Le fonti di inquinamento col passare del tempo stano diventando un vero e proprio boomerang che si contorcerà contro l’umanità nel breve periodo. per evitare ciò bisogna sin da ora apporre i giusti correttivi affinchè ciò non avvenga.
Per questo l’Unione Europea ha pensato una serie di normative atte proprio alla diminuzione dell’emissione in atmosfera di emissioni di zolfo derivanti dal trasporto nelle zone marittime: proprio queste, infatti, si è stimato che nel 2020 supererano quelle terrestri.
Per ridurre dunque l’incidenza di tali emissioni, il Parlamento Europeo ha adottato modificato la legislazione vigente in materia per ridurre sì le emissioni di zolfo ma soprattutto il particolato. Solitamente le navi utilizzano oli combustibili pesanti, per alimentare i motori, che possono avere un tenore di zolfo fino a un massimo del 5%.
A titolo comparativo, il tenore di zolfo dei combustibili utilizzati per gli autocarri e le autovetture non deve superare lo 0,001%. Le emissioni di anidride solforosa provocano piogge acide e generano polveri sottili che causano malattie di tipo respiratorio e cardiovascolare.
Con le nuove norme ambientali sui combustibili per uso marittimo, basate su norme elaborate in seno all’Organizzazione marittima internazionale (Omi), riducono progressivamente il tenore massimo di zolfo dei combustibili per uso marittimo dall’attuale 3,5% allo 0,5% entro gennaio 2020. In alcuni ecosistemi molto fragili come il Mar Baltico e il Mare del Nord, compreso il Canale della Manica, il tenore massimo di zolfo sarà ridotto allo 0,1% già nel 2015.
Entro il 18 giugno 2014, gli Stati membri dovranno modificare la legislazione in vigore sulla qualità dei carburanti per uso marittimo per allinearla con la nuova direttiva e a partire dal 2015 gli Stati membri dovranno garantire che le navi utilizzino combustibili con un tenore di zolfo non superiore allo 0,10% nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, compreso il Canale della Manica. A partire dal 2020, infine, le navi che operano in tutte le altre zone marittime europee dovranno utilizzare combustibili con un tenore di zolfo inferiore allo 0,50%.