Quella di domenica 31 maggio è una data cerchiata in rosso sull’agenda di tutti i piloti italiani del motomondiale: si corre il GP del Mugello, il GP d’Italia, ed i centauri tricolori stanno scaldando le gomme già da parecchio tempo. C’è, tra loro, chi si presenta in Toscana in cerca di un riscatto (leggasi Valentino Rossi dopo il deludente GP di Francia e Loris Capirossi, reduce da un avvio di stagione tutt’altro che esaltante), e chi invece punta a trovare alcune conferme. Stiamo parlando del campione del mondo 250 in carica Marco Simoncelli, che a Le Mans ha vinto da dominatore strapazzando la concorrenza, e di Andrea Dovizioso, pilota del team HRC al debutto italiano in sella ad una moto ufficiale galvanizzato dalla quarta piazza francese.
team Honda HRC
MotoGP, Jerez: Lorenzo più veloce del vento, è pole. Dietro Pedrosa, Stoner e Rossi
Sessione di qualifiche condizionata dal vento teso, a soffiare forte e per lunghi tratti sul tracciato fino a condizionare le qualifiche del MotoGP. Quest’anno sembra davvero che il meteo voglia anch’egli dire la propria, specie se consideriamo che veniamo da una gara spostata al lunedì per pioggia (Losail) e da un’altra con qualifiche annullate (Motegi). Il vento, però, sembra non aver inficiato le prestazioni del pilota del momento, lo spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo. Il “padrone” di casa, invece che fare gli onori come sarebbe buona norma comportamentale, ha staccato due tornate spaventose conquistando la pole position con un tempo inferiore al muro del 1’39”, assolutamente inavvicinabile per tutta la concorrenza.
Verso il GP Giappone (Motegi): Simoncelli, Pedrosa e il recupero dagli infortuni
Un banale incidente in allenamento lo ha messo fuori dai giochi nell’occasione della prima tappa del campionato 2009, la notturna di Losail; poco male: la gara pasquale è stata dimezzata a causa della pioggia e così anche il punteggio assegnato ai piloti, quindi il ritardo dai primi della classe è rimasto nei limiti del gestibile. Certo, perdere anche la seconda gara stagionale per il campione del mondo in carica delle 250 Marco Simoncelli avrebbe potuto significare aver già buttato via buona parte dei punti necessari per la riconferma…
MotoGP: che fine ha fatto Dani Pedrosa?
La scorsa domenica, abbiamo avuto modo di “tastare il polso” ai piloti del MotoGP per capire quale fosse, a due settimane dal via di Losail (Qatar), lo stato di salute ed il feeling con la moto di ciascuno. Abbiamo così scoperto che ci sono polsi caldissimi, anche nonostante recenti interventi chirurgici (leggasi Stoner), e polsi un po’ meno caldi, capaci però di sopperire con una condotta più regolare (Rossi, Capirossi) e probabilmente redditizia al lungo periodo. Della salute dei presenti, dunque, abbiamo detto; ma come stanno gli assenti? Di Gibernau sappiamo che il recupero procede bene, ma non sarà affrettato perché non c’è bisogno di rischiare. E di Pedrosa?
MotoGP: il ginocchio non dà pace, Pedrosa si gioca il debutto?
Tu chiamale, se vuoi, “stranezze”. Apriamo parafrasando quella che forse è stata la più bella canzone prodotta dal duo Battisti-Mogol, per provare ad interpretare il percorso diagnostico dell’infortunio patito dal pilota del team Honda HRC Daniel Pedrosa, vittima di un violento high-side nel corso della seconda giornata di test ufficiali, disputati dai centauri MotoGP sulla pista di Losail, in Qatar. Avevamo esordito anche noi, sulla scorta di quanto trapelava dalla Clinica Mobile, parlando di “contusioni senza fratture”; a quanto pare, però, le fratture c’erano, se è vero che lo spagnolo è volato in Patria a farsi innestare una vite in titanio all’inserzione del polso.