Un vero e proprio cannibale che non si può non esaltare. È questa la giusta definizione per Marc Marquez che ha finalmente messo le mani anche sul settimo titolo iridato. Una vera e propria passerella anche a Motegi, con nessun altro pilota che è riuscito a finire davanti allo spagnolo e a mettere fine alla sua egemonia anche in gara.
vittoria
MotoGp, la Yamaha Campione del Mondo costruttori
Grazie alla vittoria ottenuta oggi in Portogallo all’Estoril da Jorge Lorenzo, la Yamaha si è laureata per la seconda volta consecutiva – dopo lo scorso anno con Rossi – campione del mondo della classe MotoGp nella categoria dei costruttori. La Casa dei tre diapason comanda con 379 punti contro i 331 della Honda, staccate Ducati e Suzuki, rispettivamente terza con 266 punti e quarta con 101 punti.
Motomondiale 125cc, Marquez trionfa all’Estoril: Mondiale ad un passo
Marc Marquez ha vinto il Gp di Portogallo sul tracciato dell’Estoril, consolidando così il primato nella classifica iridata della classe 125. Lo spagnolo della Derbi, costretto ad una partenza dalla pit lane in seguito ad una caduta durante il giro di ricognizione, si è cpmunque imposto davanti al connazionale Nico Terol (Aprilia) e al britannico Bradley Smith (Aprilia) al termine di una mini-gara di soli nove giri e dopo una sospensione per pioggia.
MotoGp, Lorenzo fa il modesto: “Non pensavo di raggiungere Rossi”
Lorenzo: “Non pensavo di raggiungere Rossi” – Col titolo già in tasca, Jorge Lorenzo oggi ha corso per la gloria. E all’Estoril é arrivato l’ennesimo trionfo. Un trionfo raggiunto grazie a una grande rimonta su Rossi, prima raggiunto e poi staccato: “Abbiamo corso in condizioni molto difficili, è stata una gara molto difficile sin dall’inizio. Quando ero al decimo giro non pensavo di riprendere Vale ma piano piano sono andato sempre più veloce e abbiamo centrato questa vittoria”.
Motomondiale Moto2, all’Estoril trionfa Bradl su un ottimo Baldolini
È andata a Stefan Bradl la vittoria del GP del Portogallo della Moto2. Il tedesco della Suter è venuto fuori alla distanza e si è guadagnato la vittoria al termine di un acceso duello finale contro il nostro Alex Baldolini. Il 25enne cesenate, finalmente rientrato nelle posizioni che contano, non è purtroppo riuscito a staccare il tedesco e nonostante sembrasse più veloce nella parte finale della pista ha dovuto alla fine cedere al rivale tedesco. Sull‘ultimo gradino del podio anche lo svizzero Aegerter. Niente da fare invece per lo spagnolo Toni Elias, vincitore del primo titolo iridato della classe Moto2. Prima è caduto, poi si è rimesso in pista ma alla fine ha finito per ritirarsi. Rimpianto invece per la gara di Andrea Iannone. Partito dal fondo dello schieramento, l’abruzzese era pian piano riuscito a risalire vicinissimo ai primi posti. Ma a 8 giri dalla fine è caduto in fondo al rettilineo dopo il traguardo, proprio quando una favolosa rimonta non sembrava più impossibile. Ci ha provato Baldolini ma non ce l’ha fatta nemmeno lui.
Motomondiale 125cc, Marquez stravince in Australia e ipoteca il titolo iridato
Marc Marquez ha trionfato al Gran Premio d’Australia nella classe 125 cc, mettendo così un grossa ipoteca sul titolo iridato di campione della quarto di litro. Sul tracciato di Phillip Island, é andato in scena un uovo “Triplete” iberico con il pilota Red Bull che stravince in solitaria lasciandosi alle spalle il connazionale Pol Espargaró e Nico Terol.
Vittoria importantissima dunque per il giovane catalano che potrebbe laurearsi campione già nel prossimo Gran Premio in Portogallo.
Non c’è stata storia a Phillip Island: Marquez é scattato davanti a tutti e ha resistito in testa fino alla fine allungando già dal terzo giro sui diretti inseguitori. Nono trionfo in stagione per Marquez e per il mondiale è solo questione di matematica e conti da fare in terra lusitana.
Motomondiale Moto2, De Angelis trionfa a Phillip Island
E’ stato Alex De Angelis (Motobi) a vincere a Philipp Island in Moto2 davanti al britannico Scott Redding (Suter) e all’italiano Andrea Iannone (Speed Up) il Gran Premio d’Australia.
Per il pilota di San Marino si tratta della seconda vittoria in carriera, dopo quella conquistata a Valencia nel lontano 2006 in 250. I tre in testa hanno subito preso il volo distanziando il resto del gruppo.
Simon termina quarto a oltre 10” da Iannone. Fatica invece il neo campione Toni Elias che termina al settimo posto a quasi mezzo minuto di distanza dal vincitore De Angelis.
MotoGp, Rossi promette un finale di Mondiale scintillante: “L’importante é arrivare davanti…”
Dopo la ritrovata vittoria in quel di Sepang, Valentino Rossi arriva a Phillip Island con il fermo intento di continuare a vincere: “Mundialito o no, fra me e Lorenzo, l’importante è arrivare davanti come ho fatto in Giappone e Malesia. Anche perché ora che il mondiale è finito, tutti daranno il 100% per vincere le gare. E’ l’unico obiettivo ora. Poi bisognerà tenere d’occhio Dovizioso, che sta andando molto forte, e Stoner che qui ha vinto le ultime 3 gare“.
Quello che per qualcuno è un semplice “Mundialito“, per altri è solamente una questione d’onore tutta interna alla Yamaha. Stuzzicato sull’argomento durante la conferenza stampa del giovedì australiano, Lorenzo ha dichiarato: “Non è che mi interessi granchè l’idea del mundialito, però è ovvio che tornare davanti a Valentino Rossi, ma anche a tutti gli altri,per me è fondamentale. E domenica ci proverò“.
In Australia è prevista pioggia per tutto il weekend. E Rossi si mostra leggermente preoccupato per la sua spalla. “Quest’anno abbiamo girato poco con la pioggia e questo può essere un buon test visto che ha messo brutto tempo per tutto il week end. Con il freddo tra l’altro la spalla mi fa un po’ più male. Non mi preoccupa tanto la configurazione del circuito, quanto il fatto che veniamo da due gare consecutive e inizio a sentire qualche fastidio. Spero che il dolore non aumenti ma che rimanga magari come in Malesia dove sono andato bene. Non sono ancora al 100% ma la gara più difficile è passata, Motegi, quindi penso di poter fare delle belle corse di qui alla fine. Mi preoccupa questa terza gara consecutiva per il resto non so. Qui si deve sempre frenare in una posizione strana sulla moto, sei inclinato perché arrivi sempre da una curva a sinistra e devi girare subito a destra, quindi bisogna vedere che effetto farà. Non faccio più previsioni ormai. Se le faccio rischio di sbagliare. C’erano delle gare in cui credevo di stare benissimo e invece avevo male e altre viceversa. Boh… Vado avanti, sperando che sia sempre come la Malesia“.
Moto Gp, a Sepang Lorenzo vede il titolo: senza Pedrosa gli basteranno 6 punti per brindare!
E’ ad una manciata di punti dal sogno di conquista il primo titolo iridato nella MotoGp. Dopo essere rimasto fuori dal podio a Motegi, la seconda volta in questa stagione, Jorge Lorenzo continua a vedere il titolo sempre più vicino. Domenica infatti si corre a Sepang e vista la quasi certa assenza di Pedrosa operato alla clavicola, al centauro spagnolo della Yamaha bastano appena sei punti per conquistare matematicamente il titolo iridato. “Penso solo a domenica e a diventare campione del mondo – conferma Lorenzo – E’ sempre stato uno dei sogni della mia vita e sarebbe grandioso realizzarlo a Sepang. La Malesia mi piace molto, ho fatto tantissimi chilometri lì per testare la mia M1 e ho anche splendidi ricordi visto che su quel circuito ho vinto il titolo della 250 nel 2007. E’ una pista lunga e moderna ma le condizioni atmosferiche possono essere un problema perché può fare troppo caldo senza dimenticare la pioggia“. Come nella passata stagione quando “ha piovuto e sono poi dovuto partire dall’ultima fila. Preferirei che il tracciato rimanesse asciutto, il team ed io ci concentreremo come abbiamo fatto per tutta stagione, lavorando duro sin dal venerdì e con l’obiettivo di vincere o salire sul podio. Speriamo di ottenere il miglior risultato possibile“.
A Sepang cercherà conferme Valentino Rossi, tornato sul podio proprio a Motegi dopo un entusiasmante duello proprio con il compagno di scudeira Lorenzo. “E’ stata una bella sensazione essere in lotta con i migliori sia nelle prove che durante la gara – ammette il Dottore – Era da tanto tempo che non eravamo così forti“. Ora Sepang e l’incognita della spalla. “Non so come andrà finché non scenderò in pista – continua Rossi – ma è uno dei miei due-tre tracciati preferiti e sono sempre entusiasta di correre in Malesia. Siamo andati forte lì nei test invernali, ovviamente è cambiato molto rispetto ad allora ma abbiamo effettuato alcuni miglioramenti alla moto in Giappone per cui speriamo di andare altrettanto bene anche in questo weekend“.
Superbike, Gp di Magny Cours: Biaggi chiude il Mondiale vincendo gara-2 al termine di un grande duello con Crutchlow
Migliore conclusione della stagione 2010 del Mondiale Superbike non ci poteva essere: al termine di un duello molto acceso (ma del tutto corretto) tra Max Biaggi (Aprilia Alitalia) e Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda), gara-2 del Gran Premio di Magny Cours si è conclusa con la vittoria del Campione del Mondo in carica, che ha così onorato ulteriormente il proprio titolo conquistato appena una settimana ad Imola. Altrettanto bella però, è stata la battaglia per la conquista della terza posizione, che ha visto alla fine prevalere Michel Fabrizio (Ducati Xerox) su Sylvain Guintoli (Suzuki Alstare), che non ha ottenuto la soddisfazione del podio davanti al suo pubblico. Solo decimo Leon Haslam. Nella classifica finale del Mondiale, alle spalle di Biaggi e Haslam troviamo dunque Carlos Checa (Ducati Althea Racing), oggi nono, davanti a Jonathan Rea (Hannspree Ten Kate Honda) e Cal Crutchlow.
L’ordine di arrivo di gara-2 della Superbike a Magny Cours:
1 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 38’11.343 (159,396 kph)
2 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 0.087
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 3.715
4 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 4.004
5 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 15.471
6 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 18.378
7 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 21.180
8 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 23.055
9 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 25.657
10 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 27.781
11 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 28.206
12 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 44.634
13 5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1’04.181
14 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’16.446
RET 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R
RET 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R
RET 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1
RET 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR
RET 33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR
Superbike, Gp di Magny Cours: Cal Crutchlow domina gara-1, Haslam e Checa completano il podio. Biaggi chiude 4°, titolo costruttori all’Aprilia
Grande prova del giovane Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda) che ha dato continuità alla superpole di ieri, dominando gara 1 della Superbike del Gran Premio di Magny Cours. La prima parte di gara aveva visto Max Biaggi (Aprilia Alitalia) condurre le danze. L’inglese ha poi recuperato e vinto con ampio margine (oltre tre secondi e sette) precedendo sul traguardo Leon Haslam (Suzuki Alstare), che proprio all’ultima variante prima del traguardo ha superato con decisione Max Biaggi, infilato anche da un sempre verde Carlos Checa (Ducati Althea Racing) che completava il podio. Bella prova di Sylvain Guintoli (Suzuki Alstare) che, però, a causa di un taglio del percorso, veniva dapprima punito con un ride through e poi con bandiera nera (esclusione) per non aver rispettato la decisione della Race Direction. Michel Fabrizio (Ducati Xerox) ha concluso in sesta posizione, mentre hanno preso punti mondiali anche Luca Scassa, decimo, Lorenzo Lanzi, undicesimo, e Matteo Baiocco, quindicesimo.
Aprilia vince Mondiale costruttori – Dopo il Mondiale di Max Biaggi, festeggiato domenica scorsa ad Imola, l’Aprilia si è assicurata quest’oggi anche il titolo Costruttori Superbike Arrivata all’ultimo appuntamento con 41 punti di vantaggio sulla Ducati, è bastato il quarto posto di Max Biaggi in gara-1 per assicurare alla marca di Noale il 38° alloro iridato, 36 conquistati nelle cilindrate intermedie del motomondiale. Sono i primi trionfi per l’azienda veneta del Gruppo Piaggio, tornata in Superbike solo un anno fa con la fantastica quattro cilindri RSV4.
L’ordine d’arrivo di gara-1 della Superbike a Magny Cours:
1. 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 38’15.586 (159,101 kph)
2. 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 3.779
3. 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 4.261
4. 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 4.416
5. 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 7.476
6. 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 11.866
7. 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 16.390
8. 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 21.669
9. 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 22.065
10. 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 22.281
11. 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 26.748
12. 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 35.608
13. 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 39.929
14. 5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 54.836
15. 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’07.191
16. 33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR 1’14.632
RET 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R
RET 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR
RET 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1
RET 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR
EX 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 4.625
MotoGp, Gran Premio del Giappone: trionfa ancora Stoner, ma che duello tra Rossi e Lorenzo!
La vittoria del Gran Premio del Giappone è un’altra perla di Casey Stoner, mentre il secondo posto (dopo la pole di ieri) va ad Andrea Dovizioso. La scena, però, ancora una volta, se la sono presa tutta Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente terzo e quarto al traguardo, al termine di un duello all’arma biancazzurra come il colore delle loro Yamaha, che non si ammirava oramai da troppo tempo in MotoGp. Duello favorito da una ritrovata forma di Valentino che ha avuto la possibilità di poter fare una gara di alto livello dall’inizio alla fine. La spalla infortunata, che per sua stessa ammissione lo preoccupava non poco, all’improvviso non ha più prevalso: l’unica cosa che oggi contava era andare oltre la soglia del dolore e battere un Lorenzo che voleva soffiargli il podio. Valentino ha così stretto i denti restando davanti al super rivale dopo una bagarre eccezionale negli ultimi tre giri, che ha emozionato tutti gli spettatori presenti. Uno spettacolo davvero stupendo. Anche se, alla fine della fiera, resta il dubbio che Jorge non abbia voluto giocare sino in fondo al rischiatutto: il quarto posto gli consente di fare infatti un altro importante passo in avanti verso un comunque più che meritato titolo mondiale.
Stoner invece, dopo la vittoria ottenuta due settimane fa in Spagna, si ripete con un’altra gara delle sue, mantenuta in testa fin dal primo giro per poi diventare imprendibile per un Andrea Dovizioso che ha dato tutto, ma che non è mai riuscito a impensierire veramente l’australiano. Casey ha infatti impresso un ritm impressionante per il forlivese, che forse pensava di poter portare un attacco nel finale. Ma Stoner è stato bravo a non farsi sorprendere e anzi ad aumentare il proprio vantaggio proprio nel finale di gara. E così il Dovi ha solo potuto accontentarsi. Dietro di loro Rossi ha voluto fortemente il podio battendo il rivale che comunque ha realmente cercato di finirgli davanti. Ha fatto la differenza la fame di Valentino, ansioso di tornare finalmente a combattere corpo a corpo come ai tempi pre-acciacchi. Bellissimi infatti sorpassi e i controsorpassi continui tra i due. Lo stesso Lorenzo nelle ultimissime curve ha capito che Vale avrebbe preferito rompersi nuovamente una gamba pur di non farlo passare. Quinto posto per Colin Edwards che ha preceduto nel finale un ottimo Simoncelli. Melandri 11°, Capirossi ritirato. E tra sette giorni siri torna in pista a Sepang.
Motomondiale Moto2, Gran Premio del Giappone: Elias vince e ipoteca il titolo iridato
E’ una “partenza atipica” quella che caratterizza il Grand Prix of Japan della classe Moto2, con tutto il gruppone formato dai 40 piloti che passa indenne le prime insidiose curve di Motegi. Nessuna caduta di gruppo dunque con il leader della classifica Toni Elias che trova subito la vetta della corsa, seguito dal poleman Simon e da Yuki Takahashi. Ma ben presto ecco i primi ritiri: escono in rapida successione Yusuke Teshima (FCC TSR), Alex Baldolini (Caretta Tech) e Fonsi Nieto (Holiday Gym), mentre in testa continua la gara solitaria di Toni Elias, che dimostra ancora una volta di avere una marcia in più rispetto agli inseguitori. Lo spagnolo tra l’altro, oggi aveva un motivo in più per corre per la vittoria: ovvero la matematica conquista del titolo iridato. Esci di pista anche Andrea Iannone (Fimmco Speed Up), attualmente terzo nel campionato e fuori dalla zona punti insieme a Tom Luthi (Interwetten) oggi solo 13º. Mentre i due spagnoli Elias e Terol lottano per i 25 punti in palio a Motegi, restano in tre a sfidarsi per il gradino più basso del podio: Yuki Takahashi (Tech3 Racing), Alex de Angelis (Jir Moto2) e Karel Abraham (Cardion Ab). A tre giri dal termine finisce fuori anche Yonny Hernandez (Blusens STX). Simon rimane a ruota di Elias, ma non ha il ritmo per provare l’attacco decisivo: e così il connazionale Elias si aggiudica la settima vittoria stagionale e vola verso la conquista del suo primo titolo mondiale, però ancora non matematico, proprio a causa della seconda piazza del pilota Mapfre Aspar. Il terzo posto alla fine va a Karel Abraham (Cardion Ab) che festeggia il primo podio in carriera. Il pilota ceco infatti, beffa proprio nell’ultimo giro il sammarinese Alex De Angelis che non riesce ancora a sbloccarsi dopo l’incidente in cui rimase coinvolto e perse la vita Shoya Tomizawa. Scott Redding (Marc VDS Racing) completa la top5. Tra una settimana, in Malesia, per Toni Elias sarà sufficiente perdere meno di sei punti da Simon per laurearsi Campione del Mondo Moto2.
Motomondiale, Gp d’Aragona: Iannone trionfa in Moto2, terzo successo nel Mondiale 2010. Il leader Elias chiude quarto
Il nostro Andrea Iannone ha calato il suo personalissimo tris. L’abruzzese si è infatti aggiudicato la terza vittoria del suo 2010 trionfando nel GP d’Aragona della Moto2. Una vittoria netta e senza appello per l’italiano, ormai diventato il salvatore della patria degli appassionati delle moto italiani, visto che in 125 e MotoGP i nostri (per i tanti e diversi motivi) ormai non riescono più ad essere presenti sul gradino più alto del podio. Dopo la pole conquistata ieri, Iannone ha corso una gara perfetta, vincendo in solitaria con addirittura 10” di vantaggio su Julian Simon e Gabor Talmacsi. Il leader iridato Toni Elias, sottotono per tutto il weekend, ha portato a casa un tranquillo quarto posto davanti a Simone Corsi. Nel Mondiale, il leader Elias può dormire sonni tranquilli grazie al largo margine di cui ancora dispone: a quota 224, il suo vantaggio su Simon (148) e Iannone (144) è di tutta tranquillità.
Il ritmo imposto dall’abruzzese del team Fimmco Speed Up alla gara è insostenibile per gli altri piloti, incluso il leader del mondiale, quinto dopo essere uscito dai blocchi dalla 12ª piazza. Finiscono fuori invece Alex de Angelis (JiR Moto2) e Raffaele De Rosa (Tech3 Racing). Per intuire lo spessore della prestazione del pilota italiano, basti pensare che a dieci giri dal termine Iannone è già virtualmente sul primo gradino del podio, mentre sono Corsi e Simon pensano a darsi battaglia per la seconda piazza. Alle loro spalle rimane a guardare Gabor Talmacsi.
Nessuna sorpresa dunque nemmeno nel finale, con il numero 29 che trova un altro trionfo dopo quelli di Mugello e Assen e guadagna in terza posizione nel mondiale a soli 4 punti da Simon, secondo. Podio “verdissimo” con Gabor Talmacsi che fa compagnia a Iannone. È la prima volta tra i primi tre per l’ungherese nella classe Moto2. Toni Elias con la quarta piazza mantiene agevolmente la leadership del mondiale, mentre Simone Corsi (Jir Moto2) e Jules Cluzel (Forward Racing) completano la top six.