Tre giorni di test a ritmo serrato, tempi entusiasmanti e la soddisfazione a metà di Max Biaggi. E’ questo il bilancio del “provino” sostenuto dalla RSV4 Aprilia sulla pista australiana di Phillip Island, che sarà teatro della gara d’esordio per il campionato del mondo superbike 2009, al via il prossimo 1 marzo. Concorrenza agguerrita? A Noale non ci si spaventa, anzi sono gli altri a dover temere. 1’32”59 è un tempo solo 8 centesimi più lento rispetto al record della pista, ed i 50° C a sciogliere l’asfalto certo non devono aver agevolato le prestazioni di Max Biaggi e Shinya Nakano.
Nel box Aprilia si è respirata un’aria che ha cominciato ad avere, giorno dopo giorno sempre di più, la fragranza della convinzione nei propri mezzi: lunedì i primi giri con tempi già rilevanti; martedì una scivolata innocua per Max Biaggi, che comunque non ha rallentato il proprio lavoro di sviluppo coprendo anzi una cinquantina di tornate e mettendo alla frusta un box che ha pure rinunciato alla cena per migliorare la moto; oggi l’apoteosi, con la discesa sotto il muro del minuto e 33 nonostante un caldo che una sola stagione addietro aveva messo in difficoltà un po’ tutti.
Unica nota “stonata” in un quadro tanto idilliaco, le parole di Biaggi a smorzare gli entusiasmi: “Abbiamo portato a termine tutte le prove possibili testando il materiale a disposizione in tutte le configurazioni – ha commentato Max – , in questo modo adesso sappiamo esattamente i problemi che abbiamo. Adesso è il momento di fare cambiamenti importanti, ovviamente non dalla prossima gara perché è impossibile, ma in tempi ragionevolmente brevi”. Dichiarazioni calcolate, per mantenere i propri uomini sulla corda ed evitare cali di concentrazione, o reale fotografia di una situazione meno convincente di quanto potrebbe sembrare? Come sempre, alla pista l’ardua sentenza…