MotoGp, Yamaha: Rossi torna in pista domani. Ezpeleta (CEO) annuncia: “Sarà in pista al Sachsenring”. E il passaggio in Ducati é sempre più vicino

motogp-chute-rossiIl ritorno di Valentino Rossi è molto più vicino di quanto sin qui ipotizzato da tutti gli addetti ai lavori. E se a dir lo é il numero 1 del Motomondiale in persone, bisogna crederci per forza. Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo “AS” infatti, Valentino Rossi potrà tornare in pista già a partire dal prossimo Gran Premio in calendario: ovvero quello in programma il prossimo 18 luglio al Sachsenring: ad anticiparlo è proprio Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna Sports, che ha ricevuto buone nuove al riguardo. “Valentino Rossi correrà in Germania. L’ho saputo ad Assen e questa è una grande notizia. La MotoGP senza Rossi sappiamo che è una situazione temporanea. Sarà diverso quando deciderà di ritirarsi perchè partiremo in campionato sapendo che non ci sarà più a correre“.

Ezpeleta però, non nasconde più di qualche preoccupazione sullo stato di salute di Rossi, anche per via della spalla infortunata durante un allenamento con la moto da cross, ma nello stesso tempo finisce anch’egli risucchiato nel vortice del moto mercato. Infatti Ezpeleta anticipata una tematica del prossimo Motomondiale del 2011: il sempre più probabile passaggio del “Dottore” alla Ducati di Borgo Panigale. “Rossi in Ducati? Non abbiamo calcolato l’impatto mediatico di una simile notizia, ma sicuramente con una moto competitiva potrà far bene. Valentino è Valentino, specie in questo genere di sfide“.

Il passaggio di Vale alla Rossa della MotoGP sarebbe un modo per ributtarsi nella mischia, un tentativo di ritornare in auge, dopo il pesante infortunio che ha unto la scintillante figura del campione italiano. Inoltre, qualora Valentino giungesse in Ducati, avrebbe l’occasione di rincorrere il sogno di tre moto diverse, tre marche diverse, con cui aver vinto il motomondiale. Notizia dell’ultima ora: a detta del refolo di voci che giunge da Catalunya, mancherebbe sempre meno ad una firma ufficiale del contratto da 15 milioni di euro a biennio per garantirsi un Rossi alla Rossa. Un altro successo di Filippo Preziosi?

E proprio in serata arriva una notizia che conferma l’imminente ritorno di Rossi in pista. A poco più di un mese dall’incidente del Mugello il pilota italiano tornerà in pista domani a Misano in sella a una Yamaha R1 di serie. La notizia è ormai ufficiale. Il pesarese, ovviamente, non guiderà la sua M1 ma una moto stradale, per verificare le sue condizioni fisiche dopo la doppia frattura, esposta, di tibia e perone della gamba destra. Non è escluso che possa provare un comando del freno posteriore a mano, del tipo di quello utilizzato da Mick Doohan dopo l’incidente di Assen ed oggi usato da diversi piloti, fra i quali per esempio Andrea Dovizioso, sulla sua Honda. Rossi proverà, pare, nel pomeriggio inoltrato, a porte chiuse. Verso la serata sarà diramato un comunicato stampa con le dichiarazioni del pilota.

MotoGp, Yamaha: Rossi freme per tornare. “In pista tra due settimane”. Ma Lorenzo pensa ad altro: “Al Sachsenring altra sfida”

lorenzo_rossi_yamahaMentre il Motomondiale 2010 prosegue il suo corso, con gli altri piloti che corrono e vincono (soprattutto il suo compagno di squadra Lorenzo), Valentino Rossi non può fare altro che aspettare di poter rientrare in pista. Al nove volte campione del mondo, infatti, che si trovi ad Ibiza in vacanza o a Pesaro per proseguire la riabilitazione, continua a montare, ogni giorno che passa sempre di più, la voglia di tornare sulla sua moto. “Vale sta bene – ci ha detto William Favero, responsabile della comunicazione di Yamaha Racing -, sono andato a trovarlo prima di partire per Barcellona. La gamba è già cicatrizzata e Vale ha una gran voglia di tornare in sella. Fosse per lui avrebbe corso anche al Montmelò, ma così non può essere. Per camminare ha ancora bisogno delle stampelle“. La frattura esposta e scomposta della caviglia, unita alla frattura della spalla patita durante le prove libere del Mugello, verosimilmente, non permetterà però a Valentino di tornare non prima del Gp della Repubblica Ceca, il prossimo 15 agosto ma anche questo, per un comune mortale, sarebbe un recupero che avrebbe comunque dle miracoloso.

Lorenzo pensa al Sachsenring – Messo a segno il quinto sigillo della stagione e la terza vittoria stagionale di seguito (Silverstone, Assen, Montmelò), il pilota spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, ha già la mente rivolta alla prossima gara. Il Gp di Germania al Sachsenring è quasi certamente l’appuntamento più complicato per tutti i piloti della MotoGp, che dovranno gestire gli oltre 230 cavalli delle loro moto in un tracciato tortuoso e corto. Lo scorso anno a vincere fu il “Dottore” Valentino Rossi, che arrivò proprio davanti al compagno di squadra Lorenzo sotto la bandiera a scacchi. “Sarà una nuova sfida – afferma il pilota Yamaha leader del Mondiale perchè il Sachsenring è la pista più difficile della stagione proprio per il fatto di essere molto corta. Dobbiamo fare 30 giri per la gara, quindi sarà abbastanza complicato. Comunque credo di essere a posto, bisogna affrontare la cosa con calma e non avere pressioni e continuare come stiamo facendo fino a questo momento“.

Motomondiale, le classifiche della MotoGp, della Moto2 e della 125 dopo il Gp di Catalunya

n511983_group01_18.preview_bigDopo il Gran Premio di Catalunya, ecco le classifiche aggiornate delle tre classi 125cc, Moto2 e Moto Gp. La vittoria ottenuta da Lorenzo, la quinta consecutiva, ha scavato un solco oramai non più recuperabile per gli altri piloti in gara. Cosa diversa invece avviene per le altre due classi: in Moto2, la debacle di Iannone il pilota del momento e in forte recupero, ha favorito i primi della classifica generale, che hanno portato a casa punti importanti: Elias, Luthi, Simon e Tomizawa, sono infatti divisi  da poco pià di 35 punti. Infine, in 125, il 17enne pilota spagnolo Marc Marquez, dopo la vittoria di ieri, ha completato la sua rimonta, centrando il primo posto in classifica generale. Ma il campionato sarà ancora lungo: Marquez ha infatti solo un punto di vantaggio su Espargarò, mentre il favorito Terol dista solo 24 punti.

La classifica iridata della classe MotoGp dopo il Gp di Catalogna: 1. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha 165 punti; 2. Dani Pedrosa (Spa) Honda 113; 3. Andrea Dovizioso (Ita) Honda 91; 4. Nicky Hayden (Usa) Ducati 69; 5. Randy De Puniet (Fra) Honda 69; 6. Casey Stoner (Aus) Ducati 67; 7. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 61; 8. Ben Spies (Usa) Yamaha 59; 9. Marco Melandri (Ita) Honda 39; 10. Marco Simoncelli (Ita) Honda 39. Costruttori 1. Yamaha 145 punti. 2. Honda 117. 3. Ducati 81. 4. Suzuki 26.

La classifica iridata della classe Moto2 dopo il Gp di Catalogna, settimo appuntamento del motomondiale: 1. Toni Elias (Spa) Honda 111 punti; 2. Thomas Luthi (Svi) Honda 94; 3. Julian Simon (Spa) Honda 77; 4. Shoya Tomizawa (Jap) Honda 76; 5. Andrea Iannone (Ita) Honda 70; 6. Simone Corsi (Ita) Honda 65; 7. Jules Cluzel (Fra) Honda 57; 8. Yuki Takahashi (Jap) Honda 52; 9. Sergio Gadea (Spa) Honda 47; 10. Gabor Talmacsi (Ung) Honda 42. Costruttori 1. Moriwaki 136 punti; 2. Suter 127; 3. Speed Up 86; 4. Motobi 67; 5. FTR 57.

Ecco la classifica mondiale della classe 125: 1. Marc Marquez (Spa) Derbi 132 punti; 2. Pol Espargaro (Spa) Derbi 131; 3. Nicolas Terol (Spa) Aprilia 118; 4. Bradley Smith (Gbr) Aprilia 94; 5. Efren Vazquez (Spa) Derbi 60; 6. Sandro Cortese (Ger) Derbi 60; 7. Randy Krummenacher (Svi) Aprilia 58; 8. Tomoyoshi Koyama (Jpn) Honda 57; 9. Esteve Rabat (Spa) Aprilia 50; 10. Johann Zarco (Fra) Aprilia 45.

Moto Gp, Gran Premio di Catalunya: Lorenzo vola nelle libere al Montmelò. Bene Stoner 2°, terzo Pedrosa

MOTORCYCLING/Inizia ancora una volta nel segno di Jorge Lorenzo, il weekend del Motomondiale della Moto Gp. Nella prima giornata di prove libere sul tracciato del Montmelò, dove domenica si disputerà il Gran Premio di Catalunya, settima prova del Mondiale, il pilota spagnolo della Yamaha ha voluto subito mettere le cose in chiaro:  anche e soprattutto in Spagna, Lorenzo non ha intenzione di regalare nulla ai piloti avversari. Dunque come già successo la scorsa settimana in Olanda sul circuito di Assen, anche nelle prime libere del GP di Catalogna è lo spagnolo della Yamaha a fare il passo. Col tempo di 1’43″259 il leader iridato ha preceduto l’australiano Casey Stoner della Ducati di appena 153 millesimi.

L’australiano del team Ducati, ancora alle prese con qualche problema di sindrome compartimentale (Arm Pump), ha  preceduto il duo del team Repsol Honda con Dani Pedrosa terzo e Andrea Dovizioso quarto. Quinto, grazie all’ultimo giro, Ben Spies (Monster Yamaha Tech3), ultimo dei piloti in gara in grado di abbattere la barriera dell’1’43, chiudendo a 6 decimi netti dal collega Yamaha.

Da segnalare l’eccellente prova fornita da Aleix Espargaró sesto con la sua Pramac Racing, mentre Randy De Puniet (LCR), Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3) e Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) completano la top ten. Il suo compagno di squadra Marco Melandri, al rientro dall’infortunio alla spalla subito in Olanda, ha chiuso 14º. Nessun problema fisico invece per l’altro pilota spagnolo in gara, Alvaro Bautista, che è caduto con la sua Rizla Suzuki a circa metà sessione. Chiuderà 12º.

 Chiudono la griglia i due giapponesi in gara: si tratta di Wataru Yoshikawa, sostituto di Valentino Rossi con la Fiat Yamaha, e Keosuke Akiyoshi, sostituto di Hiroshi Aoyama con la Interwetten Honda MotoGP. Per loro rispettivamente il 17º e il 16º tempo, entrambi a quasi 5 secondi da Lorenzo.

Moto Gp, Yamaha: Rossi andrà alla Ducati, accordo raggiunto secondo Motorcyclenews. Burgess: “Spero resti qui”

rossi-burgessCi risiamo. “Valentino Rossi è ad un passo dalla Ducati”. Secondo quanto riporta l’importante magazine inglese “Motorcyclenews”, l’accordo sarebbe stato addirittura raggiunto sulla base di 7.5 milioni di euro a stagione per i prossimi campionati 2011 e 2012 e potrebbe essere annunciato niente di meno che durante il prossimo weekend a Barcellona, in occasione dell’imminente Gp di Catalunya. Una fonte anonima all’interno del paddock della MotoGp ha confermato: “Il passaggio di Rossi alla Ducati era impensabile un mese fa, ora è cosa fatta. Ne sono sicuro al 100%”.

Il fenomeno di Tavullia, attualmente fuori dal Mondiale per l’infortunio del Mugello, sembra essere molto attratto dalla possibilità di chiudere una carriera da sogno in sella ad una moto italiana. Ma oltre a ciò, un futuro passaggio in Ducati porterebbe il “Dottore” a diventare il primo pilota della storia della classe regina a vincere il titolo con tre scuderie diverse, dopo averlo già fatto con Honda e Yamaha. Questo trasferimento però, nel caso vedesse la luce, dovrebbe portare ad una reazione a catena sul motomondiale senza precedenti: Lorenzo resterà alla Yamaha con Spies compagno di squadra; Stoner andrà ovviamente via dalla Ducati per passare alla Honda, dove sarà compagno di squadra di Pedrosa e Dovizioso. Anche se difficilmente il pilota spagnolo vorrà convivere con Valentino nella stessa squadra.

Ma mentre le voci di un possibile passaggio di Rossi alla Ducati si fanno sempre più insistenti, c’è chi sceglie di andare controcorrente: come fa ad esempio Jeremy Burgess che vorrebbe il pilota italiano ancora in Yamaha nel prossimo futuro. Il celeberrimo capotecnico del pesarese, che è stato campione del mondo anche con Wayne Gardner e Mick Doohan, oltre ad essere capotecnico di Freddie Spencer e meccanico di Randy Mamola spera infatti che il binomio Rossi-Yamaha continui. “Il mio piano è vedermi lavorare con Valentino in Yamaha fino a che non smette di correre con le moto – ha detto Burgess a MCN – Ho anticipato per un po’ che Valentino avrebbe rinnovato il suo contratto o sarebbe andato alla Ferrari in Formula 1, ma non so se qualcosa è cambiato. Mi piace lavorare in Yamaha ed è stato il periodo più piacevole della mia intera carriera nei GP. Non vedo alcuna ragione per cambiare e spero che Valentino continui i llavoro di 7 anni di successi”.

Moto Gp, Lorenzo é senza rivali. Il Mondiale 2010 é oramai vinto!

motogp_portogallo_rif-podioLa MotoGp richia seriamente di trasformarsi in un monologo di qui alla fine del Mondiale. La sesta tappa di questo MotoGp 2010, si é disputata sull’oramai deturpato circuito olandese di Assen – oramai ridotto ad un ridicolo kartodromo e lontano parente del bellissimo tracciato che é stato sino a non molti anni fa – ed ha visto l’ennesimo e prevedibile trionfo dello spagnolo del team Fiat Yamaha Jorge Lorenzo, ormai lanciatissimo verso quello che sarà il suo terzo titolo mondiale, che ha praticamente ha già in tasca, mentre tra i principali avversari si è nuovamente rivisto un ottimo Pedrosa, giunto meritatamente secondo con la sua Honda, ed un finalmente ritrovato e positivo Casey Stoner che, se non avesse sbagliato la scelta delle gomme, avrebbe probabilmente contrastato fino alla fine il successo del Campione Maiorchino, invece di finire per accontentarsi della terza piazza, comunque un “successo” se si pensa che é il primo podio per l’australiano della Ducati.

Alle spalle del pilota australiano, apparso finalmente sereno e non più ostaggio delle paure e dei conseguenti errori che ne hanno minato la stagione sin dal primo Gran Premio, abbiamo potuto apprezzare un ottimo Ben Spies, che ha corso alla sua maniera, come ci aveva abituato lo scorso anno in Superbike tanto per intenderci. Partito a razzo appena dietro Lorenzo, riassorbito poi nel corso della gara dai migliori, alla fine é uscito vittorioso nella lotta per la quarta piazza con l’italiano Dovizioso, combattivo come sempre, ma non in grado di lottare fino in fondo per quel podio cui sembrava quest’anno quasi abbonato.

Dunque Lorenzo ha già vinto: probabilmente bisogna ammettere che il risultato finale della stagione, sarebbe stato lo stesso anche con Rossi in pista, ma certamente avremmo assistito ad un Mondiale più interessante ed avvincente. Il compito che spetta al pilota spagnolo adesso sembra addirittura sin troppo semplice, stante l’abissale differenza di prestazioni del pacchetto pilota-moto che Jorge può vantare rispetto ai suoi avversari.

Il Motomondiale é in crisi di ascolti e di interesse. E non basterà il ritorno di Rossi a salvarlo

moto gp2La MotoGp é in crisi di ascolti. A dirlo senza possibilità di smentita alcuna, sono i dati dell’audience del Gran Premio d’Olanda corso ad Assen lo scorso weekend. In Italia il tonfo é davvero pesante, visto che si sono registrati picchi verso il basso mai accusati in precedenza. Questi i numeri implacabili: Assen 2010 MotoGP: 2.579.000, 16,79% di share. Nel 2009: 5.249.00, 31,69% di share: ma la debacle investe anche le altre due classi, la 125 e la Moto2 rispetto alla 250.

Siamo dunque in presenza di dati che, molto probabilmente, in qualsiasi azienda (così come anche in politica, ma forse non in Italia) porterebbero alle immediate dimissioni della dirigenza. Infatti, in appena tre gare corse nell’arco di soli venti giorni, il castello di carta costruito dalla Dorna e sostenuta da diversi media (a cominciare da chi in Italia gestisce i diritti tv) è miseramente crollato.

Chi ha invece sostenuto esattamente il contrario manifestando una chiusura mentale davvero incomprensibile, è stato inequivocabilmente smentito dai fatti e dai numeri. Indubbiamente nello sport la presenza del “fenomeno” (vedi Rossi) è fondamentale. Di contro lo é ancora di più l’eroe e l’antieroe (vedi Lorenzo). Ma non è altrettanto vero che una sola “stella” possa da sola reggere il gioco. Ovvio, però, che il problema non é certamente di oggi: negli ultimi anni la miopia della gestione del motomondiale, ha portato al suicidio un campionato storico, di straordinaria bellezza ed efficacia sotto il profilo tecnico, tecnologico, agonistico, industriale e commerciale.

Tra l’altro, gli spunti positivi sono davvero pochi e di rilevanza mediocre: parliamo della copertura televisiva (davvero internazionale e tecnicamente di altissimo livello) e dall’impegno sulla sicurezza (anche se a scapito della bellezza dei tracciati e dall’abbassamento qualitativo dei circuiti, ridotti a serpentine anonime, quasi da go kart). Ma la griglia con 15 piloti partenti ha spento la MotoGP. La Moto2, che doveva sostituire la 250 e rilanciarla si è già sgonfiata. La 125 è stata dissanguata. Ora, il trend negativo avrà un’ovvia la risalita, parlando solamente di audiance, grazie al rientro in pista di Valentino Rossi, che però fungerà solo da effetto placebo. Con il serio pericolo che chi é responsabile del decadimento della MotoGp ci si aggrappi, pensando di aver risolto tutti i problemi.

Infine un’ultima considerazione: perché Assen fa comunque il pieno di spettatori mentre in Italia milioni di “appassionati” fuggono dalla tv? La risposta é alquanto semplice, ma soprattutto molto triste: perché in Olanda e altrove la passione è sempre stata costruita sul motociclismo come sport in quanto tale, non sull’immagine effimera che può dare di sé: quindi sulle corse e su tutti i suoi protagonisti, diversi, ovviamente, col cambiare degli anni. Nel Belpaese invece, si punta solo sull’involucro di cartapesta, sul “personaggio”, spremendolo come un limone. Quando poi il limone non dà più neppure una goccia (euro), lo si getta e si spegne la tv. Il motociclismo, le ferite se le dovrà poi leccare da solo. E gli appassionati, gabbati, si addormenteranno sul divano.

Moto Gp, Gran Premio d’Olanda: Lorenzo in pole ma prudente. “Presto per cantare vittoria”

Motomondiale Silverstone - InghilterraBene così, ma adesso conta fare lo stesso in gara”. Jorge Lorenzo si gode l’ennesima pole ma preferisce non cantare ancora vittoria. Il primo passo però, fare una buona qualifica é sato fatto, e la missione è stata dunque compiuta alla perfezione. Resta l’esame della gara, ma proprio perché tutto sembra filare liscio, è meglio essere prudenti. “Il mio obiettivo minimo per domani sarà quello di finire sul podio ma se ci sarà la possibilità cercherò di vincere, magari con una buona partenza”. Jorge oggi si è messo alle spalle Randy De Puniet e Casey Stoner. Ma se per il primo si è trattato di un exploit che domani difficilmente potrà avere un seguito (“Domani punto al podio – ha detto il francese – sarebbe fantastico”), per il secondo è stata una giornata differente rispetto a ieri. “Non sono molto contento – ha detto contrariato dopo le qualifiche – ho avuto qualche problema con la moto: all’inizio con la frizione, poi quando ho cercato di fare l’ultimo giro di qualifica ho sentito un ritorno di fiamma e uno scoppio sotto di me, così sono rientrato. Spero che non ci siano problemi per la gara di domani”.

A chi è andata comunque peggio in assoluto è ovviamente Marco Melandri, con la caduta in cui il pilota si è procurato la lussazione della spalla sinistra (che tra l’altro gli era già stata operata in passato). Non ha disputato le qualifiche e domani non correrà. Troppi rischi, come ha lui stesso confermato: “Tutto sommato sto abbastanza bene adesso – ha detto – il dottor Costa mi ha rimesso dentro la spalla che era uscita e ho pianto per il dolore. Lunedì è in programma un’altra visita per chiarire meglio la situazione”. Al momento è in forte dubbio anche la sua presenza nel GP di Catalogna di domenica prossima.

Moto Gp, Gran Premio d’Olanda: ad Assen pole di Lorenzo. Melandri cade, non sarà in gara domani

MOTORCYCLING/Lo spagnolo Jorge Lorenzo paritrà in pole domani con la Yamaha, con l’australiano della Ducati Casey Stoner a inseguire, in mezzo ai due rivali nuovamente la sorpresa Randy De Puniet con la Honda del team Cecchinello. Questo l’esito delle qualifiche del GP d’Olanda, disputatesi oggi sul circuito di Assen. Quarto tempo invece per la Yamaha di Ben Spies, poi Hayden (che era caduto al mattino) e a seguire le due Honda di Dovizioso e Pedrosa. Ottavo posto per l’italiano Marco Simoncelli. Rispetto alle prove libere del mattino però, il dominio di Lorenzo è sembrato meno netto ma lo spagnolo ha fatto la pole con una certa facilità, mentre tutti gli avversari parevano al limite.

La giornata però è stata purtroppo caratterizzata anche dall’incidente occorso a Marco Melandri nelle prove libere. Dopo un decina di minuti dall’inizio della sessione  infatti,  il ravennate è stato letteralmente sbalzato dalla sua Honda rientrando in pista da una via di fuga. Ha messo le ruote nell’erba e la moto si è imbarcata. La caduta è stata molto spettacolare e purtroppo ha avuto conseguenze gravi per il pilota italiano: Marco dopo la prima diagnosi ha riportato lussazione posteriore della spalla sinistra e poi una successiva risonanza ha escluso fratture. Però domani non sarà della gara  e si dovranno attendere esami successivi per capire se potrà correre domenica prossima a Barcellona.

Moto Gp, Assen 2010: Lorenzo soddisfatto. “Il team lavora molto bene”

lorenzo-assen-09Il pilota spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, alla fine della giornata era molto soddisfatto e tranquillo: “Giornata molto positiva, la moto si è comportata bene senza alcun particolare problema. La nuova curva? E’ molto veloce. Migliorare ancora comunque è possible, useremo le sessioni che mancano”. Sui pericoli della gara Jorge è apparso alquanto sicuro: “Da quello che si è visto sarà Stoner il più pericoloso”.

E infatti anche lo stesso Casey si è detto soddisfatto di questa prima giornata ad Assen: “Devo dire che finalmente la moto è tornata in buone condizioni e divertente da guidare. Attaccare Lorenzo? E’ troppo presto per dirlo. Già tornare a lottare per il podio in questo momento sarebbe un bel risultato”.

Un po’ più preoccupato invece l’italiano Andrea Dovizioso su Honda: “Purtroppo nel finale di sessione è venuto fuori un problema all’anteriore, speriamo di risolverlo anche se là davanti sono andati molto veloci. Se però lo risolveremo potremo essere molto vicini ai primi”.

Moto Gp, Assen 2010: Lorenzo primo nelle libere, ma Stoner c’é!

MOTORCYCLING-PRIXSembra finalmente essere giunto il momento in cui toccherà al pilota australiano della Ducati, Casey Stoner, la parte del “guastafeste” per lo spagnolo Jorge Lorenzo nel prossimo fine settimana di Assen. Dopo le prime prove libere del GP d’Olanda infatti, lo spagnolo della Yamaha ha sì fatto registrare il miglior tempo in 1’35”169, ma l’australiano della Ducati è staccato di appena 11 millesimi. Un inizio che trova conferma, almeno in parte, in quello che Lorenzo già aveva dichiarato ieri in conferenza stampa, e cioè che gli avversari non sono poi così lontani dalle sue prestazioni come invece può sembrare dando un’occhiata alla classifica del motomondiale.  Solo in parte però, perché l’avversario più vicino in classifica (si fa per dire, visto che parliamo sempre di 37 punti di svantaggio) è quell’Andrea Dovizioso che oggi ha fatto segnare solo il quinto tempo a 7 decimi dal leader iridato spagnolo, preceduto anche dall’americano Nicky Hayden su ducati e da Colin Edwards. Se non altro ha però messo nuovamente dietro Daniel Pedrosa. Poi c’è la sorpresa Espargaro che ha fatto meglio di Ben Spies, Marco Simoncelli e Marco Melandri.

Iannone primo in Moto2 – L’onore dell’Italia ad Assen è stato tenuto alto da Andrea Iannone che nella sessione delle prime libere che ha chiuso la giornata, quella delle Moto2, è stato il più veloce con il miglior tempo di 1’39”573. L’abruzzese (Speed Up) ha infatti preceduto di due decimi la Moriwaki dello spagnolo Toni Elias (Gresini). Terzo tempo per il thailandese Wilairot (Bimota) a sei decimi, quindi segue il giapponese Tomizawa (Suter) a sei decimi e mezzo. Quinto tempo per il francese Jules Cluzel con la Suter della Forward Racing davanti al compagno di team Claudio Corti, rispettivamente a sette e otto decimi. Cluzel è stato pure autore di una scivolata proprio nei minuti finali della sessione.

In 125 Terol davanti a tutti – In 125 continua invece ad essere notte fonda per gli italiani. Il migliore dei nostri è stato infatti Simone Grotzkyj, solo 14° a 2”3 dal migliore della truppa, lo spagnolo dell’Aprilia Nico Terol, davanti a tutti col tempo di 1’43”208. A seguire gli altri due iberici, Marc Marquez e Pol Espargaro. I due della Derbi hanno preceduto l’inglese Bradley Smith. A seguire il tedesco Sandro Cortese (Derbi) a un secondo, quindi gli spagnoli Rabat (Aprilia) e Vasquez (Derbi) e l’elvetico Krummenacher (Aprilia). Gli altri italiani: Marconi è 24°, Savadori 26°, Ravaioli 31.

Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa il sostituto di Rossi. E Lorenzo pensa ad Assen

wataru_yoshikawa_test_sepangLa Yamaha ha sciolto ogni dubbio e nella giornata di oggi ha scelto chi sarà il sostituto dell’infortunato Valentino Rossi. Una scelta interna, a differenza delle tante voci che nelle ultime due settimane davano ogni giorno il nome di un pilota diverso. Si tratta del collaudatore giapponese della casa dei tre diapason Wataru Yoshikawa, 41 anni. Il pilota giapponese, guiderà la M1 già dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen in programma questo weekend e vi rimarrà in sella fino al rientro del campione di Tavullia, alle prese con la riabilitazione dopo la frattura a tibia e perone riportata nella caduta al Mugello. Yoshikawa è stato campione nazionale di Superbike per due volte ed ha partecipato per nove volte al mondiale delle derivate di serie.

Intanto però, per un Yoshikawa che arriva, c’è un Jorge Lorenzo sempre più lanciato verso la vittoria finale del Mondiale, ipotecato dopo il trionfo ottenuto a Silverstone. Ora il pilota spagnolo vuole incrementare il vantaggio sugli inseguitori ad Assen, nel Gp d’Olanda: “Abbiamo iniziato questa serie di tre gare di fila esattamente come avremmo voluto – ha detto lo spagnolo – e Silverstone è stata una grande gara, molto importante per il campionato. Ora andiamo avanti e dobbiamo solo cercare di continuare nello stesso modo”. Il pilota della Yamaha si trova a suo agio sul circuito olandese, per molti il più bello di tutto il Mondiale: “E’ il mio circuito preferito e ancora una volta punteremo al podio. La squadra sta lavorando molto bene e ora ci concentreremo solo sul tentativo di migliorare la M1 ancora di più; è importante continuare a crescere. Ho vinto ad Assen in 125 e 250 quindi mi piacerebbe molto provare a vincere in MotoGp”.

Moto Gp, Lorenzo senza rivali. Dovizioso splendida realtà. Spies il dopo Rossi in Yamaha? Limbo Ducati

silverstonepodio2010_bigNel Gran Premio di Gran Bretagna, sul tracciato di Silverstone, Jorge Lorenzo ha corso una gara pulita, lineare, perfetta, andando in solitaria sin dal primo giro e staccando tutti. Per la classifica mondiale il concetto è praticamente identico. Solito copione anche per lo spagnolo Dani Pedrosa, che lamenta i soliti problemi di trazione e anche senza la pressione di Valentino, perde un’altra grande occasione di riscatto, oltre che una bella manciata di punti preziosissimi in un’annata potenzialmente buona per il titolo. Probabilmente però, lo spagnolo della Honda, nonostante i primi due giri corsi in un testa a testa con Lorenzo, ha anche risentito mentalmente della caduta durante le qualifiche.

Due invece, anzi tre, le sorprese: la prima e la più eclatante è senz’altro il secondo posto di Andrea Dovizioso: la sua è la miglior prestazione di una stagione sempre ai vertici (quattro podii nelle cinque gare disputate finora) anche se restano pur sempre 37 punti i di distacco dal leader della classifica mondiale.

Ottima anche la prestazione fornita da Ben Spies, al primo podio in MotoGP e con sempre più credito in casa Yamaha, soprattutto nell’ottica (anche se a oggi tutt’altro che scontata) di un cambio di “casacca” da parte di Valentino Rossi al termine di questa stagione.

La terza sorpresa è tutta griffata rosso Ducati: Nicky Hayden infatti, continua a guadagnare feeling (nonostante la sbavatura all’ultima giro che gli é costata il podio) con la moto e ancora una volta ha chiuso un gran premio davanti al suo compagno di squadra Stoner, che ieri a Silverstone, dopo una partenza totalmente sbagliata,si é lanciato in una rimonta dal 13° al 5° posto, aumentando i rimpianti per una stagione che poteva essere di tutt’altro tenore.

Moto Gp, Gas/Honda: Dovizioso il rivale di Lorenzo. “Ora voglio vincere un Gp”

andreadovizioso21Andrea Dovizioso non può che essere soddisfatto del secondo posto ottenuto sul tracciato inglese di Silverstone nel Gran Premio di Gran Bretagna corso ieri. Ma per il pilota italiano, soddisfazione ancora maggiore deriva dall’aver scavalcato il compagno di scuderia Daniel Pedrosa nella classifica iridata della MotoGP, confermandosi il pilota più veloce del team Honda ufficiale. Dovizioso adesso è staccato di 37 punti dal leader del mondiale Jorge Lorenzo (Yamaha), vincitore anche a Silverstone.

Sono contento di questo secondo posto e anche per ritrovarmi nella stessa posizione in campionato.” A Silverstone l’italiano Andrea Dovizioso non ha commesso errori, correndo una gara agonisticamente perfetta ed è stato ripagato con un preziosissimo podio, che non fa altro che confermare la sua continua evoluzione in campionato: da spalla di Dani Pedrosa a vero protagonista del mondiale MotoGP.

Verso metà gara mi son ritrovato con molti piloti alle mie spalle, così ho provato a dare il mio cento per cento per guadagnare del margine ed evitare la volata dell’ultimo giro,” ha dichiarato il rider del Team Honda Repsol commentando la gara di Silverstone.Nelle curve 13 e 14 abbiamo avuto problemi per tutto il week-end e soffrivo molto, si tratta dell’ultimo tratto del circuito ed è per questo che era indispensabile arrivare con un buon vantaggio per evitare la volata. Ci sono riuscito e sono davvero soddisfatto di questa prestazione.”

Ma Dovizioso non é ancora appagato: il pilota italiano vorrebbe fare un ulteriore salto di qualità ed iniziare a poter competere per la vittoria di un gran premio: “Sono soddisfatto di come sta andando la stagione finora, dobbiamo ancora migliorare per puntare alla vittoria,” ha concluso il campione del mondo 2004 della classe 125cc, “Ma siamo un pò più vicini oggi. La prossima gara è Assen e dobbiamo proseguire su questa strada per progredire ancora insieme alla squadra e alla Honda.”