Moto Gp, Gran Premio di Indianapolis: dopo le libere di ieri Stoner é ottimista, Lorenzo senza pensieri. Mentre Rossi vuole migliorarsi

La prima sessione di prove libere del Gran Premio di Indianapolis corsa sotto uno splendido sole, al Motor Speedway. Il duo piloti del team Fiat Yamaha Team, Lorenzo e Rossi, hanno concluso rispettivamente al secondo e al quinto posto. Lorenzo, che sul percorso ha vinto lo scorso anno, si è è mostrato a suo agio sin dall’inizio della sessione. Rossi invece ha fatto più fatica, soffrendo per mancanza di grip sulla superficie sconnessa di questo tracciato.

Al termine delle prove libere, ecco cosa ha dichiarato Rossi alla stampa. “Fisicamente mi sento molto meglio. Ho ancora un pò di dolore, ma non va troppo male, quindi non sono preoccupato. Mi sento a mio agio sulla moto, ma dobbiamo migliorare l’assetto perchè ci manca pò di grip. Non è una pista facile perchè ci sono un sacco di buche. Abbiamo fatto un bel pò di lavoro oggi, ma non è ancora sufficiente e la differenza dai migliori è troppa. Il nostro obiettivo per domani mattina è di colmare questa lacuna ed essere in grado di ottenere una buona posizione in griglia“.

Questo invece il commento del compagno di scuderia, Jorge Lorenzo: “Ho guidato molto bene oggi, e sono migliorato costantemente durante le prove. La gomma posteriore scivolava molto, forse perchè la temperatura era molto alta e faceva molto più caldo rispetto allo scorso anno. Penso che il livello tra i top rider sia più o meno lo stesso, e tutti sembrano molto forti. Domani mi aspetto che tutti migliorino, e quindi dobbiamo assicurarci di fare altrettanto. Sarà una bella battaglia. Infine vorrei fare i complimenti a Ben Spies: l’anno prossimo sarà nel team ufficiale e penso che sia un’ottima notizia per lui e per Yamaha“.

Chi invece ha mostrato grande autorità sul tracciato americano, è stato il duo piloti del Ducati Team Casey Stoner e Nicky Hayden, che hanno cominciato molto bene il fine settimana del Gran Premio di Indianapolis, realizzando rispettivamente il primo e il terzo tempo nel primo turno di prime prove libere. Ed ecco il pensiero di Casey Stoner: “Nei primi due giri non ricordavo praticamente niente della pista, che non vedevo da due anni, ma mi sono ripreso subito. Questo è un tracciato unico per i diversi tipi di asfalto e per le buche numerose, quindi all’inizio non è stato facile trovare le linee giuste. Siamo partiti bene, ma sono sicuro che tutti daranno il massimo per ridurre il gap. Detto questo, il risultato di oggi è un ottimo inizio e, per la prima volta da un pò, ci rendiamo conto che c’è ancora potenziale per migliorare. Abbiamo usato la nuova forcella che avevamo provato a Brno ed ha funzionato bene, ma questo non è il tipo di circuito dove puoi spingere così al limite da capire se il pacchetto sia effettivamente migliore“.

Motomondiale, Gran Premio di Indianapolis: Stoner davanti a Lorenzo nella libere, Rossi 5°. In Moto2 vola Redding, in 125cc domina Marquez

L’australiano Casey Stoner (Ducati) è stato il migliore in pista nel primo turno di prove libere del Gran Premio di Indianapolis MotoGp. Il pilota della Rossa ha infatti fatto segnare il miglior tempo in 1’40″884, precedendo di 225 centesimi lo spagnolo leader del mondiale Jorge Lorenzo (Yamaha), poi terzo l’americano Nicky Hayden con la seconda Ducati, in 1’41″109. Quarto tempo invece per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), mentre Valentino Rossi (Yamaha) si é dovuto accontentare del quinto posto, staccato da Stoner di 0″739. Settimo tempo invece per l’altro italiano Andrea Dovizioso (Honda), 10° Marco Melandri (Honda), 11° Marco Simoncelli (Honda) e 15° Loris Capirossi (Suzuki). Da segnalare le due cadute di Hayden e dell’altro americano Ben Spies (Yamaha), entrambe senza conseguenze per i piloti.

Nelle Moto2 é stato l’inglese Scott Redding (Suter) a chiudere al posto il primo turno di prove libere del Gp di Indianapolis con il tempo di 1.46.728. Alle spalle del britannico si é posizionato il capo classifica della Moto2, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki), che è entrato in pista nonostante la febbre, con il tempo 1.46.743 a soli 15 millesimi da Redding. Terzo tempo per l’italiano Andrea Iannone (Speedup), poi un ottimo Simone Corsi (Motobi) in quarta posizione. Ottavo Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 20° ha chiuso Alex Baldolini (Caretta Racing).

In 125cc invece, continua il dominio del leader del Mondiale Marc Marquez (Derbi). Lo spagnolo anche quest’oggi è stato il più veloce nelle prove libere del Gp di Indianapolis con il tempo di 1.49.452. Il pilota della Derbi ha chiuso davanti ai soliti connazionali Pol Espargarò (Derbi) con 1.49.603 e Nico Terol (Aprilia), con 1.49.698. In quarta posizione il tedesco Sandro Cortese (Derbi), poi l’inglese Bradley Smith (Aprilia) con il quinto tempo. Il migliore degli italiani è Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che con il tempo 1.51.354 è in 14/a piazza.

Moto Gp, Rossi verso Indianapolis: “Mi sento ogni giorno più forte”

Il team al comando del Motomondiale 2010 della Moto Gp, la Fiat Yamaha, arriva al weekend del Gran Premio di Indianapolis forte della vittoria che ha già conquistato negli Stati Uniti in questa stagione sul circuito di Laguna Seca. Ed entrambi i piloti, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, sperano ovviamente in un risultato da vittoria, nel circuito che vanta le tribune più grandi del mondo. La stagione di Valentino Rossi, purtroppo condizionata dal gravissimo incidente del Mugello del giugno scorso, ha incontrato un nuovo momento-no nel Gran Premio della Repubblica Ceca sul circuito di Brno, dove ha chiuso in quinta posizione. Il Campione del Mondo in carica è sempre molto felice quando si tratta di correre in America ed è stato contento di salire sul podio a Laguna Seca lo scorso mese, appena nella sua seconda gara dopo la frattura della gamba. Ricordiamo che Valentino Rossi centrò una memorabile vittoria nel GP inaugurale di Indianapolis nel 2008, quando la gara fu investita dall’uragano Ike, mentre l’anno scorso scivolò mentre si batteva con il suo compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo, al momento leader indiscusso del Mondiale. “Indianapolis è un luogo speciale per me, perché è una pista sorprendente e, come sempre, è molto divertente correre in America. Conservo ancora grandi ricordi del 2008, quando vinsi sotto l’uragano Ike, anche se cerrtamente non è qualcosa che voglio ripetere!“, ricorda un sorridente Valentino. “Quest’anno arriviamo in una situazione molto diversa da quella dello scorso anno: sono quinto in campionato e ancora non al 100% delle mie condizioni fisiche, ma mi sento sempre più forte ogni giorno che passa. Brno è stata una gara certamente deludente ma il test ci ha aiutato a capire cosa è andato storto e siamo quindi fiduciosi che potremo essere di nuovo in buona forma a Indy“.

Moto GP, Lorenzo ha le idee chiare. “Arrivare a Valencia col titolo conquistato”. E intanto attacca Rossi: “Mi ha deluso dal lato umano”

Dopo la pausa, il Motomondiale torna ad occupare l’interesse di tutti gli appassionati sportivi. E a tenere banco è ancora una volta l’infinito duello tutto interno alla Yamaha. Il leader della classifica iridata MotoGP, Jorge Lorenzo ha espresso il desiderio durante un’intervista televisiva, che gli piacerebbe diventare campione del mondo ad Aragon, nel Gran Premio che si svolgerà il prossimo 19 settembre. Il pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha, sa bene che si tratta di un’impresa quasi impossibile e allora, intervistato dal programma di TVE ‘Paddock GP’, ha detto di voler arrivare al Gran Premio di Valencia con il titolo di campione in tasca, teatro dell’ultima gara della stagione in corso che gli ha permesso di accumulare nelle prime dieci gare, ben 77 punti di vantaggio sul secondo in classifica, il connazionale della Honda Dani Pedrosa.

Con sette vittorie e tre secondi posti, il maiorchino infatti, diventa insieme a Mick Doohan e Giacomo Agostini, il terzo pilota nella storia del motociclismo ad aver completato le prime dieci gare della stagione, senza andare mai oltre la seconda posizione.

Super Lorenzo, durante una recente intervista televisiva, ha dunque voluto confidare i suoi prossimi sogni iridati: “Vorrei essere campione ad Aragon, ma sarà impossibile, perché ci sono ancora molte gare. Ma spero di vincere prima, così sarò più rilassato e potrò festeggiare a Valencia. Questa fin’ora è stata una stagione incredibile, ben oltre ciò che ho sognato. Pensavo di ottenere una vittoria più dell’anno scorso, ma abbiamo fatto dieci gare e ottenuto sette vittorie. Sarà molto difficile continuare in questa linea nelle ultime otto gare”.

Nei giorni scorsi inoltre il maiorchino aveva riservato parole di certo non al miele al suo compagno di squadra Valentino Rossi, oramai passato alla Ducati, con il quale nella prossima stagione si accenderà un duello che promette scintille. Non mi piace il muro – spiega il maiorchino – Mi sarei aspettato più da Rossi dal lato umano, un maggiore scambio di informazioni tecniche. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perché la mia squadra ha fatto ancora meglio non avendo accesso ai dati delle telemetrie. Non mi sono mai sentito nervoso per l’idea di combattere contro Rossi. Sapevo che dovevo imparare, migliorare e lavorare duramente. Ho visto gare in TV da quando avevo 10 anni e ho imparato qualcosa dai piloti in ogni classe. Da Valentino ho imparato a gestire la gara”.

Difficile essere allo stesso tempo due cose differenti in questomondo: amici ed avversari. L’anno prossimo a dividere il box con Lorenzo ci sarà Ben Spies, Texas Terror, campione del mondo Superbike nel 2009 alla prima volta in sella su una Yamaha R1 e soprattutto sui circuiti europei. Lorenzo lo accoglie con parole positive: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”. Vedremo dopo le prime prove con una M1 ufficiale.

Yamaha, Ben Spies il nuovo partner di Lorenzo, provata la Yamaha 2011

Sarà Ben Spies il nuovo compagno di Jorge Lorenzo nella Yamaha per la prossima stagione, dopo l’addio di Valentino Rossi passato alla Ducati. La notizia però è un’altra, in quanto a Valentino non è stato permesso provare la moto nero in carbonio, che è stata guidata dal suo successore. Il test è servito a raccogliere anche le sue indicazioni sulla moto, con la possibilità di effettuare le prime modifiche in previsione del prossimo test dell’8 novembre. Tra Rossi e la Yamaha il matrimonio è finito e non con una semplice stretta di mano. La casa nipponica infatti, è convinta che nella decisione del Dottore di cambiare, sia stato influente il non idilliaco rapporto con il suo compagno di team Lorenzo, e non la mancanza di stimoli dichiarata dal campione di Pavullia.

Ducati, la prima intervista di Valentino Rossi:”ho cambiato perchè avevo bisogno di nuovi stimoli”

Eccolo il grande giorno di Valentino Rossi in Ducati è arrivato. Nel momento della conferenza stampa, il campione di Tavullia ha riservato parole dolci e amare per  Yamaha che è stata sua compagna per  molti anni, prima di dare il benvenuto alla casa italiana, con la speranza del grande salto della Formula 1. “All’inizio dell’anno ho dovuto pensare più seriamente a cosa fare in futuro: la Ducati mi cercava da tanto tempo, così sono andato a parlare con l’ingegner Filippo Preziosi (direttore tecnico di Ducati corse, ndr), che conosco da tanto tempo. Ho trovato in loro una grandissima motivazione ad avermi sulla Desmosedici e, soprattutto, il mio lavoro in Yamaha mi sembrava terminato”. Vale ripercorre la vicenda da un inizio lontano. “ Nel 2004, in Yamaha mi volevano a tutti i costi e insieme abbiamo fatto un grande lavoro. Abbiamo migliorato la M1, ha una moto vincente e due piloti come Lorenzo e Spies, soprattutto lo spagnolo, che va forte. La situazione è cambiata tanto, non sono più così fondamentale qui. Alla mia età e dopo aver vinto così tanto hai bisogno di motivazioni, di una bella atmosfera, di un ambiente sereno: mi è sembrato che potessi avere tutto questo più in Ducati che in Yamaha”. Tra le cause dell’addio alla Yamaha la situazione del presidente corse della casa giapponese, Masao Furusawa. “Per me è lui il numero uno di Yamaha, è con lui che ho sempre discusso di questioni tecniche e non solo. A fine stagione andrà in pensione, verrà a mancare una figura importante della mia storia in Yamaha. Dall’altra parte ho trovato Preziosi, che mi sembra un po’ il Furusawa del 2004: mi ha voluto a tutti i costi, ha voglia di lavorare con me”. Infine un pensiero ai tifosi, e a quelli italiani che glielo chiedevano con grande attesa di poter passare ad una moto italiana. “Credo che in molti saranno contenti. In questi mesi, tutte le volte che andavo al bar a prendere un caffè, o a comprare il giornale, o da qualsiasi parte, tutti mi dicevano: “allora, quando vai in Ducati?”».«Sinceramente è stata una scelta molto graduale e più passa il tempo e più mi sembra di aver preso la decisione giusta. Ma non ho cambiato perché c’è Lorenzo: come ho detto, avevo bisogno di una nuova sfida e di un atmosfera differente. E in Yamaha il mio lavoro era finito».

Moto Gp, Randy De Puniet torna a Brno dopo 18 giorni dall’incidente Sachsenring

Ad appena 18 giorni dallo spaventoso incidente in cui rimase coinvolto durante il GP del Sachsenring che gli causò la frattura della tibia e del perone della gamba sinistra, il pilota del Team LCR Honda MotoGP Randy de Puniet è pronto a tornare in pista già dal Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno. Il francese, che ha dimostrato di stare superando positivamente l’intervento chirurgico post gara di quasi due ore, durante il quale i medici gli hanno inserito un perno in titanio per riparare la frattura (come avvenuto anche per Valentino Rossi), ha iniziato fin da subito un intenso programma di riabilitazione per essere pronto per il GP della Repubblica Ceca il prossimo 15 agosto.

Ecco quanto dichiarato dal pilota francese Randy de Puniet. Era la prima volta dal mio debutto che seguivo un GP (Laguna Seca) in TV e non stato facile ma nello stesso tempo ho avuto la possibilit di riposarmi un po’. Un paio di giorni dopo l’intervento ho lasciato l’ospedale in Germania ed ho iniziato i trattamenti nella camera iperbolica all’Ospedale Saint Marguerite a Marsiglia seguito dallo staff del Dottor Mathieu Coulange. Questa macchina aumenta la pressione e il livello di ossigeno in modo da velocizzare la riparazione dei tessuti del corpo. Poi mi sono spostato a Cannes per proseguire la riabilitazione iniziando delle sedute di ultrasuoni che servono a rafforzare le ossa. Infine lunedì sono tornato a casa ad Andorra ed ho continuato con gli ultrasuoni in casa attraverso un apparecchio domestico e ho finalmente cominciato a fare sport. Tutti i giorni vado in palestra a fare bici e alleno la parte alta del corpo con esercizi specifici ed elastici. I dottori rimangono sempre stupiti dalla rapidità con la quale sto recuperando le forze e sinceramente sono sbalordito anche io! Ogni giorno che passa uso sempre meno le stampelle. Spero vivamente di poter scendere in pista a Brno… tuttavia la decisione finale spetterà al Medico del circuito e al Dottor Costa che esamineranno la mia gamba e le mie condizioni globali giovedì prossimo”.

Moto Gp, Yamaha: Jorge Lorenzo si dà alle quattro ruote. A fine Mondiale guiderà una Fiat 500 Abarth, da definire in quale gara

Jorge Lorenzo, pilota spagnolo della Yamaha e leader del Mondiale di Moto Gp 2010 ancora in corso ma in questo momento in pausa, ha deciso di provare le sua abilità di autista passando dalle due alle quattro ruote come il (ancora per poco, visto che dal prossimo Mondiale le strade dei due piloti seguiranno strade diverse) compagno di squadra Rossi. Lo spagnolo, infatti, correrà una gara di endurance a bordo di una Fiat 500 Abarth. Inizialmente, il pilota della Yamaha sarebbe dovuto essere al via della 24 Ore di Barcellona dal 10 al 12 settembre, ma poi la cancellazione della prova ha fatto cambiare i suoi piani. Il debutto in auto così, è stato rimandato al termine della stagione della MotoGP.

E’ ancora però da definire la gara alla quale parteciperà: potrebbe essere la Coppa di Spagna del 13 e 14 novembre al Montmelò oppure la 500 Km di Alcaniz del 4 dicembre prossimo sul tracciato del Motorland Aragon, che a settembre ospiterà anche il Motomondiale. Di certo sarà in gara con il Difisa Racing, che al Montmelò avrebbe dovuto schierarlo al fiacno di Francesc Gutierrez e Josep Bigas. Certo, per chi è in cerca di gossip e di polemiche da ombrellone, c’è da scommettere che i suoi detrattori diranno ancora una volta che vorrà emulare, in tutto e per tutto, il suo acerrimo rivale Valentino

Moto Gp, la Ducati smentisce l’accordo con Rossi. Sarà Cal Crutchlow l’erede di Valentino?

In merito alle recenti notizie e presunte dichiarazioni attribuite a Gabriele Del Torchio, presidente Ducati, apparse sul sito americano Cycle World e riprese da altri siti internazionali, Ducati Motor Holding pur confermando l’interesse nei confronti dei due piloti, ritiene che quanto erroneamente riportato debba ascriversi alle numerose interpretazioni e voci circolanti negli ultimi tempi“. È quanto ha tenuto a precisatre la casa di Borgo Panigale, comunicando “di non aver ancora concluso alcun accordo con i piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden per la prossima stagione MotoGP“.

In ogni caso, più che una smentita quella di Borgo Panigale sembra in realtà più un rinvio, dato che l’accordo con Valentino Rossi sarà verosimilmente annunciato lunedì 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno. “Se e quando gli accordi verranno conclusi – precisa la nota – gli stessi saranno oggetto di un comunicato stampa ufficiale“.

Intanto in casa Yamaha si guarda al futuro. Certamente al dopo Valentino, visto che Lorenzo resterà la prima guida per la casa giapponese per molti anni ancora. E la seconda guida del Mondiale 2010, la Yamaha molto probabilmente la ha già in casa. Si tratta del giovane fenomeno inglese della Superbike Cal Crutchlow, che nello scorso weekend ha vinto per la prima volta in Superbike: non è un caso infatti che già si parli di riunioni con la Yamaha per un possibile approdo alla MotoGP nel 2011. L’uomo pole della stagione, ben cinque quelle ottenute dal giovane inglese sino a questo momento, sta maturando nella massima categoria delle di derivate serie, e tanti occhi degli addetti ai lavori sono puntati sulla sua carriera. Di certo però, la Yamaha dovrà pensarci bene: l’inglese infatti dimostra di avere un bel caratterino, che a 24 anni non gli impedisce di attaccare senza tanti giri di parole il suo team, dalle colonne del portale web www.crash.net. “La mia posizione in classifica non rispecchia il mio ritmo, lo sanno tutti. Fortunatamente anche Yamaha sa che io valgo di più” commenta Cal, poco modesto ma abbastanza realista, e continua: “Non ho problemi a fare giri veloci, ma Yamaha vede benisssimo come è difficile mantenere il ritmo per una intera gara. Non abbiamo avuto aggiornamenti quest’anno, ci hanno solamente messo 12CV in più nel motore che hanno peggiorato la situazione. Correre il mondiale senza ricevere nulla di nuovo è deludente. Le squadre che hanno un test-team sono Aprilia e BMW, e si nota quanto stanno crescendo. C’è bisogno di persone in sella alla moto in Giappone, ma costa milioni e non è nelle intenzioni di Yamaha investire così ora, quindi dobbiamo fare tutto noi in gara. Sto cercando di fare del mio meglio e credo che si veda”.

Che sia la mossa giusta per spedirlo in MotoGP, dove Yamaha spende e spande per far vincere la sua moto? Staremo a vedere.

Moto Gp, Stoner salirà sulla “sua” Honda già a novembre

Era una delle notizie attese dopo l’ufficialità della firma del contratto: l’attuale pilota della Ducati Casey Stoner (dalla prossima stagione in sella alla Honda) ha programmato con i suoi nuovi datori di lavoro di HRC, il primo test in sella alla RC212V, che non tarderà ad arrivare. Appena il pilota australiano scenderà dalla sella della Ducati per l’ultima gara della stagione, a Valencia, salirà sul cavallo giapponese per qualche giro sulla stessa pista ed iniziare a prendere confidenza con la nuova moto.

La conferma é arrivata direttamente dal team manager Alessandro Cicognani, che ha accettato la richiesta della Honda di impegnare Stoner sulla nuova due ruote già nelle ventiquattrore ore seguenti alla fine del campionato, il 7 novembre: “Casey sarà libero di girare con la Honda nei test di Valencia. Il lunedì dopo la gara comincia praticamente il campionato 2011, quindi non abbiamo nessun problema a lasciarlo libero”, ha commentato.

Normalmente i contratti della maggior parte dei piloti scadono con la fine dell’anno solare, ma a quanto pare sembra che in Ducati lascino libertà ai piloti, anche nell’ultima parte della stagione invernale, libera dal contratto e dagli accordi con gli sponsor. L’ormai accertata investitura in rosso per il “Dottore” Valentino Rossi potrebbe quindi vedere il suo debutto durante gli stessi test di inizio novembre, in seguito, ovviamente, alla comunicazione ufficiale del suo ingaggio con la Ducati.

D’altronde, valutando con lungimiranza e intelligenza il lavoro che attende i team per il Motomondiale del 2011, ha molto più senso sciogliere i legami dei piloti con i team e gli sponsor legati al marchio già dal giorno dopo il termine del campionato. Intanto, in attesa che Lorenzo vinca con la sua Yamaha il suo primo titolo Mondiale nella Moto Gp, in tantissimi attendono la stagione che verrà, perché senz’altro sarà rivoluzionaria ed è dunque bene che tutti i piloti su una nuova moto comincino il loro lavoro già dall’inverno, e non solo dopo capodanno.

Moto Gp, Yamaha: Valentino incorona Lorenzo. “Ha meritato il titolo mondiale”

Il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, è stato e sarà senza ombra di dubbio il dominatore assoluto della prima parte della MotoGP 2010. Il pilota maiorchino infatti, nonostante l’infortunio patito nel pre-campionato durante i test, ha messo insieme 6 vittorie e 3 secondi posti in nove gare, un ruolino di marcia a dir poco fantastico. Molti addetti ai lavori però, sostengono che l’infortunio di Valentino Rossi al Mugello gli abbia notevolmente facilitato il compito; sarà pure vero, anche se non ne avremo mai una riprova pratica, ma dietro al maiorchino della Yamaha c’è il vuoto, e visto che si sta parlando comunque di piloti del calibro di Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, i meriti di Lorenzo sono comunque innegabili. Ora ad “incoronare” Lorenzo arriva anche il compagno di squadra Valentino Rossi: ecco le parole rilasciate all’edizione online di “AS”, dal “Dottore“.

E’ difficile dire quello che sarebbe successo con me in pista tutto l’anno, ma non si può rimproverare un pilota che ha vinto sei gare, è stato secondo nelle altre tre senza mai cadere. In questo momento, Lorenzo merita il titolo in grande stile. Con me in pista sarebbe stato più difficile psicologicamente, ma lui merita il titolo al cento per cento”.

Stoner contro la Bridgestone – Arriva dopo il Gp di Laguna Seca lo sfogo di Casey Stoner, il pilota australiano della Ducati, che si scaglia contro il produttore di gomme Bridgestone, e che riflette l’opinione della maggior parte dei piloti della classe regina. Del resto come non essere d’accordo con l’australiano alla luce dei numerosi incidenti che hanno caratterizzato finora la stagione 2010?  Nelle ultime gare ben due piloti, il campione del mondo Valentino Rossi e De Puniet, a causa delle gomme “dure come il marmo” e quindi difficili da portare in temperatura, sono caduti procurandosi fratture importanti alle gambe. “A causa della crisi economica, la Bridgestone sta cercando soprattutto di risparmiare denaro e questo non aiuta a risolvere il problema delle gomme che in certi frangenti sono pericolose” , ha dichiarato il pilota Ducati. ”La gomma morbida va bene in quasi tutte le condizioni, quindi c’è qualcosa che non va. Infatti la “dura” è di marmo! Molti piloti usano la morbida proprio per questo, e per il fatto che è dura abbastanza per non andare in crisi mai, nemmeno quando l’asfalto è molto caldo. Non va bene perché è imprevedibile, in quanto non trasferisce il calore dalla parte dura a quella più morbida”.

Moto Gp, Rossi inserito nella speciale classifica di “Sport Illustred” tra gli sportivi più ricchi

Il “Dottore” Valentino Rossi è stato inserito dalla rivista americana “Sport Illustrated” nella classifica dei 20 “Paperoni” dello sport non statunitensi. Insieme al nove volte campione del mondo della Motogp, è in buona compagnia, all’interno di questa “specialissima” classifica ci sono diversi nomi illustri nell’universo dello sport: del calcio, del tennis, del basket e naturalmente dei motori: tra quest’ultimi alcuni piloti di F1. Uno solo il motociclista, guarda caso, Valentino Rossi.

Per entrare nei primi 20 degli sportivi più ricchi di “Sport Illustrated” infatti, bisogna avere una media delle dichiarazioni dei redditi della bellezza di 30 milioni di dollari. Si tratta di un valore elevatissimo, ma c’è anche chi, in barba alla crisi economica e alla povertà nel mondo, é riuscito anche a doppiarlo. E’ il caso, tra gli sport “tradizionali” di Federer, ma c’è anche chi addirittura  supera ampiamente il tennista svizzero, come i calciatori Messi, Beckham e Ronaldo. Valentino Rossi, comunque rimane in classifica al settimo posto, grazie alla sua dichiarazione da 34 milioni di dollari. In F1 Hamilton, Raikkonen, Button ed Alonso, che occupano rispettivamente la 10/o, 14/o, 15/o e 17/o posizione in classifica con 26.,7 milioni, 23,6 milioni, 23.1 milioni e 22,6 milioni di dollari, guadagnano meno di Valentino.

Ecco la lista completa dei 20 sportivi non americani più pagati del 2009 di Sport Illustrated:

Moto Gp, le classifiche del Motomondiale dopo Laguna Seca. Ancora ottimi gli ascolti Tv

Jorge Lorenzo prende letteralmente il volo nella classifica piloti. Con la vittoria ottenuta a Laguna Seca lo spagnolo si porta infatti a +72 punti dallo spagnolo Pedrosa vittima di una caduta proprio mentre si trovava in prima posizione e precedeva proprio Lorenzo. Avanzano invece sia Stoner chee Rossi che avvicinano la terza posizione attualmente occupata da Dovizioso. In classifica costruttori invece, domina sempre la Yamaha seguita da Honda, Ducati e Suzuki.

Queste le classifiche del Motomondiale nella classe MotoGp dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, nono appuntamento della stagione 2010 disputato nella notte sul circuito di Laguna Seca.

La classifica piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 210 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 138. 3. Andrea Dovizioso (Ita) 115. 4. Casey Stoner (Aus) 103. 5. Valentino Rossi (Ita) 90. 6. Nicky Hayden (Usa) 89. 7. Ben Spies (Usa) 77. 8. Randy De Puniet (Fra) 69. 9. Marco Melandri (Ita) 53. 10. Marco Simoncelli (Ita) 49.

La classifica costruttori: 1. Yamaha 215 punti. 2. Honda 175. 3. Ducati 133. 4. Suzuki 48.

La gaffe del podio – L’episodio più curioso del gran premio americano, é avvenuto proprio sul podio finale di Laguna Seca, vista la gaffe commessa da parte degli organizzatori americani. Dopo l’avvenuta premiazione, al momento degli inni nazionali, anziché partire l’inno spagnolo (vista la vittoria di Jorge Lorenzo), parte quello italiano come se fosse stato Valentino Rossi il vincitore del Gp degli Stati Uniti. Il ‘Dottore’ ovviamente se la rideva di gusto, mentre il trionfatore Lorenzo non ha per nulla gradito ed é apparso alquanto innervosito da questo imprevisto. Il duello tra i due piloti Yamaha continua.

Successo Tv  – E’ stato lo sport, con il Gp di Formula 1 trasmesso da RaiUno e la MotoGP in onda su Canale 5, a trionfare negli ascolti tv dell’ultima domenica di luglio. La gara di Formula 1 vinta dalle due Ferrari ha avuto il 50.79% di share e 7.286.000 telespettatori. Il Motomondiale da Laguna Seca ha fatto aggiudicare a Canale 5 la vittoria di ascolti della seconda serata, con 5.080.000 spettatori pari al 38.01% di share.

Moto Gp, ecco l’accordo Yamaha-Ducati: Rossi dal 2011 sposerà la casa di Borgo Panigale

valentinorossigermania2010Non si tratterà di più che di un freddo comunicato stampa quello che il prossimo 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno, da Borgo Panigale partirà per fare il giro del mondo e far impazzire di gioia tutti i tifosi italiani. Parliamo della mail che annuncerà l’arrivo di Valentino Rossi alla Ducati. Finirà così dunque, non solo il lungo tormentone sul futuro del “Dottore“, ma soprattutto il forte imbarazzo che da anni colpiva gli appassionati italiani:  infatti, se da un lato si gioiva per i successi di Vale, dall’altro si incassava la sconfitta della Ducati. O viceversa, vedi anno 2007. Finalmente però dal 2011 il destino di Rossi e della rossa cammineranno, o forse sarebbe meglio dire correranno, insieme. Il sogno dei tifosi italiani si è dunque finalmente realizzato.

Allora, la domanda che si pone é: perché farli aspettare ancora se in realtà è da tempo già tutto stato deciso? Di sicuro, non c’era di certo bisogno di verificare se il nove volte campione del mondo fosse ancora capace di guidare una moto sui suoi standard dopo la frattura di tibia e perone destri al Mugello. Al contrario infatti, ancora una volta ha vinto la gran voglia di bruciare le tappe e tornare in gara dopo soli 43 giorni, confermando che la passione e la cattiveria sono le stesse di sempre. Se non addirittura maggiori. E inoltre, sono anche state già definite tutte le clausole del contratto che legherà per due anni Rossi alla Ducati. Per l’ingaggio di Valentino la Casa italiana e tutti gli sponsor, Marlboro in testa, scuciranno la bellezza di 12 milioni di euro l’anno. Dal canto suo, il pilota non potrà evitare la vagonata di eventi promozionali che lo assideranno, ma non sarà di certo questo un problema.

I benefici in termini di immagine ed economici di un simile investimento per la Ducati e sponsor tabaccaio sono e saranno talmente vasti che a Borgo Panigale avrebbero dato fiato alle trombe già da un po’. Ma l’attesa potrebbe portare un altro vantaggio. Domenica, infatti, si corre a Laguna Seca, in California. E da sempre gli Stati Uniti rappresentano un mercato fondamentale per la Yamaha. Arrivarci con Jorge Lorenzo in testa alla classifica è un bel colpo. Ma di certo il contraccolpo per la casa di Iwata sarebbe inevitabile visto che la star più attesa ha appena detto che se ne andrà sbattendo la porta. La Ducati, insomma, rinviando il tutto non avrebbe fatto altro che un piccolo piacere ai colleghi giapponesi. Una sorta di gentlemen agreement, a cui magari la Yamaha potrebbe ulteriolmente rispondere lasciando Valentino libero di provare la Desmosedici subito dopo l’ultima gara a Valencia, senza aspettare la fine dell’anno come previsto dal contratto.