doppietta negli Usa. Primo posto nel Mondiale: “Restiamo con i piedi per terra”

SOUTH AFRICA WORLD SUPERBIKESBottino pieno un’altra volta. Max Biaggi, in sella alla sua nuova Aprilia RSV4, ha vinto gara-1 e gara-2 del Gp degli Usa, sul circuito di Salt Lake City, ripetendo l’impresa già riuscita in quel di Portimao e Monza.

Gara-1 – Scattato dalla seconda posizione, alle spalle di Carlos Checa, fin dalle prime battute le due gare han vissuto sul duello fra il pilota romano e lo spagnolo della Ducati. Entrambi i piloti sin dalla partenza, hanno confermato il loro passo superiore e se ne sono andati seminando il gruppo dopo pochi giri. In gara-1 all’inizio è stato Biaggi a condurre, poi, una volta passato in testa, Checa ha dato l’impressione di poter controllare la gara ma, al 18° dei 21 giri previsti, lo spagnolo ha dovuto abbandonare per un guasto lasciando via libera all’Aprilia di Biaggi. Grazie a gara-1, il pilota romano ha così conquistato la sua quinta vittoria in questa stagione e guadagnato 5 punti sul leader del Mondiale Haslam (giunto 2° a oltre quattro secondi) e portandosi a sole 10 lunghezze dalla vetta del campionato (242-232). “Abbiamo avuto un pò di fortuna, questo è vero, ma non posso che essere felice per questo nostro risultato – ha commentato Biaggi al termine della prova – Sono felice per me, per i ragazzi del team e per l’Aprilia, che con una moto nuova mi sta permettendo di fare davvero bene. Anche il pubblico se lo merita, ci sono tanti appassionati di moto e tanti miei tifosi qui in America“.

Gara-2 – Anche in gara-2, si è assistito allo stesso duello della prima tornata, con Checa e Biaggi affiancati fin dalla prima staccata, con lo spagnolo che riusciva a mettere la ruota davanti. Dietro al pilota romano, Corser, Camier, Kaus e Rea a sfidarsi in un balletto di sorpassi e controsorpassi. Checa e Biaggi girano sugli stessi tempi, tra la Ducati e l’Aprilia poco più d’un secondo di distacco costante. Da dietro risale forte Haslam, quando al 7° giro cambia nuovamente tutto: lo sfortunatissimo Checa “rompe” nuovamente ed è costretto al ritiro, mentre Haslam scivola e finisce fuori, consegnando a Biaggi vittoria e leadership nel Mondiale (257-242). Al 2° posto, staccata, l’altra Aprilia RSV4 di Camier, davanti alla Yamaha di Crutchlow.

Due gare fantastiche, non servirebbe aggiungere altro – ha commentato Biaggi abbiamo impostato bene il weekend, lavorando tanto per sfruttare al meglio il potenziale della RSV4 su questo bellissimo circuito. Anche in gara 2 Checa ha imposto da subito un ritmo forsennato, ma avevo più feeling rispetto a gara 1, quindi credo che me la sarei comunque giocata fino in fondo. Ho gestito bene il vantaggio, devo ringraziare tutti perché questa doppietta è merito di tutto il Team e dei ragazzi che lavorano a Noale, che mi supporta al meglio. Penso che anche il pubblico americano si sia divertito, oggi è un giorno importante per noi ma ho già la mente alla prossima tappa. Arrivarci da leader della classifica è importantissimo, ma il campionato è ancora lungo quindi… Piedi per terra“.

Moto Gp, Ben Spies condannato: dovrà pagare 1,9 milioni di dollari al suo agente

sbk_Ben_Spies_Yamaha_Portrait_Non sembrano essere dei migliori gli ultimi giorni vissuti dal pilota della Moto Gp Ben Spies: dopo la pessima performance del GP di Francia, forse la peggiore gara in MotoGP del campione americano dell’ultimo mondiale della SBK, adesso è venuta fuori anche la notizia di alcuni guai finanziari, che potrebbero ulteriormente deprimergli il morale.

Questo perché una commissione di arbitraggio americana, ha stabilito che la società Speez Racing LLC e lo stesso Ben Spies, debbano congiuntamente pagare la non modica cifra di ben 1,9 milioni di dollari, all’ex manager del pilota Doug Gonda, con cui lo stesso Spies aveva troncato improvvisamente i rapporti senza più pagare, come da contratto, le commissioni sui propri guadagni pari al 15%. Interruzione che è stata ovviamente giudicata illegittima, e da qui è partita la richiesta di risarcimento, che comprende anche il risarcimento delle spese legali.

Il nodo della discordia tra i due, sembra sia scoppiato per via del  fatto che Gonda non fosse riuscito a negoziare un contratto per far correre l’americano nella classe MotoGP, cosa che costrinse Spies a correre nel Mondiale Superbike, dove ha poi conquistò il titolo iridato. Per Ben dunque si viene a scoprire che la SBK è sempre stata un ripiego, visto appunto che il contenzioso con il suo manager risale ai primi mesi del 2009.

I documenti del procedimento arbitrale, ci mostrano anche una certa superficialità di approccio da parte di Spies alla gestione manageriale ed economica della sua immagine, visto che il campione ha tranquillamente dichiarato di non sapere neppure che sua madre possedesse la maggioranza delle azioni della società Speez Racing LLC, secondo quanto riportato in un articolo di Michael Gougis su Road Racing World, mentre il resto delle azioni (ovvero il 48%) è di proprietà dello stesso Ben e l’1% della sorella Lisa. La cifra stabilita dai giudici di 1,9 milioni di dollari, corrisponde al 15% dei guadagni del pilota nel 2009, più il 15% dei guadagni stimati per il 2010 ed il 2011, periodo coperto dal contratto con l’ex manager. Guadagni che sono stati dunque stimati in circa 12-13 milioni di dollari.

Moto GP, Hayden sereno con la Ducati. “Mi sto divertendo molto”

hayden_ducati_dichiarazioniNello scorso fine settimana, la Superbike ha vissuto una giornata esaltante sul circuito di con Max Biaggi che, grazie alla doppietta di successi, è a soli 4 punti dal leader del Mondiale, Leon Haslam. Oltre ai moltissimi spettatori, vi erano anche dei personaggi del mondo delle due ruote, che non sono di certo passati inosservati: Troy Bayliss, Ben Spies e soprattutto Nicky Hayden.

Il pilota di Owensboro, Kentucky (USA), quinto in classifica piloti MotoGP con la Ducati ufficiale del team Marlboro, era presente per due motivi: come uomo immagine per la casa di Borgo Panigale, ma ancor più, per star vicino al fratello minore Roger, che corre in sella alla ZX-10R del team privato Pedercini. Il pilota americano, è stato intervistato da Jonathan Green per il sito OnTheThrottle.tv: “Kentucky Kid”, questo il soprannome di Hayden, ne ha approfittato per fare il punto della situazione sul suo cammino in Moto GP in sella alla Ducati.

Hayden ha sin qui ottenuto due quarti posti nelle due gare disputate quest’anno: un risultato positivo, visti i tanti problemi avuti dall’americano nella stagione di debutto in sella alla Desmosedici. I cambiamenti alla moto hanno sicuramente dato forza e fiducia all’iridato 2006, che lavora nel tentativo di conquistare quel paio di decimi che lo separano dal pacchetto di testa. “Finalmente mi sto divertendo, lo stare nelle posizioni di vertice vicino ai primi rende la vita migliore, sia in sella che non. Ho delle buone sensazioni al momento, la squadra sta lavorando bene per darmi tutto il supporto possibile e mi sta aiutando ad essere a mio agio quest’anno. La moto è molto differente da prima, certamente abbiamo fatto progressi, e fatto in modo che le cose andassero nella nostra direzione”.

Al momento Nicky Hayden si trova bene nell’ambiente della classe regina, ma lo statunitense non ha escluso un suo eventuale approdo in World SBK nel prossimo futuro, anche se al momento ha intenzione di restare nella Moto Gp per molti anni ancora. “Nonostante sia bello essere qui, far da spettatore e dare il mio supporto a Roger, è comunque difficile rimanere a guardare! Ho fatto da wild-card a Laguna Seca un anno (stagione 2002, quarto posto in gara uno e DNF in gara 2, caduta assieme a Noriyuki Haga), ma voglio stare in MotoGP, è la mia casa. Non che questo sia un brutto paddock, ho rispetto per questi ragazzi, chissà cosa può succedere in futuro ma per ora voglio fare in modo di restare in MotoGP per un bel po’ di anni, preferibilmente in questo team, e di essere sempre tra i primi”.

Superbike, Biaggi trionfa a Monza. Doppietta storica per il pilota romano su Aprilia

300x200-images-stories-news-202_r05_race2_podiumMONZA, 9 maggio 2010 – Max Biaggi ha scritto una pagine indelebile della sua carriera motociclistica, vincendo entrambe le gare del Gp di Monza del Mondiale 2010 della Superbike. Con la sua Aprilia, il pilota romano ha letteralmente dominato il GP d’Italia: ora, in classifica pilota, si è portato ad appena tre punti dal capofila del Mondiale Superbike, Leon Haslam (Suzuki). Biaggi, grazie alla doppietta odierna, è arrivato a quota otto vittorie in Superbike, di cui quattro solo nel 2010: prima di Monza infatti, il pilota romano aveva travato la doppietta anche a Portimao (Portogallo). In carriera dopo la doppietta di oggi, in tutto fanno 50 vittorie tra Motomondiale e Superbike. La fantastica Aprilia RSV4, ha fatto il suo dovere quest’oggi, partendo a razzo in maniera impeccabile dalla pole, in entrambe le gare, lasciando così solo le briciole agli avversari. Nella prima gara il podio è stato completato dalle Yamaha di Toseland e Crutchlow, che hanno dato una grossa mano al fuoriclasse italiano, relegando al quarto posto il principale rivale di Biaggi in classifica generale, il pilota Haslam. L’Aprilia ha pure piazzato, in gara-1 il giovane Leon Camier (al debutto su questo tracciato) al quinto posto.

Gara-2 – La seconda gara è stata diversa dalla prima, sin dalla partenza: infatti si è aperta con una drammatica caduta al via, che ha tolto di scena James Toseland (Yamaha), Jonathan Rea (Honda) e Ruben Xaus (Bmw). A quel punto, l’unico pilota in pista in grado di impegnare l’Aprilia, è stata la Yamaha di Cal Crutchlow, finchè il quattro cilindri giapponese non ha ceduto, tradendo e provocando la scivolata (per fortuna senza conseguenze) del 24enne britannico. A quel punto, anche gara-2 per Max era fatta. Leon Haslam ha invece tenuto una condotta di gara, improntata a limitare i danni, conquistando il secondo posto, davanti all’australiano Troy Corser, che ha regalato il primo storico podio Mondiale alla Bmw. Male invece la Ducati: Michel Fabrizio, partito in prima fila, ha fatto 7° in gara-uno e poi è caduto.

 “È stata una giornata fantastica” ha dichiarato Biaggi ai microfoni a fine gara-2. “Grazie ai tecnici che hanno realizzato quest’Aprilia straordinaria, con questa marca mi trovo bene (ha vinto quattro mondiali in 250GP, ndr) e magari avrei dovuto tornaci prima. Bel colpo, ma il cammino è ancora molto lungo“. Domenica nuovo appuntamento: la Superbike vola in Sud Africa, nube del vulcano islandese permettendo. Gli organizzatori seguono la situazione e per adesso lo svolgimento della corsa è confermato.

Ordine di arrivo

Gara uno (18 giri, km. 103,986): 1. Biaggi (Ita-Aprilia) in 31’07”044 media 200,504 km/h; 2. Toseland (GB-Yamaha) a 0”247; 3. Crutchlow (GB- Yamaha) a 0”297; 4. Haslam (GB-Suzuki) a 0”958; 5. Camier (GB-Aprilia) a 4”493; 6. Xaus (Spa-Bmw) a 7”343; 7. Fabrizio (Ita-Ducati) a 7”369; 8. Corser (Aus-Bmw) a 9”344; 9. Sykes (GB-Kawasaki) a 15”338; 10. Guintoli (Fra-Suzuki) a 16”671; 11. Haga (Gia-Ducati) a 16”921; 16. Scassa (Ducati) 17. Lanzi (Ducati).

Gara due (18 giri): 1. Biaggi in 31’07”122 media 200,496 km/h; 2. Haslam a 4”547; 3. Corser a 5”469; 4. Camier a 10”267; 5. Sykes a 15”561; 6. Haga a 15”816; 7. Guintoli a 15”861; 8. Smrz (Cze-Ducati) a 20”977; 9. Byrne (GB-Ducati) a 21”920; 10. Scassa a 21”974.

La classifica del Mondiale piloti (dopo 5 round su 12): 1.Haslam punti 181; 2. Biaggi 178; 3. Rea e Checa 110; 5. Toseland 106; 6. Haga 100; 7. Corser 92; 8. Camier 72; 9. Guintoli 70; 10. Crutchlow 65; 11. Fabrizio 62; 16. Lanzi 26; 18. Scassa 16; 24. Baiocco 1.

Il Mondiale costruttori: 1. Aprilia 184; 2. Suzuki 181; 3. Ducati 149; 4. Honda 119; 5. Yamaha 113; 6. Bmw 95; 7. Kawasaki 37.

Aprilia e Alitalia insieme in Superbike, sognando la MotoGP

alitaliaAlitalia e Aprilia, la MotoGP può attendere. È stata presentata ieri la nuova moto della scuderia italiana che correrà la prossima stagione di Superbike. Poche settimane fa era stata svelata la location della presentazione, l’aeroporto di Fiumicino per sancire la partnership tra l’Aprilia e la compagnia di bandiera italiana. E così Roberto Colaninno, presidente e azionista di maggioranza di entrambe lo società, ha deciso di costruire una nuova scuderia di moto per esportare nel mondo il classico Made in Italy. “Spesso si creano delle partnership tra marchi e sponsor che non hanno niente da condividere . Ha dichiarato Maurizio Roman, responsabile dello sviluppo e delle strategie della Piaggio –. Invece noi siamo riusciti a unire marchi che condividono molti valori: dall’italianità alla tecnologia. Sia Aprilia che Alitalia hanno fatto la storia. Siamo orgogliosi che Alitalia possa comparire sulla nostra Aprilia RSV4: per noi è un grande onore”.

Aprilia e Alitalia insieme in Superbike, ma sognando la MotoGp

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L’Aprilia sbarca nel mondiale Superbike. Ma per conoscere con esattezza il futuro del marchio italiano, si dovrà attendere. Già, perché intorno all’Aprilia c’è un po’ di mistero. Innanzitutto circolano sul web alcune fotorubate” dalla nuova livrea della moto (durante una convention a Montecarlo) che parteciperà al campionato Superbike 2010. La moto sarà sponsorizzata dall’Alitalia e si affiderà all’esperienza di Max Biaggi e Leon Camier. Per togliere ogni dubbio il prossimo 9 febbraio la scuderia si presenterà ufficialmente al pubblico: la location non è ancora certa, ma sappiamo che avverrà vicino all’aeroporto di Roma, giusto per ricordare che è sì una moto, ma ha un feeling speciale con gli aerei, visto che l’Alitalia è partner del progetto.

John Hopkins, la MotoGp è sempre più lontana

hopkinsJohn Hopkins è sempre più lontano dalla MotoGp. Il pilota statunitense, infatti, starebbe valutando la possibilità di rimanere nella Superbike, nonostante gli ultimi contatti con la neonata scuderia FB Corse di MotoGp. Anche lo stesso Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, ha ammesso che il caso Hopkins resta ancora un mistero. Tuttavia, il pilota ha deciso di iniziare la sperimentazione sulla Suzuki GSX-R1000 sul circuito di California: la moto correrà il prossimo campionato di Superbike e quindi è molto probabile che Hopkins rinunci al ritorno in MotoGp.

Casey Stoner più forte di Valentino Rossi

stonerIl miglior pilota della MotoGp? Casey Stoner, parola di Davide Tardozzi, team manager della scuderia Ducati World Superbike. Addirittura più forte del nove volte campione del mondo Valentino Rossi? A quanto pare Tardozzi non ha dubbi: l’australiano, iridato nel 2007, sarebbe migliore anche di The Doctor. Ma attenzione, non si dimentichi che il tecnico era a capo della Ducati nella categoria Superbike e quindi non c’è da stupirsi che faccia il tifo e sponsorizzi Stoner che nella prossima stagione proverà a riprendersi il titolo mondiale che Valentino gli ha strappato nel 2008 e che lo scorso anno ha riconquistato. Tuttavia, Tardozzi ha appena deciso di lasciare la scuderia di Borgo Panigale per lanciarsi nell’avventura targata Bmw nella prossima stagione di Superbike.

Motor Racing Paddock per la prima volta aperto al pubblico

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Al Motor Show di Bologna che inizierà il 4 Dicembre, ci sarà anche il debutto di “Moto Racing Paddock Show“, un’iniziativa fieristica del tutto inedita, a cui prendono parte i maggiori team delle competizioni motociclistiche e il grande pubblico.

Si svolgerà al Padiglione 36 di BolognaFiere, con il pubblico che per la prima volta potrà accedere alla zona paddock, generalmente off limits, in cui le squadre si preparano a scendere in pista. Saranno presenti: Ducati (Moto GP e Superbike) Team Gresini (Honda Moto GP) e Team LCR (Honda Moto GP). Oltre alle moto da corsa e ai team, saranno presenti anche moto di serie con caratteristiche la cui tecnologia deriva direttamente dall’esperienza accumulata in ambito sportivo e aziende di primaria importanza.