Motomondiale 125cc, Marquez stravince in Australia e ipoteca il titolo iridato

Marc Marquez ha trionfato al Gran Premio d’Australia nella classe 125 cc, mettendo così un grossa ipoteca sul titolo iridato di campione della quarto di litro. Sul tracciato di Phillip Island, é andato in scena un uovo “Tripleteiberico con il pilota Red Bull che stravince in solitaria lasciandosi alle spalle il connazionale Pol Espargaró e Nico Terol.

Vittoria importantissima dunque per il giovane catalano che potrebbe laurearsi campione già nel prossimo Gran Premio in Portogallo.

Non c’è stata storia a Phillip Island: Marquez é scattato davanti a tutti e ha resistito in testa fino alla fine allungando già dal terzo giro sui diretti inseguitori. Nono trionfo in stagione per Marquez e per il mondiale è solo questione di matematica e conti da fare in terra lusitana.

Motomondiale, Toni Elias Campione del Mondo nella Moto2. Ma a Sepang il podio parla solo italiano

Nel giorno della festa di Toni Elias, arriva la prima vittoria stagionale per Roberto Rolfo, che si è imposto nel Gran Premio della Malesia sul bollente tracciato di Sepang, al termine di un acceso e divertente duello vissuto con il sanmarinese Alex De Angelis. Roberto Rolfo torna dunque alla vittoria a distanza di ben sei anni dall’ultima volta, quando vinse a Jerez nel 2004. Gara perfetta del pilota Italtrans STR, che si difende fino all’ultima curva dagli attacchi di De Angelis che trova comunque il primo podio della stagione.

Gara dunque frizzante e divertente dall’inizio alla fine, che finito col premiare anche l’altro pilota italiano, Andrea Iannone. Il pilota della Speed Up, infatti, ha chiuso al terzo posto completando il podio della Malesia per la classe Moto2.

Quarto posto finale invece per Toni Elias, che si laurea Campione del Mondo con tre gare d’anticipo. Esultanza davvero incontenibile quella del 27enne pilota catalano che, arrivato ai box, si è lasciato travolgere dall’emozione, scoppiando in un lungo pianto liberatorio mentre venive abbracciato da parenti, amici e tecnici. Una stagione praticamente perfetta quella vissuta da Toni Elias, capace di vincere ben sette delle 14 gare fin qui disputate, tutte quante portate a termine fino alle bandiere a scacchi finali. Si tratta del primo titolo iridato della carriera per questo ragazzo nato a Manresa, che fino alla passata stagione correva in MotoGP in sella alla Honda del Team Gresini, dopo aver vissuto anche una breve parentesi con la Ducati dell’Alice Team.

Proprio per questo ha iniziato l’annata tra i favoriti per il titolo, e durante la stagione la sua esperienza e il suo talento lo portano a conquistare come detto 7 vittorie, di cui ben 4 consecutive. Le sue caratteristiche di guida e la sua forte personalità si sono guadagnati milioni di fans in tutto il mondo, con lo spagnolo che può gioire anche per un altro piccolo record: oggi è infatti diventa il primo Campione del Mondo Moto2 della storia con soli 27 anni.

Motomondiale, Gran Premio di San Marino: Marquez trionfa e ipoteca il Mondiale. Terol secondo prova a restistere, crolla Espargarò sesto. Caduta e frattura per Savadori

Per il Gran Premio di San Marino della 125cc, la partenza si fa subito difficile per i due piloti Bancaja Aspar: il poleman Smith scivola fino alla quarta piazza, mentre Nico Terol scivolo addirittura sino al settimo posto. Intanto vola subito in testa il leader del Mondiale Marquez, tallonato dai piloti Tuenti Racing. A Nico Terol bastano comunque appena tre giri per riportarsi nel gruppo di testa, nel quale Espargaró potrebbe sfruttare la presenza del compagno di squadra, mentre è Marquez a tirare il quintetto in cui si inserisce anche Sandro Cortese.

A 15 giri dal termine, Terol e Marquez danno vita ad un gran bel duello, nel quale si sfidano per la leadership della corsa e del Mondiale, mentre Espargaró cerca, a fatica, di rimanere agganciato ai due di testa. Il pilota Tuenti Racing perde infatti diversi metri nei rettilinei ed è costretto ad una guida più aggressiva in frenata e nelle parti lente del circuito. Momento importante a metà gara, quando Marquez si porta in testa e alza il suo ritmo di gara: è un colpo durissimo sia Terol che Espargaró, anche se poco dopo il pilota Bancaja Aspar riesce a colmare il gap con un grande sforzo. Intanto cadono sia Lorenzo Savadori che la wildcard Giovanni Bonati. Dietro iniziano i primi problemi per Espargaró costretto a lottare per il podio a distanza e con 3 rivali importanti come Smith, Cortese e Vazquez alle sua spalle. Marc Marquez invece arriva al traguardo e ritrova la vittoria che mancava dal Sachsenring e si rifa così dell’errore della scorsa settimana di Indianapolis. Lo spagnolo del team Red Bull Ajo Motorsport aumenta così il suo vantaggio in classifica che ora è di nove punti su Nico Terol secondo. Espargaró chiude solo sesto, preceduto da Efren Vazquez, bravo a salire sul podio, Sandro Cortese (Avant Ajo Mitsubishi) quarto, e Bradley Smith quinto. Per il numero 44 del Tuenti Racing ora sono 20 i punti da recuperare in classifica.

Non è stata priva di conseguenze la caduta di Lorenzo Salvadori nel corso della gara di 125 sulla pista di Misano Adriatico per il gp di San Marino. “Il pilota ha riportato la frattura scomposta della clavicola destra – ha commentato ai microfoni di Canale 5 il dottor Claudio Costa della clinica mobile – Se vorrà partecipare al gp di Spagna tra due settimane dovrà operarsi, altrimenti tornerà in Giappone“.

I tempi della gara della 125cc:

Moto Gp, Rossi rientra al Sachserning. Lorenzo gli dà il “benvenuto” mentre pensa a vincere ancora

rossi-lorenzoMolti addetti ai lavori sono pronti a leccarsi i baffi. E con loro i milioni di tifosi italiani e non di Valentino Rossi. Perché, come si suol dire, la pacchia per Jorge Lorenzo è (forse) finita. Questo perché al di là delle reali condizioni fisiche (non ancora ottimali) e della competitività (difficilmente da podio) che potrà esibire già sul tracciato del Sachsenring, Valentino Rossi in pista significa che i riflettori si sposteranno autometicamente dallo spagnolo per tornare ad inquadrare la Yamaha M1 del nove volte campione del mondo. Ma il pilota maiorchino della Yamaha, che durante l’assenza del compagno di squadra ha vinto tre gare di fila, scrolla le spalle e augura il bentornato al “Dottore“: Lorenzo può stare tranquillo, forte del vantaggio accumulato in termini di punti e non solo, anche se la casa giapponese e i media, nelle prossime gare saranno come detto concentrati prevalentemente sul rientro del Dottore.

Jorge Lorenzo torna dunque a dividere il box con Valentino Rossi, assente dalle gare dal lontano 5 giugno, giorno dell’incidente durante le prove libere del Mugello: “Sono felice che Valentino sia tornato” ha dichiarato durante l’intervista pre-GP il pilota spagnolo. “Un benvenuto a lui!”. D’altronde, cosa’altro avrebbe dovuto dire? Lo spagnolo, in assenza del compagno di squadra, ha fatto il suo dovere sino in fondo, non curandosi di nulla se non del suo Mondiale, non sbagliando praticamente nulla. E’ proprio grazie a questi fattori che Lorenzo é diventato il leader alla Yamaha e nella MotoGP: ormai sa molto bene come funziona il gioco ed è consapevole che da domani gli occhi saranno puntati tutti sul nove volte campione del mondo (sempre che la sua presenza al Gran Premio di Germania venga confermata dai medici del Motomondiale).

Tutto questo per quanto riguarda la teoria. Nella pratica, Lorenzo ha però tutta l’intenzione di riprendersi gli obiettivi delle telecamere nel solo modo che conosce: vincendo ancora. Un trionfo al Sachsenring significherebbe prima vittoria sulla pista tedesca e quarto successo di fila. “Il Sachsenring è una pista che mi piace, ma non ho mai vinto lì” ha commentato Lorenzo parlando del prossimo GP. “E’ lo stesso per Laguna Seca, quindi sono entusiasta di queste due belle sfide prima delle vacanze!”. “Il Sachsenring è una pista difficile, con un sacco di saliscendi ed è anche uno dei più brevi circuiti della MotoGP” ha commentato Porfuera. “Non sappiamo niente del meteo, può essere molto caldo lì, ma sempre meglio della pioggia”.

Motomondiale, Iannone trionfa ad Assen in Moto2. In 125 vince Marquez

n511417_IANNONE01_6.preview“In mancanza del “Dottore” Valentino Rossi, per fortuna che c’è Andrea Iannone“. Sarà questo il pensiero di molti tifosi italiani appassionati motociclismo. L’abruzzese (Speed Up) ha infatti confermato la pole conquistata ieri e oggi in gara ad Assen ha spezzato il dominio dei piloti spagnoli a cui si é assistito nella gara delle 125 vinta da Marc Marquez. Davvero prepotente la prova con cui l’italiano ha vinto il GP d’Olanda della classe Moto2. Partito subito bene, ha preso la testa della corsa dopo poche curve e si è progressivamente allontanato dagli altri piloti. A metà gara infatti, aveva già 7 secondi di vantaggio sui rivali più vicini, mentre sul traguardo ha chiuso con 4 secondi su Toni Elias, che ha bruciato sul traguardo Thomas Luthi. Quarto e quinto posto per Wilaitot e Tomizawa. Lontani invece tutti gli altri italiani: Corsi ha chiuso 12°, Pasini 14°, Baldolini 16°, Corti 17°.

In 125 dominio spagnolo – Nella classe 125 è stata invece, come già accennato, la giornata di Marc Marquez (Derbi). L’iberico ha avuto la meglio su Nico Terol (Aprilia) in quello che sta diventando un duello classico della stagione. Sul podio anche Pol Espargaro (Derbi) per un dominio tutto spagnolo come ormai d’abitudine. Quarto e quinto posto per Bradley Smith (Aprilia) e Sandro Cortese (Derbi). La gara è stata sin dalle prime battute un duello a due tra Marquez e Terol fin dalle prime battute. Davveroo superiore il passo tenuto dai due iberici, sicuramente i più in forma dell’intero fine settimana. Alla fine non c’è stata nemmeno la classica volata, visto che Marquez ha dato nel finale l’accelerazione decisiva vincendo sul rivale con un comodo margine di due secondi. Italiani invece ancora in grossa difficoltà: il nono posto di Simone Grotzkyj alla fine non è nemmeno da buttar via. Tutti ritirati per cadute gli altri, Savadori, Marconi e Ravaioli.