Sul circuito di San Marino, Valentino Rossi era intenzionato a far bene, se non altro perché giocava in casa visto che è originario di Tavullia e poi perché il circuito è intitolato al suo amico Marco Simoncelli.
Il gran premio di San Marino ha riportato Rossi sul primo gradino del podio e in una stagione che è dominata da Marquez che sembra praticamente imbattibile, questo risultato ha il sapore di una vittoria mondiale. Al dottore mancava la vittoria in Romagna dal 2009 e mancava la vittoria di un motoGP dal 2013, da quando vinse ad Assen in Olanda.
Questa stagione, comunque, è molto positiva per Rossi che non sembra intenzionato ad appendere il casco al chiodo. Si tratta infatti di una stagione magnifica. Per tre gare consecutive è salito sul podio. A livello stagionale ha incassato 4 terzi posti, 4 secondi posti e non è mai sceso oltre l’ottava posizione. Bisognava attaccare, insistere e Rossi l’ha fatto.
Una forma di riscatto dopo due stagioni in ombra. Ma non è questa la cosa sorprendente. In realtà stupisce che Rossi sia il pilota più longevo del motoGP: nessuno a 35 anni è riuscito a fare meglio, a guidare sempre con la stessa passione. Il record dei piloti “anziani” al volante spetta a Troy Bayliss che ha vinto a cavallo di una due ruote a 37 anni nel 2006. Valentino ha ancora due stagioni davanti ma resta il più vecchio ad aver vinto un titolo mondiale. Nel 2009 quando guadagnò il titolo iridato, aveva compiuto trent’anni.
È anche l’unico che a 35 anni suonati è riuscito ad arrivare per otto volte sul podio nella categoria massima. È riuscito quindi a fare meglio di Doohan, Barros e Capirossi che conquisto il primo gradino del podio nel 2008. Ha fatto anche meglio di Agostini, Rainey, Lawson e Neto.