Valentino Rossi che vince non fa più notizia. Ma the doctor che rimane a bocca asciutta, è tutta un’altra storia. Se sulle due ruote non conosce rivali, Valentino Rossi si è dovuto arrendere alla premiazione dei Laureus Sport Awards. Il pilota della Yamaha ha infatti dovuto cedere a Usain Bolt, l’uomo più veloce della Terra che si è aggiudicato il premio come “Sportivo dell’anno”. Niente da fare, quindi per Rossi che avrebbe dovuto superare la concorrenza – oltre che del giamaicano – anche di Roger Federer (tennis), Alberto Contador (ciclismo), Lionel Messi (calcio) e Kenenisa Bakele (atletica). Bolt ha fatto valere le sue tre medaglie d’oro dell’ultimo mondiale di atletica e i nove titoli mondiali di Rossi (di cui l’ultimo proprio nel 2009) non sono bastati per superare al rush finale il detentore dei record nei 100 e 200 metri. Nella cerimonia di Abu Dhabi, però, c’è stato anche spazio per una piccola celebrazione da perte del Ministro degli Esteri Franco Frattini, il quale ha voluto sottolineare che Rossi è stato il miglior ambasciatore d’Italia nel Mondo. “Valentino ha fatto suonare il nostro inno nazionale 103 volte in diverse parti della Terra e rappresenta l’eccellenza italiana – ha dichiarato a margine della premiazione –. Valentino è diventato un’icona che rappresenta le migliori qualità d’Italia e tutti gli italiani devono essere fieri di essere suo concittadini”. E dopo la piccola delusione degli Sport Awards, Rossi può tornare a pensare al prossimo mondiale di MotoGP. Per il momento la Yamaha gli ha concesso un po’ di vacanza, visto che l’appuntamento con i test del Qatar è per fine mese. Valentino ha già dimostrato di essere il più veloce, ma volare nel pre-stagione non permette di assicurarsi il campionato e per questo il pilota di Tavullia si dovrà impegnare sin dalla prima prova a Losail. E magari con il decimo titolo mondiale in bacheca tonerà ad essere il miglior sportivo dell’anno.