In seguito al complicato weekend di Aragon, ecco che Valentino Rossi spera vivamente che l’ambiente casalingo passare dare una mano per risollevare le sue prestazioni e la sua classifica. Uno stato d’animo non proprio entusiasmante quello con cui il nove volte campione del mondo si appresta ad affrontare il round di Misano.
Si tratta della penultima gara che Rossi correrà sul circuito che è stato intitolato al grande amico e compianto Marco Simoncelli, anche per via del fatto che si correrà da queste parti di nuovo nel mese di ottobre. Poi, a fine stagione, Rossi dirà addio alle corse.
Ed è chiaro che quest’ultimo periodo rappresenta un momento ideale anche per andare più a fondo sulla valutazione che è stata fatta di alcune scelte in carriera. Nel corso di un’intervista che è stata rilasciata a La Casa, un programma di Dazn, ha parlato di un gran numero di aspetti importanti, tra cui anche l’addio alla Honda che è avvenuto nel 2003, ben diciotto anni fa.
Nel connubio con il colosso nipponico, Rossi aveva portato a casa la bellezza di tre titoli mondiali consecutivi in MotoGp, in seguito al secondo posto che era giunto nel corso della prima stagione in 500, nel 2000. Una decisione veramente forte e “pazza”, come ha lui stesso voluto sottolineare, dato che per poter lasciare la Repsol Honda ci voleva veramente tanto coraggio. E una sana vena di follia.
Rossi motiva la sua decisione sottolineando come aveva una notevole fiducia nei suoi mezzi e nelle sue capacità ed è probabilmente quella la ragione per cui ha preso quella decisione. Non solo, dal momento che non sopportava i commenti di tutti coloro che dicevano che stava vincendo per via del fatto che era alla guida di una Honda. Nel momento in cui era in pista, in effetti, Rossi ha ammesso di avere quella sensazione di essere il pilota più rapido. Così ha avuto ragione lui, visto che ha dimostrato di saper vincere anche con un’altra moto differente. In tutta sincera non si aspettava di vincere la prima gara, ed è stato qualcosa di decisamente inatteso.
Valentino Rossi ha parlato anche del possibile ingaggio in Formula 1 con la Ferrari, provando a seguire le orme di quanto fece John Surtees. Rossi, però, da questo punto di vista non mostra alcun tipo di rimpianto. Nel 2006 l’idea stava diventando qualcosa di più, ma ha deciso di tirarsi indietro perché non sentiva che fosse arrivato il momento giusto per lasciare le moto.